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Aurelio Sartorio – A Righe
La pittura di Sartorio ha i suoi elementi peculiari nella struttura formata dall’organizzazione delle righe, nei colori e nel ritmo “musicale” che anima le campiture geometriche.
Comunicato stampa
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A Righe è il titolo della mostra del pittore milanese Aurelio Sartorio.
La pittura di Sartorio ha i suoi elementi peculiari nella struttura formata dall’organizzazione delle righe, nei colori e nel ritmo “musicale” che anima le campiture geometriche.
Il colto e raffinato uso, che l’artista fa del colore è molto più che semplice mezzo espressivo, l’energia, che si sprigiona dalle azzardate dissonanze cromatiche rende i dipinti di Sartorio insoliti e vibranti, essi provocano nell’osservatore un impercettibile sconcerto nell’esperire la complessità e la relatività del vedere.
Aurelio Sartorio è un pittore che usa quasi tutti i colori ma predilige quelli difficili; lui stesso inventa le miscele alla ricerca di toni di colore “unici”, antinaturalistici, durevolmente belli, pensati di volta in volta specificamente per il quadro che sta realizzando.
L’ artista segue un processo di lavoro che non prevede progetto, ogni suo lavoro è un caso a sé, non esegue bozzetti o simulazioni, ma i quadri si organizzano - dalla tela bianca fino al compimento - con il sommarsi di molti successivi livelli di pittura; si potrebbe dire che sono il risultato della sedimentazione di tanti quadri sovrapposti.
I dipinti esposti in galleria, “Kill Bill”, “Mandala”, “Borderline” e “Doppio gioco” coinvolgono chi li guarda nell’intrigante gioco del riconoscimento dei canoni, poetici ed estetici, della pittura smontati e ricomposti da un artista la cui sensibilità ricorda molto da vicino quella dei manieristi.
Aurelio Sartorio, nato a Milano nel 1964. Diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Personali
2004 "4 Quadri Chiari", Galleria Eèra, Milano 2002 "Aurelio Sartorio" su invito di Rodofo Dordoni, Stand Minotti - Salone del Mobile, Milano 1999 "Ritratti" nello studio di Gianfranco Pardi, Milano 1997 "Aurelio Sartorio" spazio mostre Anadema, Milano 1996 "Geocromie", Spazio "È", Milano
Collettive, selezione
1983 "Dieci Artisti" Galleria lo Zibetto, Milano 1986 "Art Diggers"Galleria Studio Bassanese, Trieste 1988 "Dodici Variazioni su PVC"B.I.T. Fiera di Milano 1989 "Biennale Giovani"Castello di Sartirana Lomellina (Pavia) 1990 "De Pictura Picta"C/O Care Of Spazio d'Arte Contemporanea, Cusano Milanino (Milano) 1993 "Design du XX Siecle" in collaborazione con l'Atelier Mendini Grand Palais, Parigi 1994 "Primordi" Palazzo della Triennale, Milano 1995 "Astrattamente"Galleria Nuova Icona, Venezia 2000 "Un milione"Galleria Aam, Milano 2003 Group Show Galleria Rubin, Milano 2004 " Sentieri dell' Arte"Corte Valenti, Garbagnate (MI)
La pittura di Sartorio ha i suoi elementi peculiari nella struttura formata dall’organizzazione delle righe, nei colori e nel ritmo “musicale” che anima le campiture geometriche.
Il colto e raffinato uso, che l’artista fa del colore è molto più che semplice mezzo espressivo, l’energia, che si sprigiona dalle azzardate dissonanze cromatiche rende i dipinti di Sartorio insoliti e vibranti, essi provocano nell’osservatore un impercettibile sconcerto nell’esperire la complessità e la relatività del vedere.
Aurelio Sartorio è un pittore che usa quasi tutti i colori ma predilige quelli difficili; lui stesso inventa le miscele alla ricerca di toni di colore “unici”, antinaturalistici, durevolmente belli, pensati di volta in volta specificamente per il quadro che sta realizzando.
L’ artista segue un processo di lavoro che non prevede progetto, ogni suo lavoro è un caso a sé, non esegue bozzetti o simulazioni, ma i quadri si organizzano - dalla tela bianca fino al compimento - con il sommarsi di molti successivi livelli di pittura; si potrebbe dire che sono il risultato della sedimentazione di tanti quadri sovrapposti.
I dipinti esposti in galleria, “Kill Bill”, “Mandala”, “Borderline” e “Doppio gioco” coinvolgono chi li guarda nell’intrigante gioco del riconoscimento dei canoni, poetici ed estetici, della pittura smontati e ricomposti da un artista la cui sensibilità ricorda molto da vicino quella dei manieristi.
Aurelio Sartorio, nato a Milano nel 1964. Diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Personali
2004 "4 Quadri Chiari", Galleria Eèra, Milano 2002 "Aurelio Sartorio" su invito di Rodofo Dordoni, Stand Minotti - Salone del Mobile, Milano 1999 "Ritratti" nello studio di Gianfranco Pardi, Milano 1997 "Aurelio Sartorio" spazio mostre Anadema, Milano 1996 "Geocromie", Spazio "È", Milano
Collettive, selezione
1983 "Dieci Artisti" Galleria lo Zibetto, Milano 1986 "Art Diggers"Galleria Studio Bassanese, Trieste 1988 "Dodici Variazioni su PVC"B.I.T. Fiera di Milano 1989 "Biennale Giovani"Castello di Sartirana Lomellina (Pavia) 1990 "De Pictura Picta"C/O Care Of Spazio d'Arte Contemporanea, Cusano Milanino (Milano) 1993 "Design du XX Siecle" in collaborazione con l'Atelier Mendini Grand Palais, Parigi 1994 "Primordi" Palazzo della Triennale, Milano 1995 "Astrattamente"Galleria Nuova Icona, Venezia 2000 "Un milione"Galleria Aam, Milano 2003 Group Show Galleria Rubin, Milano 2004 " Sentieri dell' Arte"Corte Valenti, Garbagnate (MI)
02
dicembre 2004
Aurelio Sartorio – A Righe
Dal 02 dicembre 2004 al 30 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA RUBIN
Milano, Via Santa Marta, 10, (Milano)
Milano, Via Santa Marta, 10, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a sabato dalle 14.30 alle 19.30
Vernissage
2 Dicembre 2004, ore 19.00