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Atti Democratici – Luigi Coppola / Yingmei Duan – Breath in, Breath out
Breath in, Breath out parla delle regole e dei ruoli, morali, religiosi, familiari e di legge, con cui ci troviamo a vivere e ad agire. Alla voluta esplicazione, da parte dei due performer, di una “dichiarazione di libertà”, corrispondono una serie di incidenti che rendono faticoso il compimento della comunicazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FABBRICA EUROPA 2009. XVI edizione
Europa < > Mediterraneo < > Americhe _ Firenze 5-23 maggio 2009 _Stazione Leopolda e altri spazi
venerdì 8 maggio - Fabbrica Europa ’09
Ancora una serata ricca di eventi a Fabbrica Europa. Alle ore 17 all’Istituto Francese si tiene un incontro dedicato a Grotowski. Alla Casa della Creatività dalle ore 18.30 trova spazio la maratona video Unmasked a cura di Carlos Motta ed Elise Youn. Alla Leopolda proseguono le installazioni dei colombiani Carlos Motta e Juan Esteban Sandoval e nel piazzale esterno la videoinstallazione West di Kinkaleri. Sempre alla Leopolda alle ore 19 va in scena l’ultima replica del Satyricon di Massimo Verdastro, mentre alle ore 20 il grande regista argentino-boliviano Cesar Brie propone la sua particolare Odissea. A seguire (ore 22.30) Luigi Coppola e Yingmei Duan presentano la performance Breath in, Breath out. La serata alla Leopolda si conclude (ore 23) con il City Mix dedicato a Città del Messico. A Cango (ore 21.30) proseguono le repliche di Mutando Riposa di Roberto Bacci.
8/5 ore 17, Istituto Francese – ingresso libero – INCONTRO
Grotowski tra noi: L’arte come veicolo
8/5 ore 18.30 – 21.30 (9, 14 > 16/5 h 18.30 – 21.30), Casa della Creatività – ingresso libero – VIDEO/FILM
Atti Democratici, CARLOS MOTTA / ELISE YOUN: Unmasked
8/5 ore 18.30 – 20 e dalle ore 23 in poi (fino al 23/5), Stazione Leopolda – ingresso libero – INSTALLAZIONE
Atti Democratici, CARLOS MOTTA: La Buena Vida / The Good Life; JUAN ESTEBAN SANDOVAL: Isola
8/5 h 19, Stazione Leopolda – ingresso 10 euro – TEATRO
COMPAGNIA VERDASTRO DELLA MONICA: Progetto Satyricon_ Primo capitolo: La pinacoteca di Eumolpo – prima assoluta
8>9/5 ore 20, Stazione Leopolda – ingresso 20/15 euro – TEATRO
TEATRO DE LOS ANDES / CESAR BRIE: Odissea
8/5 dalle ore 21 (fino al 23/5), Stazione Leopolda (Piazzale Esterno) – ingresso libero – VIDEOINSTALLAZIONE
KINKALERI: West _ Video 2003-2009 – prima assoluta
8/5 ore 21.30 (fino al 10/5 h 21.30), CANGO Cantieri Goldonetta – ingresso 10 euro (prenotazione obbligatoria) – TEATRO
COMPAGNIA LABORATORIO DI PONTEDERA: Mutando Riposa
8/5 ore 22.30, Stazione Leopolda – ingresso libero – PERFORMANCE
Atti Democratici, YINGMEI DUAN / LUIGI COPPOLA: Breath in, Breath out
8/5 ore 23, Stazione Leopolda – ingresso 12 euro, consumazione inclusa – MIXED MEDIA LIVE
CITY MIX CITTA’ DEL MESSICO: Murcof_live; Hector_dj set
COMUNICATO STAMPA
A 10 anni dalla scomparsa l’Unesco ha proclamato il 2009 “L’Anno Grotowski”. Gli incontri dal titolo Grotowski tra noi, a cura di Carla Polastrelli, si propongono come un invito, rivolto in particolare alle nuove generazioni, a confrontarci con un patrimonio vivo e provocante di opere e imprese non comuni. Alla fase finale del percorso artistico di Grotowski, che Peter Brook ha definito L’arte come veicolo, è dedicato l’ultimo incontro (Istituto Francese, 8 maggio ore 17 – ingresso libero).
All’interno del progetto Atti democratici, la Casa della Creatività ospita la maratona video Unmasked, progetto prodotto dal New Museum di New York e curato da Carlos Motta e Elise Youn. Propone 10 ore di film e video girati da artisti in vari contesti geopolitici che pongono l’attenzione sul ruolo dell’artista come un agente politico che mette in questione i sistemi di potere e le strategie di segregazione di classe, genere e razza (8-9, 14-16 maggio ore 18.30-21.30 – ingresso libero).
Sempre all’interno di Atti Democratici, la Stazione Leopolda ospita le installazioni degli artisti colombiani Carlos Motta e Juan Esteban Sandoval, visibili per tutta la durata del festival. Motta espone La Buena Vida / The Good Life, un articolato progetto basato sulla registrazione video e fotografica di 300 interviste realizzate in 12 città dell’America Latina su temi quali la percezione individuale della politica estera degli USA, democrazia, leadership e iniquità sociale. L’installazione Isola di Sandoval prende in esame la radicale differenza tra la cultura indigena e quella occidentale, analizzando alcune modalità di interazione sviluppate dalle comunità amazzoniche e i meccanismi interni alle culture indigene che riescono a rafforzarne l'identità (5-23 maggio ore 18.30-20.00 e dalle ore 23.00 in poi – ingresso libero).
