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B/w per una mostra sul luogo
Gli artisti hanno vissuto questo spazio nella sua tridimensionalità e reinterpretato la dicotomia che lo rappresenta, lavorando sulla divisione e l’unione tra il buio e la luce, tra bianco e nero. Come due pezzi sulla scacchiera, il re bianco affronta il re nero in una partita senza vittorie, il tempo è sospeso ed il fruitore è invitato al viaggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 30 luglio 2010, alle 18.00, presso la Sala 5X10 in via Forzieri 6, a Rimini, inaugura la mostra b/w, per una mostra sul luogo, a cura di Alessandra Casadei, tra i vincitori della III edizione del “Concorso regionale per giovani curatori e critici d’arte A cura di…”, promosso e realizzato dall’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena, in collaborazione con l'Assessorato alla politiche giovanili del Comune di Rimini. Il progetto rientra nell’Accordo di Programma triennale GECO - Giovani Evoluti e Consapevoli, che vede come partner il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Assessorato Cultura, Sport e Progetto Giovani della Regione Emilia-Romagna e gli enti locali che collaborano all’interno dell’Associazione GA/ER. b/w è tra i vincitori della terza edizione del concorso, la cui selezione è stata operata da una commissione composta da Valerio Dehò, critico d'arte, Direttore di Kunst Merano Arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e Luca Panaro, critico d'arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti Brera di Milano.
Sterogramma dal greco sterèos e gràph-ma è un'immagine piana che grazie ad un meccanismo percettivo è in grado di rivelare all'occhio umano una forma tridimensionale. Ad una prima occhiata appare solo come un disturbo, una pelle sottile che copre la vista, ma basta avvicinarsi all'immagine tanto da sfiorarla con il naso, sfocare lo sguardo ed allontanarsi lentamente cercando un punto oltre il foglio, per capire che c'è molto di più da vedere.
b/w per una mostra sul luogo è costruita nello stesso modo: in apparenza è solo una piccola stanza, ma se la si guarda attentamente può anche essere qualcos'altro. É spazio innanzitutto, uno spazio che ne contiene altri due. Sala 5x10: cinque metri di profondità e dieci di larghezza, un palcoscenico ed una platea, un ambiente bianco ed uno nero, un cubo d'oscurità ed uno di luce.
Gli artisti hanno vissuto questo spazio nella sua tridimensionalità e reinterpretato la dicotomia che lo rappresenta, lavorando sulla divisione e l’unione tra il buio e la luce, tra bianco e nero. Come due pezzi sulla scacchiera, il re bianco affronta il re nero in una partita senza vittorie, il tempo è sospeso ed il fruitore è invitato al viaggio.
Nella casa nera Hotel Nuclear con un lavoro, costantemente in progress, dal titolo “VC” (Végétation Colonisatrice). Incubo e dramma, sogno e fantasticheria si svolgono come un paesaggio interiore sul palcoscenico della 5x10. Una proiezione di 15” circa accessibile a 10 spettatori per volta avvolta su tutti i lati dall’oscurità. Una tenda nera marchiata dal segno bianco VC segna il limite da varcare per una dimensione estetica di forte impatto emotivo che trova nella quadrifonia la piena realizzazione del totale coinvolgimento dello spettatore.
Di fronte, nella casa bianca il mondo etereo ed evanescente di Giacomo De Luca che interfaccia le proprie costruzioni video con la struttura architettonica dello spazio espositivo. Un progetto site-specific dunque, che si genera e si riflette nell'ambiente per il quale nasce. La parete, la superficie piana di nuovo diviene un confine da superare, le porte nascondono un aldilà tutto da scoprire. Una videoinstallazione che nella freddezza della sua estetica matematica modifica percettivamente lo sguardo del fruitore su ciò che lo circonda. Black/white, Bianco e nero, buio e luce, bene e male, b/w è una mostra sulla semplificazione, che lascia intuire le sfumature ma si concentra sulle tonalità decise.
La terza artista, Natascia Soannini, lavora con la fotografia e si inserisce nello spazio con il compito di creare il percorso, mediare il dialogo tra i due mondi tanto distanti ed al tempo stesso così dipendenti l’uno dall’altro. La forma è quella del libro dove attraverso fotografie e testi l'artista ci guiderà nella sua personale scoperta dello spazio. Un diario di viaggio, dunque ma che vuole essere anche mappa d’orientamento allo spettatore, in una riflessione che parte dai principi fondanti del buddismo ed arriva fino alla misurazione della sala. Ogni fruitore vivrà in prima persona la propria esplorazione che idealmente si sovrapporrà a quella dell'artista ed a quelle degli altri spettatori in una moltiplicazione di vite e di visioni, di spazi e immagini. Possibilmente sempre in b/w.
