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Avvistamenti
Quattordicesima edizione della Mostra Internazionale del Video e del Cinema d’Autore
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Cineclub Canudo organizza da martedì 27 a sabato 31 dicembre 2016 presso il Laboratorio
Urbano Palazzo Tupputi a Bisceglie, in Via Cardinale Dell’Olio 30, la quattordicesima edizione
della Mostra Internazionale del Video e del Cinema d’Autore Avvistamenti, curata da Antonio
Musci, Daniela Di Niso e Bruno Di Marino e realizzata con il patrocinio dell’Assessorato
all'Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia e del Comune di Bisceglie.
Si comincia martedì 27 dicembre alle ore 19.30, con l’inaugurazione della mostra “Stookatzart”,
dedicata all’artista pugliese Vittorino Curci, il quale dialogherà con lo studioso di immagini in
movimento Bruno di Marino e il compositore Gabriele Panico, per poi proseguire, alle 20.30, con
un reading poetico con sassofono. La mostra sarà visitabile, dopo l’inaugurazione, dal lunedì al
venerdì dalle ore 18.30 alle 20.30 fino al 27 gennaio 2017.
Il 27 dicembre si prosegue alle ore 21.00 con la presentazione del libro “Oltre i bordi dello
schermo” di Bruno Di Marino, cui seguirà una selezione di film e video di autori internazionali
intervistati nel libro, molti dei quali sono stati ospiti ad “Avvistamenti”.
Il 28 alle ore 19.30 si riparte con la rassegna “Made in Italy”, una collettiva di oltre trenta autori
italiani tra i più interessanti nel panorama della sperimentazione tra video e cinema in Italia. Le
proiezioni si svolgeranno ogni giorno dal 28 al 30 dicembre alle ore 19.30 e alle 21.30, mentre il
31 dicembre in programma Last night party, con cui si saluta il nuovo anno, festeggiando
insieme i primi 15 anni di Avvistamenti.
Il programma di quest’anno prevede inoltre due incursioni sonore del compositore Gabriele
Panico, la prima mercoledì 28 alle ore 21 con Vittorino Curci e la seconda giovedì 29 alle 21
con Michele Sambin, nell’ambito del progetto “Sonimage”, il cui proposito, citando Jean-Luc
Godard, è «Usare immagini e suoni come denti e labbra con cui mordere».
Avvistamenti è un progetto articolato che il Cineclub Canudo ha avviato nel 2002 a Bisceglie,
recuperando il senso e la storia dell’antico nome della città, Vigiliae: letteralmente sentinella,
vedetta, si riferisce alla sua storica vocazione all’avvistamento, data la strategica collocazione sul
mare. Avvistare vuol dire guardare lontano, vedere ciò che è distante o non facilmente visibile
all’occhio umano. L’avvistamento presuppone dei confini da varcare, dunque la distanza non è
intesa come barriera, ma come distesa che si offre al vedere, un territorio da esplorare, in cui
avventurarsi per primi. Avvistamenti, fin dalla sua prima edizione, si pone come punto di
riferimento per la ricerca e la sperimentazione in ambito artistico, tra video, cinema, musica, teatro
e arte contemporanea, con proiezioni, mostre, videoinstallazioni, workshop, incontri e performance
dal vivo degli artisti invitati. Il progetto va a completare l'edizione 2016, che ha visto durante
l’estate, presso la sede del Laboratorio Urbano di Bisceglie, la realizzazione di workshop,
proiezioni, sonorizzazioni e incontri con artisti e curatori.
