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Audelio Carrara – Bianco Schermo
la mostra è caratterizzata da circa 10 sculture e un’installazione progettata prettamente per lo spazio espositivo.
Comunicato stampa
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Sabato 05 Giugno 2010, ore 18.00, presso lo Spazio Espositivo Le Stanze a Trescore Balneario sarà presentata al pubblico, la mostra di AUDELIO CARRARA – BIANCO SCHERMO. Secondo appuntamento della rassegna Le Stanze.
Le Stanze è un progetto, curato da Mauro Zanchi e Raffaele Sicignano, che rivolge l’attenzione a varie esperienze dell’arte contemporanea: dalla pittura alla scultura alla videoarte, è un progetto, ideato e promosso dalla Pro Loco di Trescore Balneario gode del sostegno del Comune di Trescore Balneario e dell’Assessorato alla Cultura.
All’inaugurazione interverranno Alberto Finazzi, Sindaco di Trescore Balneario, Francesca Biava, Assessore alle Cultura del Comune di Trescore Balneario. Carlo Algisi Presidente della Pro Loco Trescore, Mauro Zanchi curatore della mostra.
La mostra di AUDELIO CARRARA – BIANCO SCHERMO è caratterizzata da circa 10 sculture e un’installazione progettata prettamente per lo spazio espositivo. Tutte le opere sono realizzate utilizzando elementi quali il legno, il piombo, curando con dovizia anche la parte cromatica. Le opere esposte rappresentano il cammino dell’artista degli ultimi due anni. In mostra un ciclo di opere, che così descrive il curatore Mauro Zanchi:
“Il bianco è la forma scelta da Audelio Carrara per la mostra ne’ “Le Stanze” di Trescore Balneario. Qui il bianco è inteso come schermo, attraverso il quale la forma si offre come linguaggio, che lascia intuire un significato sotteso nella scelta stessa della materia utilizzata. Colore di luce che maschera una presenza coperta.
In questo bianco schermo il significato si lascia percepire nell’attimo stesso in cui la forma si manifesta. La scelta di non utilizzare un pigmento - ma un fondo costituito da una miscela di gesso di Bologna e colla animale – è un ulteriore tentativo di mettere in atto un asciugamento minimalista. Al contempo, la stesura stessa del bianco, incontrando una forma strutturale, diviene presenza scultorea: bassorilievi e altorilievi. Il gesso di Bologna incontra in alcuni casi il grigio, anch’esso un non-pigmento, piombo usato in lamine, ovvero materia cara alla tradizione alchimistica, per evocare significati di natura saturnina e melanconica. Dal piombo all’albedo il processo trasmutativo innesca flussi di spostamenti, sia fisici sia simbolici. Spostamenti sottili come le stesure di bianco su altre stesure di bianchi.
Carrara indaga e verifica le invisibili relazioni che intercorrono tra pittura, scultura e architettura. Il perimetro delle opere è spesso irregolare. L’effetto di instabilità che ne risulta dialoga con le linee interne presenti nell’opera disposte invece in modo ortogonale: Il risultato di questo confronto è una dialettica che coinvolge vari livelli di percezione e non solo: ordine e disordine, movimento e stasi, struttura e decorazione, essenzialità e complessità, sostanza e apparenza. In questo senso, considero, queste opere, come il bisogno di azzeramento, ovvero la necessità di fare chiarezza. Dove chiarire non significa capire, ma mettere in gioco gli eventi affinché a una domanda sussegua un’ ulteriore domanda. Le risposte non m’interessano, perché, nonostante le intenzioni, sono meno risolutive delle domande alle quali pretenderebbero di dare soluzione. “
Scheda tecnica della mostra
Titolo
AUDELIO CARRARA – BIANCO SCHERMO
Curatori
Mauro Zanchi
Raffaele Sicignano
Comitato Organizzativo
Francesca Biava
Marco Patelli
Stefano Oldrati
Audelio Carrara - BIANCO SCHERMO -
Il bianco è la forma scelta da Audelio Carrara per la mostra ne’ “Le Stanze” di Trescore Balneario. Qui il bianco è inteso come schermo, attraverso il quale la forma si offre come linguaggio, che lascia intuire un significato sotteso nella scelta stessa della materia utilizzata. Colore di luce che maschera una presenza coperta.
