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Aurelio Nordera – Sculture
L’iniziativa è un omaggio in ricordo dello scultore mantovano scomparso un anno fa.
Comunicato stampa
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Sabato 25 maggio scorso si è inaugurata la mostra di sculture di Aurelio Nordera presso l’ex chiesa Madonna della Vittoria di Mantova.
L’iniziativa è un omaggio in ricordo dello scultore mantovano scomparso un anno fa.
Un allestimento di straordinario effetto, raffinato e suggestivo, che sa esprimere il valore umano e artistico di Aurelio Nordera il quale, con sensibilità e mestiere, ha saputo dare forma e contenuti alle emergenze creative che hanno sostanziato oltre 50 anni di attività.
Le diciotto opere esposte (terracotta, bronzo, granito, marmo), rappresentative della ricerca scultorea dell’artista nel periodo compreso tra il 1989 e il 2011, sono state selezionate dalla curatrice Anna Rita Morselli. Il progetto espositivo è dell’architetto Roberto Soggia.
La mostra - a cura dell’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, della famiglia Nordera, di Anna Rita Morselli e Roberto Soggia - rimarrà aperta fino a domenica 30 giugno (giovedì e venerdì ore 16-18,30 / sabato e domenica ore 10-12,30 e 16-18,30).
15 giugno ore 18.00
GIOVANNI FRANZONI
LETTURA POETICA PER AURELIO NORDERA
Sabato 15 giugno alle ore 18, Madonna della Vittoria sarà lo scenario di una performance di Giovanni Franzoni. L’attore mantovano, che ha lavorato con i maggiori registi di teatro e cinema, darà voce ai testi poetici che Anna Rita Morselli ha composto in occasione della mostra. I versi, ispirati alle sculture esposte, scelte tra la prolifica produzione dell’artista, intendono evocare la delicata poetica e la potenza espressiva dell’atto scultoreo e dell’intimo immaginario di Aurelio Nordera.
Franzoni, partendo dalla suggestione dei testi poetici, dell’allestimento e dall’amicizia che lo legava all’artista, compirà un percorso tra le opere, nutrendosi di rimandi e ricordi dalla forte eco emozionale.
Forma, materia, parola, corpo, gesto, voce e memoria, uniti in nome di Aurelio Nordera, uomo e artista.
Aurelio Nordera conserva il segreto della leggerezza inafferrabile di una pensosità che accade e germina nelle sculture: si insinua nell’ospitalità accogliente della terracotta, asseconda e si concede alla forza del marmo sino a trasalire in profili inattesi che sono già di luce. Il visibile viene allo sguardo dell’artista che vi si immedesima e sa catturarne, con l’operosità della mano, la vertigine abissale delle origini, i palpiti del vento, il calore turgido della terra, il mormorio dell’acqua che leviga ed evapora. La memoria del mondo rinasce nelle sue opere come per concentrazione ma poi si accresce ed estende con una nuova libertà. (…). Scolpire ha rappresentato per l’artista un’appassionante perlustrazione nelle forme del visibile e insieme l’intuizione di altro che le supera. Dentro e oltre le forme, per dare forma, forgiarne di nuove, senza mai presunzione di compimento. (…). Nordera ci risveglia e ci sottrae dall’indifferenza. È l’incisività del pensiero che sa battere al ritmo del corpo e del tempo. [Anna Rita Morselli]
Se penso ad Aurelio Nordera mi tornano immediatamente alla mente il candore della sua dolcezza e la sua sincerità, doti incubate nel talento di un artista vero, rigoroso, versatile, destinato a lasciare un vuoto nel variegato mondo degli artisti autentici. (…). Fu allora che capii fino in fondo con quali sussulti plastici e luministici riusciva a smaterializzare il pondus, mentre “il teatro delle vesti”, che in mostra evocava il confine di un oltre, della ricerca di un’anima mundi lieta e vitale, suggeriva nell’artista la forza di un pneuma, una pura potenza attiva e dinamica. E a me che osservavo ammirato la materia raffinatissima e nobile della scultura, Nordera, a sua volta immerso nella fascinazione dei miti, nella malia di una segreta ragione del mondo, spiegò che noi siamo come cipressi attaccati alla terra e che ignoriamo che la nostra patria, in realtà, è Ouranòs il cielo: un luogo pervaso da una divinità cupida d’amore, che regala nascita e morte, estremi bellissimi e invalicabili della vita. Fu immediata epifania della poetica della sua scultura che inseguiva il soffio del vento per divenire perenne atto d’amore. [Gianfranco Ferlisi]
AURELIO NORDERA (1 febbraio 1933 – 17 giugno 2012)
Nato in provincia di Verona, Aurelio Nordera ha vissuto e lavorato a Mantova.
