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Babel. Giù dalla Torre
un progetto ed un invito per gli artisti a riflettere sul tema della (non)comunicazione tra le persone, tra i popoli partendo da un concetto generale e da una visione globale di un’Europa martoriata da conflitti politici e religiosi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
All’inizio, gli uomini condivisero una singola religione, una singola arte e si legarono tramite
una lingua condivisa. “Ogni popolo con le loro famiglie, le loro lingue, nelle loro terre, nelle loro
nazioni”.
Poi ci fu la Torre di Babele, una metafora interessante per i nostri tempi. La torre, uno
ziggurat, fu costruita su fondamenti successivi, su secoli di altari. Quando la torre diventò pure un
segno di grande ambizione, ricchezza e orgoglio, quando le culture cominciarono a spostarsi e
spintonarsi l’una con l’altra e andarono avanti indipendentemente senza comunicare, ignorando
qualsiasi progetto divino, fu allora che i poteri divini ci diedero tante lingue.
E fu una confusione di culture.
“Babel. Giù dalla Torre” è un progetto ed un invito per gli artisti a riflettere sul tema della
(non)comunicazione tra le persone, tra i popoli partendo da un concetto generale e da una visione
globale di un'Europa martoriata da conflitti politici e religiosi. Reduce da Brexit, che ha fatto
comprendere quanto fragili siano i suoi limiti, i suoi confini e il cui progetto di unità, nato poco più
di un secolo fa, è ancora in cerca di un’identità.
In un'ipotetica sovrapposizione di livelli proviamo a definire, alle diverse scale, l’importanza della
comunicazione tra gli individui. Un tentativo per comprendere quanto i confini fisici limitino
l’interazione tra gli individui o come, con lo stesso vigore, invece di limitare possano avvicinare e
unire.
Quando c’è una diversità di voci sia le divisioni sia le connessioni diventano interessanti e
creano una conversazione vitale. Ma come può essere garantito il rispetto per la diversità?
Come le nostre immagini e le nostre parole possono essere considerate all’interno di un network
illimitato di idee, punti di vista, e linguaggi?
Invitiamo gli artisti ad esprimersi riguardo la società e il nostro mondo multilingue, a capire
quanta povertà e quanta ricchezza coesistono in una sola lingua, e a considerare nuove possibilità
espressive a partire dalla ricchezza del linguaggio.
Mentre... i continenti si scontrano... i votanti fraintendono i politici... gli Europei provano a
creare uno spazio accogliente per popoli con lingue e costumi nuovi... immigrati, alcuni si
aggregano a delle comunità e si sforzano in una terra nuova.
Gli artisti porteranno nuove idee, sulla nostra isola, punto di crocevia del Mediterraneo:
tramite scultura, fotografia, installazione, pittura e performance.
L'esposizione coinciderà con la XII giornata del contemporaneo promossa da AMACI (Associazione
dei Musei d'arte contemporanea italiani), quest'anno il 15 ottobre.
BABEL
GIU’ DALLA TORRE
Curated by: Francesco Piazza | SAC. S. Agostino Contemporanea
Conceived and cordination by: Germana Falco, Laleña Kurtz, Patti Trimble
In the beginning, the people of a tribe and culture shared a single religion, a single art, and found
connection through a single shared language. "Each people according to their families,
according to their tongues, in their lands, their nations."
Then there was the Tower of Babel, now an interesting metaphor for our time. The tower, a
ziggurat, was built on successive foundations, upon centuries of altars. When the tower also
became a sign of great ambition, wealth and pride, when jostling cultures moved forward
independently without communicating, ignoring any divine plan, it was then that the divine
powers gave us many languages, and consequently a confusion of cultures.
“Babel. Giù dalla Torre” is a project which invites the artists to reflect on the theme of
(non)communication between persons and between peoples, launching from a general concept
and from a global vision of a Europe tormented by political and religious conflict. Having just come
out of Brexit, which showed how fragile its limits, its borders and its project of unity truly are, born
little more than a century ago, it is still in search of an identity.
In a hypothetical overlapping of levels, we try to define, on diverse scales, the importance of
communication between individuals. An attempt at understanding how much the physical borders
limit interaction between persons and how, with the same vigor, instead of limiting, they can bring
together, or unite.
When there is an assembly of diverse voices both the divisions and the connections become
interesting and create vital conversation. Yet how can respect for diversity be guaranteed?
How can our images and our words be understood within the network of limitless ideas, points of
view and languages?
We invite the artists to express themselves regarding society and our multilingual world, to
understand how much poverty and how much wealth coexist in a single language, and to consider
new expressive possibilities, beginning with the richness of language.
While continents collide... voters misunderstand politicians...Europeans try to create a welcome
space for people with new languages and customs... immigrants—some here for years—join
communites and also struggle in a new land.
The artists will bring new ideas, on our island - crossroad in the Mediterranean: by sculpture,
photography, installation, painting and performance.
The exhibit will coincide with the XII annual Day of Contemporary Art, organized by AMACI
(Association of Italian Contemporary Art Museums), the 15th of October 2016.
una lingua condivisa. “Ogni popolo con le loro famiglie, le loro lingue, nelle loro terre, nelle loro
nazioni”.
