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Atsushi Shimada – Attimi plastici
La Galleria Terre d’Arte apre la stagione espositiva presentando le opere di Atsushi Shimada. Per il giovane artista giapponese la materia ceramica non è solo pretesto di rappresentazione ma è anima necessaria e sovrana della sua ricerca espressiva.
Comunicato stampa
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Per Atsushi Shimada la materia ceramica non è solo pretesto di rappresentazione ma è anima necessaria e sovrana della sua ricerca espressiva. Attraverso la metamorfosi delle forme, la padronanza delle tecniche di cottura, la scelta individuale dei materiali, il giovane artista giapponese qualifica e rinnova i caratteri, le prospettive e le suggestioni di questo materiale primitivo tanto seducente.
Forme e materie elementari appaiono come valori dominanti di opere che raccontano di tradizioni antiche: echi e risonanze del passato si innestano in un’interpretazione contemporanea dai modi e dalle misure strettamente personali. Le sue forme semplici, equilibrate ed essenziali, sovente richiamano la fascinazione arcaica del simulacro e suggeriscono la tensione a un archetipo di riferimento, alla ricerca di una memoria che lotta contro l’oblio. Sublimato lo spunto naturalistico, Shimada evoca una solennità misurata, quasi classica, a volte austera altre volte morbida e dolce. L’esito è una scultura garbata, elegante, dall’enfasi contenuta, dove il colore compare come accenno a un’emozione vissuta, a determinare un campo di influenze che catturano anche tattilmente lo spettatore. Pulizia delle linee e purezza plastica dei volumi di fascino e matrice orientale convivono con scelte e tradizioni linguistiche occidentali. Armonia ed equilibrio lasciano parlare la materia e se la ricerca formale non si sottrae alle seduzioni di antichi gesti, la sensibilità poetica si manifesta e si rinnova nella proiezione del passato come possibilità per l’avvenire. Evitando retoriche ed estetismi, Shimada usa il linguaggio del suo tempo con talento, grazia elegiaca e sobrietà, ripristina il divenire di rifrangenze al confine tra sacro ed umano per affidarci sculture silenti e accattivanti.
Riccardo Zelatore
Forme e materie elementari appaiono come valori dominanti di opere che raccontano di tradizioni antiche: echi e risonanze del passato si innestano in un’interpretazione contemporanea dai modi e dalle misure strettamente personali. Le sue forme semplici, equilibrate ed essenziali, sovente richiamano la fascinazione arcaica del simulacro e suggeriscono la tensione a un archetipo di riferimento, alla ricerca di una memoria che lotta contro l’oblio. Sublimato lo spunto naturalistico, Shimada evoca una solennità misurata, quasi classica, a volte austera altre volte morbida e dolce. L’esito è una scultura garbata, elegante, dall’enfasi contenuta, dove il colore compare come accenno a un’emozione vissuta, a determinare un campo di influenze che catturano anche tattilmente lo spettatore. Pulizia delle linee e purezza plastica dei volumi di fascino e matrice orientale convivono con scelte e tradizioni linguistiche occidentali. Armonia ed equilibrio lasciano parlare la materia e se la ricerca formale non si sottrae alle seduzioni di antichi gesti, la sensibilità poetica si manifesta e si rinnova nella proiezione del passato come possibilità per l’avvenire. Evitando retoriche ed estetismi, Shimada usa il linguaggio del suo tempo con talento, grazia elegiaca e sobrietà, ripristina il divenire di rifrangenze al confine tra sacro ed umano per affidarci sculture silenti e accattivanti.
Riccardo Zelatore
06
novembre 2009
Atsushi Shimada – Attimi plastici
Dal 06 al 22 novembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA TERRE D’ARTE
Torino, Via Maria Vittoria, 20a, (Torino)
Torino, Via Maria Vittoria, 20a, (Torino)
Orario di apertura
DA LUNEDI A SABATO 10,30-1230 e 16,30-19,30
Vernissage
6 Novembre 2009, ore 18
Autore