Nella sua formazione, oltre alla bottega della tradizione accademica locale di Enos Passerini e Giovanni Minuti, sono da menzionare i maestri Benito Boccolari e Marino Quartieri dell’Istituto d’Arte Venturi di Modena. Accanto all'insegnamento del disegno e della storia dell’arte, si dedica all'attività plastica, prediligendo la ricerca della forma dapprima nella terracotta e nel bronzo, poi nel marmo. Negli anni Sessanta si interessa allo studio di linee e volumi nella figura corporea. In seguito si avventura sempre più in un’esplorazione della materia volta all’indagine della forma in sé. Giunge così a sperimentare negli anni Ottanta categorie inconsuete della scultura come il movimento, lo slancio e la leggerezza che sfidano la statica compattezza del marmo. Su questa ricerca egli insiste negli anni Novanta, accentuando il processo di “trasfigurazione” della materia che diventa tra le sue mani vento, volo e fuoco, in un gioco di volumi dinamici e di piani diversamente mossi dalla luce. Come se “infondesse uno slancio vitale al corpo sottratto alla figurazione e rimaterializzato nelle forme cave dei panneggi, delle Vesti scompigliate, con la forza dell'illusione e la perizia dell'artefice” (Bartoli). L’intensa produzione plastica è accompagnata da disegni, che non sono mai semplici esercizi preparatori o appunti bozzettistici, ma studio della forma, di figure ed epifanie che rivelano “la cura del comporre” (Bartoli), pur nella rapidità essenziale del segno. A proposito delle filiazioni stilistiche, la critica ha individuato riferimenti a Blake, Fussli, Boccioni, Moore, Manzù, Wiligelmo, Martini, dell'Arca, Begarelli, Greco, Viani. Ma la sua opera è si è nutrita anche di figure arcaiche e di miti classici, spesso filtrati e rivisitati dalla cultura scultorea del Rinascimento e del Novecento. Grazie a committenze pubbliche e private, gli è affidata la realizzazione di opere sacre e funerarie, di monumenti e arredi urbani. Gli sono dedicate mostre personali e partecipa a collettive, conseguendo premi e riconoscimenti della critica, oltre che larghi consensi di pubblico. Numerose sue opere figurano in collezioni private e pubbliche, in Italia e all’estero.
HANNO SCRITTO DI LUI: Umberto Artioli / Eristeo Banali / Francesco Bartoli / Roberto Brunelli / Renata Casarin / Tullio Casilli / Mario Cattafesta / Claudio Cerritelli / Paola Cortese / Gian Maria Erbesato / Gianfranco Ferlisi / Giannino Giovannoni / Benvenuto Guerra / Renzo Margonari / Francesco Martani / Anna Rita Morselli / Norberto Novetti / Roberto Pedrazzoli / Franco Piavoli / Gianna Pinotti / Alessandro Righetti / Maurizio Rossi / Giorgio Segato / Rodolfo Signorini / Stefano Siliberti / Noris Zuccoli / e altri….
