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Astrazioni e figurazioni nell’arte contemporanea
Mostra collettiva di sei artisti italiani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“ASTRAZIONI E FIGURAZIONI NELL’ARTE CONTEMPORANEA”
a cura di ROBERTO BORRA
presenta MARINA ROTA
dal 16 giugno all’ 8 luglio 2017
Vernissage venerdì 16 giugno ore 18,30
Orario Mostra: dal martedì al sabato dalle ore 16 alle ore 19,30
La mostra “Astrazioni e figurazioni nell’Arte Contemporanea” a cura di Roberto Borra presenta un variegato scenario di 6 artisti emergenti che nelle sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Artgallery37 di Torino si confrontano proponendo al pubblico torinese opere d’arte pittorica e di tecnica mista, derivanti da espressioni artistiche alquanto eterogenee.
Il confronto diretto tra l’arte informale, emblematica della libertà espressiva più estrema e dominata da moti interiori, quasi trascendentali e l’arte figurativa, espressione di mondi più prosaici, legati all’elemento razionale ed alla rappresentazione del mondo esterno, appare stimolante e ricco di spunti di valutazione. L’esposizione si ripropone di porre all’attenzione e di far conoscere attraverso i loro progetti , artisti di indubbio valore che a prescindere dal loro precedente percorso espositivo, meritano una particolare attenzione.
La Artgallery37 che ha ospitato opere di artisti che hanno fatto la storia dell’arte moderna quali Marc Chagall, Emilio Vedova, Ennio Morlotti, Giorgio de Chirico, offre l’occasione ad un vasto e qualificato pubblico di osservare in un contesto espositivo ideale, le opere di pittori emergenti rigorosamente selezionati dal Comitato Artistico della galleria. Dei sei artisti presenti, Guerra e Realto propongono progetti nel segno dell’arte informale. mentre Basso, Billia, Filippi e Klaser ci conducono nelle loro espressioni di taglio figurativo. In realtà non si tratta di una mostra collettiva convenzionale ma di un evento che dedica un focus alle capacità progettuali di alcuni artisti, essi stessi parte attiva nel sistema dell’arte contemporanea a prescindere da questioni prettamente generazionali. Anche da questo punto di vista la mostra propone quella trasversalità espressiva e generazionale in grado a nostro parere di garantire un virtuoso interscambio di esperienze e di conoscenze non solo di carattere artistico ma anche sociale e culturale.In relazione ai riscontri di critica e di pubblico ottenuti durante questa importante esposizione, gli artisti, avranno in seguito l’opportunità di essere inseriti in eventi di carattere regionale, nazionale ed internazionale proponendosi come parte attiva in stimolanti progetti artistici e culturali.
I pittori selezionati per la mostra “Astrazioni e figurazioni nell’arte contemporanea” provengono dal Piemonte, dalla Lombardia e dal Trentino e, pur parlando linguaggi profondamente diversi, sono accomunati da una profonda esigenza di sperimentazione artistica e di libertà espressiva che esplicano sia attraverso l’utilizzo di personalissime tecniche pittoriche, sia con un approccio all’arte diretto e viscerale. La mostra curata da Roberto Borra, sarà presentata dalla giornalista e scrittrice torinese Marina Rota.
Artisti in esposizione:
Karla Klaser, artista di Zagabria che attualmente vive a Trento, propone una serie di acrilici su tela nei quali, volti e figure sembrano “materializzarsi” dal ventre di universi astratti. Attraverso la sua tecnica denominata macropuntinismo, la Klaser realizza ritratti e figure umane utilizzando ampie campiture pittoriche, virtuose spatolature che tessono volumetrie pervase da cromatismi intensi e piacevolmente inusuali. Il suo lavoro talvolta appare sospeso in un’area di confine tra il razionalismo figurativo e la libertà espressiva e viscerale propria dell’universo informale. Degna dunque la sua presenza in un’esposizione che contiene entrambe le modalità di espressione artistica che la Klaser è in grado di proporre con autorevolezza, al pubblico torinese.
