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Avant GARD Retro. Retrospettiva di arte contemporanea
Anche quest’anno sarà possibile ammirare le creazioni di artisti emergenti e scegliere tra queste DEI REGALI D’AUTORE Per un Natale pieno di Arte e di Design
vi aspettiamo numerosi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Anche quest'anno sarà possibile ammirare le creazioni di artisti emergenti e scegliere tra queste
DEI REGALI D'AUTORE
Per un Natale pieno di Arte e di Design
La GARD, Galleria Arte Roma Design, realtà rivolta alla promozione e divulgazione di oggetti e complementi di arredo di autoproduzione e di opere d’arte di artisti emergenti,
Venerdì 4 dicembre inaugura l’esposizione “Avant Gard Retro”.
Numerosi artisti si confronteranno attraverso le loro opere, in un percorso artististico vario per linguaggi espressivi.
Questi ultimi vogliono rinnovare con l’esposizione il loro amore per l’arte in ogni sua forma, la Galleria GARD, dopo un’attenta selezione, ha scelto degli artisti che proprio tramite la loro arte, hanno ancora molto da dire. Il denominatore comune che è alla base di questa esposizione é costituito da un discorso centrato sulla forma. Nella sezione pittura troviamo il discorso formale gestuale del dripping per arrivare all’astrattismo geometrico, o ancora il segno materico per arrivare al grafo tipico dell’illustrazioni. Nella sezione fotografia, ogni scatto è centrato sulla forma che genera suggestioni create dal geometrismo che, in alcuni casi, arriva perfino a raggiungere il fascino della Optical-Art in un connubio, davvero ben riuscito, di arte e scienza. Linea, cerchio, forme psichedeliche, serializzazione degli elementi, danno avvio ad un viaggio dove la forza estetica diventa anche grande potenza di contenuto dell’immagine.
AvantGard – RetroGard è una esposizione enorme per una Galleria privata, non solo perché espongono ben 18 artisti per un totale di circa sessanta opere, quanto per la varietà dei linguaggi artistici utilizzati, degli stili, delle tecniche, e dei messaggi da comunicare.
GARD ha uno spazio multifunzionale di 500 mq dall’atmosfera newyorchese degli anni ottanta, situato in un giardino interno dell'ex zona industriale tra il Gazometro e la Piramide Cestia
La serata si concluderà con un'aperitivo al Rising.love, splendo spazio a due passi dalla Galleria www.risinglove.it
C'era una volta l'Idraulica Romana, una ditta di pronto intervento che per decenni ha risolto i disagi idrici nella capitale italiana. Nell'autunno 2008 le autocisterne che occupavano il capannone industriale in Via delle Conce, hanno lasciato il posto ad artisti e musicisti, in fondo e' sorto un palco, sul fianco un bancone bar. La dove c'erano attrezzi e tubature, ora ci sono divani e tavolini.
Gli artisti partecipanti Sono:
Bonaria Casu: Nasce a Cagliari nel 41, si trasferisce molto giovane a Roma dove attualmente ancora vive, da sempre amante della terra della natura e del contatto con essa, dedica per anni ogni momento libero alla sua campagna, si immerge nel difficile e a volte stancante lavoro manuale, zappando, seminando, irrigando e coltivando con passione, ogni centimetro disponibile della sua terra della casa in Umbria. Dal momento che lascia questa casa, cerca uno sfogo alternativo altrettanto appagante, così decide di portare la campagna in casa, lavorando un'altro tipo di terra " l'Argilla" si avvicina pian piano alla sua lavorazione, arrivando a realizzare tutto ciò che ha visto che le è stato vicino nelle campagne Umbre, interpretandolo in maniera estremamente personale quelle visioni.