La mostra resterà aperta fino al 15 agosto con i seguenti orari: da venerdì a domenica ore 15.00 - 20.00.
Venerdì 30 luglio, in occasione dell'inaugurazione e per tutto il primo weekend di apertura della mostra Hotel Nuclear si esibiranno in una live performance del proprio lavoro, ad ingresso limitato, rispettivamente venerdì 30 (19.30 e 20.00); sabato 31 (19.30 e 20.00); domenica 1 (19.30).
Domenica 15 agosto, in occasione del finissage, dalle ore 18.00, accanto al djset curato da Epic Fail (duo di dj indie/rock) l'artista Giacomo De Luca curerà un Live Vjset tra la Sala 5x10 e, dalle 20.30, presso il vicino Angolo DiVino via San Giuliano n. 43.
ALESSANDRA CASADEI (1982) ha conseguito la laurea specialistica in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo presso la L.A.B.A. di Rimini con una tesi dal titolo “Lo spazio come luogo di un gesto consapevole”, una personale riflessione sull’installazione oggi a partire dal lavoro di Pierre Huyghe. Dal 2008 è Assistente della prof.ssa Franca Fabbri alla Cattedra di Storia dell’Arte sia Moderna che Contemporanea alla suddetta Accademia. Ha collaborato come assistente con la videoartista Isabella Bordoni. Dal 2009 collabora con il Festival dell’Arte Contemporanea di Faenza come inviata per la Ctv, intervistando, tra gli altri, Daniel Buren e Lorenzo Fiaschi, Angela Vettese, Vito Acconci, Elmgreen&Dragset e Tobias Rehberger.
Gli artisti:
Natascia Soannini (Rimini 1977 ) Vive e lavora a Santarcangelo.
Dal 2003 si interessa di fotografia e segue il corso di Guido Guidi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Ha partecipato a campagne fotografiche e mostre collettive all’interno di SiFest (Savignano Immagini Festival). Laureata in Conservazione dei Beni Culturali Natascia Soannini si muove sul limite della documentazione, usando la fotografia come mezzo per misurare il mondo, per indagarlo. I suoi scatti, spesso veloci come appunti, rivelano una costruzione a priori capace di dare una personale interpretazione allo spazio inquadrato in toy cameras che non si prendono troppo sul serio. L’ancestrale dicotomia di bianco e nero diventano per lei spunto di riflessione sulle azioni virtuose e non della filosofia buddista attraverso una personale campagna fotografica all’interno della sala. Il percorso nello spazio, il muoversi, il far muovere, diventano i fili conduttori di una mostra che sceglie nel legame con l’ambiente la propria tematica fondante. 10 sono le azioni da esorcizzare, 10 i metri lungo i quali muoversi; guida alla mano, artista e fruitore condividono lo stesso viaggio si muovono l’uno sulle orme dell’altro, l’uno sui pensieri dell’altro, l’uno con gli occhi dell’altro.
Principali pubblicazioni: Portfolio in piazza - Festivalfoto 2006 - Il Viaggio, (Bologna, Clueb, 2006); Si Fest, Savignano Immagini Festival 2007 – Singolare plurale, identità e percezioni, (Bologna, Clueb, 2007); Parco sul Rubicone - Ipotesi di Paesaggio 2006-2008”, (Rimini, Pazzini Editore, 2008)
Giacomo De Luca (Napoli 1978) Attualmente vive e lavora a Rimini dove collabora con la compagnia teatrale Giardini Pensili.
De Luca porta avanti una ricerca che trova nel video la sua più completa espressione in un dialogo aperto con l’architettura. Le sue videoinstallazioni nascono e vivono nell’ambiente in cui si trovano, valorizzando e sottolineando la forma, la struttura che le sostiene in una stretta relazione tra opera e contesto, figura e sfondo modificando la convenzione della staticità a favore di una elaborazione dinamica attraverso forme sintetiche prese in prestito dalla geometria. Per b/w occupa il cubo bianco concentrandosi su un’unica parete ed elaborare lo spazio per via di togliere. Attraverso la proiezione di schemi geometrici piani l’artista donerà allo spettatore l’illusione di uno spazio infinito, dilatando l’ambiente raccolto della sala. Bianco e nero diventano per lui moduli, basi del codice binario da cui partire per nuove dimensioni di rappresentazione. Il buio è il nulla, è lo zero, il bianco è il punto di partenza, lo stadio 1 della conoscenza. L’installazione suggerisce nuove dimensioni fuori dal tempo e dallo spazio che le convenzioni ci precludono. Troppo abituati a vedere è il momento di imparare a percepire.