«Poeta, musicista, performer, pittore, disegnatore, Vittorino Curci è una figura versatile nel
panorama della sperimentazione. Verrebbe da dire: peccato che non si sia dedicato anche alle
immagini in movimento, poiché avrebbe ulteriormente arricchito il suo immaginario, peraltro già
ricco visivamente. Basta scorrere le sue opere grafico-pittoriche per comprendere la rete
complessa di influenze: Art Brut, espressionismo e surrealismo in primis, con sconfinamenti,
citazioni, prelievi dal mondo del fumetto e un gusto per l’impaginazione decisamente da graphic
designer, il tutto condito con un profondo senso dell’ironia. Dietro il suo stile, ostinatamente
primitivista e “brut” ma anche terribilmente attuale, contemporaneo, si cela in realtà una
straordinaria capacità di equilibrare campiture cromatiche, segni, lettering, creando una vera e
propria jam-session totalmente ritmica e musicale. In questo senso il segno pittorico di Curci –
dove il colore e il bianco e nero si alternano o si sposano felicemente, in alcuni casi declinando
verso il monocromo – sembra essere un prolungamento della sua attività di sassofonista. E,
viceversa, le improvvisazioni musicali estendono il suono verso altre dimensioni: lo spazio della
pagina, il luogo della performance. Si avverte fortissima la sua adesione alla poesia visiva e
sonora, aggiornata e ripensata, tuttavia, nell’era della post-modernità. La fusione di tutto ciò è un
patchwork, un collage (tecnica che ritorna anche in alcune sue composizioni pittoriche) solo
apparentemente caotico, in realtà molto calcolato. Singolare ed efficace nell’arte di Curci, il
continuo bilanciamento tra astrazione e figurazione, pennellata e segno stilizzato. Vedere esposte
tutte insieme le sue composizioni, amplifica ancor più questa architettura visiva fatta di pesi e
contrappesi, vuoti e pieni: anche se – a pensarci bene – il vuoto davvero non esiste nel suo
universo, anzi sembrerebbe che Curci sia affetto da horror vacui. Ma rappresenta anche una sfida
percettiva agli occhi dello spettatore, risucchiato in un unico flusso continuo di segni e parole,
combinate in un sistema polifonico sospeso tra l’avanguardia futurista e l’immediatezza della
Street Art. Alcune opere, del resto, acquistano senso e assumono la forma di un dialogo musicale,
solo se “montate” grazie a un sapiente allestimento. Così, dopo aver divorato e bevuto le creazioni
di Curci, si ha la sensazione netta che il movimento non manchi affatto nel suo immaginario. Un
immaginario squisitamente audio-visivo.
L’appuntamento con Made in Italy è ormai un’abitudine consolidata di “Avvistamenti”. Più che una
vera e propria mappatura o panoramica sulle opere sperimentali italiane recenti, questa sezione
serve soprattutto a contarsi, a riunire autori che magari sono già passati nelle precedenti edizioni di
questo non-festival e che aggiornano il pubblico sui loro risultati più recenti. E’ il caso di
Boccassini, Dongiovanni, Insana, Matarazzo, Meneghetti, Nanni, Sambin, Ticozzi (che torna ad
“Avvistamenti” con Inseguire il vento dopo il recente Premio Speciale della giuria “Italiana.doc” al
Torino Film Festival per il suo ultimo film, Moo Ya) e altri. Accanto ad essi, naturalmente, ecco
filmmaker che non sono mai stati ospiti della manifestazione e soprattutto una nutrita schiera di
donne: da Anna Marziano ad Elisabetta Pandimiglio, da Ilaria Pezone a Rossella Piccinno. L’idea è
comunque sempre quella di dare visibilità a film che non ambiscono ai circuiti ufficiali, ma anche
quella di costituire una rete, di mettere in contatto tra loro gli autori. Perché a questo servono le
rassegne. “Avvistamenti” nell’arco di quasi quindici anni può naturalmente vantare alcune scoperte
e riscoperte: filmmaker che ha consacrato e che poi hanno presentato le loro opere in ambiti più
importanti. L’omaggio dello scorso anno a una delle figure più interessanti e inclassificabili della
scena indipendente come Luca Ferri, ha una “coda” in questa edizione con Colombi, apprezzato
all’ultima Mostra di Venezia. Ma un altro aspetto interessante della selezione sono i numerosi
autori italiani che ormai lavorano all’estero e che quindi si misurano con un contesto internazionale
