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Astrazione
In seguito al successo della mostra “Le Vie dell’Astrazione” tenutasi a maggio al Museo Storico della fanteria di Roma, Soqquadro ha deciso di portare parte del percorso della mostra all’interno dello spazio della galleria di arte e design GARD
Comunicato stampa
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Vista il successo della mostra “Le Vie dell’Astrazione” tenutasi a maggio al Museo Storico della Fanteria di Roma, Soqquadro ha deciso di portare parte del percorso della mostra all’interno dello spazio della galleria GARD. Alla collettiva hanno aderito artisti che operano nel campo dell’arte astratta.
Cosimo Allera espone alcune delle sue grandi sculture in ferro portate al Museo. La sua proposta artistica è espressione di una ricerca estetica e di sintesi portata a vertici audaci. Il ferro nelle sue mani diventa docile ed ubbidiente ed esprime fusioni di ritmi, segni e rilievi.
Branimir Antonov è un’artista bulgaro che espone le sue ultime opere dedicate alla ricerca monocromatica e realizzate con una tecnica, del tutto personale, basata sull’uso delle resine.
Le parole base per decodificare il lavoro di Daria Calvelli sono Luce e Colore; l’artista infatti espande all’utilizzo delle gelatine plastiche la sua ricerca sul colore per rafforzarla attraverso un uso anomalo della luce.
Mirta De Simoni rappresenta quel settore dell’astrazione che si collega alle scuole informali che hanno fatto da ponte alla figurazione trasbordandola su sentieri più attuali e innovativi.
Giacomo Lusso porta in dote alla mostra le sue opere che sembrano quasi una matrice moderna della scuola caravaggesca, poiché tutta l’espressività di questi lavori si fonda sul forte contrasto tra i toni bui dei fondi illuminati da improvvisi bagliori di luce che irrompono sulla tela.
Nanni Menetti espone alcune delle sue crio-grafie, lavori ottenuti in collaborazione con il lavoro del gelo naturale (da ciò il termine criografia) su terre intensamente colorate, scelte a seconda delle suggestioni volta a volta emerse dalle memorie dei luoghi frequentati ora e in passato dall'artista. Opere uniche nella storia dell'arte.
Di Marco Minguzzi sono in mostra gli ultimi lavori, le “Fossilizzazioni Digitali”, opere in bianco e nero che trascinano nell’astrattismo alcune delle ricerche della pop-art europea.
Franco Pompei espone due sculture realizzate con pezzi di tronchi recuperati e portati a nuova vita tramite una sapiente conoscenza della materia che pone l’artista nella possibilità di far letteralmente rinascere organismi naturali altrimenti destinati ad essere buttati via dalla nostra cinica società dei consumi.
Ugo Salerno ha elaborato un suo discorso che si collega ad una realtà del quotidiano metropolitano sia per la scelta dei soggetti narrati nelle sue opere (chiodi, stracci, corde…) che per l’uso della fotocopiatrice usata come strumento di fattura artistica.
Cosimo Allera espone alcune delle sue grandi sculture in ferro portate al Museo. La sua proposta artistica è espressione di una ricerca estetica e di sintesi portata a vertici audaci. Il ferro nelle sue mani diventa docile ed ubbidiente ed esprime fusioni di ritmi, segni e rilievi.
Branimir Antonov è un’artista bulgaro che espone le sue ultime opere dedicate alla ricerca monocromatica e realizzate con una tecnica, del tutto personale, basata sull’uso delle resine.
Le parole base per decodificare il lavoro di Daria Calvelli sono Luce e Colore; l’artista infatti espande all’utilizzo delle gelatine plastiche la sua ricerca sul colore per rafforzarla attraverso un uso anomalo della luce.
Mirta De Simoni rappresenta quel settore dell’astrazione che si collega alle scuole informali che hanno fatto da ponte alla figurazione trasbordandola su sentieri più attuali e innovativi.
Giacomo Lusso porta in dote alla mostra le sue opere che sembrano quasi una matrice moderna della scuola caravaggesca, poiché tutta l’espressività di questi lavori si fonda sul forte contrasto tra i toni bui dei fondi illuminati da improvvisi bagliori di luce che irrompono sulla tela.
Nanni Menetti espone alcune delle sue crio-grafie, lavori ottenuti in collaborazione con il lavoro del gelo naturale (da ciò il termine criografia) su terre intensamente colorate, scelte a seconda delle suggestioni volta a volta emerse dalle memorie dei luoghi frequentati ora e in passato dall'artista. Opere uniche nella storia dell'arte.
Di Marco Minguzzi sono in mostra gli ultimi lavori, le “Fossilizzazioni Digitali”, opere in bianco e nero che trascinano nell’astrattismo alcune delle ricerche della pop-art europea.
Franco Pompei espone due sculture realizzate con pezzi di tronchi recuperati e portati a nuova vita tramite una sapiente conoscenza della materia che pone l’artista nella possibilità di far letteralmente rinascere organismi naturali altrimenti destinati ad essere buttati via dalla nostra cinica società dei consumi.
Ugo Salerno ha elaborato un suo discorso che si collega ad una realtà del quotidiano metropolitano sia per la scelta dei soggetti narrati nelle sue opere (chiodi, stracci, corde…) che per l’uso della fotocopiatrice usata come strumento di fattura artistica.
30
giugno 2005
Astrazione
Dal 30 giugno al 07 settembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA GARD
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20 (chiuso dal 30 luglio al 31 agosto)
Vernissage
30 Giugno 2005, ore 18,30
Sito web
soqquadro@interfree.it
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