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Babies Are Knocking
Mostra collettiva nella quale oltre quaranta artisti italiani ed internazionali sono stati invitati a ragionare sull’urgenza di vivere che caratterizza l’esperienza del bambino di età prescolare e di come questa si manifesti nel gioco come forma di sperimentazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare la mostra collettiva Babies Are Knocking – I bambini bussano a cura di Veronica He, Pia Lauro e Chiara Vigliotti, nella quale oltre quaranta artisti italiani ed internazionali sono stati invitati a ragionare sull'urgenza di vivere che caratterizza l'esperienza del bambino di età prescolare e di come questa si manifesti nel gioco come forma di sperimentazione.
Obiettivo di questo progetto è quello di coinvolgere il visitatore in un percorso espositivo che lega l’agire dei bambini in età prescolare al modo di lavorare degli artisti, spostando anche fisicamente il punto di vista da quello dell’adulto a quello del bambino. La necessità è tentare di mettere in discussione il proprio sentire culturale ed emotivo, in favore di un’esperienzialità – che ispirandosi ai bambini – sia basata sul libero gioco e la capacità di modulare le proprie attitudini, con lo scopo ultimo di trovare nuove soluzioni e interpretazioni della realtà.
Mentre gli adulti si interrogano su l'energica spinta che sarebbe necessaria per sollevarsi dall’emergenza, un’intera generazione di bambini, nati non più di qualche anno fa, continua ad alimentare la propria urgenza di vivere attraverso il senso di impavida conquista del mondo ed al contempo servendosi di una realtà propria fatta di piccole cose concrete: è così che i bambini bussano per intraprendere il loro naturale cammino verso il futuro. Il bambino nel corso della sua prima infanzia è, infatti, quotidianamente alla ricerca di nuove sperimentazioni da compiere: libero da sovrastrutture e ancora privo della concezione spazio- temporale dell'adulto, trasferisce nel gioco il principio intorno cui ruota tutta la sua esistenza, ed è grazie all’esperienza ludica che le possibilità di soluzioni si moltiplicano all’infinito.
Per ragionare in maniera univoca, pur mantenendo l'eterogeneità del pensiero, è stato chiesto agli artisti di mantenersi nelle dimensioni del foglio A4, uno fra i formati a cui il bambino si relaziona sin dalla più tenera età.
Dall’esigenza di far proseguire le riflessioni e spunti nati all’interno della mostra anche al di fuori dello spazio espositivo, nasca la collaborazione con la Scuola Pubblica di Roma “IC Daniele Manin” - plesso F. Di Donato - partner culturale del progetto - e con i suoi studenti della sezione infanzia, al fine di supportare il Piano delle Arti dell'Istituto.
Obiettivo di questo progetto è quello di coinvolgere il visitatore in un percorso espositivo che lega l’agire dei bambini in età prescolare al modo di lavorare degli artisti, spostando anche fisicamente il punto di vista da quello dell’adulto a quello del bambino. La necessità è tentare di mettere in discussione il proprio sentire culturale ed emotivo, in favore di un’esperienzialità – che ispirandosi ai bambini – sia basata sul libero gioco e la capacità di modulare le proprie attitudini, con lo scopo ultimo di trovare nuove soluzioni e interpretazioni della realtà.
Mentre gli adulti si interrogano su l'energica spinta che sarebbe necessaria per sollevarsi dall’emergenza, un’intera generazione di bambini, nati non più di qualche anno fa, continua ad alimentare la propria urgenza di vivere attraverso il senso di impavida conquista del mondo ed al contempo servendosi di una realtà propria fatta di piccole cose concrete: è così che i bambini bussano per intraprendere il loro naturale cammino verso il futuro. Il bambino nel corso della sua prima infanzia è, infatti, quotidianamente alla ricerca di nuove sperimentazioni da compiere: libero da sovrastrutture e ancora privo della concezione spazio- temporale dell'adulto, trasferisce nel gioco il principio intorno cui ruota tutta la sua esistenza, ed è grazie all’esperienza ludica che le possibilità di soluzioni si moltiplicano all’infinito.
Per ragionare in maniera univoca, pur mantenendo l'eterogeneità del pensiero, è stato chiesto agli artisti di mantenersi nelle dimensioni del foglio A4, uno fra i formati a cui il bambino si relaziona sin dalla più tenera età.
Dall’esigenza di far proseguire le riflessioni e spunti nati all’interno della mostra anche al di fuori dello spazio espositivo, nasca la collaborazione con la Scuola Pubblica di Roma “IC Daniele Manin” - plesso F. Di Donato - partner culturale del progetto - e con i suoi studenti della sezione infanzia, al fine di supportare il Piano delle Arti dell'Istituto.
27
maggio 2021
Babies Are Knocking
Dal 27 maggio al 30 luglio 2021
arte contemporanea
Location
STUDIO STEFANIA MISCETTI
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 16-20
Vernissage
27 Maggio 2021, il vernissage si terrà dalle ore 12 alle 21
Sito web
Autore
Curatore