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
1978 Scultura, Mantova, Galleria Andreani.
1987 Opere in corso, Mantova, Palazzo Te.
1988 Scultura, Mantova, Circolo Ufficiali.
1989 Pondus et flatus, Mantova, Casa del Rigoletto, con catalogo.
1990 Arte giovane - Arte scuola, Mantova, Liceo Scientifico Belfiore.
Ombre di scena, Gazoldo degli Ippoliti (MN).
1991 Arte per la fede, Marengo (MN).
1992 Arte e fede, Martignana Po (CR).
1993 Il corpo, l’ala, il vento, Mantova, Palazzo Ducale.
1994 Scultura, Bagnolo San Vito (MN).
1995 Aurelio Nordera, 1960-1995. Antologica, Goito (MN), con catalogo a cura di G. Zacché.
1996 Scultura e musica, San Martino dell'Argine (MN).
1997 Opere recenti, Firenze, Ken's Art Gallery.
Scultura, Bozzolo (MN), con catalogo.
1998 Sculture recenti in marmo, Mantova, Galleria Einaudi.
Scultura, Cazzano di Tramigna (VR).
I maestri del '900 mantovano, Mantova, Palazzo Ducale.
1999 Sculture, Firenze, Ken's Art Gallery.
... e il corpo è assente, Mantova, Università della Terza Età.
2004 Aurelio Nordera, 1970-2004, Mantova, Casa del Mantegna, con catalogo a cura di C. Cerritelli.
2005 Bronze et terre cuite, Monastère de Saorge, Francia.
2006 Sculture nella loggia, Loggia dei Mercanti, Mantova.
2008 Scultura in Vetrina, Libreria Nautilus, Mantova.
2011 Immagini dello Spirito, Rassegna internazionale d’arte Città di Bozzolo (MN).
2013 Carte: grafica, bozzetti, disegni inediti, Mantova, Home Gallery 1 stile.
PRINCIPALI OPERE PUBBLICHE
1978 Formelle d'altare, terracotta, chiesa di Marengo (MN).
1989 Porta bronzea, chiesa di Marengo (MN).
1990 Santi Cosma e Damiano, lunetta in terracotta, portale, chiesa di Barbassolo (MN).
1998-2012 Arlecchino d’oro, statuetta in bronzo, premio della Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo ad artisti della scena internazionale.
1999 Targa Ginori, maiolica, Torre delle Ore, Palazzo del Podestà, Mantova.
2000 Arredi liturgici presbiteriali, chiesa San Michele Arcangelo, Villimpenta (MN).
2002 Stele AVIS, bronzo e acciaio, viale Risorgimento, Mantova.
Busto a Giuseppe Verdi, bronzo, Roverbella (MN).
2003 Arredi liturgici presbiteriali, chiesa San Bartolomeo, Pradello di Villimpenta (MN).
2005 Targhe di gemellaggio: Madison, Puskin, Azuchi, maiolica, Palazzo del Podestà, Mantova.
2006 Disegni per le vetrate della chiesa di Lunetta, Frassino (MN).
Ascensione, stele in marmo di Lasa, chiesa di Lunetta, Frassino (MN).
2007 San Giorgio e il drago, fontana in acciaio, San Giorgio (MN).
2010 Germoglio, stele in marmo, Casa del Sole, San Silvestro di Curtatone (MN).
Crocifissione e Resurrezione, terracotta, cappella C.E.I., Roma.
Crocifissione e Resurrezione, terracotta, cappella Betania, Gerusalemme.
2010 Turbine, opera per la caratterizzazione artistica e territoriale della rotatoria autostradale di Mantova Nord, realizzazione in corso.
2012 Arredi presbiteriali per la chiesa parrocchiale di Casatico (MN).
AURELIO NORDERA _ SCULTURE
MADONNA DELLA VITTORIA, via Monteverdi 1 – MANTOVA
L’iniziativa è un omaggio in ricordo dello scultore mantovano scomparso un anno fa.