PROGETTO SATYRICON Primo Capitolo: La pinacoteca di Eumolpo è la prima tappa dell’indagine che la Compagnia Verdastro Della Monica sta conducendo sul Satytricon di Petronio Arbitro. Massimo Verdastro ha affidato a 5 autori tra i più significativi del panorama della drammaturgia italiana, Marco Palladini, Lina Prosa, Letizia Russo, Antonio Tarantino e Luca Scarlini, la riscrittura teatrale di 5 episodi del capolavoro della classicità latina. Luca Scarlini, anche coordinatore drammaturgico del progetto, Francesca Della Monica e la danzatrice e coreografa Charlotte Delaporte, hanno coadiuvato il lavoro laboratoriale di Verdastro che ha portato alla realizzazione di questo “primo capitolo” (testo di Antonio Tarantino) ambientato nella pinacoteca dove il giovane Encolpio e il poeta Eumolpo si rifugiano per cercare riparo in vari momenti delle loro vite raminghe (prima assoluta – Stazione Leopolda, 8 maggio ore 19 – ingresso 10 euro).
Il Teatro de Los Andes (Bolivia) del regista argentino César Brie presenta un’Odissea riletta attraverso le problematiche di oggi: Ulisse è il migrante contemporaneo che incontra gli stessi mostri cui vanno incontro coloro che partono in cerca di un destino migliore, come i messicani che attraversano il paese per arrivare alla frontiera o i nordafricani che attraversano il mare per approdare sulle coste dell’Italia meridionale (Stazione Leopolda, 8 e 9 maggio ore 20 – ingresso 20/15 euro).
Kinkaleri presenta in prima assoluta l’opera video West completa: video realizzati in 5 anni in 12 città, proiettati in esterno alla Stazione Leopolda. In queste città, i passanti hanno dato vita a una performance: cadere a terra come morti dopo aver guardato fissi la telecamera (5-23 maggio dalle ore 21 – ingresso libero).
Il nuovo spettacolo di Roberto Bacci, Mutando riposa, è un’opera teatrale da camera per 2 attori (Savino Paparella e Tazio Torrini) e 20 spettatori che dà voce alle esplorazioni sull’origine della coscienza che hanno visto impegnati attori, studiosi di varie discipline e testimoni delle prove. Due uomini si trovano in un giardino distrutto da una tempesta. L’uno, vissuto sempre nella grande casa adiacente, vi entra per la prima volta; l’altro, che ne ha accudito e sorvegliato la natura e la storia come un giardiniere, guida l’altro a visitarlo. Il rapporto tra i due viene scrutato per giungere alla creazione di alcune risonanze emotive e percettive comuni agli attori e agli spettatori nel momento in cui oltrepassano insieme la cornice dello spettacolo (CANGO Cantieri Goldonetta, 8-10 maggio ore 21.30 – ingresso 10 euro, prenotazione obbligatoria).
Nell’ambito di Atti Democratici, alla Stazione Leopolda viene presentata la prima delle due performance di Yingmei Duan e Luigi Coppola: Breath in, Breath out (8 maggio ore 22.30 – ingresso libero).
Tra Vecchio e Nuovo Mondo si inserisce anche la III edizione del progetto di creatività multimediale City Mix, a cura di Andrea Mi in collaborazione con Intooitiv, che esplora la scena sperimentale contemporanea delle città delle mille "americhe" di oggi. Questo viaggio, alla ricerca della musica avanzata e della progettazione visiva sperimentale, parte da una delle metropoli per eccellenza, Città del Messico, con il suo incredibile vivaio di talenti. Stasera: Murcof _ live; Hector _ dj set (Stazione Leopolda, 8 maggio ore 23 – ingresso 12 euro, consumazione inclusa).
8 maggio ore 17, Istituto Francese – INCONTRO
Grotowski tra noi_ IV incontro L’arte come veicolo
Quattro incontri per ricordare Jerzy Grotowski e la sua opera, a cura di Carla Pollastrelli
Con: Thomas Richards, Mario Biagini, Carla Pollastrelli, Roberto Bacci, Luca Dini
A dieci anni dalla scomparsa (14 gennaio 1999) l’Unesco ha proclamato il 2009 “L’Anno Grotowski”. Nel 2009 ricorre, inoltre, il cinquantesimo anniversario della fondazione del Teatro delle Tredici File a Opole, che pochi anni dopo avrebbe preso il nome, rivoluzionario per l’epoca, di Teatro Laboratorio. Molto del teatro contemporaneo, anche esteticamente lontano dal Laboratorio polacco, non sarebbe stato possibile senza il lavoro di Grotowski, il suo rigore, la sua audacia, la sua sapienza. La ricorrenza del decennale è occasione di convegni, iniziative editoriali, seminari, appuntamenti programmati in tutto il mondo, a partire dall’evento inaugurale che si è tenuto in Polonia, a Wroclaw, nel gennaio scorso, sotto l’egida del Grotowski Institute. I quattro incontri a cui si è dato il titolo Grotowski tra noi si propongono come un invito, rivolto in particolare alle nuove generazioni, a confrontarci di nuovo con un patrimonio vivo e tuttora provocante di opere e imprese non comuni. E certamente impresa non comune è stata nel 1986 - su invito e con il sostegno del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale - la creazione a Pontedera del Workcenter, che poi ha preso il nome di Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards. Per quattordici anni Grotowski è stato per il Teatro di Pontedera come un cuore nascosto, pulsante e irradiante. Proprio alla fase finale del percorso artistico di Grotowski, che Peter Brook ha definito L’arte come veicolo, è dedicato l’ultimo incontro. Partecipano per il Workcenter Thomas Richards, direttore artistico, e Mario Biagini, direttore associato.
* ingresso libero
8 maggio ore 18.30–21.30, Casa della Creatività - VIDEO/FILM
Atti Democratici _ CARLOS MOTTA / ELISE YOUN: Unmasked
Video e film di artisti contestanti il sistema di regole
Un programma di video/film a cura di: Elise Youn e Carlos Motta - Video e film di: Dario Azzellini e Oliver Ressler, Petra Bauer, François Bucher, Jin Finn, Ashley Hunt, Tellervo Kalleinen e Oliver Kochta-Kalleinen, Lin+Lam, John Menick, Jenny Perlin, Dmitri Vilenski, Paul Chan, Mary Billyou, Annelisse Fifi, Jim Fetterly, Angy Waller, Susan Youssef
Unmasked - video e film di artisti contestante il sistema di regole è una maratona di video e film che si interrogano e criticano politiche di oppressione, discriminazione e violenza, focalizzando l’attenzione sul ruolo dell’artista come agente politico, che contesta la struttura egemonica dello stato e si interroga sulle strategie di segregazione di classe, sesso e razza mettendo in luce le discriminazioni contro le minoranze nei centri urbani globalizzati. I lavori assumono, inoltre, la produzione di documentari come una forma che sfida la distinzione tra realtà e finzione per scoprire storie nascoste e represse, per esaminare l’uso della manipolazione delle ideologie e per proporre tattiche alternative di azione collettiva.
