Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Avish Khebrehzadeh – The Blue Paintings
I personaggi rappresentati in queste opere sono quasi sempre immobili, ermetici, chiusi nella loro malinconica solitudine, rappresentati con estrema libertà di elaborazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 18 maggio 2006 alle ore 19,00 si inaugura presso la galleria S.A.L.E.S, la personale The Blue Paintings di Avish Khebrehzadeh (Teheran, 1969).
L’artista, che attualmente vive e lavora tra Washington e New York, in questa occasione presenta una serie di opere realizzate, per la prima volta, con la tecnica del colore ad olio. Tratti decisi e sicuri di pennellate, trasparenze e piccoli colpi di luce raffigurano con essenzialità oggetti, animali, persone. I quadri di Avish costituiscono il supporto ideale per trasmettere la propria sognante ed effimera visione del mondo.
I personaggi rappresentati in queste opere sono quasi sempre immobili, ermetici, chiusi nella loro malinconica solitudine, rappresentati con estrema libertà di elaborazione.
Frammenti di immagini dove trasfigurazioni e resa naturalistica trovano forme di concreta unità nel confronto dialettico tra realtà e sogno.
Rappresentazioni emblematiche, fortemente aderenti al senso della vita e tuttavia raffreddate in una sorta di astrazione, semplicemente allusive, evocanti il disagio contemporaneo della perdita d’identità.
“L’arte di Avish Khebrehzadeh sembra rifarsi a una tradizione millenaria, ai racconti trasmessi di generazione in generazione, alle fiabe persiane che ha ascoltato crescendo a Teheran. L’esilio dal suo paese natale, i diversi contesti dove è cresciuta, le varie identità che si sono sovrapposte, le distanze che tutti questi elementi creano nella visione di se stessa, contribuiscono al senso di straniamento presente nella sua opera. ...Sarebbe facile presupporre una visione anche politica, per un’artista che ha vissuto in prima persona le scosse storiche che hanno coinvolto il suo paese, ma Avish trasmette diversamente il senso di solitudine, le faglie della memoria (rendendo la sua opera universale). La sua arte, anche se storicamente decontestualizzata, può soltanto rispecchiarsi nel presente poiché illustra la “mancanza spirituale, … una solitudine che non necessariamente ha a che fare con la distanza geografica, quanto piuttosto con la povertà di comunicazione”. (Mirène Arsanios)
Premiata alla 50° Biennale di Venezia 2003, ha partecipato a numerose mostre tra cui si ricordano le personali: Zwischen den Bäumen, Kunstverein Ludwigsburg, Ludwigsburg (Germania) 2001; Amongst the Trees , David Silverstein Gallery, New York, 2002; Viewers and the Circus, Macy Gallery, Columbia University, New York, 2002; Susan Inglett. Gallery, New York, 2006; Conner Contemporary Art, Washington D.C., 2006. Tra le collettive: 6th International Istanbul Biennial, Istanbul, 1999; Waterfront International ArtExhibition, Vikingsberg Art Museum, Helsingborg, Danimarca, 2000; God is in the Details - Films et vidéos d' animation, Centre d' Art Contemporain, Genève, Svizzera, 2001; Animations, P.S.1, New York, 2001; Sense of Wonder, Herzlija Museum of Art, Herzlija, Israele, 2001; Animations, Kunst-Werke, Berlin, 2003; The hidden half, Iranian women directors, Smithsonian Freer Gallery of Art, Washington D.C., 2003; 50° Biennale d' Arte di Venezia, 2003; Movies without Cinema - The Animation and Contemporary Art, The Brno House of Arts, Brno, Repubblica Ceca, 2004; KunstFilmBiennale, Ludwig Museum, Cologne, Germania, 2004; From Dust to Dusk, Charlottenborg Exhibition Hall, Copenhagen, 2004; Curator’s Choice, Corcoran Museum, Washington D.C., 2004; Persian Gardens, Museum of Contemporary Art, Tehran, 2004; Mediterraneans, MACRO Mattatoio, Roma, 2005; Trasparenz, Frauenmuseum, Bonn, 2005; Telltale, Ewha Art Centre, Seoul; ...O luna tu... , ARCOS Museo d’Arte Contemporanea Sannio, Benevento, Italia, 2005; Sketch in Motion, Sketch Gallery, London, 2006; Louis Tiffany Foundation Prize, New York
L’artista, che attualmente vive e lavora tra Washington e New York, in questa occasione presenta una serie di opere realizzate, per la prima volta, con la tecnica del colore ad olio. Tratti decisi e sicuri di pennellate, trasparenze e piccoli colpi di luce raffigurano con essenzialità oggetti, animali, persone. I quadri di Avish costituiscono il supporto ideale per trasmettere la propria sognante ed effimera visione del mondo.