denso di stimoli. Dalla Germania (Boccassini) alla Svezia (Picchi), dagli Stati Uniti (Mendoza) alla
Francia (Marziano e Piccinno). Entrando nel merito, anche quest’anno i colori della
sperimentazione assumono diverse sfumature: dalle interferenze astratte o le visioni oniriche di
Menegazzo e Pernisa (presenti con diversi lavori) all’immaginario 3D da videogame raffinato e
concettuale di Igor Imhoff, dal documentario sperimentale di Francioni e Cheng (il bellissimo La
tomba del tuffatore) al found-footage con sfumature di cut-up di Core e Scacchioli (anche loro
ospiti nella passata edizione). E con Baroni, Capuzzi, Dainotti, de Ceglia, Porta, Romano,
L’Innocente, sono oltre trenta gli autori presenti nella vetrina post-natalizia di “Avvistamenti”, di cui
è difficile dar conto in maniera esauriente, l’unica soluzione è augurare buona visione a tutti»
MARTEDÌ 27 DICEMBRE
VITTORINO CURCI
ORE 19.30
inaugurazione mostra
STOOKATZART
ORE 20.30
reading poetico con sassofono
OLTRE I BORDI DELLO SCHERMO
di Bruno Di Marino
ORE 21.00
presentazione del libro
A SEGUIRE
selezione di film e video di autori intervistati nel libro
a cura di Bruno Di Marino
MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE
MADE IN ITALY
a cura di Antonio Musci
ORE 19.30
proiezioni
Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa
Iconostasi (Italia, 2015 - 16' 09'')
Rothkonite (Italia, 2015 - 2' 53'')
Obsolescenza programmata (Italia, 2016 - 19' 31'') [Anteprima]
Psicopompo (Italia, 2016 - 33' 33'') [Anteprima]
A SEGUIRE
incontro con gli autori
SONIMAGE
a cura di Antonio Musci e Gabriele Panico
ORE 21.00
incursione sonora
Gabriele Panico vs Vittorino Curci [Anteprima]
ORE 21.30
proiezioni
Claudio Romano, Elisabetta L’Innocente - Con il vento (Italia, 2016 - 9')
Fabio Scacchioli, Vincenzo Core – Bang Utot (Italia, 2015 - 26' 48'')
Giuseppe Boccassini - Orbit (Italia/Germania, 2016 – 15')
Yan Cheng, Federico Francioni – La tomba del Tuffatore (Italia, 2015 - 30')
Luca Ferri - Colombi (Italia, 2016 - 20')
Christian Mendoza - Tiefe (USA, 2016 – 9' 06'') [Anteprima]
A SEGUIRE
incontro con gli autori
GIOVEDÌ 29 DICEMBRE
MADE IN ITALY
a cura di Antonio Musci
ORE 19.30
proiezioni
Rossella Piccinno
The recall of the songbird (Francia, 2010 - 9' 56'')
In Limine (Francia/Portogallo, 2014 - 24' 45'') [Anteprima]
Déhalage (Francia, 2014 - 28' 48'') [Anteprima]
A SEGUIRE
incontro con l’autore
SONIMAGE
a cura di Antonio Musci e Gabriele Panico
ORE 21.00
sonorizzazione di materiali video di Michele Sambin
VEDO SUONO
Michele Sambin, Gabriele Panico [Anteprima]
ORE 21.30
proiezioni
Michele Sambin - Diogene 1977_2016 (Italia, 1977/2016 – 5' 32'') [Anteprima]
Roberto Nanni - Dolce vagare in sacri luoghi selvaggi (Italia, 1989 - 10' 46'')
Antonello Matarazzo – Happy Endings (Italia, 2016 – 5' 30'')
Elisabetta Pandimiglio, César Meneghetti, Fabio Rosi - Svolte (Italia, 2012 - 7')
César Meneghetti - This orient V.3 (Italia, 2010 - 6')
Francesco Dongiovanni - Anapeson (Italia, 2015 - 40')
A SEGUIRE
incontro con gli autori
VENERDÌ 30 DICEMBRE
MADE IN ITALY
a cura di Antonio Musci
ORE 19.30
proiezione
Filippo Ticozzi - Inseguire il vento (Italia, 2013 - 58')
A SEGUIRE
incontro con l’autore
ORE 21.30
proiezioni
Domenico de Ceglia, Serena Porta - Seaduction: the Tale of the Tail (Italia, 2016 – 15')
Igor Imhoff - Planets (Italia, 2012 - 9' 11'')
Ilaria Pezone - 1510. Sogno su Carta Impressa con Video (Italia, 2015 - 7')
Alberto Baroni - Impero (Italia, 2015 – 13' 50'')
Salvatore Insana - Inganni (Italia, 2016 - 9' 47'') [Anteprima]
Alessandro G. Capuzzi, Emanuele Dainotti – Santa Teresa (Italia, 2016 - 12')
Anna Marziano – Orizzonti! Orizzonti! (Italia/Germania/Francia, 2014 - 11') [Anteprima]
Cristina Picchi - Champ des Possibles (Canada/Italia/Svezia, 2015 - 14')
A SEGUIRE
incontro con gli autori
Urbano Palazzo Tupputi a Bisceglie, in Via Cardinale Dell’Olio 30, la quattordicesima edizione
della Mostra Internazionale del Video e del Cinema d’Autore Avvistamenti, curata da Antonio
Musci, Daniela Di Niso e Bruno Di Marino e realizzata con il patrocinio dell’Assessorato
all'Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia e del Comune di Bisceglie.