PROGRAMMA 8 maggio:
18.30 – 19.30 Paul Chan Charged in the name of terror (59 min, 2006-2007):
Paul Chan Untitled Video on Lynne Stewart and Her Conviction, The Law and Poetry (18 min, 2006)
Jim Fetterley e Angie Waller Steve Kurtz Waiting (16 min, 2006)
Susan Youssef For the Least (7 min, 2007)
Mary Billyou e Annelisse Fifi Mohamed Yousry: A Life Stands Still (20 min, 2006)
19.33 - 20.33 Tellervo Kalleinen e Oliver Kochta-Kalleinen The Making of Utopia (60 min, 2006)
20.33 - 21.00 Dmitry Vilensky Protest Match (28 min, 2006)
21.00 - 21.21 John Menick Occupation (21 min, 2006)
* ingresso libero
8 e 9 maggio ore 20, Stazione Leopolda – TEATRO
TEATRO DE LOS ANDES / CESAR BRIE: Odissea
Testo, regia e luci: Cesar Brie
Coproduzione: Emilia Romagna Teatro / Fondazione Pontedera Teatro
In collaborazione con: Armunia Festival Costa degli Etruschi Castiglioncello / Fondazione Fabbrica Europa
Con: Lucas Achirico, Cynthia Callejas; Gonzalo Callejas, Mia Fabbri, Alice Guimaraes, Karen May Lisondra, Paola Oña, Ulises Palacio, Julián Ramacciotti, Viola Vento
Costumi: Giancarlo Gentilucci, Teatro de los Andes - Scenografia: Gonzalo Callejas - Musica: Pablo Brie - Direzione musicale: Lucas Achirico - Organizzazione: Giampaolo Nalli - Aiuto regia: Daniel Aguirre, Alice Guimaraes
Produzione 2009
Per affrontare l'Odissea abbiamo seguito l'esempio di Penelope: intrecciato fili diversi. Uno dei fili è stato partire da noi. Quali sono i nostri naufragi, le nostre passioni, i nostri mostri? Cosa abbiamo abbandonato? Dove si nasconde la nostra Itaca? Diciamo Io, per dire Noi. Diciamo Noi per dire Voi. Non dobbiamo smarrire questa presenza intima che bussa alla porta e vuole diventare l’universo. Nel lavoro finale restano tracce del viaggio nell’intimità dei miei attori. Dietro Laerte, Penelope, Argos, Circe, Calipso aleggiano invisibili altre anime, dietro Itaca appaiono altri paesaggi: la miniera in cui è nato uno dei compagni, una famiglia smarrita e ritrovata…
Un secondo filo: Ulisse è anche un emigrante, un terzo della Bolivia vive fuori dal paese. Ulisse racconta ai Feaci l’odissea dei latinoamericani che cercano di entrare negli USA. Polifemo diventa il capo della banda che assalta i poveracci sul treno che dal sud del Messico li porta al nord: lo hanno battezzato La Bestia. La Bestia prende il nome di Antifate e li divora. Cariddi sono le acque del golfo del Guatemala, dove in tanti finiscono affogati. Scilla è la frontiera nel deserto, sorvegliata dai cani da guardia. I Minuteman, che pattugliano armati il deserto, diventano i Lestrigoni, che fanno scempio degli ospiti in arrivo nella loro terra. La terra promessa diventa la terra dei Lotofagi. La sirena è il canto della nostalgia, il ricordo che paralizza e annienta. Il ritorno di Ulisse diventerà una deportazione. Ambigua: si parte da Itaca e a Itaca si torna scacciati e vinti. Le danze tradizionali boliviane c forniscono i passi dell’esodo, della fuga, della speranza e della perdizione.
Il terzo filo sono state le tantissime opere d’arte che l’Odissea ha suscitato. Leggere e confrontare. La nostra Penelope oscilla tra la figura omerica e la Molly di Joyce. Ma sia che seguiamo la traccia della migrazione, i suggerimenti contemporanei, il viaggio interiore o le nostre particolari vicende, sempre e comunque torniamo a Omero, al suo canto immenso e meraviglioso.
Il quarto filo è la scenografia. Gonzalo Callejas, il nostro “ingegnere”, sparisce per un mese dalla sala. Un giorno mi fanno entrare e sedere con gli occhi chiusi. “Puoi guardare”. Davanti a me canne appese. Si aprono, si chiudono, ruotano, si spostano avanti e indietro. Creano strade, case, boschi, recinti, mura. Un marchingegno semplice che sembra complessissimo. Da quell’istante il lavoro si compatta. Mentre montiamo l’Odissea, la Bolivia si incendia e questo diventa il quinto filo da tessere. A Sucre vedo gli indigeni presi in ostaggio, picchiati e umiliati. Sentiamo sul collo il fiato del fascismo. Di questo passaggio della storia boliviana restano tracce nel nostro lavoro: la profezia di Tiresia diventa lo sguardo di un emigrante che torna dopo vent’anni. La cacciata e umiliazione di Ulisse per mano dei pretendenti ha il tono e le parole delle aggressioni razziste. I pretendenti, figure che erano lontane dalla mia sensibilità, acquistano senso quando diventano un gruppo di maschi infoiati che violentano Penelope e le schiave.
Viene ad aiutarci per la musica, il sesto filo, mio nipote Pablo Brie. Non l’ho visto crescere per via dell’esilio e lo ritrovo adulto, competente, sensibile. E’ una restituzione. La sua presenza è anche parte del mio ritorno a Itaca. Compone e, insieme a Lucas Achirico, insegna a cantare ai nuovi attori.
