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Attimi Fondamentali / Nell’ordine del discorso
Doppio appuntamento per il Museo Marino Marini che inaugura il programma espositivo del 2011 con due progetti realizzati appositamente per l’occasione: Attimi Fondamentali, nato dall’incontro tra l’artista Riccardo Benassi con Piero Frassinelli, componente e archivista del gruppo di architetti radicali Superstudio, a cura di Alberto Salvadori e Nell’ordine del discorso di Chiara Camoni, frutto di un rapporto di scambio e collaborazione con Chris Sharp, critico e curatore indipendente e dal dialogo con l’artista, Luca Bertolo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Attimi Fondamentali
Riccardo Benassi + Piero Frassinelli/Superstudio
a cura di Alberto Salvadori
Non è forse vero che per capire cosa sta succedendo di nuovo oggi sarebbe utile sapere che cosa era "eterno" ieri, e come mai non lo è più? (Slavoj Žižek)
Attimi Fondamentali non tenterà di rispondere a quesiti lontani ma piuttosto dimostrerà come non è necessario rispondere a domande ormai decadute.
Il tempo è il fulcro generatore della ricerca di Riccardo Benassi, e viene sviluppato dall'artista attraverso soluzioni sonore, architettoniche e linguistiche. Piero Frassinelli, componente di Superstudio, impersona quella che oggi potremmo definire la "coscienza antropologica" alla base del gruppo di architetti radicali composto da Adolfo Natalini, Cristiano Toraldo di Francia, Roberto Magris, Gian Piero Frassinelli, Alessandro Magris, Alessandro Poli (1970/72).
La mostra Attimi Fondamentali, curata da Alberto Salvadori, si sviluppa nella parte centrale della cripta del Museo Marino Marini e prende origine dal paradosso che lega Piero Frassinelli a Riccardo Benassi, facendo convivere gli ultimi esiti della teoria originata dal Monumento Continuo di Superstudio con l’ipotesi lanciata da Benassi: come ogni monumento sia in fondo una sofisticata forma di ritardo che ci permette di essere sempre puntuali. Attimi Fondamentali nasce dunque dall’esigenza dell’artista di riattualizzare e trascrivere nel presente forme di pensiero provenienti da un passato apparentemente remoto.
Nel 2010, Piero Frassinelli ha realizzato i tre film mancanti degli Atti Fondamentali (1972/73) di Superstudio: Educazione, Amore, Morte, prodotti dalla Fondazione Biennale di San Paolo del Brasile, sulla scorta dei testi e delle immagini originali. A seguito di questo lavoro ha inoltre realizzato una nuova serie di fotomontaggi che intendono aggiornare nelle problematiche la vena critica e il sarcasmo che caratterizzava negli anni 70 e 80 il lavoro di Superstudio.
Contemporaneamente nel 2010 Riccardo Benassi è intento a sperimentare con lo Spazio Ripetititititivo, un environment sonoro composto unicamente da feltro sintetico e endless audio tapes: uno spazio che celebra l’ingresso di un atto di vita (il pubblico, le persone) in una sentenza di torpore come l’architettura. Con Spazio Ripetititititivo l’artista indaga il dato ‘temporale’ insito nel progetto architettonico, proponendo la fuggevolezza come antidoto al metodo dilatorio dei grandi cantieri.
Attimi Fondamentali è una compressione spazio temporale in cui, per la prima volta, sarà possibile assistere alla versione finale editata da Piero Frassinelli degli Atti fondamentali e un suo corrispettivo sensoriale proposto da Riccardo Benassi, un unico ambiente sonoro visivo che propone una passeggiata nella cripta guidata da sentieri di feltro.