In questo bianco schermo il significato si lascia percepire nell’attimo stesso in cui la forma si manifesta. La scelta di non utilizzare un pigmento - ma un fondo costituito da una miscela di gesso di Bologna e colla animale – è un ulteriore tentativo di mettere in atto un asciugamento minimalista. Al contempo, la stesura stessa del bianco, incontrando una forma strutturale, diviene presenza scultorea: bassorilievi e altorilievi. Il gesso di Bologna incontra in alcuni casi il grigio, anch’esso un non-pigmento, piombo usato in lamine, ovvero materia cara alla tradizione alchimistica, per evocare significati di natura saturnina e melanconica. Dal piombo all’albedo il processo trasmutativo innesca flussi di spostamenti, sia fisici sia simbolici. Spostamenti sottili come le stesure di bianco su altre stesure di bianchi.
Carrara indaga e verifica le invisibili relazioni che intercorrono tra pittura, scultura e architettura. Il perimetro delle opere è spesso irregolare. L’effetto di instabilità che ne risulta dialoga con le linee interne presenti nell’opera disposte invece in modo ortogonale: Il risultato di questo confronto è una dialettica che coinvolge vari livelli di percezione e non solo: ordine e disordine, movimento e stasi, struttura e decorazione, essenzialità e complessità, sostanza e apparenza. In questo senso, considero, queste opere, come il bisogno di azzeramento, ovvero la necessità di fare chiarezza. Dove chiarire non significa capire, ma mettere in gioco gli eventi affinché a una domanda sussegua un’ ulteriore domanda. Le risposte non m’interessano, perché, nonostante le intenzioni, sono meno risolutive delle domande alle quali pretenderebbero di dare soluzione.
Mauro Zanchi
Le Stanze è un progetto, curato da Mauro Zanchi e Raffaele Sicignano, che rivolge l’attenzione a varie esperienze dell’arte contemporanea: dalla pittura alla scultura alla videoarte, è un progetto, ideato e promosso dalla Pro Loco di Trescore Balneario gode del sostegno del Comune di Trescore Balneario e dell’Assessorato alla Cultura.
All’inaugurazione interverranno Alberto Finazzi, Sindaco di Trescore Balneario, Francesca Biava, Assessore alle Cultura del Comune di Trescore Balneario. Carlo Algisi Presidente della Pro Loco Trescore, Mauro Zanchi curatore della mostra.
La mostra di AUDELIO CARRARA – BIANCO SCHERMO è caratterizzata da circa 10 sculture e un’installazione progettata prettamente per lo spazio espositivo. Tutte le opere sono realizzate utilizzando elementi quali il legno, il piombo, curando con dovizia anche la parte cromatica. Le opere esposte rappresentano il cammino dell’artista degli ultimi due anni. In mostra un ciclo di opere, che così descrive il curatore Mauro Zanchi:
“Il bianco è la forma scelta da Audelio Carrara per la mostra ne’ “Le Stanze” di Trescore Balneario. Qui il bianco è inteso come schermo, attraverso il quale la forma si offre come linguaggio, che lascia intuire un significato sotteso nella scelta stessa della materia utilizzata. Colore di luce che maschera una presenza coperta.
In questo bianco schermo il significato si lascia percepire nell’attimo stesso in cui la forma si manifesta. La scelta di non utilizzare un pigmento - ma un fondo costituito da una miscela di gesso di Bologna e colla animale – è un ulteriore tentativo di mettere in atto un asciugamento minimalista. Al contempo, la stesura stessa del bianco, incontrando una forma strutturale, diviene presenza scultorea: bassorilievi e altorilievi. Il gesso di Bologna incontra in alcuni casi il grigio, anch’esso un non-pigmento, piombo usato in lamine, ovvero materia cara alla tradizione alchimistica, per evocare significati di natura saturnina e melanconica. Dal piombo all’albedo il processo trasmutativo innesca flussi di spostamenti, sia fisici sia simbolici. Spostamenti sottili come le stesure di bianco su altre stesure di bianchi.