Tra prove, scrittura e seminari, questo testo mi accompagna da tre anni. Noi non abbiamo né soldi né risorse, ma una ricchezza che spesso si smarrisce nella voragine del teatro contemporaneo. Abbiamo tempo. Lo sfruttiamo. Ci siamo dati il tempo necessario per approfondire la nostra ricerca. E’ questo il filo che tiene insieme gli altri. E così, adesso che ho finito di scrivere e di montare, non so cosa farne del tempo ritrovato. Mi sento naufrago anch’io, abbandonato dai personaggi e dalle loro parole, che hanno ormai una vita autonoma. (Cesar Brie)
* ingresso 20/15 euro
8 maggio ore 22.30, Casa della Creatività – PERFORMANCE
Atti Democratici _ YINGMEI DUAN / LUIGI COPPOLA: Breath in, Breath out
Tra le diverse azioni in cui si articola il progetto Atti Democratici - accomunate dalla volontà di opporsi alla passività e di stimolare un ruolo attivo del cittadino nella costruzione di nuovi modelli sociali - sono previste due performance del duo formato dalla cinese Yingmei Duan e dall’italiano Luigi Coppola che incentrano il proprio lavoro sulla creazione di una relazione con lo spettatore che, durante la performance, ne diventa parte attiva, e sulle distanze, paure, differenze politiche e culturali che separano la cultura europea da quella asiatica. Breath in, Breath out parla delle regole e dei ruoli, morali, religiosi, familiari e di legge, con cui ci troviamo a vivere e ad agire. Alla voluta esplicazione, da parte dei due performer, di una “dichiarazione di libertà”, corrispondono una serie di incidenti che rendono faticoso il compimento della comunicazione.
* ingresso libero
8 maggio ore 23, Stazione Leopolda – MIXED MEDIA LIVE
CITY MIX > CITTA’ DEL MESSICO: Murcof_live; Hector_dj set; Selfish_live visual
Nella mappa internazionale delle arti elettroniche e digitali, da alcuni anni a questa parte, un posto di rilievo spetta ai paesi sudamericani, in particolare a Messico e Cile. La megalopoli di Città del Messico si è imposta come una delle più prolifiche fucine di nuovi talenti, cresciuti nella sua scena alternativa e spesso esportati nelle capitali mondiali della club culture.
MURCOF (The Leaf Label) _ live: Nell'estate 2007, Fernando Corona ha completato un lavoro su commissione per Les Grandes Eaux Nocturnes, un festival annuale di suoni, luci e acqua nello splendido scenario di Versailles. Una suite musicale è stata composta per accompagnare l'allestimento della grande fontana nel Jardin du Roi durante la serata di inaugurazione. Le Versailles Sessions sono il documento sonoro di questo evento (pubblicate da Leaf). Le 6 composizioni preparate per il progetto derivano dall'utilizzo di registrazioni di strumenti barocchi del XVII secolo (clavicembalo, viola da gamba, flauto e violino) e di un mezzosoprano. GetSound, che ha commissionato il progetto, ha infatti arruolato a Parigi artisti specializzati in musica barocca. "Abbiamo registrato pezzi di Lully, Couperin e altri", dice Corona. "Sono stati suonati in modo tradizionale, ma abbiamo anche dato spazio alla sperimentazione; è stata davvero un'esperienza istruttiva e i musicisti sono stati grandi, molto aperti e desiderosi di divertirsi”. Un tale processo di registrazione può sembrare un forte cambiamento per un artista noto soprattutto in ambito elettronico; in realtà si tratta di un'ulteriore evoluzione delle tecniche che Corona ha perfezionato negli anni. "L'opera è stata portata avanti più o meno come nel mio precedente lavoro: anche qui si è trattato infatti di processare del materiale acustico precedentemente registrato. L'unica differenza è la fonte effettiva del materiale, così specifica e relativa al barocco del XVII secolo." (www.myspace.com/murcof)
HECTOR (Phonica/Horizontal) _ dj set : Hector Murillo è un messicano doc, trapiantato da qualche anno a Londra e affermatosi sulla scena internazionale con il suo nome anagrafico. Da quando, con l’amico Simon Rigg, è entrato nel vortice della Phonica Records (l'epicentro londinese della club culture più innovativa), le sue quotazioni sono salite vorticosamente fino alle residenze estive nei migliori club di Ibiza e ai party londinesi più cool. Il Fabric e il Kubicle sono praticamente diventati la sua casa e tra i suoi tanti estimatori vanno certamente segnalati i nomi di Luciano e Matthew Dear. Insieme a Pier Bucci (con cui suona spesso in coppia), Dinky e Jamie Jones è da poco entrato nella nuova scuderia di Damian Lazarus, la Crosstown Rebels. Il singolo che lo ha lanciato sui danceflor di mezzo mondo è stato La raza, un esplosivo intreccio di ritmi tribali e synth indiani, uscito su Horizontal nel 2008, mentre a nome Hector & Bryant è stato recentemente pubblicato da Phonica il nuovo lavoro Tension, contraddistinto da venature psichedeliche e già inserito da Onur Ozur nella sua prossima compilation. Hector mixa tra loro diversi stili musicali con uno spirito eclettico nel quale si rintraccia sempre la sua anima latina. Le vecchie sonorità house, sempre combinate con le tendenze protese verso il futuro, donano ai suoi set una grande energia e un colore assolutamente particolare, fortemente rappresentativo di quella esplosione latina che sta cambiando la scena dance internazionale. (www.myspace.com/hectorlaraza)
SELFISH _ live visual
* ingresso 12 euro, consumazione inclusa
INFO e PRENOTAZIONI: info@fabbricaeuropa.net - tel. 055 2480515 / 2638480 (ore 10–18); INFO: tel. 055 355584 (ore 15–20).
Prevendite: Call Center vivaticket 899.666.805 o www.vivaticket.it – Circuito Box Office Toscana www.boxol.it - Box Office Firenze, Via Alamanni 39, tel. 055.210804 - Biglietteria Stazione Leopolda dal 5 maggio ore 19-22.
