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Auto/Ritratti dal Novecento Forlivese
Alle ultime ‘monografiche’ dedicate a Giovanni Marchini e a Carmen Silvestroni, fa ora seguito una curiosa rassegna tematica comprendente opere di noti artisti forlivesi, tra i quali esponenti del rinomato ‘Cenacolo’ d’inizio ‘900, che hanno rappresentato se stessi o che sono stati ritratti da altri pittori e scultori.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Prosegue la serie delle mostre temporanee a Palazzo Romagnoli (Forlì, Via Albicini 12),
con l’obiettivo di far conoscere al pubblico opere novecentesche della Pinacoteca Civica
attualmente conservate nei depositi o collocate in altri edifici pubblici cittadini.
Sabato 16 dicembre alle ore 17,00 avrà luogo l'inaugurazione della mostra “Auto/Ritratti
dal Novecento Forlivese”, promossa dal Comune di Forlì e curata da Orlando Piraccini e
Flora Fiorini. A presentare la nuova esposizione temporanea, insieme ai curatori, Elisa
Giovannetti, Assessora alla Cultura e Cristina Ambrosini, dirigente del Servizio Cultura e
Musei.
Alle ultime ‘monografiche’ dedicate a Giovanni Marchini e a Carmen Silvestroni, fa ora
seguito una curiosa rassegna tematica comprendente opere di noti artisti forlivesi, tra i
quali esponenti del rinomato ‘Cenacolo’ d’inizio ‘900, che hanno rappresentato se stessi o
che sono stati ritratti da altri pittori e scultori.
Quattordici sono le opere oltre ad esemplari già presenti nelle prime due sale del percorso
espositivo denominato “Grande Romagna”, come nel caso degli Autoritratti di Pietro
Angelini e di Giovanni Marchini, a suo volta raffigurato in bronzo nel 1920 da Bernardino
Boifava.
Si va da un curioso busto in terracotta policroma del celebre scultore palermitano Ettore
Ximenes con il ritratto del talentuoso pittore d’origine forlivese Francesco Vinea, al non
meno attraente Autoritratto nello studio del forlimpopolese Sante Malmesi, risalente
anch’esso all’ultimo scorcio del secolo diciannovesimo.
Dei cenacolisti forlivesi figura in mostra, oltre ai ritratti a se stessi eseguiti da Angelini nel
1919 e da Carlo Stanghellini nel 1923, un busto col volto della pittrice Gianna Nardi Spada
in gesso plasmato e patinato da Boifava nel 1938, insieme con un altro ritratto dell’artista
eseguito ad olio da Maceo Casadei.
Di Maceo, appartenente anch’egli al ‘cenacolo’ all’esordio della propria carriera artistica, si
possono inoltre ammirare un Ritratto di Carlo Stanghellini del 1924 ed un Autoritratto del
1964.
Il volto del migliore allievo di Maceo, Gino Mandolesi (1915-1955) è invece raffigurato in
un delicato disegno acquarellato dall’artista in età giovanile.
A se stessi intitolati sono poi i ritratti di altri ottimi pittori d’origine forlivese: Edgardo Zauli
Sajani, Amilcare Casati e Alfredo Zoli.
La mostra, è inserita nel percorso di visita di Palazzo Romagnoli e sarà visitabile fino al 17
giugno 2018 negli orari del museo.
con l’obiettivo di far conoscere al pubblico opere novecentesche della Pinacoteca Civica
attualmente conservate nei depositi o collocate in altri edifici pubblici cittadini.
Sabato 16 dicembre alle ore 17,00 avrà luogo l'inaugurazione della mostra “Auto/Ritratti
dal Novecento Forlivese”, promossa dal Comune di Forlì e curata da Orlando Piraccini e
Flora Fiorini. A presentare la nuova esposizione temporanea, insieme ai curatori, Elisa
Giovannetti, Assessora alla Cultura e Cristina Ambrosini, dirigente del Servizio Cultura e
Musei.
Alle ultime ‘monografiche’ dedicate a Giovanni Marchini e a Carmen Silvestroni, fa ora
seguito una curiosa rassegna tematica comprendente opere di noti artisti forlivesi, tra i
quali esponenti del rinomato ‘Cenacolo’ d’inizio ‘900, che hanno rappresentato se stessi o
che sono stati ritratti da altri pittori e scultori.
Quattordici sono le opere oltre ad esemplari già presenti nelle prime due sale del percorso
espositivo denominato “Grande Romagna”, come nel caso degli Autoritratti di Pietro
Angelini e di Giovanni Marchini, a suo volta raffigurato in bronzo nel 1920 da Bernardino
Boifava.
Si va da un curioso busto in terracotta policroma del celebre scultore palermitano Ettore
Ximenes con il ritratto del talentuoso pittore d’origine forlivese Francesco Vinea, al non
meno attraente Autoritratto nello studio del forlimpopolese Sante Malmesi, risalente
anch’esso all’ultimo scorcio del secolo diciannovesimo.
Dei cenacolisti forlivesi figura in mostra, oltre ai ritratti a se stessi eseguiti da Angelini nel
1919 e da Carlo Stanghellini nel 1923, un busto col volto della pittrice Gianna Nardi Spada
in gesso plasmato e patinato da Boifava nel 1938, insieme con un altro ritratto dell’artista
eseguito ad olio da Maceo Casadei.
Di Maceo, appartenente anch’egli al ‘cenacolo’ all’esordio della propria carriera artistica, si
possono inoltre ammirare un Ritratto di Carlo Stanghellini del 1924 ed un Autoritratto del
1964.
Il volto del migliore allievo di Maceo, Gino Mandolesi (1915-1955) è invece raffigurato in
un delicato disegno acquarellato dall’artista in età giovanile.
A se stessi intitolati sono poi i ritratti di altri ottimi pittori d’origine forlivese: Edgardo Zauli
Sajani, Amilcare Casati e Alfredo Zoli.
La mostra, è inserita nel percorso di visita di Palazzo Romagnoli e sarà visitabile fino al 17
giugno 2018 negli orari del museo.
16
dicembre 2017
Auto/Ritratti dal Novecento Forlivese
Dal 16 dicembre 2017 al 17 giugno 2018
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO ROMAGNOLI
Forlì, Via Cesare Albicini, 12, (Forlì-cesena)
Forlì, Via Cesare Albicini, 12, (Forlì-cesena)
Biglietti
ingresso alla mostra compreso nella tariffa dei Musei Civici (Palazzo
Romagnoli + Musei San Domenico):
Euro 5,00 - intero
Euro 3,00 – ridotto
Orario di apertura
dal martedì al venerdì ore 9,30 - 13,00
martedì pomeriggio ore 15,00 - 17,30
sabato, domenica e festivi ore 10,00 - 18,00
chiuso lunedì, 25 dicembre, 1° gennaio 2018
24 e 31 dicembre ore 9.30 - 13.30
Vernissage
16 Dicembre 2017, ore 17,00