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Athos Ongaro – Apparizione dello stoccafisso
Una serie di tele di grandi dimensioni di ultima produzione in cui l’arte è riflessione antropologica, cosmologica, persino religiosa per ri-creare il mondo partendo dal mondo stesso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo la collettiva nella primavera di quest’ anno, al CAP Centro Arti Plastiche di Carrara dal titolo “ Fioriture asimmetriche” curata da Nicola Ricci con testo critico di Marco Senaldi con gli artisti Nicola Carrino e Antonio Trotta , Athos Ongaro presenta nello spazio per l’arte contemporanea BLU CORNER, una mostra personale dal titolo “Apparizione dello stoccafisso”. Nelle tre sale dello spazio saranno esposte una serie di tele di grandi dimensioni della sua ultima produzione artistica.
Possiamo dire che la poetica di Ongaro si dispone lungo due assi espressivi e ideologici: da un lato la dissoluzione di ogni identificazione convenzionale di modo, maniera o stile; dall'altro la redistribuzione del materiale così ottenuto su un piano di sostanziale concomitanza. Quello che per Deleuze e Guattari era il celebre concetto di planomeno, ossia il piano di consistenza ontologica in cui far giocare le variabili culturali, è per Ongaro uno spazio lontano dalle dinamiche note, dove i frammenti delle culture umane più svariate: fumetti, personaggi da fiaba o da mito, protagonisti dell'arte come Cezanne e Duchamp, rivelano il loro significato nascosto. Quello che resta interessante è la rinnovata contestualizzazione di affetti e pulsioni umane in una dimensione cosmica, una specie di psicoanalisi a rovescio dove l'inconscio è "la fuori". Per questo, secondo Ongaro si tratta di sintonizzare l'Eros individuale su quello cosmico; la funzione del mito di ieri è assunta oggi dall'arte di Ongaro. Arte non più come esercizio estetico ma riflessione antropologica, cosmologica, persino religiosa per ri-creare il mondo partendo dal mondo stesso.
Possiamo dire che la poetica di Ongaro si dispone lungo due assi espressivi e ideologici: da un lato la dissoluzione di ogni identificazione convenzionale di modo, maniera o stile; dall'altro la redistribuzione del materiale così ottenuto su un piano di sostanziale concomitanza. Quello che per Deleuze e Guattari era il celebre concetto di planomeno, ossia il piano di consistenza ontologica in cui far giocare le variabili culturali, è per Ongaro uno spazio lontano dalle dinamiche note, dove i frammenti delle culture umane più svariate: fumetti, personaggi da fiaba o da mito, protagonisti dell'arte come Cezanne e Duchamp, rivelano il loro significato nascosto. Quello che resta interessante è la rinnovata contestualizzazione di affetti e pulsioni umane in una dimensione cosmica, una specie di psicoanalisi a rovescio dove l'inconscio è "la fuori". Per questo, secondo Ongaro si tratta di sintonizzare l'Eros individuale su quello cosmico; la funzione del mito di ieri è assunta oggi dall'arte di Ongaro. Arte non più come esercizio estetico ma riflessione antropologica, cosmologica, persino religiosa per ri-creare il mondo partendo dal mondo stesso.
26
ottobre 2013
Athos Ongaro – Apparizione dello stoccafisso
Dal 26 ottobre al primo dicembre 2013
arte contemporanea
Location
BLU CORNER RICCI FERRAMENTA ARTE CONTEMPORANEA
Carrara, Piazza Alberica, (Massa-carrara)
Carrara, Piazza Alberica, (Massa-carrara)
Orario di apertura
10.30 – 12.30 e 16.00 - 19.30
Vernissage
26 Ottobre 2013, h 17
Ufficio stampa
MONICA ZANFINI
Autore
Curatore