Giorgio Billia, dopo la frequentazione a Torino del Liceo Artistico e dell’Accademia di Belle Arti, passa all’insegnamento di materie artistiche presso il Liceo Artistico A. Passoni di Torino. All’esposizione torinese presenta alcune interessanti lavori figurativi a tema il ritratto, in grado di ricondurci all’essenza della sua personalità artistica. Le sue opere pur pervase da una voluta venatura di sottile incompletezza, vivono di una forte intensità espressiva, in parte generata dalla scelta dei soggetti, colti e ritratti in vigorose visioni frontali in grado di accentuare l’impatto emotivo nell’osservatore, come si evince da recenti studi sulla psicologia legata alla fruizione artistica museale.
Nell’artista Maurizio Filippi, l’espressione artistica è diretta ed immediata. In lui pare che Il vissuto ed il pensato si traducano istantaneamente in segni espletati con una tecnica mista molto materica senza nessuna mediazione esterna. Sulle sue tele l’opulenza e le contraddizioni delle società dei consumi vengono vivisezionate e rigenerate con originale compostezza ed ironia e, al contempo, con spietata lucidità. Oltre alle sue graffianti icone concettuali, Filippi offre alla platea torinese l’occasione di osservare alcuni dei suoi ritratti più intensi e significativi di grandi personaggi che hanno fatto la storia della musica e della cultura, realizzati con ensemble di materiali compositi tra i quali spicca il silicone.
Nella dinamica del confronto-incontro con l’arte figurativa, Ciro Guerra è nell’attualità del suo fare artistico un degno rappresentante dell’arte informale pur essendosi formato artisticamente,come consuetudine di molti pittori, nel grembo del linguaggio figurativo. L’artista nasce a Napoli nel 1957 e risiede a Torino dal 1981 dove vive e lavora. Dopo aver frequentato la scuola "International School Corporation" di disegno, pittura, grafica pubblicitaria prosegue il suo percorso artistico nella più totale libertà artistico espressiva come ben evidenziato dall’utilizzo di svariate tecniche con il supporto di acrilici,di colle, gesso e sabbia che incide con una gestualità quasi arcaica in grado di produrre segni e graffitismi pittorici di buon pregio artistico. Ha realizzato grandi istallazioni grafiche/pittoriche tra le quali spicca quella per il passante ferroviario di Torino (piazza Statuto).
Nel novero dei partecipanti all’esposizione torinese, spicca per capacità progettuali Realto, artista siciliano trapiantato a Milano. Come ben evidenziato dalle parole di Jacqueline Ceresoli “dopo la serie di Cromotipi, l'autore intreccia pittura, musica con l’esistenza, dando forma a una poetica dell'immanenza con una selezione di opere presentate per la prima volta in occasione della mostra torinese, tratte dalla nuova serie Dialoghi Muti, su carta Hahnemühle preparata sulla base di tecniche pittoriche del' 400, con impasto di tempera d'uovo”. Questo progetto in itinere è li a dimostrare che le capacità progettuali e le espressioni artistiche concettuali possono essere, se concepite da un vero artista, foriere di arte alta.
Altro artista degno di nota presente all’esposizione torinese è Gian Paolo Basso, un figurativo tecnicamente ineccepibile. Nasce nel 1975 e si laurea in Pittura, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è stato allievo del Maestro Ottavio Mazzonis. Il suo percorso artistico è ricco di importanti esposizioni collettive e personali in Italia: Firenze, Roma, Venezia, Bologna, Pietrasanta, Torino e all’estero: Parigi, Praga e Sofia. All’incontro con il pubblico torinese l’artista di Baldissero d’Alba (Cn) propone una serie di intensi ritratti realizzati pittoricamente su basi innestate di sabbiature che conferiscono un particolare rilievo alle figure già autonomamente ricche di pathos e di profondità.Si tratta di rappresentazioni pittoriche di volti di anziani dai toni quasi monocromatici e dalle rugosità suggestive ed esasperate di grande impatto visivo ed emozionale.
a cura di ROBERTO BORRA
presenta MARINA ROTA
dal 16 giugno all’ 8 luglio 2017
Vernissage venerdì 16 giugno ore 18,30
Orario Mostra: dal martedì al sabato dalle ore 16 alle ore 19,30
La mostra “Astrazioni e figurazioni nell’Arte Contemporanea” a cura di Roberto Borra presenta un variegato scenario di 6 artisti emergenti che nelle sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Artgallery37 di Torino si confrontano proponendo al pubblico torinese opere d’arte pittorica e di tecnica mista, derivanti da espressioni artistiche alquanto eterogenee.