Europa < > Mediterraneo < > Americhe _ Firenze 5-23 maggio 2009 _Stazione Leopolda e altri spazi
venerdì 8 maggio - Fabbrica Europa ’09
Ancora una serata ricca di eventi a Fabbrica Europa. Alle ore 17 all’Istituto Francese si tiene un incontro dedicato a Grotowski. Alla Casa della Creatività dalle ore 18.30 trova spazio la maratona video Unmasked a cura di Carlos Motta ed Elise Youn. Alla Leopolda proseguono le installazioni dei colombiani Carlos Motta e Juan Esteban Sandoval e nel piazzale esterno la videoinstallazione West di Kinkaleri. Sempre alla Leopolda alle ore 19 va in scena l’ultima replica del Satyricon di Massimo Verdastro, mentre alle ore 20 il grande regista argentino-boliviano Cesar Brie propone la sua particolare Odissea. A seguire (ore 22.30) Luigi Coppola e Yingmei Duan presentano la performance Breath in, Breath out. La serata alla Leopolda si conclude (ore 23) con il City Mix dedicato a Città del Messico. A Cango (ore 21.30) proseguono le repliche di Mutando Riposa di Roberto Bacci.
8/5 ore 17, Istituto Francese – ingresso libero – INCONTRO
Grotowski tra noi: L’arte come veicolo
8/5 ore 18.30 – 21.30 (9, 14 > 16/5 h 18.30 – 21.30), Casa della Creatività – ingresso libero – VIDEO/FILM
Atti Democratici, CARLOS MOTTA / ELISE YOUN: Unmasked
8/5 ore 18.30 – 20 e dalle ore 23 in poi (fino al 23/5), Stazione Leopolda – ingresso libero – INSTALLAZIONE
Atti Democratici, CARLOS MOTTA: La Buena Vida / The Good Life; JUAN ESTEBAN SANDOVAL: Isola
8/5 h 19, Stazione Leopolda – ingresso 10 euro – TEATRO
COMPAGNIA VERDASTRO DELLA MONICA: Progetto Satyricon_ Primo capitolo: La pinacoteca di Eumolpo – prima assoluta
8>9/5 ore 20, Stazione Leopolda – ingresso 20/15 euro – TEATRO
TEATRO DE LOS ANDES / CESAR BRIE: Odissea
8/5 dalle ore 21 (fino al 23/5), Stazione Leopolda (Piazzale Esterno) – ingresso libero – VIDEOINSTALLAZIONE
KINKALERI: West _ Video 2003-2009 – prima assoluta
8/5 ore 21.30 (fino al 10/5 h 21.30), CANGO Cantieri Goldonetta – ingresso 10 euro (prenotazione obbligatoria) – TEATRO
COMPAGNIA LABORATORIO DI PONTEDERA: Mutando Riposa
8/5 ore 22.30, Stazione Leopolda – ingresso libero – PERFORMANCE
Atti Democratici, YINGMEI DUAN / LUIGI COPPOLA: Breath in, Breath out
8/5 ore 23, Stazione Leopolda – ingresso 12 euro, consumazione inclusa – MIXED MEDIA LIVE
CITY MIX CITTA’ DEL MESSICO: Murcof_live; Hector_dj set
COMUNICATO STAMPA
A 10 anni dalla scomparsa l’Unesco ha proclamato il 2009 “L’Anno Grotowski”. Gli incontri dal titolo Grotowski tra noi, a cura di Carla Polastrelli, si propongono come un invito, rivolto in particolare alle nuove generazioni, a confrontarci con un patrimonio vivo e provocante di opere e imprese non comuni. Alla fase finale del percorso artistico di Grotowski, che Peter Brook ha definito L’arte come veicolo, è dedicato l’ultimo incontro (Istituto Francese, 8 maggio ore 17 – ingresso libero).
All’interno del progetto Atti democratici, la Casa della Creatività ospita la maratona video Unmasked, progetto prodotto dal New Museum di New York e curato da Carlos Motta e Elise Youn. Propone 10 ore di film e video girati da artisti in vari contesti geopolitici che pongono l’attenzione sul ruolo dell’artista come un agente politico che mette in questione i sistemi di potere e le strategie di segregazione di classe, genere e razza (8-9, 14-16 maggio ore 18.30-21.30 – ingresso libero).
Sempre all’interno di Atti Democratici, la Stazione Leopolda ospita le installazioni degli artisti colombiani Carlos Motta e Juan Esteban Sandoval, visibili per tutta la durata del festival. Motta espone La Buena Vida / The Good Life, un articolato progetto basato sulla registrazione video e fotografica di 300 interviste realizzate in 12 città dell’America Latina su temi quali la percezione individuale della politica estera degli USA, democrazia, leadership e iniquità sociale. L’installazione Isola di Sandoval prende in esame la radicale differenza tra la cultura indigena e quella occidentale, analizzando alcune modalità di interazione sviluppate dalle comunità amazzoniche e i meccanismi interni alle culture indigene che riescono a rafforzarne l'identità (5-23 maggio ore 18.30-20.00 e dalle ore 23.00 in poi – ingresso libero).
PROGETTO SATYRICON Primo Capitolo: La pinacoteca di Eumolpo è la prima tappa dell’indagine che la Compagnia Verdastro Della Monica sta conducendo sul Satytricon di Petronio Arbitro. Massimo Verdastro ha affidato a 5 autori tra i più significativi del panorama della drammaturgia italiana, Marco Palladini, Lina Prosa, Letizia Russo, Antonio Tarantino e Luca Scarlini, la riscrittura teatrale di 5 episodi del capolavoro della classicità latina. Luca Scarlini, anche coordinatore drammaturgico del progetto, Francesca Della Monica e la danzatrice e coreografa Charlotte Delaporte, hanno coadiuvato il lavoro laboratoriale di Verdastro che ha portato alla realizzazione di questo “primo capitolo” (testo di Antonio Tarantino) ambientato nella pinacoteca dove il giovane Encolpio e il poeta Eumolpo si rifugiano per cercare riparo in vari momenti delle loro vite raminghe (prima assoluta – Stazione Leopolda, 8 maggio ore 19 – ingresso 10 euro).