I personaggi rappresentati in queste opere sono quasi sempre immobili, ermetici, chiusi nella loro malinconica solitudine, rappresentati con estrema libertà di elaborazione.
Frammenti di immagini dove trasfigurazioni e resa naturalistica trovano forme di concreta unità nel confronto dialettico tra realtà e sogno.
Rappresentazioni emblematiche, fortemente aderenti al senso della vita e tuttavia raffreddate in una sorta di astrazione, semplicemente allusive, evocanti il disagio contemporaneo della perdita d’identità.
“L’arte di Avish Khebrehzadeh sembra rifarsi a una tradizione millenaria, ai racconti trasmessi di generazione in generazione, alle fiabe persiane che ha ascoltato crescendo a Teheran. L’esilio dal suo paese natale, i diversi contesti dove è cresciuta, le varie identità che si sono sovrapposte, le distanze che tutti questi elementi creano nella visione di se stessa, contribuiscono al senso di straniamento presente nella sua opera. ...Sarebbe facile presupporre una visione anche politica, per un’artista che ha vissuto in prima persona le scosse storiche che hanno coinvolto il suo paese, ma Avish trasmette diversamente il senso di solitudine, le faglie della memoria (rendendo la sua opera universale). La sua arte, anche se storicamente decontestualizzata, può soltanto rispecchiarsi nel presente poiché illustra la “mancanza spirituale, … una solitudine che non necessariamente ha a che fare con la distanza geografica, quanto piuttosto con la povertà di comunicazione”. (Mirène Arsanios)
Premiata alla 50° Biennale di Venezia 2003, ha partecipato a numerose mostre tra cui si ricordano le personali: Zwischen den Bäumen, Kunstverein Ludwigsburg, Ludwigsburg (Germania) 2001; Amongst the Trees , David Silverstein Gallery, New York, 2002; Viewers and the Circus, Macy Gallery, Columbia University, New York, 2002; Susan Inglett. Gallery, New York, 2006; Conner Contemporary Art, Washington D.C., 2006. Tra le collettive: 6th International Istanbul Biennial, Istanbul, 1999; Waterfront International ArtExhibition, Vikingsberg Art Museum, Helsingborg, Danimarca, 2000; God is in the Details - Films et vidéos d' animation, Centre d' Art Contemporain, Genève, Svizzera, 2001; Animations, P.S.1, New York, 2001; Sense of Wonder, Herzlija Museum of Art, Herzlija, Israele, 2001; Animations, Kunst-Werke, Berlin, 2003; The hidden half, Iranian women directors, Smithsonian Freer Gallery of Art, Washington D.C., 2003; 50° Biennale d' Arte di Venezia, 2003; Movies without Cinema - The Animation and Contemporary Art, The Brno House of Arts, Brno, Repubblica Ceca, 2004; KunstFilmBiennale, Ludwig Museum, Cologne, Germania, 2004; From Dust to Dusk, Charlottenborg Exhibition Hall, Copenhagen, 2004; Curator’s Choice, Corcoran Museum, Washington D.C., 2004; Persian Gardens, Museum of Contemporary Art, Tehran, 2004; Mediterraneans, MACRO Mattatoio, Roma, 2005; Trasparenz, Frauenmuseum, Bonn, 2005; Telltale, Ewha Art Centre, Seoul; ...O luna tu... , ARCOS Museo d’Arte Contemporanea Sannio, Benevento, Italia, 2005; Sketch in Motion, Sketch Gallery, London, 2006; Louis Tiffany Foundation Prize, New York
18
maggio 2006
Avish Khebrehzadeh – The Blue Paintings
Dal 18 maggio al 28 luglio 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO SALES DI NORBERTO RUGGERI
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle 19,30
Vernissage
18 Maggio 2006, ore 19
Autore