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Aulico Mondano
Sintesi pittorica formale, dove i soggetti vengono isolati dal contesto, dipinti quasi fuori dal tempo senza uno spazio proprio, cercando di esaltare solo il loro portamento aulico, solenne in uno spazio mondano e frivolo quasi senza peso.
Comunicato stampa
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Personale Nicola TINEO, "Aulico mondano"
Dai termini “àulico” ( letter. Nobile, illustre, colto, raffinato, detto di linguaggio o di stile. Per estens., elevato, sostenuto,
solenne) e l’unione con il suo quasi opposto “mondano” (agg. e s. m. agg. che è proprio, tipico, caratteristico del mondo
inteso come vita terrena, con particolare riguardo ai suoi aspetti temporali e ai suoi interessi materiali; si riferisce o
appartiene alla vita e al costume della società elegante, di una vita frivola e brillante, spensierata e dedita ai divertimenti.
Chi vive nel mondo, cioè nel secolo, che riguarda la vita mondana, elegante e frivola).
Nasce così il titolo di questo ciclo pittorico che ha come fulcro la contemplazione del mondo che
circonda il vissuto dell’artista e della vita quotidiana collettiva in cui, a volte, allo sguardo di un
attento contemplatore, si possono ritrovare frammenti di realtà auliche, fuori dal tempo e dallo
spazio, un’astrazione della forma verso una realtà puramente segnico/simbolica.
Il progetto nasce da studi e riflessioni su composizioni di video e fotografie che ritraggono scenari
della vita quotidiana; dopo un processo di sintesi pittorica, esse divengono parte di una dialettica
segnica, in cui l’astrazione di soggetti inconsapevolmente aulici, creano un’impalpabile
spiritualità, resa visibile da un segno pittorico che ne è sintesi formale.
Cercando di portare l’attenzione del pubblico verso tematiche essenziali sull’identità umana e
sulla questione ambigua della spiritualità del corpo contrapposto all’anima, tra forma e sostanza,
in un mondo radicalmente materialista e disilluso, privato da ogni sua possibilità di astrazione
come attività mentale ribelle ed emancipatrice dal pensiero logico e scontato, tutte le opere
dell’artista si interrogano sul senso dell'esistenza e sulle prospettive umane della mortalità, della
contemplazione o della esaltazione della materialità, contrapposto al messaggio di ciclicità della
vita e della sua fatuità.
L'interrogativo del senso della vita viene elaborato e idealizzato dentro uno spazio
rappresentativo altro, sottile.
Scolpire un paesaggio altro, fuori dalla comune visione, invisibile, a cui riesce a dare corpo e
vivacità, conservandone tutto il guizzo naturale dell’intuizione che il soggetto ritratto suscita
alla sua visione, bloccandolo come icona di un’aulica mondanità, impercettibile, fuori dai
luoghi comuni.
La poetica espressiva è incentrata su una forte urgenza comunicativa e sull’ l’esaltazione del
valore pubblico, terapeutico e collettivo del linguaggio artistico, veicolato dalla pratica
contemplativa.
La sua pittura si rifà a segni e stesure cromatiche che alludono ad un linguaggio virtuoso ma
frantumato, polverizzato, scardinando il concetto di pittura rappresentativa, verso una mistica del
monocromo, senza connessioni alla mera rappresentazione.
Sintesi pittorica formale, dove i soggetti vengono isolati dal contesto, dipinti quasi fuori dal tempo
senza uno spazio proprio, cercando di esaltare solo il loro portamento aulico, solenne in uno
spazio mondano e frivolo quasi senza peso, che vieni così omesso dalla composizione, per dar
spazio ad una sintesi sempre maggiore che porterà l’artista in alcune opere verso
un’approssimazione della figura, fino a ridurla a semplice gesto segnico, come rimando ultimo
all’oggetto originariamente rappresentato.
I monocromi diventano una sorta di piattaforma di azzeramento di tutte le precedenti suggestioni
figurative, proiettandosi verso un universo carico di alterità e misticismo minimale, che soddisfa il
bisogno di liberarsi dai sistemi informativi, ormai vuoti e privi di spessore.
L’obiettivo è partire sempre dal senso comune, quotidiano, mondano, per poi elevarlo a misure
ineguali, irraggiungibili dalle dinamiche ordinarie, verso riflessioni alte e inconsuete in un mondo
fatto di vissuti, brevi encomi pubblicitari e post in continuo disfacimento.
Guardando il suo lavoro si avverte la presenza di un’impalpabile spiritualità, minimalismi poetici e
sintesi simbolico formali.
L’artista trasforma e reinterpreta la materia con lo spirito turbato del nostro secolo, dando vita a
nuovi immaginari che affondano le radici nella tradizione della storia dell’arte, per poi arrivare
all’espressione del linguaggio contemporaneo.