Delinda Cecchelli: nata a Roma nel 1964, in un contesto famigliare da sempre volto all'esperienza pittorica e sperimentale, con un padre eclettico e affermato artista, Delinda Cecchelli fin dall'infanzia assapora e si impregna dell'odore dei colori ad olio, nonchè dell'emozione che le suscita ogni volta la magica creazione di un qualcosa che prima non c'era ed ora è lì bene impresso sulla tela, per lei bambina sembrava una magia ed è a tutt'oggi ancora così; infatti è solo in quell'odore che dice di riconoscersi ed ogni volta che "crea" qualcosa che prima non c'era si sente come guidata dai ricordi dell' infanzia e da una magica mano. A18 anni consegue la maturità artistica e subito dopo inizia una fase di ribellione, dovuta a profonde incomprensioni famigliari, che la porterà ad abbandonare l'arte e a rifiutarla per moltissimi anni. Negli anni '90 tornerà forte il desiderio di ricominciare ciò che aveva solo dolorosamente sospeso..SPERIMENTARE-RICERCARE-VIAGGIARE...Partecipa a collettive e personali riscuotendo molti riconoscimenti viene citata dalla critica e dalla stampa nazionale ed internazionale.Ogni opera è un percorso a sè ed una profonda esperienza di ricerca, preponderante è trovare la forza e l'equilibrio nei colori, la tavolozza è sempre estremamente variegata, il colore la luce forti decisi, il soggetto solo un mezzo, nessun messaggio da inviare ma solo ciò che vedi qui ed ora......io sono qui ed ora
Angela Consoli: Nata a Locorotondo (BA) nel 1973 consegue il diploma di Maturità d’Arte Applicata all’Istituto Statale d’Arte di Monopoli e nel 1997 il diploma di Laurea in Pittura all’ Accademia di Belle Arti di Bari. Consegue nel 2001 l’abilitazione all’insegnamento del Disegno e della Storia dell’Arte. Artista poliedrica che nell’espressione concettuale prepara incollaggi matrici di colore su supporti lignei. Di notevole impatto visivo la frammentazione scandita da ripetuti passaggi con tecniche e materiali differenti sempre ad ottenere una tridimensionalità tutta mediterranea. Sviluppa la sua ricerca nella rivitalizzazione di oggetti in disuso come residui di vecchie porte, piccole persiane, cassetti, semplici pezzi di legno , un tempo appartenuti a qualcuno, al quotidiano di qualcuno. Questi “contenitori di memoria” sono recuperati nei pressi di luoghi fortemente legati alla tradizione rurale del territorio pugliese ma abbandonati in epoca moderna: antiche masserie, trulli e lamie. Attraverso alchimie con altri oggetti di uso comune e interventi di stucco, acrilico, fotografie,messaggi verbali, video-installazioni, catrame e lacerazioni nella stessa materia,con una visione nuova, intensa e contemporanea Angela Consoli rimette in gioco questi “pezzi di vita”. Le sue opere sono complesse, stratificate, portano in superficie da una base di legno o di juta diverse ere fatte di stucco , smalti, acrilici, tesi al raggiungimento di un poetico quanto polimaterico informale - concettuale. Numerose e differenti le esperienze in personali e collettive di pittura e incisione in Italia e all’estero. Si occupa anche dell’organizzazione di eventi artistici; cura nel 2004 il percorso visivo di “Artitria “ Festival dell’Arte della valle d’Itria. Dal 2005 organizza e dirige il progetto Internazionale “ Porta Mediterraneo –giornate di ricerca artistica internazionale". Il progetto si divide in due fasi,il workshop, che si tiene alla Masseria “Santanna” in una contrada di Monopoli, ha la durata di dieci giorni e ospita ogni anno una quindicina di artisti stranieri e italiani che sperimentano e condividono idee, esperienze e realizzano opere in residenza (fotografie, dipinti, installazioni, sculture, video) e la mostra multimediale in cui le opere vengono esposte al pubblico.
Leonardo Cutini: Nato a Roma nel 1984, cresce in un'ambiente familiare estremamente creativo, l'illustrazione, la grafica , l'arte e la creatività in genere lo accompagnano nella crescita, si diploma al terzo liceo artistico e da allora è in continua sperimentazione, passa da un matriale all'altro, investe energie e risorse in macchinari che usa per le sue creazioni, le cose che lo appassionano sono molteplici e le sue opere lo dimostrano, brillante illustratore, fumettista, designer, appasionato di riciclo, esperto nella lavorazione dei metalli prevalentemente di recupero, le sue creazioni sono: insetti, lampade, monili, ogetti diuso quotidiano, pezzi da collezione e quadri. Ha lavorato in diversi campi, sempre legati all'arte, ma la mania del nuovo lo allonta dal quotidiano per catapultarlo in una sua dimensione creativa .
