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Balabina, Czertok, Minozzi, Ricci – Neuro-net
Una connessione, un intreccio cerebrale fra opere molto diverse tra loro, ma che sono tutte accomunate da una forte carica espressiva sprigionata da un’altrettanto intensa spinta creativa ed emozionale.
Insieme ma nel reciproco rispetto delle individualità e delle personalità espressive di ognuno.
Comunicato stampa
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I protagonisti sono quattro artisti di diverse nazionalità accuratamente selezionati. Con il titolo neuro-net è stato posto l'accento sulla connessione che può essere creata fra i lavori di questi artisti a prima vista molto diversi tra loro, ma che sono in effetti accomunati da una forte carica espressiva e da una intensa spinta creativa.
Gli artisti sono: Lianella Balabina (Lettonia), Maximiliano Czertok (Argentina), Marco Minozzi (Italia-Firenze), Cristiano Mattia Ricci (Italia-Milano), qui insieme ma nel rispetto dell'individualità e della personalità espressiva di ciascuno.
Lianella Balabina nasce in Lettonia e fin da bambina dimostra una grande passione per la pittura. Si diploma come insegnante di Storia dell’Arte e illustratore e, in seguito, si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Rezeckne (Lettonia). Nel 2005 si trasferisce in Italia per frequentare un corso di Restauro Architettonico e pittura murale a Mantova. Nei suoi lavori, solitamente di grandi dimensioni, dipinti ad olio, realizzati con cromie intense e contrastanti, l'artista reinventa in chiave contemporanea soggetti classici e mitologici: donne teutoniche, uomini in azione, ma soprattutto cavalli, una sua passione, oltre che la sua personale rappresentazione della libertà selvaggia.
Maximiliano Czertok, nato in Argentina, a Buenos Aires, lavora in l’Italia e Los Angeles.
Si trasferisce in Italia quando era ancora un bambino. Essendo figlio di genitori (di origine polacca) che lavoravano in una compagnia teatrale, gira il mondo imparando le lingue straniere e facendo tesoro delle diverse culture che incontra. Inizia la sua carriera nel mondo dell’arte come video artista e regista di performance teatrali. È solo da poco tempo che si esprime anche con la pittura e lo fa in modo del tutto naturale, considerandola quasi una catarsi dal dolore, dalla gioia, dall’ansia per il futuro. Per realizzare le sue opere usa l'acrilico su cartone, supporto che rende ancora più vivida la sensazione di precarietà emozionale. I suoi colori sono psichedelici e forti, come i suoi soggetti.
Nato a Roma, Marco Minozzi vive e lavora a Firenze dopo aver soggiornato alcuni anni a Vicenza. Inizia giovanissimo lo studio accademico della figura e, appassionato delle opere vedutiste, passa subito al paesaggio. La spinta al contemporaneo sorge in lui negli ultimi anni e, facendo tesoro della tecnica appresa e delle esperienze vissute, nelle sue opere recenti c’è la costante ricerca di un “paesaggio dell’anima”, un luogo ideale, reinventato sia architettonicamente sia emozionalmente. Elementi antichi e figurativi si fondono in questi oli su tela dal sapore terroso, dai colori secenteschi e dai particolari paesaggistici realizzati con una precisione invidiabile.
Cristiano Mattia Ricci, vive e lavora a Milano. Inizia a dipingere da adolescente. Diplomatosi al liceo artistico, consegue la laurea in architettura. Segue una serie di mostre personali e collettive in cui inizia a prendere forma il suo linguaggio visivo, tra pittura, istallazione, musica e poesia. Nel 2003, però, si definisce consapevolmente la scelta della pittura. Le sue opere sono caratterizzate da elementi surreali, figure grottesche e ancestrali, linee e segni che sembrano essere stati dipinti a ritmo di musica. Colori forti, linee marcate sono peculiari dei suoi lavori. Ha esposto oltre che in Italia anche in Germania e in Giappone.
Gli artisti sono: Lianella Balabina (Lettonia), Maximiliano Czertok (Argentina), Marco Minozzi (Italia-Firenze), Cristiano Mattia Ricci (Italia-Milano), qui insieme ma nel rispetto dell'individualità e della personalità espressiva di ciascuno.
Lianella Balabina nasce in Lettonia e fin da bambina dimostra una grande passione per la pittura. Si diploma come insegnante di Storia dell’Arte e illustratore e, in seguito, si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Rezeckne (Lettonia). Nel 2005 si trasferisce in Italia per frequentare un corso di Restauro Architettonico e pittura murale a Mantova. Nei suoi lavori, solitamente di grandi dimensioni, dipinti ad olio, realizzati con cromie intense e contrastanti, l'artista reinventa in chiave contemporanea soggetti classici e mitologici: donne teutoniche, uomini in azione, ma soprattutto cavalli, una sua passione, oltre che la sua personale rappresentazione della libertà selvaggia.
Maximiliano Czertok, nato in Argentina, a Buenos Aires, lavora in l’Italia e Los Angeles.
Si trasferisce in Italia quando era ancora un bambino. Essendo figlio di genitori (di origine polacca) che lavoravano in una compagnia teatrale, gira il mondo imparando le lingue straniere e facendo tesoro delle diverse culture che incontra. Inizia la sua carriera nel mondo dell’arte come video artista e regista di performance teatrali. È solo da poco tempo che si esprime anche con la pittura e lo fa in modo del tutto naturale, considerandola quasi una catarsi dal dolore, dalla gioia, dall’ansia per il futuro. Per realizzare le sue opere usa l'acrilico su cartone, supporto che rende ancora più vivida la sensazione di precarietà emozionale. I suoi colori sono psichedelici e forti, come i suoi soggetti.
Nato a Roma, Marco Minozzi vive e lavora a Firenze dopo aver soggiornato alcuni anni a Vicenza. Inizia giovanissimo lo studio accademico della figura e, appassionato delle opere vedutiste, passa subito al paesaggio. La spinta al contemporaneo sorge in lui negli ultimi anni e, facendo tesoro della tecnica appresa e delle esperienze vissute, nelle sue opere recenti c’è la costante ricerca di un “paesaggio dell’anima”, un luogo ideale, reinventato sia architettonicamente sia emozionalmente. Elementi antichi e figurativi si fondono in questi oli su tela dal sapore terroso, dai colori secenteschi e dai particolari paesaggistici realizzati con una precisione invidiabile.
Cristiano Mattia Ricci, vive e lavora a Milano. Inizia a dipingere da adolescente. Diplomatosi al liceo artistico, consegue la laurea in architettura. Segue una serie di mostre personali e collettive in cui inizia a prendere forma il suo linguaggio visivo, tra pittura, istallazione, musica e poesia. Nel 2003, però, si definisce consapevolmente la scelta della pittura. Le sue opere sono caratterizzate da elementi surreali, figure grottesche e ancestrali, linee e segni che sembrano essere stati dipinti a ritmo di musica. Colori forti, linee marcate sono peculiari dei suoi lavori. Ha esposto oltre che in Italia anche in Germania e in Giappone.
15
dicembre 2012
Balabina, Czertok, Minozzi, Ricci – Neuro-net
Dal 15 dicembre 2012 al 26 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL MELONE – ARTE CONTEMPORANEA
Rovigo, Via Guglielmo Oberdan, 25, (Rovigo)
Rovigo, Via Guglielmo Oberdan, 25, (Rovigo)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 e 16.30-19.30
Vernissage
15 Dicembre 2012, ore 18
Autore
Curatore