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Atto primo, Guglielmi è Instabile
Il Teatro Instabile di Napoli presenta in serata unica l’evento “guglielmi è INSTABILE”.
Quello che attira l’artista in questo progetto dal titolo “ATTI” è il rapporto tra la funzione dello spazio teatrale e il video. Il cambio di destinazione d’uso
Comunicato stampa
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Il Teatro Instabile di Napoli presenta in serata unica l’evento “guglielmi è INSTABILE”.
Quello che attira l’artista in questo progetto dal titolo “ATTI” è il rapporto tra la funzione dello spazio teatrale e il video. Il cambio di destinazione d’uso.
Mouseion è il luogo delle Muse, divinità alle quali si dedicano le attività della mente. I luoghi delle Muse sono senza ombra di dubbio musei in senso umanistico, ambienti, cioè, nei quali non si svolge un’attività di solo studio, ma si lascia spazio anche alla contemplazione degli oggetti di una piccola collezione ed alle immagini di cui lo studioso si è circondato. Come ci fa notare Adalgisa Lugli, nel suo testo Museologia, si avverte presto la corrispondenza tra il museo ed il teatro.
“È un luogo in cui gli oggetti vengono mostrati e le due metafore, teatro e museo, si associano a partire dall’inizio del Quattrocento, per venire codificate in quello che possiamo chiamare il primo trattato di museologia (…), il Museaum sive theatrum di Samuel Quiccheberg del 1565.”
Nazzareno Guglielmi quindi non ha poi forzato troppo il sistema scegliendo di esporre il video d’arte in un teatro.
Comune denominatore dei tre lavori l’INSTABILITÀ fisico-psichica, che regna nella società contemporanea.
Molteplici sono i mezzi che Guglielmi usa per rendere l’idea della instabilità:
- il mezzo “visivo”: Still merry-go-round sfrutta una semplice inquadratura fissa, rivolta verso un suolo inclinato, e quindi di per sé instabile, sul quale l’artista stesso gira per 12 volte attorno ad un tombino aperto.
- il mezzo “concettuale”: Limite ultimo fa riferimento ai buchi neri, entità astronomica, a cui sia il tombino che il buco del rubinetto fanno riferimento.
- il mezzo “linguistico”: in Ex pag. 31 Mario Cei e Alessandro Quasimodo interpretano un testo di Nazzareno Guglielmi, con una recitazione altalenante e squilibrata che rende l’andirivieni di un pensiero instabile.
Poetico e scientifico, Nazzareno Guglielmi, tratta anche in questa occasione dell’incontro spazio-temporale: un’evoluzione serena, anche se instabile, della vita.
Nazzareno Guglielmi vive e lavora a Milano.
Le ultime mostre personali sono state presso: Grafio, Prato (2007); Easybox, Milano (2006); Galleria Pinta, Genova (2005); Studio Cristina Del Ponte, Locarno (2004); Erotic line, Veravitagioia, Napoli (2003).
Quello che attira l’artista in questo progetto dal titolo “ATTI” è il rapporto tra la funzione dello spazio teatrale e il video. Il cambio di destinazione d’uso.
Mouseion è il luogo delle Muse, divinità alle quali si dedicano le attività della mente. I luoghi delle Muse sono senza ombra di dubbio musei in senso umanistico, ambienti, cioè, nei quali non si svolge un’attività di solo studio, ma si lascia spazio anche alla contemplazione degli oggetti di una piccola collezione ed alle immagini di cui lo studioso si è circondato. Come ci fa notare Adalgisa Lugli, nel suo testo Museologia, si avverte presto la corrispondenza tra il museo ed il teatro.
“È un luogo in cui gli oggetti vengono mostrati e le due metafore, teatro e museo, si associano a partire dall’inizio del Quattrocento, per venire codificate in quello che possiamo chiamare il primo trattato di museologia (…), il Museaum sive theatrum di Samuel Quiccheberg del 1565.”
Nazzareno Guglielmi quindi non ha poi forzato troppo il sistema scegliendo di esporre il video d’arte in un teatro.
Comune denominatore dei tre lavori l’INSTABILITÀ fisico-psichica, che regna nella società contemporanea.
Molteplici sono i mezzi che Guglielmi usa per rendere l’idea della instabilità:
- il mezzo “visivo”: Still merry-go-round sfrutta una semplice inquadratura fissa, rivolta verso un suolo inclinato, e quindi di per sé instabile, sul quale l’artista stesso gira per 12 volte attorno ad un tombino aperto.
- il mezzo “concettuale”: Limite ultimo fa riferimento ai buchi neri, entità astronomica, a cui sia il tombino che il buco del rubinetto fanno riferimento.
- il mezzo “linguistico”: in Ex pag. 31 Mario Cei e Alessandro Quasimodo interpretano un testo di Nazzareno Guglielmi, con una recitazione altalenante e squilibrata che rende l’andirivieni di un pensiero instabile.
Poetico e scientifico, Nazzareno Guglielmi, tratta anche in questa occasione dell’incontro spazio-temporale: un’evoluzione serena, anche se instabile, della vita.
Nazzareno Guglielmi vive e lavora a Milano.
Le ultime mostre personali sono state presso: Grafio, Prato (2007); Easybox, Milano (2006); Galleria Pinta, Genova (2005); Studio Cristina Del Ponte, Locarno (2004); Erotic line, Veravitagioia, Napoli (2003).
13
maggio 2008
Atto primo, Guglielmi è Instabile
13 maggio 2008
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
TEATRO INSTABILE
Napoli, Vico Purgatorio Ad Arco, 38, (Napoli)
Napoli, Vico Purgatorio Ad Arco, 38, (Napoli)
Vernissage
13 Maggio 2008, ore 18.00 - 21.00
Autore
Curatore