Poi ci fu la Torre di Babele, una metafora interessante per i nostri tempi. La torre, uno
ziggurat, fu costruita su fondamenti successivi, su secoli di altari. Quando la torre diventò pure un
segno di grande ambizione, ricchezza e orgoglio, quando le culture cominciarono a spostarsi e
spintonarsi l’una con l’altra e andarono avanti indipendentemente senza comunicare, ignorando
qualsiasi progetto divino, fu allora che i poteri divini ci diedero tante lingue.
E fu una confusione di culture.
“Babel. Giù dalla Torre” è un progetto ed un invito per gli artisti a riflettere sul tema della
(non)comunicazione tra le persone, tra i popoli partendo da un concetto generale e da una visione
globale di un'Europa martoriata da conflitti politici e religiosi. Reduce da Brexit, che ha fatto
comprendere quanto fragili siano i suoi limiti, i suoi confini e il cui progetto di unità, nato poco più
di un secolo fa, è ancora in cerca di un’identità.
In un'ipotetica sovrapposizione di livelli proviamo a definire, alle diverse scale, l’importanza della
comunicazione tra gli individui. Un tentativo per comprendere quanto i confini fisici limitino
l’interazione tra gli individui o come, con lo stesso vigore, invece di limitare possano avvicinare e
unire.
Quando c’è una diversità di voci sia le divisioni sia le connessioni diventano interessanti e
creano una conversazione vitale. Ma come può essere garantito il rispetto per la diversità?
Come le nostre immagini e le nostre parole possono essere considerate all’interno di un network
illimitato di idee, punti di vista, e linguaggi?
Invitiamo gli artisti ad esprimersi riguardo la società e il nostro mondo multilingue, a capire
quanta povertà e quanta ricchezza coesistono in una sola lingua, e a considerare nuove possibilità
espressive a partire dalla ricchezza del linguaggio.
Mentre... i continenti si scontrano... i votanti fraintendono i politici... gli Europei provano a
creare uno spazio accogliente per popoli con lingue e costumi nuovi... immigrati, alcuni si
aggregano a delle comunità e si sforzano in una terra nuova.
Gli artisti porteranno nuove idee, sulla nostra isola, punto di crocevia del Mediterraneo:
tramite scultura, fotografia, installazione, pittura e performance.
L'esposizione coinciderà con la XII giornata del contemporaneo promossa da AMACI (Associazione
dei Musei d'arte contemporanea italiani), quest'anno il 15 ottobre.
BABEL
GIU’ DALLA TORRE
Curated by: Francesco Piazza | SAC. S. Agostino Contemporanea
Conceived and cordination by: Germana Falco, Laleña Kurtz, Patti Trimble
In the beginning, the people of a tribe and culture shared a single religion, a single art, and found
connection through a single shared language. "Each people according to their families,
according to their tongues, in their lands, their nations."
Then there was the Tower of Babel, now an interesting metaphor for our time. The tower, a
ziggurat, was built on successive foundations, upon centuries of altars. When the tower also
became a sign of great ambition, wealth and pride, when jostling cultures moved forward
independently without communicating, ignoring any divine plan, it was then that the divine
powers gave us many languages, and consequently a confusion of cultures.
“Babel. Giù dalla Torre” is a project which invites the artists to reflect on the theme of
(non)communication between persons and between peoples, launching from a general concept
and from a global vision of a Europe tormented by political and religious conflict. Having just come
out of Brexit, which showed how fragile its limits, its borders and its project of unity truly are, born
little more than a century ago, it is still in search of an identity.
In a hypothetical overlapping of levels, we try to define, on diverse scales, the importance of
communication between individuals. An attempt at understanding how much the physical borders
limit interaction between persons and how, with the same vigor, instead of limiting, they can bring
together, or unite.
When there is an assembly of diverse voices both the divisions and the connections become
interesting and create vital conversation. Yet how can respect for diversity be guaranteed?
How can our images and our words be understood within the network of limitless ideas, points of
view and languages?
We invite the artists to express themselves regarding society and our multilingual world, to
understand how much poverty and how much wealth coexist in a single language, and to consider
new expressive possibilities, beginning with the richness of language.
While continents collide... voters misunderstand politicians...Europeans try to create a welcome
space for people with new languages and customs... immigrants—some here for years—join
communites and also struggle in a new land.
The artists will bring new ideas, on our island - crossroad in the Mediterranean: by sculpture,
photography, installation, painting and performance.
The exhibit will coincide with the XII annual Day of Contemporary Art, organized by AMACI
(Association of Italian Contemporary Art Museums), the 15th of October 2016.
15
ottobre 2016
Babel. Giù dalla Torre
Dal 15 ottobre al 18 novembre 2016
arte contemporanea
Location
SANT’AGOSTINO CONTEMPORANEA
Siracusa, Via Nizza, 14, (Siracusa)
Siracusa, Via Nizza, 14, (Siracusa)
Vernissage
15 Ottobre 2016, h 18.30
Curatore