Rinaldo Cutini: Nato a Roma nel 1937, ha studiato grafica alla San Giacomo. Art Director sino al 74 presso l'agenzia internazionale di pubblicità Leo Burnett di Roma, si è dedicato poi alla libera professionee alla ricerca. Si interessa di graphic Design e comunicazione visiva.Usa metodi e tecniche sperimentali per la realizzazione dei suoi lavori.
Silvia Magistro: Arte come esperimento, come ricerca interna ed esterna di un mondo costruito su castelli di colore, su fili metallici e petali di fiori seccati. Come un funambolo sulla scia di un aereo fantasma mi diverto a navigare su percorsi alternativi, a inventare collage di immagini passate e future fermandomi semplicemente a guardare, seduta davanti alla finestra. E assecondo cosÏ il passare delle stagioni, l'invigorirsi di secchi steli autunnali anche solo colorandoli di rosso e giallo o adombrandoli nella notte blu. Arte come divertimento per il semplice fatto di potersi liberare da schemi ed obblighi e vivere il momento creativo sul ritmarsi di odio e amore, gioia e tristezza, esaltazione e desolazione. Arte come voglia di crescere e non crescere allo stesso tempo, una bambina che cerca di diventare una donna ma che si sorprende sempre quando sente un colore. Arte come bellezza e forgiatura minuziosa di un gioiello che diventa parte del corpo, cammina con esso e vive la sua giornata. Forme geometriche e morbide allo stesso tempo, materiali freddi e caldi che trovano l'unicit‡ nell'armonia che riescono a trasmettere. Arte come inizio di un percorso cresciuto parallelo a quelli che sono stati i miei studi scientifici e che mi ha portato a spaziare prima nella scrittura con varie pubblicazioni poi alla pittura con alcune mostre sia collettive che personali per arrivare ai gioielli e all'arte da indossare che chiude quasi un cerchio immaginario sul quale ruoto ogni giorno e dal quale spesso mi diverto a uscire.
Maria Carla Mancinelli: Nasce a Roma, dove vive e lavora. È laureata in archeologia. Da sempre appassionata alla pittura, in particolare a Paul Klee, ha disegnato e dipinto, fin da bambina, utilizzando soprattutto l’acquarello e frequentando corsi di approfondimento su questa tecnica. Tre anni fa, dopo una illuminante mostra su Robert Rauschenberg, ha iniziato a realizzare quadri riciclando materiali di risulta, come stoffe, legno, ferro, carta, organizzandoli su supporti anch’essi prevalentemente di recupero.
Jacopo Mandich: Nato a Roma 30.03.1979 laureato in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2005. Si occupa da anni di scultura con materiali di recupero specializzandosi nella lavorazione del ferro e del legno, ma sperimentando con tutti i materiali. Collabora e partecipa con gruppi e singoli artisti alla realizzazione di spettacoli, eventi, esposizioni e laboratori legati al riciclaggio artistico e alla sensibilizzazione eco-solidale. La forte passione per la materia, l’esaltazione della bellezza della natura il profondo legame con il mondo onirico sono cucite insieme in un vortice d’energia che rapisce e conquista l’osservatore. Assemblando scarti metallici: legacci, ritagli industriali, brandelli di macchine da scrivere ecc. con legno scolpito, rimediato dalle potature e abbattimenti urbani, da forma alle sensazioni e all’emozioni animando misteriose creature antropomorfe e masse dinamiche. La libertà espressiva è accentuata dall’uso di materiali “poveri” da i quali lo scultore, estrae l’essenza energetica e la potenza alchemica. Le storie assorbite e sopite nei “detriti” della nostra civiltà sono i simboli di cui si compone il suo linguaggio ludico e grottesco. Trascinando dal passato forse ancestrali si propone con la necessaria attenzione eco-sostenibile contemporanea, di ispirare l’osservatore a giocare verso la libertà.
Sabrina Marconi: Nata a Roma nel 1974, Sabrina Marconi inizia giovanissima le esperienze figurative e nel 1992, dopo aver ottenuto il Diploma di Maturità Artistica, si iscrive all’Istituto Europeo di Design (IED) di Roma, dove nel 1996 consegue il Diploma d’Illustrazione. Dal 1995 opera professionalmente nei settori di pubblicità, editoria, arte contemporanea e arredamento d’interni, partecipando inoltre a numerosi concorsi e mostre, nazionali e internazionali. Crescendo attraverso il disegno e la pittura ha sempre cercato in essi la più istintiva e sincera espressione di se stessa. Rifugio e allo stesso tempo strumento per comunicare con il mondo ed esprimere ciò che le appartiene, la sua arte rappresenta una continua ricerca di comunione con la vita, una confessione di profondi segreti, una citazione estemporanea, una liberazione sensoriale, un impulso vitale. E ciò che sembra una fine non è che un nuovo inizio, una fonte inesauribile di stimoli ad evolversi e ad andare avanti. Sempre avanti.
