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Aviva Silverman – We Have Decided Not To Die
Seconda mostra personale in galleria di Aviva Silverman, We Have Decided Not To Die.
Comunicato stampa
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"If only one were not obliged to disappear in the end. If only one could practice how not to vanish forever. "
- Arakawa + Gins, Reversible Destiny/ We Have Decided Not to Die., 1997
L’installazione di Silverman, We Have Decided Not to Die, prende come punto di partenza il ferromodellismo. Viaggiando in loop infiniti, i vagoni del treno trasportano un insieme di statuine di plastica prodotte in serie rappresentanti donne cattoliche in preghiera, lottatori della WWE, chimere e personaggi dal film Spawn. La sua litania di forme evoca una convulsa matrice di storia, sessualità, consumismo e santità in miniatura.Sul retro del treno si trova la citazione di Giovanni 14:23 - “Chi mi ama mi segua”.
Qui, Silverman porta avanti la sua più ampia indagine sui modelli ciclici e su come si manifestino sia nella religione che nel capitalismo. Eterni ritorni e ricorrenze - affinità materiali di desideri spirituali e metodi di fabbricazione secolare.La moltitudine di valori impliciti del suo carico di plastica converge nel tema della produzione di massa, comportandosi come un faro di riverenza contraddittoria. We Have Decided Not To Die si confronta con le ripetizioni della storia, domandandosi quale massa critica potrebbe interromperne i ritmi; perché ancora seguiamo il suo treno.
Aviva Silverman ( 1986, New York) lavora con scultura, performance, fotografia e teatro. Tra le sue mostre personali e performance: Protect Me From What I Am, Swiss Institute, New York (2019) e Twister al MoMA P.S.1 (2016). Mostre collettive: Greater New York, MoMA P.S.1, New York (2015); It Can Howl, Atlanta Contemporary, Atlanta, Georgia (2016); e I Surrender Dear, Salzburger Kunstverein, Salisburgo, Austria (2016)
- Arakawa + Gins, Reversible Destiny/ We Have Decided Not to Die., 1997
L’installazione di Silverman, We Have Decided Not to Die, prende come punto di partenza il ferromodellismo. Viaggiando in loop infiniti, i vagoni del treno trasportano un insieme di statuine di plastica prodotte in serie rappresentanti donne cattoliche in preghiera, lottatori della WWE, chimere e personaggi dal film Spawn. La sua litania di forme evoca una convulsa matrice di storia, sessualità, consumismo e santità in miniatura.Sul retro del treno si trova la citazione di Giovanni 14:23 - “Chi mi ama mi segua”.
Qui, Silverman porta avanti la sua più ampia indagine sui modelli ciclici e su come si manifestino sia nella religione che nel capitalismo. Eterni ritorni e ricorrenze - affinità materiali di desideri spirituali e metodi di fabbricazione secolare.La moltitudine di valori impliciti del suo carico di plastica converge nel tema della produzione di massa, comportandosi come un faro di riverenza contraddittoria. We Have Decided Not To Die si confronta con le ripetizioni della storia, domandandosi quale massa critica potrebbe interromperne i ritmi; perché ancora seguiamo il suo treno.
Aviva Silverman ( 1986, New York) lavora con scultura, performance, fotografia e teatro. Tra le sue mostre personali e performance: Protect Me From What I Am, Swiss Institute, New York (2019) e Twister al MoMA P.S.1 (2016). Mostre collettive: Greater New York, MoMA P.S.1, New York (2015); It Can Howl, Atlanta Contemporary, Atlanta, Georgia (2016); e I Surrender Dear, Salzburger Kunstverein, Salisburgo, Austria (2016)
27
settembre 2019
Aviva Silverman – We Have Decided Not To Die
Dal 27 settembre al 30 novembre 2019
arte contemporanea
personale
personale
Location
VEDA
Firenze, Via delle Cascine, 35, (Firenze)
Firenze, Via delle Cascine, 35, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a sabato, ore 10-13 e 15-19
Vernissage
27 Settembre 2019, ore 18.30
Sito web
Autore