Riccardo Benassi nasce in Italia nel 1982. Cresce a Cremona, sulle rive del fiume Po, e al momento vive e lavora a Berlino. Tra le mostre personali si ricordano 1982 a cura di Marcello Smarelli, Premio 6Artista, Macro – Roma (2010), Autostrada Verticale, a cura di Andrea Lissoni/Xing, PAC – Ferrara (2009). Tra le recenti mostre collettive Elusive a cura di Jimmie Durham, Radio Arte Mobile – Roma (2010), ITaliens a cura di Marina Sorbello e Alessandra Pace, Ambasciata della Repubblica Italiana di Berlino (2010), Se vuoi che questa storia continui..., a cura di Andrea Bruciati, Neon>Campobase – Bologna (2010), 25th Nadezda Petrovic Memorial, selezionato da Maja Ciric – Cacak, Serbia (2010), Sensibili Energie a cura di Alberto Salvadori, G.C.A.M – Arezzo (2009), 10ms Perspective on Microsound, a cura di Daniel Neumann, Diapason Gallery – New York (2009), The Jerusalem Syndrom/Sound Project, a cura di Federica Bueti, Al-Ma’mal Foundation – Jerusalem (2009).
Nell’ordine del discorso
Chiara Camoni
e Chris Sharp in dialogo con Luca Bertolo
Nell’ordine del discorso è il frutto dell’incontro tra l’artista Chiara Camoni e Chris Sharp, critico e curatore indipendente, avvenuto un anno fa, circa, in occasione della pubblicazione del catalogo “La buona vicinanza”. La mostra nasce dunque da un vivace confronto artistico e teorico che coinvolge anche un altro artista, Luca Bertolo, e che dà origine ad un dialogo incentrato sul tema del ruolo e del rapporto tra artista e curatore, mettendo su uno stesso piano “opere” e “parole”. Chiara Camoni presenta in questa sede dei lavori che presuppongono un’operazione curatoriale, come i disegni realizzati da sua nonna, Ines Bassanetti, installazioni che comprendono interventi di altri artisti o oggetti trovati, le “copie dal vero” di opere del passato. La reale collaborazione con altre persone e la compartecipazione ai processi naturali e temporali, allargano il concetto di autorialità e lo rendono permeabile. Come lei stessa racconta: “Diverse mie opere sono state realizzate e condivise con altre persone, non necessariamente artisti. L’autore è per me una sorta di contenitore: posso essere io, io con altre persone, o non essere io, delegando ad altri. A volte costruisco situazioni in cui l’opera si fa da se’, o è già pronta, come nel caso degli oggetti trovati. Ci sono cose che si mettono nella sequenza giusta e a quel punto non è importante sapere a chi appartengono o chi le ha realizzate. Funzionano e basta. La natura ed il tempo a volte lavorano per me meglio di quanto io stessa possa fare.”
Parte integrante della mostra sarà la performance di Chris Sharp e Luca Bertolo. Curatore e artista riproporranno un dialogo avvenuto in precedenza, “impersonando” ciascuno il proprio ruolo. Il dialogo ruota attorno al progressivo annullamento della distinzione tra artista e curatore, argomento che anima uno degli attuali dibattiti internazionali più interessanti, indagando il concetto di potere, inteso nell’accezione di potere di trasgressione, in quanto storica prerogativa dell’artista. Le ipotesi di partenza sono, da una parte, che tale potere costituisca un bene sociale da preservare e, dall’altra, che tale potere tenda a dissolversi se distribuito tra più “attori”, come nel caso sempre più frequente di curatori che giocano a fare gli artisti.
Chiara Camoni nasce a Piacenza nel 1974; si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 1998 è direttore artistico dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli e tiene vari cicli di conferenze presso la sezione didattica del Museo Archeologico Nazionale. Insieme ad altri artisti fonda il MAGra, il Museo d’Arte Contemporanea di Granara e ne cura la programmazione in qualità di direttore. Vive e lavora tra i monti della Versilia e Milano. Tra le mostre personali ricordiamo: La buona vicinanza, Galleria SpazioA, Pistoia (2009); tra le mostre collettive: Somiglianze non sensibili, a cura di Cecilia Canziani, Galerie Opdahl, Stavanger, Norvegia; Persona in meno, a cura di A. Campens, E. Cooke, C. Fitzpatrick, Palazzo Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d’Alba, Cuneo e Palazzo Ducale, Genova (2010).
