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AZ – Arturo Zavattini fotografo. Viaggi e cinema, 1950-1960
In mostra oltre 170 fotografie di grande formato, in massima parte inedite, che illustrano l’intensa attività fotografica di Arturo Zavattini tra il 1950 e il 1960, decennio cruciale della storia del Novecento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia apre al pubblico nelle sale del Museo Nazionale delle Arti e
Tradizioni Popolari, a partire dal 5 dicembre fino al 28 marzo, una mostra antologica delle fotografie di
Arturo Zavattini, ideata e curata da Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane.
AZ - Arturo Zavattini fotografo Viaggi e cinema, 1950-1960, prevede l’esposizione di oltre 170 fotografie
di grande formato, in massima parte inedite, che illustrano l’intensa attività fotografica di Arturo Zavattini
tra il 1950 e il 1960, decennio cruciale della storia del Novecento.
Arturo Zavattini è noto, oltre che come operatore cinematografico e direttore della fotografia di molti film
importanti, non solo italiani, come fotografo in ambito etnografico per aver accompagnato Ernesto de
Martino, nella sua spedizione in Lucania nel 1952. Egli ha continuato, tuttavia, a praticare la fotografia per
molti anni producendo un numero cospicuo di immagini. La sua cultura fotografica è maturata a stretto
contatto con il Neorealismo italiano e con il realismo americano (ebbe modo di conoscere Paul Strand nel
corso della realizzazione del celebre volume fotografico Un Paese). Arturo Zavattini ha saputo legare
aspetti della cinematografia e della fotografia, con curiosità, arguzia e spirito critico.
Zavattini, preziosa memoria dell'epoca, ha lavorato, negli ultimi anni, a reperire immagini e a mettere
ordine nel suo archivio in modo che si può ora realizzare una mostra completa su di lui, che copre un
decennio (1950-1960), di grandissimo interesse per la storia dell'immagine e per quella del nostro Paese.
LA MOSTRA
Nell’esposizione un nucleo omogeneo è costituito dalle immagini realizzate a Tricarico nel giugno del 1952
nell’ambito della famosa spedizione etnografica in Lucania di Ernesto De Martino e qui concesse dal Centro
di Documentazione Rocco Scotellaro. Vi sono poi immagini realizzate a Roma, a Napoli e in altre città e
contrade italiane, che documentano la vita sociale in strada, e in particolare la condizione dei bambini del
popolo. Zavattini effettua nel 1956 un reportage a Bangkok, a Phetchaburi e nel nord della Thailandia, che
qui è esposto per la prima volta: sono immagini scattate a latere delle riprese del film La diga sul Pacifico di
René Clément, tratto dall’omonimo romanzo di Marguerite Duras: rare immagini di quei luoghi in
quell’epoca.
Sono invece del 1960 le immagini realizzate a Cuba che includono un inedito Ernesto “Che” Guevara,
incontrato casualmente subito dopo la rivoluzione, in occasione delle riprese del film del regista Tomás
Gutierréz Alea, Historias de la revolución, alle quali Zavattini collaborò in veste di operatore nell’ambito di
un progetto italiano di sostegno alla nascente cinematografia cubana.
Suggestiva è la sezione dedicata al rapporto dell’autore con il set: fotografie di backstage con personaggi di
grande popolarità come Federico Fellini, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni e Sofia Loren colti nelle
pause delle lavorazioni da uno sguardo curioso e confidenziale.
Tutte le fotografie in mostra sono stampate in grande formato su carta baritata: 20 stampate da Roberto
Bossaglia, nell’inverno del 2003 (quelle relative alla Lucania) mentre tutte le altre sono state stampate in
occasione di questa mostra da Claudio Bassi per il Laboratorio “Fotogramma 24”, di Marco e Simona
Bugionovi. La mostra è accompagnata da un catalogo con testi critici dei curatori Francesco Faeta e
Giacomo Daniele Fragapane e di altri studiosi, edito da Contrasto.