Il Teatro de Los Andes (Bolivia) del regista argentino César Brie presenta un’Odissea riletta attraverso le problematiche di oggi: Ulisse è il migrante contemporaneo che incontra gli stessi mostri cui vanno incontro coloro che partono in cerca di un destino migliore, come i messicani che attraversano il paese per arrivare alla frontiera o i nordafricani che attraversano il mare per approdare sulle coste dell’Italia meridionale (Stazione Leopolda, 8 e 9 maggio ore 20 – ingresso 20/15 euro).
Kinkaleri presenta in prima assoluta l’opera video West completa: video realizzati in 5 anni in 12 città, proiettati in esterno alla Stazione Leopolda. In queste città, i passanti hanno dato vita a una performance: cadere a terra come morti dopo aver guardato fissi la telecamera (5-23 maggio dalle ore 21 – ingresso libero).
Il nuovo spettacolo di Roberto Bacci, Mutando riposa, è un’opera teatrale da camera per 2 attori (Savino Paparella e Tazio Torrini) e 20 spettatori che dà voce alle esplorazioni sull’origine della coscienza che hanno visto impegnati attori, studiosi di varie discipline e testimoni delle prove. Due uomini si trovano in un giardino distrutto da una tempesta. L’uno, vissuto sempre nella grande casa adiacente, vi entra per la prima volta; l’altro, che ne ha accudito e sorvegliato la natura e la storia come un giardiniere, guida l’altro a visitarlo. Il rapporto tra i due viene scrutato per giungere alla creazione di alcune risonanze emotive e percettive comuni agli attori e agli spettatori nel momento in cui oltrepassano insieme la cornice dello spettacolo (CANGO Cantieri Goldonetta, 8-10 maggio ore 21.30 – ingresso 10 euro, prenotazione obbligatoria).
Nell’ambito di Atti Democratici, alla Stazione Leopolda viene presentata la prima delle due performance di Yingmei Duan e Luigi Coppola: Breath in, Breath out (8 maggio ore 22.30 – ingresso libero).
Tra Vecchio e Nuovo Mondo si inserisce anche la III edizione del progetto di creatività multimediale City Mix, a cura di Andrea Mi in collaborazione con Intooitiv, che esplora la scena sperimentale contemporanea delle città delle mille "americhe" di oggi. Questo viaggio, alla ricerca della musica avanzata e della progettazione visiva sperimentale, parte da una delle metropoli per eccellenza, Città del Messico, con il suo incredibile vivaio di talenti. Stasera: Murcof _ live; Hector _ dj set (Stazione Leopolda, 8 maggio ore 23 – ingresso 12 euro, consumazione inclusa).
8 maggio ore 17, Istituto Francese – INCONTRO
Grotowski tra noi_ IV incontro L’arte come veicolo
Quattro incontri per ricordare Jerzy Grotowski e la sua opera, a cura di Carla Pollastrelli
Con: Thomas Richards, Mario Biagini, Carla Pollastrelli, Roberto Bacci, Luca Dini
A dieci anni dalla scomparsa (14 gennaio 1999) l’Unesco ha proclamato il 2009 “L’Anno Grotowski”. Nel 2009 ricorre, inoltre, il cinquantesimo anniversario della fondazione del Teatro delle Tredici File a Opole, che pochi anni dopo avrebbe preso il nome, rivoluzionario per l’epoca, di Teatro Laboratorio. Molto del teatro contemporaneo, anche esteticamente lontano dal Laboratorio polacco, non sarebbe stato possibile senza il lavoro di Grotowski, il suo rigore, la sua audacia, la sua sapienza. La ricorrenza del decennale è occasione di convegni, iniziative editoriali, seminari, appuntamenti programmati in tutto il mondo, a partire dall’evento inaugurale che si è tenuto in Polonia, a Wroclaw, nel gennaio scorso, sotto l’egida del Grotowski Institute. I quattro incontri a cui si è dato il titolo Grotowski tra noi si propongono come un invito, rivolto in particolare alle nuove generazioni, a confrontarci di nuovo con un patrimonio vivo e tuttora provocante di opere e imprese non comuni. E certamente impresa non comune è stata nel 1986 - su invito e con il sostegno del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale - la creazione a Pontedera del Workcenter, che poi ha preso il nome di Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards. Per quattordici anni Grotowski è stato per il Teatro di Pontedera come un cuore nascosto, pulsante e irradiante. Proprio alla fase finale del percorso artistico di Grotowski, che Peter Brook ha definito L’arte come veicolo, è dedicato l’ultimo incontro. Partecipano per il Workcenter Thomas Richards, direttore artistico, e Mario Biagini, direttore associato.
* ingresso libero
8 maggio ore 18.30–21.30, Casa della Creatività - VIDEO/FILM
Atti Democratici _ CARLOS MOTTA / ELISE YOUN: Unmasked
Video e film di artisti contestanti il sistema di regole
Un programma di video/film a cura di: Elise Youn e Carlos Motta - Video e film di: Dario Azzellini e Oliver Ressler, Petra Bauer, François Bucher, Jin Finn, Ashley Hunt, Tellervo Kalleinen e Oliver Kochta-Kalleinen, Lin+Lam, John Menick, Jenny Perlin, Dmitri Vilenski, Paul Chan, Mary Billyou, Annelisse Fifi, Jim Fetterly, Angy Waller, Susan Youssef
Unmasked - video e film di artisti contestante il sistema di regole è una maratona di video e film che si interrogano e criticano politiche di oppressione, discriminazione e violenza, focalizzando l’attenzione sul ruolo dell’artista come agente politico, che contesta la struttura egemonica dello stato e si interroga sulle strategie di segregazione di classe, sesso e razza mettendo in luce le discriminazioni contro le minoranze nei centri urbani globalizzati. I lavori assumono, inoltre, la produzione di documentari come una forma che sfida la distinzione tra realtà e finzione per scoprire storie nascoste e represse, per esaminare l’uso della manipolazione delle ideologie e per proporre tattiche alternative di azione collettiva.