Principali allestimenti video per: Le Zoo Usine – Ginevra; Uovo Performing Arts Festival – Milano; Moodjay / Mugello Main Festival (festival internazionale di musica elettronica) – Firenze; Dialoghi Sibillini – Pozzuoli; Nu Fest – Padova; LPM – Roma; Videodrome – Milano; Neapolis Festival – Napoli; DTN Festival - Napoli
Hotel Nuclear
(Giancarlo Bianchini 1964; Mathilde Marie Madeleine Neri Poirier 1982; Gianluca Bianchini 1979; Monica Rossi 1983; Martha Zapparoli 1975). H.N. è un progetto nato nel 2004 a Roncofreddo (FC), sostenuto da arto-zat associazione culturale e composto da ricercatori/sperimentatori in campo visivo e musicale. Le opere di Hotel Nuclear vanno dagli environments alla performance, dal “film d’artista” alla videoperformance, dalla musica sperimentale analogica al suono elettronico, situandosi a metà tra digitale e analogico, tra reale e virtuale, creando uno spazio sonoro parallelo a quello visivo in una concezione performativa dello spazio.
Lo spazio nero ci introduce al buio, ci trasporta tra i resti fascisti del “muro sull’Atlantico” in Normandia che in quest’atmosfera lunare appare come un monito. Impossibile però ridurre questa dimensione a mera metafora di guerra anche quando la citazione diviene esplicita, V.C. è poesia allucinata ed allucinatoria. E’ la Natura che prende le distanze da sé e si trasforma Storia.
Tra le principali mostre: Riccione TTV 2008 (finalista nuovi talenti); Salon Bruit k77 - Berlino; ViennaBiennale 08, Vienna; Crisalide festival 08 – Forlì; Iceberg 2009, sezione spettacolo, Bologna; S. Fedele Arte, Milano, Vincitore Premio artivisive giovani registi 2009; Santarcangelo dei Teatro 09, Sezione Immensa; – Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo, sez. arti visive, Skopje 2009; Entrevue professional Meeting / La Ferme De Buisson – Paris 2009 / introduced by Roma Europa Festival; Santarcangelo dei Teatri 10, sezione ESC.
Sterogramma dal greco sterèos e gràph-ma è un'immagine piana che grazie ad un meccanismo percettivo è in grado di rivelare all'occhio umano una forma tridimensionale. Ad una prima occhiata appare solo come un disturbo, una pelle sottile che copre la vista, ma basta avvicinarsi all'immagine tanto da sfiorarla con il naso, sfocare lo sguardo ed allontanarsi lentamente cercando un punto oltre il foglio, per capire che c'è molto di più da vedere.
b/w per una mostra sul luogo è costruita nello stesso modo: in apparenza è solo una piccola stanza, ma se la si guarda attentamente può anche essere qualcos'altro. É spazio innanzitutto, uno spazio che ne contiene altri due. Sala 5x10: cinque metri di profondità e dieci di larghezza, un palcoscenico ed una platea, un ambiente bianco ed uno nero, un cubo d'oscurità ed uno di luce.
Gli artisti hanno vissuto questo spazio nella sua tridimensionalità e reinterpretato la dicotomia che lo rappresenta, lavorando sulla divisione e l’unione tra il buio e la luce, tra bianco e nero. Come due pezzi sulla scacchiera, il re bianco affronta il re nero in una partita senza vittorie, il tempo è sospeso ed il fruitore è invitato al viaggio.
Nella casa nera Hotel Nuclear con un lavoro, costantemente in progress, dal titolo “VC” (Végétation Colonisatrice). Incubo e dramma, sogno e fantasticheria si svolgono come un paesaggio interiore sul palcoscenico della 5x10. Una proiezione di 15” circa accessibile a 10 spettatori per volta avvolta su tutti i lati dall’oscurità. Una tenda nera marchiata dal segno bianco VC segna il limite da varcare per una dimensione estetica di forte impatto emotivo che trova nella quadrifonia la piena realizzazione del totale coinvolgimento dello spettatore.