BIOGRAFIA
Arturo Zavattini, figlio di Cesare, è nato a Luzzara nel 1930. Scopre la fotografia nel 1949, quando il padre
gli regala la prima macchina fotografica: risalgono all’epoca le prime esperienze in camera oscura. Nel 1951,
grazie a Vittorio De Sica che lo presenta ad Aldo Graziati, direttore della fotografia di Umberto D., inizia il
suo lavoro nel cinema. Operatore e direttore della fotografia di molti film italiani e stranieri ha esordito
come fotografo accompagnando Ernesto de Martino nella sua prima spedizione etnografica in Lucania, nel
giugno 1952. Nel 1982 firma la fotografia di La veritàaaa, unico film scritto, interpretato e diretto da suo
padre. Si dedicherà poi interamente alla cura dell’Archivio Cesare Zavattini, che guida tuttora.
SCHEDA DELLA MOSTRA
AZ - Arturo Zavattini fotografo Viaggi e cinema, 1950-1960
Una mostra ideata e curata da Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane, realizzata dall’Istituto
Centrale per la Demoetnoantropologia/Museo Nazionale Arti e Tradizioni Popolari - MiBACT, Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina
(Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne), l’Archivio Cesare Zavattini, Roma, con il patrocinio delle
associazioni AISEA (Associazione Italiana di Scienze Etno-Antropologiche), ANUAC (Associazione Nazionale
Universitaria degli Antropologi Culturali), SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni
Demoetnoantropologici), SISF (Società Italiana di Studi sulla Fotografia).
La mostra è patrocinata dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo.
Roma, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, Piazza Guglielmo Marconi 8, EUR
5 dicembre 2015 - 28 marzo 2016
Inaugurazione ore 18.00, 4 dicembre 2015
CATALOGO
Catalogo edito da Contrasto, a cura di Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane, con contributi di
Pietro Clemente, Emilia De Simoni e Maura Picciau e un testo di Claudio Piersanti.
AZ - Arturo Zavattini fotografo
Viaggi e cinema, 1950 - 1960
Roma 5 dicembre 2015 – 28 marzo 2016
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
in collaborazione
Università degli Studi di Messina (Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne)
Archivio Cesare Zavattini, Roma,
Centro di Documentazione "Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra" Comune di Tricarico (MT)
con il patrocinio
Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
con il contributo
AISEA (Associazione Italiana di Scienze Etno-Antropologiche)
ANUAC (Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali)
SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici)
SISF (Società Italiana di Studi sulla Fotografia)
BELLINI FOTO Photographic Chemicals
Tradizioni Popolari, a partire dal 5 dicembre fino al 28 marzo, una mostra antologica delle fotografie di
Arturo Zavattini, ideata e curata da Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane.
AZ - Arturo Zavattini fotografo Viaggi e cinema, 1950-1960, prevede l’esposizione di oltre 170 fotografie
di grande formato, in massima parte inedite, che illustrano l’intensa attività fotografica di Arturo Zavattini
tra il 1950 e il 1960, decennio cruciale della storia del Novecento.
Arturo Zavattini è noto, oltre che come operatore cinematografico e direttore della fotografia di molti film
importanti, non solo italiani, come fotografo in ambito etnografico per aver accompagnato Ernesto de
Martino, nella sua spedizione in Lucania nel 1952. Egli ha continuato, tuttavia, a praticare la fotografia per
molti anni producendo un numero cospicuo di immagini. La sua cultura fotografica è maturata a stretto
contatto con il Neorealismo italiano e con il realismo americano (ebbe modo di conoscere Paul Strand nel
corso della realizzazione del celebre volume fotografico Un Paese). Arturo Zavattini ha saputo legare
aspetti della cinematografia e della fotografia, con curiosità, arguzia e spirito critico.
Zavattini, preziosa memoria dell'epoca, ha lavorato, negli ultimi anni, a reperire immagini e a mettere
ordine nel suo archivio in modo che si può ora realizzare una mostra completa su di lui, che copre un
decennio (1950-1960), di grandissimo interesse per la storia dell'immagine e per quella del nostro Paese.
LA MOSTRA
Nell’esposizione un nucleo omogeneo è costituito dalle immagini realizzate a Tricarico nel giugno del 1952
nell’ambito della famosa spedizione etnografica in Lucania di Ernesto De Martino e qui concesse dal Centro
di Documentazione Rocco Scotellaro. Vi sono poi immagini realizzate a Roma, a Napoli e in altre città e
contrade italiane, che documentano la vita sociale in strada, e in particolare la condizione dei bambini del
popolo. Zavattini effettua nel 1956 un reportage a Bangkok, a Phetchaburi e nel nord della Thailandia, che
qui è esposto per la prima volta: sono immagini scattate a latere delle riprese del film La diga sul Pacifico di
René Clément, tratto dall’omonimo romanzo di Marguerite Duras: rare immagini di quei luoghi in
quell’epoca.