Si comincia martedì 27 dicembre alle ore 19.30, con l’inaugurazione della mostra “Stookatzart”,
dedicata all’artista pugliese Vittorino Curci, il quale dialogherà con lo studioso di immagini in
movimento Bruno di Marino e il compositore Gabriele Panico, per poi proseguire, alle 20.30, con
un reading poetico con sassofono. La mostra sarà visitabile, dopo l’inaugurazione, dal lunedì al
venerdì dalle ore 18.30 alle 20.30 fino al 27 gennaio 2017.
Il 27 dicembre si prosegue alle ore 21.00 con la presentazione del libro “Oltre i bordi dello
schermo” di Bruno Di Marino, cui seguirà una selezione di film e video di autori internazionali
intervistati nel libro, molti dei quali sono stati ospiti ad “Avvistamenti”.
Il 28 alle ore 19.30 si riparte con la rassegna “Made in Italy”, una collettiva di oltre trenta autori
italiani tra i più interessanti nel panorama della sperimentazione tra video e cinema in Italia. Le
proiezioni si svolgeranno ogni giorno dal 28 al 30 dicembre alle ore 19.30 e alle 21.30, mentre il
31 dicembre in programma Last night party, con cui si saluta il nuovo anno, festeggiando
insieme i primi 15 anni di Avvistamenti.
Il programma di quest’anno prevede inoltre due incursioni sonore del compositore Gabriele
Panico, la prima mercoledì 28 alle ore 21 con Vittorino Curci e la seconda giovedì 29 alle 21
con Michele Sambin, nell’ambito del progetto “Sonimage”, il cui proposito, citando Jean-Luc
Godard, è «Usare immagini e suoni come denti e labbra con cui mordere».
Avvistamenti è un progetto articolato che il Cineclub Canudo ha avviato nel 2002 a Bisceglie,
recuperando il senso e la storia dell’antico nome della città, Vigiliae: letteralmente sentinella,
vedetta, si riferisce alla sua storica vocazione all’avvistamento, data la strategica collocazione sul
mare. Avvistare vuol dire guardare lontano, vedere ciò che è distante o non facilmente visibile
all’occhio umano. L’avvistamento presuppone dei confini da varcare, dunque la distanza non è
intesa come barriera, ma come distesa che si offre al vedere, un territorio da esplorare, in cui
avventurarsi per primi. Avvistamenti, fin dalla sua prima edizione, si pone come punto di
riferimento per la ricerca e la sperimentazione in ambito artistico, tra video, cinema, musica, teatro
e arte contemporanea, con proiezioni, mostre, videoinstallazioni, workshop, incontri e performance
dal vivo degli artisti invitati. Il progetto va a completare l'edizione 2016, che ha visto durante
l’estate, presso la sede del Laboratorio Urbano di Bisceglie, la realizzazione di workshop,
proiezioni, sonorizzazioni e incontri con artisti e curatori.