Di fronte, nella casa bianca il mondo etereo ed evanescente di Giacomo De Luca che interfaccia le proprie costruzioni video con la struttura architettonica dello spazio espositivo. Un progetto site-specific dunque, che si genera e si riflette nell'ambiente per il quale nasce. La parete, la superficie piana di nuovo diviene un confine da superare, le porte nascondono un aldilà tutto da scoprire. Una videoinstallazione che nella freddezza della sua estetica matematica modifica percettivamente lo sguardo del fruitore su ciò che lo circonda. Black/white, Bianco e nero, buio e luce, bene e male, b/w è una mostra sulla semplificazione, che lascia intuire le sfumature ma si concentra sulle tonalità decise.
La terza artista, Natascia Soannini, lavora con la fotografia e si inserisce nello spazio con il compito di creare il percorso, mediare il dialogo tra i due mondi tanto distanti ed al tempo stesso così dipendenti l’uno dall’altro. La forma è quella del libro dove attraverso fotografie e testi l'artista ci guiderà nella sua personale scoperta dello spazio. Un diario di viaggio, dunque ma che vuole essere anche mappa d’orientamento allo spettatore, in una riflessione che parte dai principi fondanti del buddismo ed arriva fino alla misurazione della sala. Ogni fruitore vivrà in prima persona la propria esplorazione che idealmente si sovrapporrà a quella dell'artista ed a quelle degli altri spettatori in una moltiplicazione di vite e di visioni, di spazi e immagini. Possibilmente sempre in b/w.
La mostra resterà aperta fino al 15 agosto con i seguenti orari: da venerdì a domenica ore 15.00 - 20.00.
Venerdì 30 luglio, in occasione dell'inaugurazione e per tutto il primo weekend di apertura della mostra Hotel Nuclear si esibiranno in una live performance del proprio lavoro, ad ingresso limitato, rispettivamente venerdì 30 (19.30 e 20.00); sabato 31 (19.30 e 20.00); domenica 1 (19.30).
Domenica 15 agosto, in occasione del finissage, dalle ore 18.00, accanto al djset curato da Epic Fail (duo di dj indie/rock) l'artista Giacomo De Luca curerà un Live Vjset tra la Sala 5x10 e, dalle 20.30, presso il vicino Angolo DiVino via San Giuliano n. 43.
ALESSANDRA CASADEI (1982) ha conseguito la laurea specialistica in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo presso la L.A.B.A. di Rimini con una tesi dal titolo “Lo spazio come luogo di un gesto consapevole”, una personale riflessione sull’installazione oggi a partire dal lavoro di Pierre Huyghe. Dal 2008 è Assistente della prof.ssa Franca Fabbri alla Cattedra di Storia dell’Arte sia Moderna che Contemporanea alla suddetta Accademia. Ha collaborato come assistente con la videoartista Isabella Bordoni. Dal 2009 collabora con il Festival dell’Arte Contemporanea di Faenza come inviata per la Ctv, intervistando, tra gli altri, Daniel Buren e Lorenzo Fiaschi, Angela Vettese, Vito Acconci, Elmgreen&Dragset e Tobias Rehberger.
Gli artisti:
Natascia Soannini (Rimini 1977 ) Vive e lavora a Santarcangelo.
Dal 2003 si interessa di fotografia e segue il corso di Guido Guidi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Ha partecipato a campagne fotografiche e mostre collettive all’interno di SiFest (Savignano Immagini Festival). Laureata in Conservazione dei Beni Culturali Natascia Soannini si muove sul limite della documentazione, usando la fotografia come mezzo per misurare il mondo, per indagarlo. I suoi scatti, spesso veloci come appunti, rivelano una costruzione a priori capace di dare una personale interpretazione allo spazio inquadrato in toy cameras che non si prendono troppo sul serio. L’ancestrale dicotomia di bianco e nero diventano per lei spunto di riflessione sulle azioni virtuose e non della filosofia buddista attraverso una personale campagna fotografica all’interno della sala. Il percorso nello spazio, il muoversi, il far muovere, diventano i fili conduttori di una mostra che sceglie nel legame con l’ambiente la propria tematica fondante. 10 sono le azioni da esorcizzare, 10 i metri lungo i quali muoversi; guida alla mano, artista e fruitore condividono lo stesso viaggio si muovono l’uno sulle orme dell’altro, l’uno sui pensieri dell’altro, l’uno con gli occhi dell’altro.
