Dall’8 al 30 maggio 2004 Padua Art Gallery, con il patrocinio del Comune di Padova, presenta la mostra “Nessun dorma”: opere e invenzioni iconiche di Auro Trivellato

La mostra si presenta come l’originale sintesi di un percorso di ricerca e di lavoro condotto per molti anni tra progettazione architettonica, design, grafica pubblicitaria, scenografia e regia teatrale. In tali ambiti Trivellato ha condotto il suo ingegno progettuale a misurarsi con il mondo delle forme contemporanee e con la tecnologia più avanzata riguardo alla loro definizione. “Se la tecnologia e i materiali che esistono oggi permettono di creare opere d’arte altrimenti irrealizzabili perché non usufruirne?” e infatti le sue opere muovono da un’ispirazione interiore ma vengono poi “raffreddate” da procedimenti tecnologici che da un lato le rendono possibili così come le ha pensate, dall’altro ne aumentano l’incombenza e la suggestione visiva.

L’artista mette mano, con la complicità del computer, ad un creato artificiale basato sulle combinazioni cromatiche di sagome d’alluminio che evocano paesaggi e figure della natura: dal mostro all’uomo. A proposito di mostri Trivellato ama citare quelli di Goya generati dal sonno della ragione cui preferisce, con ludico disinganno, quelli nati dal sogno. :”Non si tratta del monstrum canonico ma di un’immagine onirica, di soggetti che dimorano nella nostra mente e a volte escono fuori, magari nottetempo. Io li ho voluti semplicemente visualizzare”. Mostri dunque non temibili ma pur sempre da accogliere vigili, dotati dell’arma dell’ironia: per questo il titolo gioca sull’adagio lirico “nessun dorma” diventato un refrain di consumo, dunque all’altro capo della drammaticità del Goya, come se, ora come ora, fosse piuttosto la veglia della ragione a generare mostri.

Segno inequivocabile dei nostri tempi l’opera di Auro Trivellato si avvale di tecniche tanto inusuali quanto attuali per realizzare degli ibridi estetici a mezzo tra pittura, scultura e design. L’atto creativo si compie come traduzione consapevole di un mondo interiore, che diventa visibile attraverso un linguaggio contemporaneo per le tecniche di cui si avvale e per l’eclettismo che le connota. Io lavoro con grande serenità -spiega Auro Trivellato- utilizzando i miei mezzi e le mie capacità con spontaneità. L’emozione sta nella concezione della cosa e nel rappresentare il sogno che sento di poter sognare”