PROGRAMMA 8 maggio:
18.30 – 19.30 Paul Chan Charged in the name of terror (59 min, 2006-2007):
Paul Chan Untitled Video on Lynne Stewart and Her Conviction, The Law and Poetry (18 min, 2006)
Jim Fetterley e Angie Waller Steve Kurtz Waiting (16 min, 2006)
Susan Youssef For the Least (7 min, 2007)
Mary Billyou e Annelisse Fifi Mohamed Yousry: A Life Stands Still (20 min, 2006)
19.33 - 20.33 Tellervo Kalleinen e Oliver Kochta-Kalleinen The Making of Utopia (60 min, 2006)
20.33 - 21.00 Dmitry Vilensky Protest Match (28 min, 2006)
21.00 - 21.21 John Menick Occupation (21 min, 2006)
* ingresso libero
8 e 9 maggio ore 20, Stazione Leopolda – TEATRO
TEATRO DE LOS ANDES / CESAR BRIE: Odissea
Testo, regia e luci: Cesar Brie
Coproduzione: Emilia Romagna Teatro / Fondazione Pontedera Teatro
In collaborazione con: Armunia Festival Costa degli Etruschi Castiglioncello / Fondazione Fabbrica Europa
Con: Lucas Achirico, Cynthia Callejas; Gonzalo Callejas, Mia Fabbri, Alice Guimaraes, Karen May Lisondra, Paola Oña, Ulises Palacio, Julián Ramacciotti, Viola Vento
Costumi: Giancarlo Gentilucci, Teatro de los Andes - Scenografia: Gonzalo Callejas - Musica: Pablo Brie - Direzione musicale: Lucas Achirico - Organizzazione: Giampaolo Nalli - Aiuto regia: Daniel Aguirre, Alice Guimaraes
Produzione 2009
Per affrontare l'Odissea abbiamo seguito l'esempio di Penelope: intrecciato fili diversi. Uno dei fili è stato partire da noi. Quali sono i nostri naufragi, le nostre passioni, i nostri mostri? Cosa abbiamo abbandonato? Dove si nasconde la nostra Itaca? Diciamo Io, per dire Noi. Diciamo Noi per dire Voi. Non dobbiamo smarrire questa presenza intima che bussa alla porta e vuole diventare l’universo. Nel lavoro finale restano tracce del viaggio nell’intimità dei miei attori. Dietro Laerte, Penelope, Argos, Circe, Calipso aleggiano invisibili altre anime, dietro Itaca appaiono altri paesaggi: la miniera in cui è nato uno dei compagni, una famiglia smarrita e ritrovata…
Un secondo filo: Ulisse è anche un emigrante, un terzo della Bolivia vive fuori dal paese. Ulisse racconta ai Feaci l’odissea dei latinoamericani che cercano di entrare negli USA. Polifemo diventa il capo della banda che assalta i poveracci sul treno che dal sud del Messico li porta al nord: lo hanno battezzato La Bestia. La Bestia prende il nome di Antifate e li divora. Cariddi sono le acque del golfo del Guatemala, dove in tanti finiscono affogati. Scilla è la frontiera nel deserto, sorvegliata dai cani da guardia. I Minuteman, che pattugliano armati il deserto, diventano i Lestrigoni, che fanno scempio degli ospiti in arrivo nella loro terra. La terra promessa diventa la terra dei Lotofagi. La sirena è il canto della nostalgia, il ricordo che paralizza e annienta. Il ritorno di Ulisse diventerà una deportazione. Ambigua: si parte da Itaca e a Itaca si torna scacciati e vinti. Le danze tradizionali boliviane c forniscono i passi dell’esodo, della fuga, della speranza e della perdizione.
Il terzo filo sono state le tantissime opere d’arte che l’Odissea ha suscitato. Leggere e confrontare. La nostra Penelope oscilla tra la figura omerica e la Molly di Joyce. Ma sia che seguiamo la traccia della migrazione, i suggerimenti contemporanei, il viaggio interiore o le nostre particolari vicende, sempre e comunque torniamo a Omero, al suo canto immenso e meraviglioso.
Il quarto filo è la scenografia. Gonzalo Callejas, il nostro “ingegnere”, sparisce per un mese dalla sala. Un giorno mi fanno entrare e sedere con gli occhi chiusi. “Puoi guardare”. Davanti a me canne appese. Si aprono, si chiudono, ruotano, si spostano avanti e indietro. Creano strade, case, boschi, recinti, mura. Un marchingegno semplice che sembra complessissimo. Da quell’istante il lavoro si compatta. Mentre montiamo l’Odissea, la Bolivia si incendia e questo diventa il quinto filo da tessere. A Sucre vedo gli indigeni presi in ostaggio, picchiati e umiliati. Sentiamo sul collo il fiato del fascismo. Di questo passaggio della storia boliviana restano tracce nel nostro lavoro: la profezia di Tiresia diventa lo sguardo di un emigrante che torna dopo vent’anni. La cacciata e umiliazione di Ulisse per mano dei pretendenti ha il tono e le parole delle aggressioni razziste. I pretendenti, figure che erano lontane dalla mia sensibilità, acquistano senso quando diventano un gruppo di maschi infoiati che violentano Penelope e le schiave.
Viene ad aiutarci per la musica, il sesto filo, mio nipote Pablo Brie. Non l’ho visto crescere per via dell’esilio e lo ritrovo adulto, competente, sensibile. E’ una restituzione. La sua presenza è anche parte del mio ritorno a Itaca. Compone e, insieme a Lucas Achirico, insegna a cantare ai nuovi attori.