Il confronto diretto tra l’arte informale, emblematica della libertà espressiva più estrema e dominata da moti interiori, quasi trascendentali e l’arte figurativa, espressione di mondi più prosaici, legati all’elemento razionale ed alla rappresentazione del mondo esterno, appare stimolante e ricco di spunti di valutazione. L’esposizione si ripropone di porre all’attenzione e di far conoscere attraverso i loro progetti , artisti di indubbio valore che a prescindere dal loro precedente percorso espositivo, meritano una particolare attenzione.
La Artgallery37 che ha ospitato opere di artisti che hanno fatto la storia dell’arte moderna quali Marc Chagall, Emilio Vedova, Ennio Morlotti, Giorgio de Chirico, offre l’occasione ad un vasto e qualificato pubblico di osservare in un contesto espositivo ideale, le opere di pittori emergenti rigorosamente selezionati dal Comitato Artistico della galleria. Dei sei artisti presenti, Guerra e Realto propongono progetti nel segno dell’arte informale. mentre Basso, Billia, Filippi e Klaser ci conducono nelle loro espressioni di taglio figurativo. In realtà non si tratta di una mostra collettiva convenzionale ma di un evento che dedica un focus alle capacità progettuali di alcuni artisti, essi stessi parte attiva nel sistema dell’arte contemporanea a prescindere da questioni prettamente generazionali. Anche da questo punto di vista la mostra propone quella trasversalità espressiva e generazionale in grado a nostro parere di garantire un virtuoso interscambio di esperienze e di conoscenze non solo di carattere artistico ma anche sociale e culturale.In relazione ai riscontri di critica e di pubblico ottenuti durante questa importante esposizione, gli artisti, avranno in seguito l’opportunità di essere inseriti in eventi di carattere regionale, nazionale ed internazionale proponendosi come parte attiva in stimolanti progetti artistici e culturali.
I pittori selezionati per la mostra “Astrazioni e figurazioni nell’arte contemporanea” provengono dal Piemonte, dalla Lombardia e dal Trentino e, pur parlando linguaggi profondamente diversi, sono accomunati da una profonda esigenza di sperimentazione artistica e di libertà espressiva che esplicano sia attraverso l’utilizzo di personalissime tecniche pittoriche, sia con un approccio all’arte diretto e viscerale. La mostra curata da Roberto Borra, sarà presentata dalla giornalista e scrittrice torinese Marina Rota.
Artisti in esposizione:
Karla Klaser, artista di Zagabria che attualmente vive a Trento, propone una serie di acrilici su tela nei quali, volti e figure sembrano “materializzarsi” dal ventre di universi astratti. Attraverso la sua tecnica denominata macropuntinismo, la Klaser realizza ritratti e figure umane utilizzando ampie campiture pittoriche, virtuose spatolature che tessono volumetrie pervase da cromatismi intensi e piacevolmente inusuali. Il suo lavoro talvolta appare sospeso in un’area di confine tra il razionalismo figurativo e la libertà espressiva e viscerale propria dell’universo informale. Degna dunque la sua presenza in un’esposizione che contiene entrambe le modalità di espressione artistica che la Klaser è in grado di proporre con autorevolezza, al pubblico torinese.