Principali pubblicazioni: Portfolio in piazza - Festivalfoto 2006 - Il Viaggio, (Bologna, Clueb, 2006); Si Fest, Savignano Immagini Festival 2007 – Singolare plurale, identità e percezioni, (Bologna, Clueb, 2007); Parco sul Rubicone - Ipotesi di Paesaggio 2006-2008”, (Rimini, Pazzini Editore, 2008)
Giacomo De Luca (Napoli 1978) Attualmente vive e lavora a Rimini dove collabora con la compagnia teatrale Giardini Pensili.
De Luca porta avanti una ricerca che trova nel video la sua più completa espressione in un dialogo aperto con l’architettura. Le sue videoinstallazioni nascono e vivono nell’ambiente in cui si trovano, valorizzando e sottolineando la forma, la struttura che le sostiene in una stretta relazione tra opera e contesto, figura e sfondo modificando la convenzione della staticità a favore di una elaborazione dinamica attraverso forme sintetiche prese in prestito dalla geometria. Per b/w occupa il cubo bianco concentrandosi su un’unica parete ed elaborare lo spazio per via di togliere. Attraverso la proiezione di schemi geometrici piani l’artista donerà allo spettatore l’illusione di uno spazio infinito, dilatando l’ambiente raccolto della sala. Bianco e nero diventano per lui moduli, basi del codice binario da cui partire per nuove dimensioni di rappresentazione. Il buio è il nulla, è lo zero, il bianco è il punto di partenza, lo stadio 1 della conoscenza. L’installazione suggerisce nuove dimensioni fuori dal tempo e dallo spazio che le convenzioni ci precludono. Troppo abituati a vedere è il momento di imparare a percepire.
Principali allestimenti video per: Le Zoo Usine – Ginevra; Uovo Performing Arts Festival – Milano; Moodjay / Mugello Main Festival (festival internazionale di musica elettronica) – Firenze; Dialoghi Sibillini – Pozzuoli; Nu Fest – Padova; LPM – Roma; Videodrome – Milano; Neapolis Festival – Napoli; DTN Festival - Napoli
Hotel Nuclear
(Giancarlo Bianchini 1964; Mathilde Marie Madeleine Neri Poirier 1982; Gianluca Bianchini 1979; Monica Rossi 1983; Martha Zapparoli 1975). H.N. è un progetto nato nel 2004 a Roncofreddo (FC), sostenuto da arto-zat associazione culturale e composto da ricercatori/sperimentatori in campo visivo e musicale. Le opere di Hotel Nuclear vanno dagli environments alla performance, dal “film d’artista” alla videoperformance, dalla musica sperimentale analogica al suono elettronico, situandosi a metà tra digitale e analogico, tra reale e virtuale, creando uno spazio sonoro parallelo a quello visivo in una concezione performativa dello spazio.
Lo spazio nero ci introduce al buio, ci trasporta tra i resti fascisti del “muro sull’Atlantico” in Normandia che in quest’atmosfera lunare appare come un monito. Impossibile però ridurre questa dimensione a mera metafora di guerra anche quando la citazione diviene esplicita, V.C. è poesia allucinata ed allucinatoria. E’ la Natura che prende le distanze da sé e si trasforma Storia.
Tra le principali mostre: Riccione TTV 2008 (finalista nuovi talenti); Salon Bruit k77 - Berlino; ViennaBiennale 08, Vienna; Crisalide festival 08 – Forlì; Iceberg 2009, sezione spettacolo, Bologna; S. Fedele Arte, Milano, Vincitore Premio artivisive giovani registi 2009; Santarcangelo dei Teatro 09, Sezione Immensa; – Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo, sez. arti visive, Skopje 2009; Entrevue professional Meeting / La Ferme De Buisson – Paris 2009 / introduced by Roma Europa Festival; Santarcangelo dei Teatri 10, sezione ESC.
30
luglio 2010
B/w per una mostra sul luogo
Dal 30 luglio al 15 agosto 2010
arte contemporanea
Location
SALA 5X10
Rimini, Via Forzieri, 6, (Rimini)
Rimini, Via Forzieri, 6, (Rimini)
Orario di apertura
da venerdì a domenica, ore 15.00 -20.00
Vernissage
30 Luglio 2010, ore 18
Sito web
www.comune.modena.it/gioarte
Autore
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