Un allestimento di straordinario effetto, raffinato e suggestivo, che sa esprimere il valore umano e artistico di Aurelio Nordera il quale, con sensibilità e mestiere, ha saputo dare forma e contenuti alle emergenze creative che hanno sostanziato oltre 50 anni di attività.
Le diciotto opere esposte (terracotta, bronzo, granito, marmo), rappresentative della ricerca scultorea dell’artista nel periodo compreso tra il 1989 e il 2011, sono state selezionate dalla curatrice Anna Rita Morselli. Il progetto espositivo è dell’architetto Roberto Soggia.
La mostra - a cura dell’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, della famiglia Nordera, di Anna Rita Morselli e Roberto Soggia - rimarrà aperta fino a domenica 30 giugno (giovedì e venerdì ore 16-18,30 / sabato e domenica ore 10-12,30 e 16-18,30).
15 giugno ore 18.00
GIOVANNI FRANZONI
LETTURA POETICA PER AURELIO NORDERA
Sabato 15 giugno alle ore 18, Madonna della Vittoria sarà lo scenario di una performance di Giovanni Franzoni. L’attore mantovano, che ha lavorato con i maggiori registi di teatro e cinema, darà voce ai testi poetici che Anna Rita Morselli ha composto in occasione della mostra. I versi, ispirati alle sculture esposte, scelte tra la prolifica produzione dell’artista, intendono evocare la delicata poetica e la potenza espressiva dell’atto scultoreo e dell’intimo immaginario di Aurelio Nordera.
Franzoni, partendo dalla suggestione dei testi poetici, dell’allestimento e dall’amicizia che lo legava all’artista, compirà un percorso tra le opere, nutrendosi di rimandi e ricordi dalla forte eco emozionale.
Forma, materia, parola, corpo, gesto, voce e memoria, uniti in nome di Aurelio Nordera, uomo e artista.
Aurelio Nordera conserva il segreto della leggerezza inafferrabile di una pensosità che accade e germina nelle sculture: si insinua nell’ospitalità accogliente della terracotta, asseconda e si concede alla forza del marmo sino a trasalire in profili inattesi che sono già di luce. Il visibile viene allo sguardo dell’artista che vi si immedesima e sa catturarne, con l’operosità della mano, la vertigine abissale delle origini, i palpiti del vento, il calore turgido della terra, il mormorio dell’acqua che leviga ed evapora. La memoria del mondo rinasce nelle sue opere come per concentrazione ma poi si accresce ed estende con una nuova libertà. (…). Scolpire ha rappresentato per l’artista un’appassionante perlustrazione nelle forme del visibile e insieme l’intuizione di altro che le supera. Dentro e oltre le forme, per dare forma, forgiarne di nuove, senza mai presunzione di compimento. (…). Nordera ci risveglia e ci sottrae dall’indifferenza. È l’incisività del pensiero che sa battere al ritmo del corpo e del tempo. [Anna Rita Morselli]
Se penso ad Aurelio Nordera mi tornano immediatamente alla mente il candore della sua dolcezza e la sua sincerità, doti incubate nel talento di un artista vero, rigoroso, versatile, destinato a lasciare un vuoto nel variegato mondo degli artisti autentici. (…). Fu allora che capii fino in fondo con quali sussulti plastici e luministici riusciva a smaterializzare il pondus, mentre “il teatro delle vesti”, che in mostra evocava il confine di un oltre, della ricerca di un’anima mundi lieta e vitale, suggeriva nell’artista la forza di un pneuma, una pura potenza attiva e dinamica. E a me che osservavo ammirato la materia raffinatissima e nobile della scultura, Nordera, a sua volta immerso nella fascinazione dei miti, nella malia di una segreta ragione del mondo, spiegò che noi siamo come cipressi attaccati alla terra e che ignoriamo che la nostra patria, in realtà, è Ouranòs il cielo: un luogo pervaso da una divinità cupida d’amore, che regala nascita e morte, estremi bellissimi e invalicabili della vita. Fu immediata epifania della poetica della sua scultura che inseguiva il soffio del vento per divenire perenne atto d’amore. [Gianfranco Ferlisi]
AURELIO NORDERA (1 febbraio 1933 – 17 giugno 2012)
Nato in provincia di Verona, Aurelio Nordera ha vissuto e lavorato a Mantova.
