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Attitudes
La mostra “Attitudes” presenta per la prima volta in galleria i lavori di sette nuovi artisti: Michael Weisskoeppel, Mevlana Lipp, Sascha Brylla, Gergely Kiss, Karl Kowalke, Matthias Esch e Mateusz Von Motz.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La LM Gallery Arte Contemporanea è lieta di annunciare la mostra "Attitudes", che presenta per la prima volta in galleria i lavori di sette nuovi artisti: Michael Weisskoeppel, Mevlana Lipp, Sascha Brylla, Gergely Kiss, Karl Kowalke, Matthias Esch e Mateusz Von Motz.
Il progetto propone alcune delle personalità più talentuose del panorama tedesco attuale, focalizzandosi non solo su artisti nati in Germania, ma anche su quelli che vi hanno vissuto e lavorato per un lungo periodo.
Scopo della mostra è interrogarsi sulle strade a cui conduce oggi la pratica artistica. Con l'introduzione del mezzo tecnologico e le possibilità con esso aperte, la sfida più ardua per gli artisti contemporanei è il recupero di mezzi espressivi tradizionali, quali pittura e scultura, ma che siano al servizio di un segno rinnovato e indipendente. Punto comune della mostra è la diversità. Il percorso espositivo è dunque pensato per sottolineare le diffferenze stilistiche e tecniche che strutturano il lavoro di ciascuno e che ne rappresentano le peculiarità.
Michael Weisskoeppel, (Dusseldorf 1969) dipinge una natura che si traduce in una figurazione essenziale e costruita su molteplici piani come fosse un collage di fotografie. Sembrano convivere all'interno della stessa opera fratture temporali, che costruiscono paesaggi urbani tutt'altro che rassicuranti.
Più poetica è invece la natura raccontata da Mevlana Lipp ( Colonia 1989), in cui elementi del mondo vegetale e animale appaiono come bloccati nel tempo, riportando chi li osserva a un'era primordiale. Negli ultimi lavori, come quelli realizzati per la mostra, il rilievo si fa più soffice e le figure fluttuano su uno sfondo nero con un ritmo delicato e a tratti maliconico.
Ancora la natura è protagonista nella ricerca di Sascha Brylla ( Berlino 1987). Le tele di Brylla narrano paesaggi in cui il romanticismo non sta tanto nei soggetti, quanto in un cromatismo tenue seppur intenso e da un tratto sottile e armonico ma graffiante, quasi nascosto al di sotto della superficie.
Matthias Esch ( Andernach 1988), riduce la sua pratica artistica a una gamma molto ristretta di colori, dai quali tuttavia ottiene effetti ogni volta nuovi. I suoi dipinti sono costruzioni geometriche: scacchiere, griglie o vortici creano strutture rigorose, che perdono la loro durezza grazie alla pastosità del colore rosso, di cui Esch studia ogni possibilità tonale.
Anche i lavori Mateusz Von Motz e Gergely Kiss sono una sfida alle potenzialità cromatiche. Nelle sculture di Von Motz (Polonia 1985) il colore si trasforma a seconda della luce che lo colpisce, come nei cristalli, in cui convivono la brutalità di un materiale come il cemento, in alcune parti lasciato a uno stato grezzo, con la brillatenzza della pellicola che riveste la superficie.
Anche in Gergely Kiss (Budapest, 1980) è presente questo dualismo: nelle sue tele combina effetti di grande morbidezza pittorica con la durezza di un griglia in ferro applicata sul dipinto, che rispecchia la luce e la fa vibrare sulla superficie.
Karl Kowalke (Berlino 1988), nelle sue sculture, indaga il concetto di casualità e lo fa attraverso l'uso di forme essenziali, che attingono al mondo del design e della moda. Nel lavoro realizzato per la mostra, un cubo ligneo, sono la luce, le opere circostanti e il pubblico stesso costruire una storia, come se la scultura fosse una tabula rasa su cui scrivere ogni volta un nuovo significato.
La collettiva è accompagnata da un nuovo progetto editoriale nato per l'occasione, Walkie Talkie, un periodico edito dalla galleria che darà voce ad alcuni delle personalità più attente del panorama contemporaneo: curatori, critici, collezionisti, ma anche artisti, direttori di musei ed esperti del settore. Tra le firme di questo primo numero Lorenzo Madaro, Federico Montagna di Artoday e l'americana Kate Mothes di Young Art Space, Manuel Kirsch e Claus Risvig.