Riccardo Benassi + Piero Frassinelli/Superstudio
a cura di Alberto Salvadori
Non è forse vero che per capire cosa sta succedendo di nuovo oggi sarebbe utile sapere che cosa era "eterno" ieri, e come mai non lo è più? (Slavoj Žižek)
Attimi Fondamentali non tenterà di rispondere a quesiti lontani ma piuttosto dimostrerà come non è necessario rispondere a domande ormai decadute.
Il tempo è il fulcro generatore della ricerca di Riccardo Benassi, e viene sviluppato dall'artista attraverso soluzioni sonore, architettoniche e linguistiche. Piero Frassinelli, componente di Superstudio, impersona quella che oggi potremmo definire la "coscienza antropologica" alla base del gruppo di architetti radicali composto da Adolfo Natalini, Cristiano Toraldo di Francia, Roberto Magris, Gian Piero Frassinelli, Alessandro Magris, Alessandro Poli (1970/72).
La mostra Attimi Fondamentali, curata da Alberto Salvadori, si sviluppa nella parte centrale della cripta del Museo Marino Marini e prende origine dal paradosso che lega Piero Frassinelli a Riccardo Benassi, facendo convivere gli ultimi esiti della teoria originata dal Monumento Continuo di Superstudio con l’ipotesi lanciata da Benassi: come ogni monumento sia in fondo una sofisticata forma di ritardo che ci permette di essere sempre puntuali. Attimi Fondamentali nasce dunque dall’esigenza dell’artista di riattualizzare e trascrivere nel presente forme di pensiero provenienti da un passato apparentemente remoto.
Nel 2010, Piero Frassinelli ha realizzato i tre film mancanti degli Atti Fondamentali (1972/73) di Superstudio: Educazione, Amore, Morte, prodotti dalla Fondazione Biennale di San Paolo del Brasile, sulla scorta dei testi e delle immagini originali. A seguito di questo lavoro ha inoltre realizzato una nuova serie di fotomontaggi che intendono aggiornare nelle problematiche la vena critica e il sarcasmo che caratterizzava negli anni 70 e 80 il lavoro di Superstudio.
Contemporaneamente nel 2010 Riccardo Benassi è intento a sperimentare con lo Spazio Ripetititititivo, un environment sonoro composto unicamente da feltro sintetico e endless audio tapes: uno spazio che celebra l’ingresso di un atto di vita (il pubblico, le persone) in una sentenza di torpore come l’architettura. Con Spazio Ripetititititivo l’artista indaga il dato ‘temporale’ insito nel progetto architettonico, proponendo la fuggevolezza come antidoto al metodo dilatorio dei grandi cantieri.
Attimi Fondamentali è una compressione spazio temporale in cui, per la prima volta, sarà possibile assistere alla versione finale editata da Piero Frassinelli degli Atti fondamentali e un suo corrispettivo sensoriale proposto da Riccardo Benassi, un unico ambiente sonoro visivo che propone una passeggiata nella cripta guidata da sentieri di feltro.
Riccardo Benassi nasce in Italia nel 1982. Cresce a Cremona, sulle rive del fiume Po, e al momento vive e lavora a Berlino. Tra le mostre personali si ricordano 1982 a cura di Marcello Smarelli, Premio 6Artista, Macro – Roma (2010), Autostrada Verticale, a cura di Andrea Lissoni/Xing, PAC – Ferrara (2009). Tra le recenti mostre collettive Elusive a cura di Jimmie Durham, Radio Arte Mobile – Roma (2010), ITaliens a cura di Marina Sorbello e Alessandra Pace, Ambasciata della Repubblica Italiana di Berlino (2010), Se vuoi che questa storia continui..., a cura di Andrea Bruciati, Neon>Campobase – Bologna (2010), 25th Nadezda Petrovic Memorial, selezionato da Maja Ciric – Cacak, Serbia (2010), Sensibili Energie a cura di Alberto Salvadori, G.C.A.M – Arezzo (2009), 10ms Perspective on Microsound, a cura di Daniel Neumann, Diapason Gallery – New York (2009), The Jerusalem Syndrom/Sound Project, a cura di Federica Bueti, Al-Ma’mal Foundation – Jerusalem (2009).