Tra prove, scrittura e seminari, questo testo mi accompagna da tre anni. Noi non abbiamo né soldi né risorse, ma una ricchezza che spesso si smarrisce nella voragine del teatro contemporaneo. Abbiamo tempo. Lo sfruttiamo. Ci siamo dati il tempo necessario per approfondire la nostra ricerca. E’ questo il filo che tiene insieme gli altri. E così, adesso che ho finito di scrivere e di montare, non so cosa farne del tempo ritrovato. Mi sento naufrago anch’io, abbandonato dai personaggi e dalle loro parole, che hanno ormai una vita autonoma. (Cesar Brie)
* ingresso 20/15 euro
8 maggio ore 22.30, Casa della Creatività – PERFORMANCE
Atti Democratici _ YINGMEI DUAN / LUIGI COPPOLA: Breath in, Breath out
Tra le diverse azioni in cui si articola il progetto Atti Democratici - accomunate dalla volontà di opporsi alla passività e di stimolare un ruolo attivo del cittadino nella costruzione di nuovi modelli sociali - sono previste due performance del duo formato dalla cinese Yingmei Duan e dall’italiano Luigi Coppola che incentrano il proprio lavoro sulla creazione di una relazione con lo spettatore che, durante la performance, ne diventa parte attiva, e sulle distanze, paure, differenze politiche e culturali che separano la cultura europea da quella asiatica. Breath in, Breath out parla delle regole e dei ruoli, morali, religiosi, familiari e di legge, con cui ci troviamo a vivere e ad agire. Alla voluta esplicazione, da parte dei due performer, di una “dichiarazione di libertà”, corrispondono una serie di incidenti che rendono faticoso il compimento della comunicazione.
* ingresso libero
8 maggio ore 23, Stazione Leopolda – MIXED MEDIA LIVE
CITY MIX > CITTA’ DEL MESSICO: Murcof_live; Hector_dj set; Selfish_live visual
Nella mappa internazionale delle arti elettroniche e digitali, da alcuni anni a questa parte, un posto di rilievo spetta ai paesi sudamericani, in particolare a Messico e Cile. La megalopoli di Città del Messico si è imposta come una delle più prolifiche fucine di nuovi talenti, cresciuti nella sua scena alternativa e spesso esportati nelle capitali mondiali della club culture.
MURCOF (The Leaf Label) _ live: Nell'estate 2007, Fernando Corona ha completato un lavoro su commissione per Les Grandes Eaux Nocturnes, un festival annuale di suoni, luci e acqua nello splendido scenario di Versailles. Una suite musicale è stata composta per accompagnare l'allestimento della grande fontana nel Jardin du Roi durante la serata di inaugurazione. Le Versailles Sessions sono il documento sonoro di questo evento (pubblicate da Leaf). Le 6 composizioni preparate per il progetto derivano dall'utilizzo di registrazioni di strumenti barocchi del XVII secolo (clavicembalo, viola da gamba, flauto e violino) e di un mezzosoprano. GetSound, che ha commissionato il progetto, ha infatti arruolato a Parigi artisti specializzati in musica barocca. "Abbiamo registrato pezzi di Lully, Couperin e altri", dice Corona. "Sono stati suonati in modo tradizionale, ma abbiamo anche dato spazio alla sperimentazione; è stata davvero un'esperienza istruttiva e i musicisti sono stati grandi, molto aperti e desiderosi di divertirsi”. Un tale processo di registrazione può sembrare un forte cambiamento per un artista noto soprattutto in ambito elettronico; in realtà si tratta di un'ulteriore evoluzione delle tecniche che Corona ha perfezionato negli anni. "L'opera è stata portata avanti più o meno come nel mio precedente lavoro: anche qui si è trattato infatti di processare del materiale acustico precedentemente registrato. L'unica differenza è la fonte effettiva del materiale, così specifica e relativa al barocco del XVII secolo." (www.myspace.com/murcof)
HECTOR (Phonica/Horizontal) _ dj set : Hector Murillo è un messicano doc, trapiantato da qualche anno a Londra e affermatosi sulla scena internazionale con il suo nome anagrafico. Da quando, con l’amico Simon Rigg, è entrato nel vortice della Phonica Records (l'epicentro londinese della club culture più innovativa), le sue quotazioni sono salite vorticosamente fino alle residenze estive nei migliori club di Ibiza e ai party londinesi più cool. Il Fabric e il Kubicle sono praticamente diventati la sua casa e tra i suoi tanti estimatori vanno certamente segnalati i nomi di Luciano e Matthew Dear. Insieme a Pier Bucci (con cui suona spesso in coppia), Dinky e Jamie Jones è da poco entrato nella nuova scuderia di Damian Lazarus, la Crosstown Rebels. Il singolo che lo ha lanciato sui danceflor di mezzo mondo è stato La raza, un esplosivo intreccio di ritmi tribali e synth indiani, uscito su Horizontal nel 2008, mentre a nome Hector & Bryant è stato recentemente pubblicato da Phonica il nuovo lavoro Tension, contraddistinto da venature psichedeliche e già inserito da Onur Ozur nella sua prossima compilation. Hector mixa tra loro diversi stili musicali con uno spirito eclettico nel quale si rintraccia sempre la sua anima latina. Le vecchie sonorità house, sempre combinate con le tendenze protese verso il futuro, donano ai suoi set una grande energia e un colore assolutamente particolare, fortemente rappresentativo di quella esplosione latina che sta cambiando la scena dance internazionale. (www.myspace.com/hectorlaraza)
SELFISH _ live visual
* ingresso 12 euro, consumazione inclusa
INFO e PRENOTAZIONI: info@fabbricaeuropa.net - tel. 055 2480515 / 2638480 (ore 10–18); INFO: tel. 055 355584 (ore 15–20).
Prevendite: Call Center vivaticket 899.666.805 o www.vivaticket.it – Circuito Box Office Toscana www.boxol.it - Box Office Firenze, Via Alamanni 39, tel. 055.210804 - Biglietteria Stazione Leopolda dal 5 maggio ore 19-22.
08
maggio 2009
Atti Democratici – Luigi Coppola / Yingmei Duan – Breath in, Breath out
08 maggio 2009
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
STAZIONE LEOPOLDA
Firenze, Viale Fratelli Rosselli, 5, (Firenze)
Firenze, Viale Fratelli Rosselli, 5, (Firenze)
Vernissage
8 Maggio 2009, ore 22.30
Sito web
www.fabbricaeuropa.net
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