«Poeta, musicista, performer, pittore, disegnatore, Vittorino Curci è una figura versatile nel
panorama della sperimentazione. Verrebbe da dire: peccato che non si sia dedicato anche alle
immagini in movimento, poiché avrebbe ulteriormente arricchito il suo immaginario, peraltro già
ricco visivamente. Basta scorrere le sue opere grafico-pittoriche per comprendere la rete
complessa di influenze: Art Brut, espressionismo e surrealismo in primis, con sconfinamenti,
citazioni, prelievi dal mondo del fumetto e un gusto per l’impaginazione decisamente da graphic
designer, il tutto condito con un profondo senso dell’ironia. Dietro il suo stile, ostinatamente
primitivista e “brut” ma anche terribilmente attuale, contemporaneo, si cela in realtà una
straordinaria capacità di equilibrare campiture cromatiche, segni, lettering, creando una vera e
propria jam-session totalmente ritmica e musicale. In questo senso il segno pittorico di Curci –
dove il colore e il bianco e nero si alternano o si sposano felicemente, in alcuni casi declinando
verso il monocromo – sembra essere un prolungamento della sua attività di sassofonista. E,
viceversa, le improvvisazioni musicali estendono il suono verso altre dimensioni: lo spazio della
pagina, il luogo della performance. Si avverte fortissima la sua adesione alla poesia visiva e
sonora, aggiornata e ripensata, tuttavia, nell’era della post-modernità. La fusione di tutto ciò è un
patchwork, un collage (tecnica che ritorna anche in alcune sue composizioni pittoriche) solo
apparentemente caotico, in realtà molto calcolato. Singolare ed efficace nell’arte di Curci, il
continuo bilanciamento tra astrazione e figurazione, pennellata e segno stilizzato. Vedere esposte
tutte insieme le sue composizioni, amplifica ancor più questa architettura visiva fatta di pesi e
contrappesi, vuoti e pieni: anche se – a pensarci bene – il vuoto davvero non esiste nel suo
universo, anzi sembrerebbe che Curci sia affetto da horror vacui. Ma rappresenta anche una sfida
percettiva agli occhi dello spettatore, risucchiato in un unico flusso continuo di segni e parole,
combinate in un sistema polifonico sospeso tra l’avanguardia futurista e l’immediatezza della
Street Art. Alcune opere, del resto, acquistano senso e assumono la forma di un dialogo musicale,
solo se “montate” grazie a un sapiente allestimento. Così, dopo aver divorato e bevuto le creazioni
di Curci, si ha la sensazione netta che il movimento non manchi affatto nel suo immaginario. Un
immaginario squisitamente audio-visivo.
L’appuntamento con Made in Italy è ormai un’abitudine consolidata di “Avvistamenti”. Più che una
vera e propria mappatura o panoramica sulle opere sperimentali italiane recenti, questa sezione
serve soprattutto a contarsi, a riunire autori che magari sono già passati nelle precedenti edizioni di
questo non-festival e che aggiornano il pubblico sui loro risultati più recenti. E’ il caso di
Boccassini, Dongiovanni, Insana, Matarazzo, Meneghetti, Nanni, Sambin, Ticozzi (che torna ad
“Avvistamenti” con Inseguire il vento dopo il recente Premio Speciale della giuria “Italiana.doc” al
Torino Film Festival per il suo ultimo film, Moo Ya) e altri. Accanto ad essi, naturalmente, ecco
filmmaker che non sono mai stati ospiti della manifestazione e soprattutto una nutrita schiera di
donne: da Anna Marziano ad Elisabetta Pandimiglio, da Ilaria Pezone a Rossella Piccinno. L’idea è
comunque sempre quella di dare visibilità a film che non ambiscono ai circuiti ufficiali, ma anche
quella di costituire una rete, di mettere in contatto tra loro gli autori. Perché a questo servono le
rassegne. “Avvistamenti” nell’arco di quasi quindici anni può naturalmente vantare alcune scoperte
e riscoperte: filmmaker che ha consacrato e che poi hanno presentato le loro opere in ambiti più
importanti. L’omaggio dello scorso anno a una delle figure più interessanti e inclassificabili della
scena indipendente come Luca Ferri, ha una “coda” in questa edizione con Colombi, apprezzato
all’ultima Mostra di Venezia. Ma un altro aspetto interessante della selezione sono i numerosi
autori italiani che ormai lavorano all’estero e che quindi si misurano con un contesto internazionale