Emidio Mastrangioli: Nasce nel 1988 a Popoli (PE), ma risiede ed opera a Sulmona (AQ). Sin da piccolo si avverte in lui una particolare vena artistica, dimostrando soprattutto un’incredibile predisposizione per il disegno. All’età di dieci anni prova interesse per la musica. Sei anni più tardi, dopo un breve periodo di convalescenza dovuta a motivi di salute, abbandona gli studi intrapresi presso l’Istituto d’Arte della sua città, per consacrare e dedicare completamente la propria vita all’Arte pittorica. Generoso e disponibile nel suo piccolo verso gli altri, riserva però un carattere irrequieto ed a volte introverso ed autodistruttivo. Prosegue il percorso della formazione artistica in gran parte da autodidatta, avviata fin da quando aveva dodici anni. Continua a dipingere forsennatamente nature morte, ritratti e soprattutto paesaggi. Nasce così, al principio, la sua arte figurativa e le sue composizioni di nature morte, con le quali, dopo aver attraversato varie tappe, servite a completarsi, la sua ricerca lo spinge verso un nuovo obiettivo: “INFORMALE SEGNICO”. Tiene varie mostre in diversi paesi e città, nazionali ed estere tra cui: Roma, Padova, Ponza, Halle (Germania), ecc. Nel 2009 l’Artista abbandona quasi del tutto il figurativo, le sue opere che seguono offrono un linguaggio più originale. La sua pittura diventa personalissima. Pur essendo ancora molto giovane, questo è il periodo in cui si avverte l’evoluzione del suo stile, che può dirsi maturo. I caratteristici segni, scarabocchi, macchie di colore da lui rappresentate, diventano così, visionariamente, le sue continue muse ispiratrici. I “segni”, come se fossero incisi nella tela, possono presentarsi come un’entità più complessa e caratteristica, possono trovarsi sulla tela isolati o disposti in sequenza più o meno regolare, essendo il frutto di un lavoro calcolato. Si tratta di segni autonomi, ma proprio per questo dotati di nuove valenze allusive e di imprevedibili capacità evocatrici. Quello di Mastrangioli si può definire uno stile nuovo, che ha a che fare con il suo tormento per l’antico, come espressione della sua volontà di scoprire un nuovo codice personale di comunicazione nell’Arte. Queste sue opere dalle linee alterate, sono considerate il sigillo stilistico dell’artista, che lo rendono nettamente distinguibile e riconducibile a sé stesso.
Sonia Mazzoli: Nata a Roma il , 30 – 12 – 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima, manipolando argilla in un ambiente familiare artistico e creativo che assieme al gusto di creare dal nulla, le da la spinta iniziale. I suoi studi si concludono all'Accadiaemia di Belle Arti Di Roma. Inizia creando collezione di monili, accessori, sculture e complementi d’arredo, realizzate con materiali tradizionali per poi proseguire con le sue sperimentazioni, già dai primi lavori ha una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche, i negozi specializzati e la mania di conservare sempre tutto. Nel 1995 è socia fondatrice della GARD Galleria Arte Roma Design, dove cura la Direzione artistica
Annamaria Preziuso: Nasce nel 1980 ad Avellino dove vive e lavora. Si diploma nel 2005 in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Dopo aver lavorato per registi teatrali di Napoli ed collaborato con diversi team di architetti a progetti internazionali si dedica alle arti visive.
La sua ricerca visiva è incentrata soprattutto sulla fragilità della condizione umana nell’era post-moderna. Il tema spesso affrontato sono le problematiche sociali. Azioni apparentemente inutili, rielaborati in chiave ironica, confessano allo spettatore una sottile drammaticità. I soggetti preferiti sono persone molto vicine a lei e autoritratti. Questi restano a matita per sottolineare la loro fragilità. L’artista potrebbe cancellarli in qualsiasi momento, un potere divino a cui molti aspirano. Ha esposto in Look at me e poi Humans and Gods presso Infantellina Art Gallery di Berlino nel 2009, in Il segreto di Eva presso la Primo Piano Living Gallery di Lecce nel 2008, Italian Feeling curato da Francesco Elisei presso Magic Market Place nel Convention Center di Las Vegas nel 2008, in Freeshout Feir Festival di Prato nel 2006.