Carrara indaga e verifica le invisibili relazioni che intercorrono tra pittura, scultura e architettura. Il perimetro delle opere è spesso irregolare. L’effetto di instabilità che ne risulta dialoga con le linee interne presenti nell’opera disposte invece in modo ortogonale: Il risultato di questo confronto è una dialettica che coinvolge vari livelli di percezione e non solo: ordine e disordine, movimento e stasi, struttura e decorazione, essenzialità e complessità, sostanza e apparenza. In questo senso, considero, queste opere, come il bisogno di azzeramento, ovvero la necessità di fare chiarezza. Dove chiarire non significa capire, ma mettere in gioco gli eventi affinché a una domanda sussegua un’ ulteriore domanda. Le risposte non m’interessano, perché, nonostante le intenzioni, sono meno risolutive delle domande alle quali pretenderebbero di dare soluzione. “
Scheda tecnica della mostra
Titolo
AUDELIO CARRARA – BIANCO SCHERMO
Curatori
Mauro Zanchi
Raffaele Sicignano
Comitato Organizzativo
Francesca Biava
Marco Patelli
Stefano Oldrati
Audelio Carrara - BIANCO SCHERMO -
Il bianco è la forma scelta da Audelio Carrara per la mostra ne’ “Le Stanze” di Trescore Balneario. Qui il bianco è inteso come schermo, attraverso il quale la forma si offre come linguaggio, che lascia intuire un significato sotteso nella scelta stessa della materia utilizzata. Colore di luce che maschera una presenza coperta.
In questo bianco schermo il significato si lascia percepire nell’attimo stesso in cui la forma si manifesta. La scelta di non utilizzare un pigmento - ma un fondo costituito da una miscela di gesso di Bologna e colla animale – è un ulteriore tentativo di mettere in atto un asciugamento minimalista. Al contempo, la stesura stessa del bianco, incontrando una forma strutturale, diviene presenza scultorea: bassorilievi e altorilievi. Il gesso di Bologna incontra in alcuni casi il grigio, anch’esso un non-pigmento, piombo usato in lamine, ovvero materia cara alla tradizione alchimistica, per evocare significati di natura saturnina e melanconica. Dal piombo all’albedo il processo trasmutativo innesca flussi di spostamenti, sia fisici sia simbolici. Spostamenti sottili come le stesure di bianco su altre stesure di bianchi.
Carrara indaga e verifica le invisibili relazioni che intercorrono tra pittura, scultura e architettura. Il perimetro delle opere è spesso irregolare. L’effetto di instabilità che ne risulta dialoga con le linee interne presenti nell’opera disposte invece in modo ortogonale: Il risultato di questo confronto è una dialettica che coinvolge vari livelli di percezione e non solo: ordine e disordine, movimento e stasi, struttura e decorazione, essenzialità e complessità, sostanza e apparenza. In questo senso, considero, queste opere, come il bisogno di azzeramento, ovvero la necessità di fare chiarezza. Dove chiarire non significa capire, ma mettere in gioco gli eventi affinché a una domanda sussegua un’ ulteriore domanda. Le risposte non m’interessano, perché, nonostante le intenzioni, sono meno risolutive delle domande alle quali pretenderebbero di dare soluzione.
Mauro Zanchi
05
giugno 2010
Audelio Carrara – Bianco Schermo
Dal 05 al 19 giugno 2010
arte contemporanea
Location
COMPLESSO LE STANZE – BIBLIOTECA COMUNALE
Trescore Balneario, Via Roma, 140, (Bergamo)
Trescore Balneario, Via Roma, 140, (Bergamo)
Orario di apertura
Martedì - Mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18
Venerdì - Sabato dalle 10 alle 12 Domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18 Giorni di chiusura Lunedì - Giovedì
Vernissage
5 Giugno 2010, ore 19
Sito web
www.prolocotrescore.it
Editore
LUBRINA
Autore
Curatore