denso di stimoli. Dalla Germania (Boccassini) alla Svezia (Picchi), dagli Stati Uniti (Mendoza) alla
Francia (Marziano e Piccinno). Entrando nel merito, anche quest’anno i colori della
sperimentazione assumono diverse sfumature: dalle interferenze astratte o le visioni oniriche di
Menegazzo e Pernisa (presenti con diversi lavori) all’immaginario 3D da videogame raffinato e
concettuale di Igor Imhoff, dal documentario sperimentale di Francioni e Cheng (il bellissimo La
tomba del tuffatore) al found-footage con sfumature di cut-up di Core e Scacchioli (anche loro
ospiti nella passata edizione). E con Baroni, Capuzzi, Dainotti, de Ceglia, Porta, Romano,
L’Innocente, sono oltre trenta gli autori presenti nella vetrina post-natalizia di “Avvistamenti”, di cui
è difficile dar conto in maniera esauriente, l’unica soluzione è augurare buona visione a tutti»
MARTEDÌ 27 DICEMBRE
VITTORINO CURCI
ORE 19.30
inaugurazione mostra
STOOKATZART
ORE 20.30
reading poetico con sassofono
OLTRE I BORDI DELLO SCHERMO
di Bruno Di Marino
ORE 21.00
presentazione del libro
A SEGUIRE
selezione di film e video di autori intervistati nel libro
a cura di Bruno Di Marino
MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE
MADE IN ITALY
a cura di Antonio Musci
ORE 19.30
proiezioni
Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa
Iconostasi (Italia, 2015 - 16' 09'')
Rothkonite (Italia, 2015 - 2' 53'')
Obsolescenza programmata (Italia, 2016 - 19' 31'') [Anteprima]
Psicopompo (Italia, 2016 - 33' 33'') [Anteprima]
A SEGUIRE
incontro con gli autori
SONIMAGE
a cura di Antonio Musci e Gabriele Panico
ORE 21.00
incursione sonora
Gabriele Panico vs Vittorino Curci [Anteprima]
ORE 21.30
proiezioni
Claudio Romano, Elisabetta L’Innocente - Con il vento (Italia, 2016 - 9')
Fabio Scacchioli, Vincenzo Core – Bang Utot (Italia, 2015 - 26' 48'')
Giuseppe Boccassini - Orbit (Italia/Germania, 2016 – 15')
Yan Cheng, Federico Francioni – La tomba del Tuffatore (Italia, 2015 - 30')
Luca Ferri - Colombi (Italia, 2016 - 20')
Christian Mendoza - Tiefe (USA, 2016 – 9' 06'') [Anteprima]
A SEGUIRE
incontro con gli autori
GIOVEDÌ 29 DICEMBRE
MADE IN ITALY
a cura di Antonio Musci
ORE 19.30
proiezioni
Rossella Piccinno
The recall of the songbird (Francia, 2010 - 9' 56'')
In Limine (Francia/Portogallo, 2014 - 24' 45'') [Anteprima]
Déhalage (Francia, 2014 - 28' 48'') [Anteprima]
A SEGUIRE
incontro con l’autore
SONIMAGE
a cura di Antonio Musci e Gabriele Panico
ORE 21.00
sonorizzazione di materiali video di Michele Sambin
VEDO SUONO
Michele Sambin, Gabriele Panico [Anteprima]
ORE 21.30
proiezioni
Michele Sambin - Diogene 1977_2016 (Italia, 1977/2016 – 5' 32'') [Anteprima]
Roberto Nanni - Dolce vagare in sacri luoghi selvaggi (Italia, 1989 - 10' 46'')
Antonello Matarazzo – Happy Endings (Italia, 2016 – 5' 30'')
Elisabetta Pandimiglio, César Meneghetti, Fabio Rosi - Svolte (Italia, 2012 - 7')
César Meneghetti - This orient V.3 (Italia, 2010 - 6')
Francesco Dongiovanni - Anapeson (Italia, 2015 - 40')
A SEGUIRE
incontro con gli autori
VENERDÌ 30 DICEMBRE
MADE IN ITALY
a cura di Antonio Musci
ORE 19.30
proiezione
Filippo Ticozzi - Inseguire il vento (Italia, 2013 - 58')
A SEGUIRE
incontro con l’autore
ORE 21.30
proiezioni
Domenico de Ceglia, Serena Porta - Seaduction: the Tale of the Tail (Italia, 2016 – 15')
Igor Imhoff - Planets (Italia, 2012 - 9' 11'')
Ilaria Pezone - 1510. Sogno su Carta Impressa con Video (Italia, 2015 - 7')
Alberto Baroni - Impero (Italia, 2015 – 13' 50'')
Salvatore Insana - Inganni (Italia, 2016 - 9' 47'') [Anteprima]
Alessandro G. Capuzzi, Emanuele Dainotti – Santa Teresa (Italia, 2016 - 12')
Anna Marziano – Orizzonti! Orizzonti! (Italia/Germania/Francia, 2014 - 11') [Anteprima]
Cristina Picchi - Champ des Possibles (Canada/Italia/Svezia, 2015 - 14')
A SEGUIRE
incontro con gli autori
27
dicembre 2016
Avvistamenti
Dal 27 al 31 dicembre 2016
Location
PALAZZO TUPPUTI
Bisceglie, Via Cardinale Dell'olio, 30, (Barletta-andria-trani)
Bisceglie, Via Cardinale Dell'olio, 30, (Barletta-andria-trani)
Vernissage
27 Dicembre 2016, ore 19.30
Sito web
www.avvistamenti.it
Curatore