Nell’ordine del discorso
Chiara Camoni
e Chris Sharp in dialogo con Luca Bertolo
Nell’ordine del discorso è il frutto dell’incontro tra l’artista Chiara Camoni e Chris Sharp, critico e curatore indipendente, avvenuto un anno fa, circa, in occasione della pubblicazione del catalogo “La buona vicinanza”. La mostra nasce dunque da un vivace confronto artistico e teorico che coinvolge anche un altro artista, Luca Bertolo, e che dà origine ad un dialogo incentrato sul tema del ruolo e del rapporto tra artista e curatore, mettendo su uno stesso piano “opere” e “parole”. Chiara Camoni presenta in questa sede dei lavori che presuppongono un’operazione curatoriale, come i disegni realizzati da sua nonna, Ines Bassanetti, installazioni che comprendono interventi di altri artisti o oggetti trovati, le “copie dal vero” di opere del passato. La reale collaborazione con altre persone e la compartecipazione ai processi naturali e temporali, allargano il concetto di autorialità e lo rendono permeabile. Come lei stessa racconta: “Diverse mie opere sono state realizzate e condivise con altre persone, non necessariamente artisti. L’autore è per me una sorta di contenitore: posso essere io, io con altre persone, o non essere io, delegando ad altri. A volte costruisco situazioni in cui l’opera si fa da se’, o è già pronta, come nel caso degli oggetti trovati. Ci sono cose che si mettono nella sequenza giusta e a quel punto non è importante sapere a chi appartengono o chi le ha realizzate. Funzionano e basta. La natura ed il tempo a volte lavorano per me meglio di quanto io stessa possa fare.”
Parte integrante della mostra sarà la performance di Chris Sharp e Luca Bertolo. Curatore e artista riproporranno un dialogo avvenuto in precedenza, “impersonando” ciascuno il proprio ruolo. Il dialogo ruota attorno al progressivo annullamento della distinzione tra artista e curatore, argomento che anima uno degli attuali dibattiti internazionali più interessanti, indagando il concetto di potere, inteso nell’accezione di potere di trasgressione, in quanto storica prerogativa dell’artista. Le ipotesi di partenza sono, da una parte, che tale potere costituisca un bene sociale da preservare e, dall’altra, che tale potere tenda a dissolversi se distribuito tra più “attori”, come nel caso sempre più frequente di curatori che giocano a fare gli artisti.
Chiara Camoni nasce a Piacenza nel 1974; si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 1998 è direttore artistico dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli e tiene vari cicli di conferenze presso la sezione didattica del Museo Archeologico Nazionale. Insieme ad altri artisti fonda il MAGra, il Museo d’Arte Contemporanea di Granara e ne cura la programmazione in qualità di direttore. Vive e lavora tra i monti della Versilia e Milano. Tra le mostre personali ricordiamo: La buona vicinanza, Galleria SpazioA, Pistoia (2009); tra le mostre collettive: Somiglianze non sensibili, a cura di Cecilia Canziani, Galerie Opdahl, Stavanger, Norvegia; Persona in meno, a cura di A. Campens, E. Cooke, C. Fitzpatrick, Palazzo Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d’Alba, Cuneo e Palazzo Ducale, Genova (2010).
21
gennaio 2011
Attimi Fondamentali / Nell’ordine del discorso
Dal 21 gennaio al 19 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
MUSEO MARINO MARINI – PALAZZO DEL TAU
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Orario di apertura
dalle 10 alle 17, chiuso la domenica e il martedì
Vernissage
21 Gennaio 2011, ore 18.30-21.30
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore
Curatore