Elisabetta Tommasoni: Nasce a Roma, dove attualmente vive e lavora. Comincia tardi ad interessarsi alla pittura e lo fa in maniera graduale, prima da autodidatta, poi frequenta la scuola di pittura “La Porta Blu” di Via del Pellegrino a Roma, la scuola di nudo della Libera Accademia di Belle Arti e diversi circoli artistici dove si confronta con gli altri pittori. Ama dipingere corpi femminili a volte sensuali a volte spigolosi, spesso senza volto, paesaggi fantastici, una natura spettacolare rappresentata in modo surreale, sempre alla ricerca di nuove emozioni, con colorazioni intense e forti contrasti cromatici. Da sempre interessata alla fotografia, i suoi scatti diventano sempre più spesso opere pittoriche, sovrappone ed integra le sue due passioni stampando fotografie su tela e dipingendole successivamente. La contaminazione, tanto cara agli artisti contemporanei, diventa per lei fonte inarrestabile di nuove strategie pittoriche. Dipinge e fotografa l’acqua del mare, le cascate, le fontane, insomma tutto ciò che “scorre”. Le sue tele rappresentano spesso atmosfere oniriche e contengono tutte, anche quelle apparentemente più cupe, spiragli luminosi e vie d’uscita in una visione della vita e dell’arte sempre in divenire, mai monotona, mai uguale.
Francesco Varesano: Nato a Roma il 23.05.1956 dove vive e lavora. E'autodidatta, impegnato da sempre nelle arti grafiche, ha sperimentato inizialmente la tecnica ad olio per passare successivamente all'acquerello liquido. A questo periodo ha dedicato molte energie, dove una ricerca minuziosa del “particolare insignificante del quotidiano”e l'attenzione per certi angoli banali e dimenticati hanno caratterizzato il suo lavoro.La produzione di questo periodo è minima, la minuziosa tecnica usata non gli permette una grossa produzione, ma è sicuramente intenso e costante l'impegno e l'interesse che lo distingue ; nascono in questa fase i disegni definiti degli intrecci labirintici, l'osservatore viene attratto dagli angoli più in ombra e nascosti, vengono messi in risalto quegli oggetti dove non viene mai posato lo sguardo, i materiali rappresentati assumono un valore e un interesse nuovo. Afferma l'autore a questo proposito “osservare con intensità l'insignificante accumulo dei vari materiali, mi porta a considerare e pensare l'essenza stessa della materia, delle molecole, degli atomi, di noi stessi. Mi attira e mi spaventa l'infinitamente piccolo, dove il mistero, il caos e lo smarrimento umano lasciano sgomenti, dove siamo incapaci di dare risposte”. L'attuale fase produttiva, definita “assemblaggio del riciclo artistico”è la naturale evoluzione delle precedenti , più intensa e adulta , evidenzia una maturità artistica nuova , arricchita da una forte e positiva ricerca in un campo completamente diverso. Trovare, dichiara l'autore “trovare materiali nei luoghi più comuni e banali dei percorsi quotidiani è diventato un esercizio appassionato. Vedere, negli oggetti semplici e insignificanti della vita potenzialità infinite per un nuovo impiego creativo, mi procura emozioni non sempre spiegabili. Vedere dove la maggior parte ignora, dove nessuno posa lo sguardo, l'idea che da un oggetto buttato, rifiutato possa con la fantasia, la creatività, la manualità, nascere un altro percorso, anche artistico è entusiasmante. Il recupero di materiali semplici prodotti e successivamente scartati dal consumismo, la loro trasformazione forse in poesia mi pone in relazione di equilibrio e armonia col resto del mondo e con me stesso”.
04
dicembre 2009
Avant GARD Retro. Retrospettiva di arte contemporanea
Dal 04 al 22 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA GARD
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Biglietti
libero
Orario di apertura
16 - 19.30
Vernissage
4 Dicembre 2009, 18.30
Autore
Curatore