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Attilio Taverna – Forma, luce, quanti
L’esposizione si propone di far conoscere anche nel nostro territorio gli esiti originalissimi della ricerca teoretica e pittorica che Attilio Taverna ha sviluppato negli ultimi trent’anni, intorno al concetto di forma, in particolare sulla natura formale della luce e la sua possibile rappresentazione; esiti che gli hanno valso importanti riconoscimenti in ambito scientifico internazionale
Comunicato stampa
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ATTILIO TAVERNA. FORMA, LUCE, QUANTI
Padova, Galleria Cavour
25 gennaio – 9 marzo 2014
Inaugurazione: venerdì 24 gennaio ore 17.30
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nell’ambito del Format Universi Diversi, presenta la mostra ATTILIO TAVERNA. FORMA, LUCE, QUANTI, a cura di Giampaolo Prandstraller e Maria Luisa Biancotto.
L’esposizione si propone di far conoscere anche nel nostro territorio gli esiti originalissimi della ricerca teoretica e pittorica che Attilio Taverna ha sviluppato negli ultimi trent’anni, intorno al concetto di forma, in particolare sulla natura formale della luce e la sua possibile rappresentazione; esiti che gli hanno valso importanti riconoscimenti in ambito scientifico internazionale. Sono in mostra, per la prima volta a Padova, quaranta opere pittoriche di grande formato e venticinque disegni che documentano il lavoro speculativo e inventivo del maestro bassanese (1945) e la sua portata innovativa. Attilio Taverna, come sostiene l’Assessore alla Cultura Andrea Colasio, arriva a visualizzare la struttura originaria della materia, qual è definita dalla fisica moderna, e alcuni degli infiniti modi in cui si produce la realtà fenomenica. Sontuosi nella loro siderale bellezza, i suoi quadri aprono un fronte di ricerca ancora pressoché inesplorato nel campo dell’arte e della pittura, dagli sviluppi imponderabili.
L’itinerario di Attilio Taverna prende avvio, nei primi anni ’70, nell’ambito dell’astrazione, e
approda, dopo alcuni passaggi di impronta costruttivista, percettivista e minimalista, negli ultimi anni ’80, alla raffigurazione di fenomeni fisici essenziali, come quelli indagati dalla meccanica quantistica e dalla teoria del caos, attraverso una ricostruzione della forma fondata sui percorsi vettoriali della luce nello spazio-tempo. Il risultato sono opere di grandi dimensioni, fantasmagorici caleidoscopi di notevole impatto visivo, che insistono di volta in volta sulle asimmetrie, sulle trasparenze e rifrazioni della luce, e ancora sulla complessità e sul caos, inteso come creazione infinitamente mutevole di forme, sulla visualizzazione di algoritmi, sulla luminosità aperiodica.
Il tutto concepito come esplorazione della natura vettoriale della luce a livello delle particelle
elementari e dell’universo non visibile.
Fondamentale per la ricerca di Taverna è stato, dopo l’Accademia di Belle Arti a Venezia, l’incontro con il professor Dino Formaggio, allora ordinario di Estetica all’Università di Padova, che aveva molto apprezzato il suo lavoro. Con lui inizia un percorso teoretico che lo vedrà impegnato alcuni anni nell’Istituto patavino e poi in quello di Reggio Emilia. Seguirà un lungo soggiorno a Parigi, quindi in America, negli Stati Uniti. Dopo le mostre in varie città del Veneto,
d’Italia e Germania e la pubblicazione, nell’89, di una ricerca teorica sulla forma, Taverna inizia la collaborazione con un’importante Corporation statunitense attiva sul mercato americano dell’arte contemporanea.
Nel ‘98 Taverna vince il concorso per la copertina della rivista “Trends in Neurosciences” dell’Università di Cambridge (UK) e nel 2004 per la copertina degli Atti del Congresso Internazionale di Matematica e Geometria “Frattali 2004” tenutosi a Vancouver-Canada. Nello stesso periodo, la rivista scientifica newyorkese internazionale “Chaos and Complexity Letters” del
gruppo editoriale Nova Scientia, NY, USA pubblica un suo articolo “La natura della spazialità e il
suo enigma, per un’esperienza estetica della pittura”. Sue interviste teoretiche saranno pubblicate ancora nella rivista ufficiale di Filosofia Estetica dell’Università del Québec e del Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano.
