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Attilio Bizzarri – La mia terra, le sue stagioni
La seconda mostra autunnale del Centro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza (dal 9 novembre al 1 dicembre) è dedicata alla figura di Attilio Bizzarri (1913-1999) nel venticinquesimo della scomparsa.
Comunicato stampa
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Attilio Bizzari: l’anima nel paesaggio
A venticinque anni dalla scomparsa una mostra al Centro Mavarta ricorda l’artista reggiano.
La seconda mostra autunnale del Centro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza (dal 9 novembre al 1 dicembre) è dedicata alla figura di Attilio Bizzarri nel venticinquesimo della scomparsa avvenuta nel 1999.
Nato a Reggio Emilia nel 1913, dopo un brillante avviamento giovanile al mondo del disegno e delle arti plastiche, Bizzarri deve abbandonare la scuola in seguito alla morte del padre. L’impiego presso la ditta “ Ugo Rossi” specializzata in arti decorative murali, insegne e cartelli pubblicitari, gli consente in qualche modo di coltivare comunque l’ambito creativo. Dopo alcuni anni riesce ad iscriversi alla scuola di disegno “Gaetano Chierici” dove trova come insegnante Ottorino Davoli di cui diviene uno dei più cari ed apprezzati allievi. In seguito frequenta i corsi della Scuola Libera del Nudo nell’ambito della quale la frequentazione con il prof. Giannino Tamagnini è decisiva per lo studio del paesaggio. Le incombenze familiari e il lungo servizio militare, già a partire dal 1934 e poi negli anni di guerra, rallentano di nuovo l’attività artistica. Un punto di svolta è la partecipazione alla mostra nazionale del paesaggio reggiano tenutasi a Reggio nel 1949. Sorretto da perseveranza e vocazione ottiene successivamente vari riconoscimenti. Tra le sue mostre personali tenutesi in vari località nazionali, sono da segnalare gli omaggi della sua città con gli allestimenti ai Chiostri di San Domenico nel 1997 e ai Musei Civici per l’omaggio postumo del 2007.
La mostra del Mavarta, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Sant’Ilario d’Enza, nasce grazie alla disponibilità della famiglia che ne custodisce il lascito e all’interesse dell’artista santilariese Mario Rosati che ne ha “patrocinato” la realizzazione: “Attilio Bizzarri è un pittore vero e appartiene a quella generazione di artisti che ha contribuito a far grande la pittura reggiana, e non solo, del ‘900. Ha interpretato il suo mestiere con serietà e con un imperativo morale: essere se stesso. Ha dipinto vari soggetti, figure, oggetti di ferma, fiori, ma, a mio parere, il suo lato migliore lo ha manifestato nella pittura di paesaggio ove è uscita tutta la sua sensibilità e il suo amore per la natura. Un suo amico, Nello Leonardi, diceva: “Davanti al vero non puoi mentire” ed è proprio questo imperativo che Bizzarri ha messo in evidenza nel suo lavoro”, scrive Rosati nel testo che introduce l’allestimento.
Nell’ambito dell’inaugurazione di sabato 9 novembre si terrà, nella sala Convegni del Centro Mavarta, un momento di ricordo a cui parteciperà, insieme ai familiari e a Rosati, anche un illustre nipote di Bizzarri: Albino Ivardi Ganapini, dirigente industriale, fondatore della Scuola di Cucina ALMA di Colorno, professore ad honorem dell’Università di Parma.
A venticinque anni dalla scomparsa una mostra al Centro Mavarta ricorda l’artista reggiano.
La seconda mostra autunnale del Centro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza (dal 9 novembre al 1 dicembre) è dedicata alla figura di Attilio Bizzarri nel venticinquesimo della scomparsa avvenuta nel 1999.
Nato a Reggio Emilia nel 1913, dopo un brillante avviamento giovanile al mondo del disegno e delle arti plastiche, Bizzarri deve abbandonare la scuola in seguito alla morte del padre. L’impiego presso la ditta “ Ugo Rossi” specializzata in arti decorative murali, insegne e cartelli pubblicitari, gli consente in qualche modo di coltivare comunque l’ambito creativo. Dopo alcuni anni riesce ad iscriversi alla scuola di disegno “Gaetano Chierici” dove trova come insegnante Ottorino Davoli di cui diviene uno dei più cari ed apprezzati allievi. In seguito frequenta i corsi della Scuola Libera del Nudo nell’ambito della quale la frequentazione con il prof. Giannino Tamagnini è decisiva per lo studio del paesaggio. Le incombenze familiari e il lungo servizio militare, già a partire dal 1934 e poi negli anni di guerra, rallentano di nuovo l’attività artistica. Un punto di svolta è la partecipazione alla mostra nazionale del paesaggio reggiano tenutasi a Reggio nel 1949. Sorretto da perseveranza e vocazione ottiene successivamente vari riconoscimenti. Tra le sue mostre personali tenutesi in vari località nazionali, sono da segnalare gli omaggi della sua città con gli allestimenti ai Chiostri di San Domenico nel 1997 e ai Musei Civici per l’omaggio postumo del 2007.
La mostra del Mavarta, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Sant’Ilario d’Enza, nasce grazie alla disponibilità della famiglia che ne custodisce il lascito e all’interesse dell’artista santilariese Mario Rosati che ne ha “patrocinato” la realizzazione: “Attilio Bizzarri è un pittore vero e appartiene a quella generazione di artisti che ha contribuito a far grande la pittura reggiana, e non solo, del ‘900. Ha interpretato il suo mestiere con serietà e con un imperativo morale: essere se stesso. Ha dipinto vari soggetti, figure, oggetti di ferma, fiori, ma, a mio parere, il suo lato migliore lo ha manifestato nella pittura di paesaggio ove è uscita tutta la sua sensibilità e il suo amore per la natura. Un suo amico, Nello Leonardi, diceva: “Davanti al vero non puoi mentire” ed è proprio questo imperativo che Bizzarri ha messo in evidenza nel suo lavoro”, scrive Rosati nel testo che introduce l’allestimento.
Nell’ambito dell’inaugurazione di sabato 9 novembre si terrà, nella sala Convegni del Centro Mavarta, un momento di ricordo a cui parteciperà, insieme ai familiari e a Rosati, anche un illustre nipote di Bizzarri: Albino Ivardi Ganapini, dirigente industriale, fondatore della Scuola di Cucina ALMA di Colorno, professore ad honorem dell’Università di Parma.
09
novembre 2024
Attilio Bizzarri – La mia terra, le sue stagioni
Dal 09 novembre al primo dicembre 2024
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE MAVARTA
Sant'ilario D'enza, Via Piave, 2, (Reggio Nell'emilia)
Sant'ilario D'enza, Via Piave, 2, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
Orari di visita: lunedì, mercoledì, venerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 16-18.
Vernissage
9 Novembre 2024, ore 16.00
Sito web
Ufficio stampa
Comune di Sant'Ilario d'Enza
Autore
Curatore