Nella sua formazione, oltre alla bottega della tradizione accademica locale di Enos Passerini e Giovanni Minuti, sono da menzionare i maestri Benito Boccolari e Marino Quartieri dell’Istituto d’Arte Venturi di Modena. Accanto all'insegnamento del disegno e della storia dell’arte, si dedica all'attività plastica, prediligendo la ricerca della forma dapprima nella terracotta e nel bronzo, poi nel marmo. Negli anni Sessanta si interessa allo studio di linee e volumi nella figura corporea. In seguito si avventura sempre più in un’esplorazione della materia volta all’indagine della forma in sé. Giunge così a sperimentare negli anni Ottanta categorie inconsuete della scultura come il movimento, lo slancio e la leggerezza che sfidano la statica compattezza del marmo. Su questa ricerca egli insiste negli anni Novanta, accentuando il processo di “trasfigurazione” della materia che diventa tra le sue mani vento, volo e fuoco, in un gioco di volumi dinamici e di piani diversamente mossi dalla luce. Come se “infondesse uno slancio vitale al corpo sottratto alla figurazione e rimaterializzato nelle forme cave dei panneggi, delle Vesti scompigliate, con la forza dell'illusione e la perizia dell'artefice” (Bartoli). L’intensa produzione plastica è accompagnata da disegni, che non sono mai semplici esercizi preparatori o appunti bozzettistici, ma studio della forma, di figure ed epifanie che rivelano “la cura del comporre” (Bartoli), pur nella rapidità essenziale del segno. A proposito delle filiazioni stilistiche, la critica ha individuato riferimenti a Blake, Fussli, Boccioni, Moore, Manzù, Wiligelmo, Martini, dell'Arca, Begarelli, Greco, Viani. Ma la sua opera è si è nutrita anche di figure arcaiche e di miti classici, spesso filtrati e rivisitati dalla cultura scultorea del Rinascimento e del Novecento. Grazie a committenze pubbliche e private, gli è affidata la realizzazione di opere sacre e funerarie, di monumenti e arredi urbani. Gli sono dedicate mostre personali e partecipa a collettive, conseguendo premi e riconoscimenti della critica, oltre che larghi consensi di pubblico. Numerose sue opere figurano in collezioni private e pubbliche, in Italia e all’estero.
HANNO SCRITTO DI LUI: Umberto Artioli / Eristeo Banali / Francesco Bartoli / Roberto Brunelli / Renata Casarin / Tullio Casilli / Mario Cattafesta / Claudio Cerritelli / Paola Cortese / Gian Maria Erbesato / Gianfranco Ferlisi / Giannino Giovannoni / Benvenuto Guerra / Renzo Margonari / Francesco Martani / Anna Rita Morselli / Norberto Novetti / Roberto Pedrazzoli / Franco Piavoli / Gianna Pinotti / Alessandro Righetti / Maurizio Rossi / Giorgio Segato / Rodolfo Signorini / Stefano Siliberti / Noris Zuccoli / e altri….
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
1978 Scultura, Mantova, Galleria Andreani.
1987 Opere in corso, Mantova, Palazzo Te.
1988 Scultura, Mantova, Circolo Ufficiali.
1989 Pondus et flatus, Mantova, Casa del Rigoletto, con catalogo.
1990 Arte giovane - Arte scuola, Mantova, Liceo Scientifico Belfiore.
Ombre di scena, Gazoldo degli Ippoliti (MN).