Giorgio Billia, dopo la frequentazione a Torino del Liceo Artistico e dell’Accademia di Belle Arti, passa all’insegnamento di materie artistiche presso il Liceo Artistico A. Passoni di Torino. All’esposizione torinese presenta alcune interessanti lavori figurativi a tema il ritratto, in grado di ricondurci all’essenza della sua personalità artistica. Le sue opere pur pervase da una voluta venatura di sottile incompletezza, vivono di una forte intensità espressiva, in parte generata dalla scelta dei soggetti, colti e ritratti in vigorose visioni frontali in grado di accentuare l’impatto emotivo nell’osservatore, come si evince da recenti studi sulla psicologia legata alla fruizione artistica museale.
Nell’artista Maurizio Filippi, l’espressione artistica è diretta ed immediata. In lui pare che Il vissuto ed il pensato si traducano istantaneamente in segni espletati con una tecnica mista molto materica senza nessuna mediazione esterna. Sulle sue tele l’opulenza e le contraddizioni delle società dei consumi vengono vivisezionate e rigenerate con originale compostezza ed ironia e, al contempo, con spietata lucidità. Oltre alle sue graffianti icone concettuali, Filippi offre alla platea torinese l’occasione di osservare alcuni dei suoi ritratti più intensi e significativi di grandi personaggi che hanno fatto la storia della musica e della cultura, realizzati con ensemble di materiali compositi tra i quali spicca il silicone.
Nella dinamica del confronto-incontro con l’arte figurativa, Ciro Guerra è nell’attualità del suo fare artistico un degno rappresentante dell’arte informale pur essendosi formato artisticamente,come consuetudine di molti pittori, nel grembo del linguaggio figurativo. L’artista nasce a Napoli nel 1957 e risiede a Torino dal 1981 dove vive e lavora. Dopo aver frequentato la scuola "International School Corporation" di disegno, pittura, grafica pubblicitaria prosegue il suo percorso artistico nella più totale libertà artistico espressiva come ben evidenziato dall’utilizzo di svariate tecniche con il supporto di acrilici,di colle, gesso e sabbia che incide con una gestualità quasi arcaica in grado di produrre segni e graffitismi pittorici di buon pregio artistico. Ha realizzato grandi istallazioni grafiche/pittoriche tra le quali spicca quella per il passante ferroviario di Torino (piazza Statuto).
Nel novero dei partecipanti all’esposizione torinese, spicca per capacità progettuali Realto, artista siciliano trapiantato a Milano. Come ben evidenziato dalle parole di Jacqueline Ceresoli “dopo la serie di Cromotipi, l'autore intreccia pittura, musica con l’esistenza, dando forma a una poetica dell'immanenza con una selezione di opere presentate per la prima volta in occasione della mostra torinese, tratte dalla nuova serie Dialoghi Muti, su carta Hahnemühle preparata sulla base di tecniche pittoriche del' 400, con impasto di tempera d'uovo”. Questo progetto in itinere è li a dimostrare che le capacità progettuali e le espressioni artistiche concettuali possono essere, se concepite da un vero artista, foriere di arte alta.
Altro artista degno di nota presente all’esposizione torinese è Gian Paolo Basso, un figurativo tecnicamente ineccepibile. Nasce nel 1975 e si laurea in Pittura, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è stato allievo del Maestro Ottavio Mazzonis. Il suo percorso artistico è ricco di importanti esposizioni collettive e personali in Italia: Firenze, Roma, Venezia, Bologna, Pietrasanta, Torino e all’estero: Parigi, Praga e Sofia. All’incontro con il pubblico torinese l’artista di Baldissero d’Alba (Cn) propone una serie di intensi ritratti realizzati pittoricamente su basi innestate di sabbiature che conferiscono un particolare rilievo alle figure già autonomamente ricche di pathos e di profondità.Si tratta di rappresentazioni pittoriche di volti di anziani dai toni quasi monocromatici e dalle rugosità suggestive ed esasperate di grande impatto visivo ed emozionale.
16
giugno 2017
Astrazioni e figurazioni nell’arte contemporanea
Dal 16 giugno all'otto luglio 2017
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
ART GALLERY 37
Torino, Via Michele Buniva, 9/ter/f, (Torino)
Torino, Via Michele Buniva, 9/ter/f, (Torino)
Orario di apertura
16-19:30
Vernissage
16 Giugno 2017, h 18:30
Autore
Curatore