18 - 27 Maggio 2023
Vernissage 18.05 dalle h. 18.00
Giorni ed orari mostra Lun. / Sab. 16.30 - 19.39
iKonica Art Gallery
Via N. A. Porpora, 16/a Milano
MM1 e MM2 fermata Loreto
www.iKonica.eu
Dai termini “àulico” ( letter. Nobile, illustre, colto, raffinato, detto di linguaggio o di stile. Per estens., elevato, sostenuto,
solenne) e l’unione con il suo quasi opposto “mondano” (agg. e s. m. agg. che è proprio, tipico, caratteristico del mondo
inteso come vita terrena, con particolare riguardo ai suoi aspetti temporali e ai suoi interessi materiali; si riferisce o
appartiene alla vita e al costume della società elegante, di una vita frivola e brillante, spensierata e dedita ai divertimenti.
Chi vive nel mondo, cioè nel secolo, che riguarda la vita mondana, elegante e frivola).
Nasce così il titolo di questo ciclo pittorico che ha come fulcro la contemplazione del mondo che
circonda il vissuto dell’artista e della vita quotidiana collettiva in cui, a volte, allo sguardo di un
attento contemplatore, si possono ritrovare frammenti di realtà auliche, fuori dal tempo e dallo
spazio, un’astrazione della forma verso una realtà puramente segnico/simbolica.
Il progetto nasce da studi e riflessioni su composizioni di video e fotografie che ritraggono scenari
della vita quotidiana; dopo un processo di sintesi pittorica, esse divengono parte di una dialettica
segnica, in cui l’astrazione di soggetti inconsapevolmente aulici, creano un’impalpabile
spiritualità, resa visibile da un segno pittorico che ne è sintesi formale.
Cercando di portare l’attenzione del pubblico verso tematiche essenziali sull’identità umana e
sulla questione ambigua della spiritualità del corpo contrapposto all’anima, tra forma e sostanza,
in un mondo radicalmente materialista e disilluso, privato da ogni sua possibilità di astrazione
come attività mentale ribelle ed emancipatrice dal pensiero logico e scontato, tutte le opere
dell’artista si interrogano sul senso dell'esistenza e sulle prospettive umane della mortalità, della
contemplazione o della esaltazione della materialità, contrapposto al messaggio di ciclicità della
vita e della sua fatuità.
L'interrogativo del senso della vita viene elaborato e idealizzato dentro uno spazio
rappresentativo altro, sottile.
Scolpire un paesaggio altro, fuori dalla comune visione, invisibile, a cui riesce a dare corpo e
vivacità, conservandone tutto il guizzo naturale dell’intuizione che il soggetto ritratto suscita
alla sua visione, bloccandolo come icona di un’aulica mondanità, impercettibile, fuori dai
luoghi comuni.
La poetica espressiva è incentrata su una forte urgenza comunicativa e sull’ l’esaltazione del
valore pubblico, terapeutico e collettivo del linguaggio artistico, veicolato dalla pratica
contemplativa.
La sua pittura si rifà a segni e stesure cromatiche che alludono ad un linguaggio virtuoso ma
frantumato, polverizzato, scardinando il concetto di pittura rappresentativa, verso una mistica del
monocromo, senza connessioni alla mera rappresentazione.
Sintesi pittorica formale, dove i soggetti vengono isolati dal contesto, dipinti quasi fuori dal tempo
senza uno spazio proprio, cercando di esaltare solo il loro portamento aulico, solenne in uno
spazio mondano e frivolo quasi senza peso, che vieni così omesso dalla composizione, per dar
spazio ad una sintesi sempre maggiore che porterà l’artista in alcune opere verso
un’approssimazione della figura, fino a ridurla a semplice gesto segnico, come rimando ultimo
all’oggetto originariamente rappresentato.
I monocromi diventano una sorta di piattaforma di azzeramento di tutte le precedenti suggestioni
figurative, proiettandosi verso un universo carico di alterità e misticismo minimale, che soddisfa il
bisogno di liberarsi dai sistemi informativi, ormai vuoti e privi di spessore.
L’obiettivo è partire sempre dal senso comune, quotidiano, mondano, per poi elevarlo a misure
ineguali, irraggiungibili dalle dinamiche ordinarie, verso riflessioni alte e inconsuete in un mondo
fatto di vissuti, brevi encomi pubblicitari e post in continuo disfacimento.
Guardando il suo lavoro si avverte la presenza di un’impalpabile spiritualità, minimalismi poetici e
sintesi simbolico formali.
L’artista trasforma e reinterpreta la materia con lo spirito turbato del nostro secolo, dando vita a
nuovi immaginari che affondano le radici nella tradizione della storia dell’arte, per poi arrivare
all’espressione del linguaggio contemporaneo.
18 - 27 Maggio 2023
Vernissage 18.05 dalle h. 18.00
Giorni ed orari mostra Lun. / Sab. 16.30 - 19.39
iKonica Art Gallery
Via N. A. Porpora, 16/a Milano
MM1 e MM2 fermata Loreto
www.iKonica.eu
18
maggio 2023
Aulico Mondano
Dal 18 al 27 maggio 2023
arte contemporanea
Location
iKonica Art Gallery
Milano, Via Nicola Antonio Porpora, 16a, (MI)
Milano, Via Nicola Antonio Porpora, 16a, (MI)
Orario di apertura
16.30 - 19.30
Vernissage
18 Maggio 2023, 18.00 - 20.30
Sito web
Autore
Curatore