Il progetto propone alcune delle personalità più talentuose del panorama tedesco attuale, focalizzandosi non solo su artisti nati in Germania, ma anche su quelli che vi hanno vissuto e lavorato per un lungo periodo.
Scopo della mostra è interrogarsi sulle strade a cui conduce oggi la pratica artistica. Con l'introduzione del mezzo tecnologico e le possibilità con esso aperte, la sfida più ardua per gli artisti contemporanei è il recupero di mezzi espressivi tradizionali, quali pittura e scultura, ma che siano al servizio di un segno rinnovato e indipendente. Punto comune della mostra è la diversità. Il percorso espositivo è dunque pensato per sottolineare le diffferenze stilistiche e tecniche che strutturano il lavoro di ciascuno e che ne rappresentano le peculiarità.
Michael Weisskoeppel, (Dusseldorf 1969) dipinge una natura che si traduce in una figurazione essenziale e costruita su molteplici piani come fosse un collage di fotografie. Sembrano convivere all'interno della stessa opera fratture temporali, che costruiscono paesaggi urbani tutt'altro che rassicuranti.
Più poetica è invece la natura raccontata da Mevlana Lipp ( Colonia 1989), in cui elementi del mondo vegetale e animale appaiono come bloccati nel tempo, riportando chi li osserva a un'era primordiale. Negli ultimi lavori, come quelli realizzati per la mostra, il rilievo si fa più soffice e le figure fluttuano su uno sfondo nero con un ritmo delicato e a tratti maliconico.
Ancora la natura è protagonista nella ricerca di Sascha Brylla ( Berlino 1987). Le tele di Brylla narrano paesaggi in cui il romanticismo non sta tanto nei soggetti, quanto in un cromatismo tenue seppur intenso e da un tratto sottile e armonico ma graffiante, quasi nascosto al di sotto della superficie.
Matthias Esch ( Andernach 1988), riduce la sua pratica artistica a una gamma molto ristretta di colori, dai quali tuttavia ottiene effetti ogni volta nuovi. I suoi dipinti sono costruzioni geometriche: scacchiere, griglie o vortici creano strutture rigorose, che perdono la loro durezza grazie alla pastosità del colore rosso, di cui Esch studia ogni possibilità tonale.
Anche i lavori Mateusz Von Motz e Gergely Kiss sono una sfida alle potenzialità cromatiche. Nelle sculture di Von Motz (Polonia 1985) il colore si trasforma a seconda della luce che lo colpisce, come nei cristalli, in cui convivono la brutalità di un materiale come il cemento, in alcune parti lasciato a uno stato grezzo, con la brillatenzza della pellicola che riveste la superficie.
Anche in Gergely Kiss (Budapest, 1980) è presente questo dualismo: nelle sue tele combina effetti di grande morbidezza pittorica con la durezza di un griglia in ferro applicata sul dipinto, che rispecchia la luce e la fa vibrare sulla superficie.
Karl Kowalke (Berlino 1988), nelle sue sculture, indaga il concetto di casualità e lo fa attraverso l'uso di forme essenziali, che attingono al mondo del design e della moda. Nel lavoro realizzato per la mostra, un cubo ligneo, sono la luce, le opere circostanti e il pubblico stesso costruire una storia, come se la scultura fosse una tabula rasa su cui scrivere ogni volta un nuovo significato.
La collettiva è accompagnata da un nuovo progetto editoriale nato per l'occasione, Walkie Talkie, un periodico edito dalla galleria che darà voce ad alcuni delle personalità più attente del panorama contemporaneo: curatori, critici, collezionisti, ma anche artisti, direttori di musei ed esperti del settore. Tra le firme di questo primo numero Lorenzo Madaro, Federico Montagna di Artoday e l'americana Kate Mothes di Young Art Space, Manuel Kirsch e Claus Risvig.
15
dicembre 2018
Attitudes
Dal 15 dicembre 2018 al 26 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
LMGALLERY
Latina, Via Vincenzo Monti, 8, (Latina)
Latina, Via Vincenzo Monti, 8, (Latina)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 16-19.30
Vernissage
15 Dicembre 2018, ore 18.30
Autore
Curatore