1991 Arte per la fede, Marengo (MN).
1992 Arte e fede, Martignana Po (CR).
1993 Il corpo, l’ala, il vento, Mantova, Palazzo Ducale.
1994 Scultura, Bagnolo San Vito (MN).
1995 Aurelio Nordera, 1960-1995. Antologica, Goito (MN), con catalogo a cura di G. Zacché.
1996 Scultura e musica, San Martino dell'Argine (MN).
1997 Opere recenti, Firenze, Ken's Art Gallery.
Scultura, Bozzolo (MN), con catalogo.
1998 Sculture recenti in marmo, Mantova, Galleria Einaudi.
Scultura, Cazzano di Tramigna (VR).
I maestri del '900 mantovano, Mantova, Palazzo Ducale.
1999 Sculture, Firenze, Ken's Art Gallery.
... e il corpo è assente, Mantova, Università della Terza Età.
2004 Aurelio Nordera, 1970-2004, Mantova, Casa del Mantegna, con catalogo a cura di C. Cerritelli.
2005 Bronze et terre cuite, Monastère de Saorge, Francia.
2006 Sculture nella loggia, Loggia dei Mercanti, Mantova.
2008 Scultura in Vetrina, Libreria Nautilus, Mantova.
2011 Immagini dello Spirito, Rassegna internazionale d’arte Città di Bozzolo (MN).
2013 Carte: grafica, bozzetti, disegni inediti, Mantova, Home Gallery 1 stile.
PRINCIPALI OPERE PUBBLICHE
1978 Formelle d'altare, terracotta, chiesa di Marengo (MN).
1989 Porta bronzea, chiesa di Marengo (MN).
1990 Santi Cosma e Damiano, lunetta in terracotta, portale, chiesa di Barbassolo (MN).
1998-2012 Arlecchino d’oro, statuetta in bronzo, premio della Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo ad artisti della scena internazionale.
1999 Targa Ginori, maiolica, Torre delle Ore, Palazzo del Podestà, Mantova.
2000 Arredi liturgici presbiteriali, chiesa San Michele Arcangelo, Villimpenta (MN).
2002 Stele AVIS, bronzo e acciaio, viale Risorgimento, Mantova.
Busto a Giuseppe Verdi, bronzo, Roverbella (MN).
2003 Arredi liturgici presbiteriali, chiesa San Bartolomeo, Pradello di Villimpenta (MN).
2005 Targhe di gemellaggio: Madison, Puskin, Azuchi, maiolica, Palazzo del Podestà, Mantova.
2006 Disegni per le vetrate della chiesa di Lunetta, Frassino (MN).
Ascensione, stele in marmo di Lasa, chiesa di Lunetta, Frassino (MN).
2007 San Giorgio e il drago, fontana in acciaio, San Giorgio (MN).
2010 Germoglio, stele in marmo, Casa del Sole, San Silvestro di Curtatone (MN).
Crocifissione e Resurrezione, terracotta, cappella C.E.I., Roma.
Crocifissione e Resurrezione, terracotta, cappella Betania, Gerusalemme.
2010 Turbine, opera per la caratterizzazione artistica e territoriale della rotatoria autostradale di Mantova Nord, realizzazione in corso.
2012 Arredi presbiteriali per la chiesa parrocchiale di Casatico (MN).
AURELIO NORDERA _ SCULTURE
MADONNA DELLA VITTORIA, via Monteverdi 1 – MANTOVA
25
maggio 2013
Aurelio Nordera – Sculture
Dal 25 maggio al 30 giugno 2013
arte contemporanea
Location
MUSEO MADONNA DELLA VITTORIA
Mantova, Via Claudio Monteverdi, 1, (Mantova)
Mantova, Via Claudio Monteverdi, 1, (Mantova)
Orario di apertura
giovedì e venerdì ore 16-18,30 / sabato e domenica ore 10-12,30 e 16-18,30
Autore
Curatore