L’esperienza di Taverna, incorporata in opere di grande impegno formale, sostenute da una profonda conoscenza della fisica contemporanea, dell’astronomia, dell’estetica, della filosofia e della pittura, non solo propone nuovi orizzonti di indagine, ma costituisce anche importante stimolo
all’elaborazione di inedite categorie estetiche, in un momento particolarmente critico per l’arte
contemporanea.
_____________________________________________________________________________
ATTILIO TAVERNA. FORMA, LUCE, QUANTI
Padova, Galleria Cavour, piazza Cavour, 25 gennaio - 9 marzo 2014
Conferenza stampa e preview per la stampa venerdì 24 gennaio 2014 ore 11.00
Inaugurazione: venerdì 24 gennaio 2014 ore 17.30 con intervento di:
- Andrea Colasio, Assessore alla Cultura
- Giovanni Boniolo, Professore di Filosofia della Scienza e Medical Humanities al
dipartimento della salute, Università di Milano e I.E.O.
- Maddalena Mazzocut-Mis, Docente di Estetica, Università Statale di Milano
- Giampaolo Prandstraller, Professore di Sociologia, Università di Bologna
Mostra promossa dal Comune di Padova, Assessorato alla Cultura, Settore Attività Culturali
Direzione della mostra: Mirella Cisotto Nalon
Cura della mostra: Maria Luisa Biancotto – Giampaolo Prandstraller
La mostra sarà corredata da catalogo.
Attilio Taverna vive e lavora a Termine di Cassola – Bassano del Grappa (VI), in via Verona 8, tel.
0424/31658, cell. 3401646831, e-mail: attiliotaverna@libero.it
_______________________________________________________________________________
Orario: da martedì a domenica 10.00 -13.00 / 15.00 – 19.00, chiuso il lunedì. Ingresso libero.
Per info: Comune di Padova - Assessorato alla Cultura - Settore Attività Culturali
Tel. 049 8204547 – bertolinl@comune.padova.it
http://padovacultura.padovanet.it
http://attiliotaverna.beepworld.it
Padova, Galleria Cavour
25 gennaio – 9 marzo 2014
Inaugurazione: venerdì 24 gennaio ore 17.30
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nell’ambito del Format Universi Diversi, presenta la mostra ATTILIO TAVERNA. FORMA, LUCE, QUANTI, a cura di Giampaolo Prandstraller e Maria Luisa Biancotto.
L’esposizione si propone di far conoscere anche nel nostro territorio gli esiti originalissimi della ricerca teoretica e pittorica che Attilio Taverna ha sviluppato negli ultimi trent’anni, intorno al concetto di forma, in particolare sulla natura formale della luce e la sua possibile rappresentazione; esiti che gli hanno valso importanti riconoscimenti in ambito scientifico internazionale. Sono in mostra, per la prima volta a Padova, quaranta opere pittoriche di grande formato e venticinque disegni che documentano il lavoro speculativo e inventivo del maestro bassanese (1945) e la sua portata innovativa. Attilio Taverna, come sostiene l’Assessore alla Cultura Andrea Colasio, arriva a visualizzare la struttura originaria della materia, qual è definita dalla fisica moderna, e alcuni degli infiniti modi in cui si produce la realtà fenomenica. Sontuosi nella loro siderale bellezza, i suoi quadri aprono un fronte di ricerca ancora pressoché inesplorato nel campo dell’arte e della pittura, dagli sviluppi imponderabili.
L’itinerario di Attilio Taverna prende avvio, nei primi anni ’70, nell’ambito dell’astrazione, e
approda, dopo alcuni passaggi di impronta costruttivista, percettivista e minimalista, negli ultimi anni ’80, alla raffigurazione di fenomeni fisici essenziali, come quelli indagati dalla meccanica quantistica e dalla teoria del caos, attraverso una ricostruzione della forma fondata sui percorsi vettoriali della luce nello spazio-tempo. Il risultato sono opere di grandi dimensioni, fantasmagorici caleidoscopi di notevole impatto visivo, che insistono di volta in volta sulle asimmetrie, sulle trasparenze e rifrazioni della luce, e ancora sulla complessità e sul caos, inteso come creazione infinitamente mutevole di forme, sulla visualizzazione di algoritmi, sulla luminosità aperiodica.