Sono invece del 1960 le immagini realizzate a Cuba che includono un inedito Ernesto “Che” Guevara,
incontrato casualmente subito dopo la rivoluzione, in occasione delle riprese del film del regista Tomás
Gutierréz Alea, Historias de la revolución, alle quali Zavattini collaborò in veste di operatore nell’ambito di
un progetto italiano di sostegno alla nascente cinematografia cubana.
Suggestiva è la sezione dedicata al rapporto dell’autore con il set: fotografie di backstage con personaggi di
grande popolarità come Federico Fellini, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni e Sofia Loren colti nelle
pause delle lavorazioni da uno sguardo curioso e confidenziale.
Tutte le fotografie in mostra sono stampate in grande formato su carta baritata: 20 stampate da Roberto
Bossaglia, nell’inverno del 2003 (quelle relative alla Lucania) mentre tutte le altre sono state stampate in
occasione di questa mostra da Claudio Bassi per il Laboratorio “Fotogramma 24”, di Marco e Simona
Bugionovi. La mostra è accompagnata da un catalogo con testi critici dei curatori Francesco Faeta e
Giacomo Daniele Fragapane e di altri studiosi, edito da Contrasto.
BIOGRAFIA
Arturo Zavattini, figlio di Cesare, è nato a Luzzara nel 1930. Scopre la fotografia nel 1949, quando il padre
gli regala la prima macchina fotografica: risalgono all’epoca le prime esperienze in camera oscura. Nel 1951,
grazie a Vittorio De Sica che lo presenta ad Aldo Graziati, direttore della fotografia di Umberto D., inizia il
suo lavoro nel cinema. Operatore e direttore della fotografia di molti film italiani e stranieri ha esordito
come fotografo accompagnando Ernesto de Martino nella sua prima spedizione etnografica in Lucania, nel
giugno 1952. Nel 1982 firma la fotografia di La veritàaaa, unico film scritto, interpretato e diretto da suo
padre. Si dedicherà poi interamente alla cura dell’Archivio Cesare Zavattini, che guida tuttora.
SCHEDA DELLA MOSTRA
AZ - Arturo Zavattini fotografo Viaggi e cinema, 1950-1960
Una mostra ideata e curata da Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane, realizzata dall’Istituto
Centrale per la Demoetnoantropologia/Museo Nazionale Arti e Tradizioni Popolari - MiBACT, Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina
(Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne), l’Archivio Cesare Zavattini, Roma, con il patrocinio delle
associazioni AISEA (Associazione Italiana di Scienze Etno-Antropologiche), ANUAC (Associazione Nazionale
Universitaria degli Antropologi Culturali), SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni
Demoetnoantropologici), SISF (Società Italiana di Studi sulla Fotografia).
La mostra è patrocinata dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo.
Roma, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, Piazza Guglielmo Marconi 8, EUR
5 dicembre 2015 - 28 marzo 2016
Inaugurazione ore 18.00, 4 dicembre 2015
CATALOGO
Catalogo edito da Contrasto, a cura di Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane, con contributi di
Pietro Clemente, Emilia De Simoni e Maura Picciau e un testo di Claudio Piersanti.
AZ - Arturo Zavattini fotografo
Viaggi e cinema, 1950 - 1960
Roma 5 dicembre 2015 – 28 marzo 2016
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
in collaborazione
Università degli Studi di Messina (Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne)
Archivio Cesare Zavattini, Roma,
Centro di Documentazione "Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra" Comune di Tricarico (MT)
con il patrocinio
Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
con il contributo
AISEA (Associazione Italiana di Scienze Etno-Antropologiche)
ANUAC (Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali)
SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici)
SISF (Società Italiana di Studi sulla Fotografia)
BELLINI FOTO Photographic Chemicals
04
dicembre 2015
AZ – Arturo Zavattini fotografo. Viaggi e cinema, 1950-1960
Dal 04 dicembre 2015 al 28 marzo 2016
fotografia
Location
MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI E DELLE TRADIZIONI POPOLARI
Roma, Piazza Guglielmo Marconi, 8, (Roma)
Roma, Piazza Guglielmo Marconi, 8, (Roma)
Vernissage
4 Dicembre 2015, ore 18
Autore
Curatore