Quadripersonale in cui quattro artisti: Lisbeth dal Pozzo d’Annone, Rodolfo Fincato, Ala Panfiliuk, Luca Sacchetti si confrontano offrendoci una visione interiorizzata del mondo, filtrata attraverso gli occhi del cuore e della mente.

Sensazioni, sogni, riflessioni che accompagnano l’esperienza visiva in una propensione verso l’essenzializzazione delle immagini.
Lisbeth dal Pozzo d’Annone traduce la sua pittura in una ricerca interiore, in un viaggio dell’uomo alla ricerca dei suoi turbamenti, utilizzando un linguaggio astratto che nega la rappresentazione del mondo oggettivo sostituendolo con un proprio linguaggio autonomo.
L’arte di Rodolfo Fincato è legata al campo delle trasparenze, del colore e della luminosità.
È evidente la consapevolezza di una conoscenza tecnica da cui scaturisce l’immagine di un artista completo che trasforma la sua creatività in strutture cromatiche che ci coinvolgono in emozioni e percezioni tanto evanescenti quanto incisivamente presenti. Nelle opere di Fincato la forma si piega e si adatta alle linee di forza della composizione stessa.
Ala Panfiliuk è riuscita a cogliere la totalità della natura per mezzo di uno stile assolutamente personale dove è il colore ad avere il ruolo principale, sia nell’analisi tematica che nella struttura compositiva, lasciando ciascuno di noi, libero di identificare cose e personaggi che affiorano ora con delicatezza, ora con forza, passione, entusiasmo, lirica e tenacia.
Luca Zanetti impone all’interlocutore emozioni sempre più forti che scaturiscono da una ricerca meditativa sulla realtà attuale, una indagine che mette in evidenza aspetti, valori, contraddizioni e ambiguità della nostra società sottolineata da una tecnica personale basata su forme armoniche che delineano una cronaca che diventa storia.