Il tutto concepito come esplorazione della natura vettoriale della luce a livello delle particelle
elementari e dell’universo non visibile.
Fondamentale per la ricerca di Taverna è stato, dopo l’Accademia di Belle Arti a Venezia, l’incontro con il professor Dino Formaggio, allora ordinario di Estetica all’Università di Padova, che aveva molto apprezzato il suo lavoro. Con lui inizia un percorso teoretico che lo vedrà impegnato alcuni anni nell’Istituto patavino e poi in quello di Reggio Emilia. Seguirà un lungo soggiorno a Parigi, quindi in America, negli Stati Uniti. Dopo le mostre in varie città del Veneto,
d’Italia e Germania e la pubblicazione, nell’89, di una ricerca teorica sulla forma, Taverna inizia la collaborazione con un’importante Corporation statunitense attiva sul mercato americano dell’arte contemporanea.
Nel ‘98 Taverna vince il concorso per la copertina della rivista “Trends in Neurosciences” dell’Università di Cambridge (UK) e nel 2004 per la copertina degli Atti del Congresso Internazionale di Matematica e Geometria “Frattali 2004” tenutosi a Vancouver-Canada. Nello stesso periodo, la rivista scientifica newyorkese internazionale “Chaos and Complexity Letters” del
gruppo editoriale Nova Scientia, NY, USA pubblica un suo articolo “La natura della spazialità e il
suo enigma, per un’esperienza estetica della pittura”. Sue interviste teoretiche saranno pubblicate ancora nella rivista ufficiale di Filosofia Estetica dell’Università del Québec e del Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano.
L’esperienza di Taverna, incorporata in opere di grande impegno formale, sostenute da una profonda conoscenza della fisica contemporanea, dell’astronomia, dell’estetica, della filosofia e della pittura, non solo propone nuovi orizzonti di indagine, ma costituisce anche importante stimolo
all’elaborazione di inedite categorie estetiche, in un momento particolarmente critico per l’arte
contemporanea.
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ATTILIO TAVERNA. FORMA, LUCE, QUANTI
Padova, Galleria Cavour, piazza Cavour, 25 gennaio - 9 marzo 2014
Conferenza stampa e preview per la stampa venerdì 24 gennaio 2014 ore 11.00
Inaugurazione: venerdì 24 gennaio 2014 ore 17.30 con intervento di:
- Andrea Colasio, Assessore alla Cultura
- Giovanni Boniolo, Professore di Filosofia della Scienza e Medical Humanities al
dipartimento della salute, Università di Milano e I.E.O.
- Maddalena Mazzocut-Mis, Docente di Estetica, Università Statale di Milano
- Giampaolo Prandstraller, Professore di Sociologia, Università di Bologna
Mostra promossa dal Comune di Padova, Assessorato alla Cultura, Settore Attività Culturali
Direzione della mostra: Mirella Cisotto Nalon
Cura della mostra: Maria Luisa Biancotto – Giampaolo Prandstraller
La mostra sarà corredata da catalogo.
Attilio Taverna vive e lavora a Termine di Cassola – Bassano del Grappa (VI), in via Verona 8, tel.
0424/31658, cell. 3401646831, e-mail: attiliotaverna@libero.it
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Orario: da martedì a domenica 10.00 -13.00 / 15.00 – 19.00, chiuso il lunedì. Ingresso libero.
Per info: Comune di Padova - Assessorato alla Cultura - Settore Attività Culturali
Tel. 049 8204547 – bertolinl@comune.padova.it
http://padovacultura.padovanet.it
http://attiliotaverna.beepworld.it
24
gennaio 2014
Attilio Taverna – Forma, luce, quanti
Dal 24 gennaio al 09 marzo 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA CAVOUR
Padova, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 73b, (Padova)
Padova, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 73b, (Padova)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10.00 -13.00 / 15.00 – 19.00, chiuso il lunedì
Vernissage
24 Gennaio 2014, h 17.30
Sito web
attiliotaverna.beepworld.it
Autore
Curatore