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Balance
Balance è una mostra che lavora sulla linea sottile che sottende la parola, una linea che è tanto fisica, quanto mentale. Gli artisti invitati in Balance la percorrono continuamente avanti e indietro.
Comunicato stampa
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Non è difficile intuire quanto sia essenziale il concetto di equilibrio nella nostra vita. Basta solo considerare quanto esso sia presente nel linguaggio comune per indicare uno stato di saggia interpretazione dei fatti della vita. “Avere equilibrio”, “mantenere l’equilibrio”, ma anche “valutare con equilibrio” e “muoversi con equilibrio”, sono esempi che non hanno bisogno di molte spiegazioni.
Ma il termine equilibrio ha anche un’accezione più spericolata, quando indica la capacità di rimanere in bilico tra la molteplicità di significati che connota la nostra realtà attuale. Quando l’equilibrismo diventa, in altre parole, la capacità di giocare con doppi, tripli e più sensi, mirata a svelare la natura meno visibile delle cose, delle parole e delle esperienze della vita.
Balance è una mostra che lavora sulla linea sottile che sottende la parola, una linea che è tanto fisica, quanto mentale. Gli artisti invitati in Balance la percorrono continuamente avanti e indietro.
Kuba Bakowski (nato a Poznan – Polonia – nel 1971. Vive a New York) lavora sul delicato equilibrio che c’è tra la realtà e la sua alterazione. In Balance, Bakowski presenta una serie di light box della recentissima serie intitolata Ursa Major. Dedicata alla più famosa costellazione della nostra volta celeste. Il lavoro sviluppa attraverso una serie di immagini fotografiche in cui gruppi di sette persone, con delle lampadine in mano, formano il disegno della costellazione. Accanto a queste ci sarà Untitled installation with globe (2006), in cui un mappamondo gonfiabile è al centro delle correnti d’aria formate da una decina di piccoli ventilatori.
Haris Epaminonda (nata a Nicosia nel 1980 – Cipro. Vive a Berlino) si muove tra reale e virtuale, sfidando l’abilità del fruitore a coglierne limiti e passaggi. In Balance, Epaminonda presenta i video Elapsed e Tarahi II. Entrambi sono dotati di colonne sonore che favoriscono quella sospensione temporale in cui viene mostrato il paesaggio di Elapsed e i personaggi di Tarahi II.
James Hopkins (nato a Stockport nel 1976. Vive a Londra) lavora spingendo l’equilibrismo alle soglie dell’illusionismo. Oggetti alterati, installazioni e anamorfosi, sono i suoi ambiti linguistici. In Balance, Hopkins presenta una serie di installazioni e di oggetti manipolati e alterati, oltre ad una foto, Mysteyspot, tutti dedicati alle varie declinazioni del concetto di equilibrio.
Carlos Irijalba (nato a Pamplona nel 1979. Vive a Madrid), lavora con vari media, realizzando oggetti fortemente modificati e immagini che lavorano sulla modificazione della percezione. In Balance, Irijalba presenta una serie di fotografie della serie Outside comes first e di quella intitolata Devices.
Jaime Pitarch (nato a Barcellona nel 1963, dove vive) lavora con diversi media, passando da scultura e installazioni, a fotografia e video, in cui la costante è sempre un ironico equilibrismo e sovvertimento delle regole. In Balance Pitarch presenta una mappa della serie Pangea, un dipinto della serie dei Puzzle, una scultura realizzata con le mollette da bucato dal titolo Wooden pegs, e un video dal titolo Rethinking David & Goliath.
Matt Stokes (nato a Penzance, Cornwall - UK – nel 1973. Vive a Newcastle) è il vincitore del Beck’s Future 2006 con il video Long after tonight. In Balance, Stokes presenta un altro video dal titolo Cipher. Girato sempre in super 16 mm nella Usher Hall di Edimburgo, in Scozia, nel 2006, Cipher è uno straordinario affresco visivo e sonoro, dominato dal grandioso organo a canne che ne è il protagonista. Affianco a questo ci sarà un’installazione dal titolo Secret Selections, anch’essa dedicata a concerti di musica sperimentale con organi a canne, appositamente commissionati e trascritti per questo strumento. Il lavoro è composto da tre bandiere, una serie di posters, programmi dei concerti, una panchina e una scatola di legno con all’interno un lettore cd, a cui sono collegate diverse cuffie da cui ascoltare gli organi che suonano partiture che vanno dal genere northern soul, al black metal.
Ma il termine equilibrio ha anche un’accezione più spericolata, quando indica la capacità di rimanere in bilico tra la molteplicità di significati che connota la nostra realtà attuale. Quando l’equilibrismo diventa, in altre parole, la capacità di giocare con doppi, tripli e più sensi, mirata a svelare la natura meno visibile delle cose, delle parole e delle esperienze della vita.
Balance è una mostra che lavora sulla linea sottile che sottende la parola, una linea che è tanto fisica, quanto mentale. Gli artisti invitati in Balance la percorrono continuamente avanti e indietro.
Kuba Bakowski (nato a Poznan – Polonia – nel 1971. Vive a New York) lavora sul delicato equilibrio che c’è tra la realtà e la sua alterazione. In Balance, Bakowski presenta una serie di light box della recentissima serie intitolata Ursa Major. Dedicata alla più famosa costellazione della nostra volta celeste. Il lavoro sviluppa attraverso una serie di immagini fotografiche in cui gruppi di sette persone, con delle lampadine in mano, formano il disegno della costellazione. Accanto a queste ci sarà Untitled installation with globe (2006), in cui un mappamondo gonfiabile è al centro delle correnti d’aria formate da una decina di piccoli ventilatori.
Haris Epaminonda (nata a Nicosia nel 1980 – Cipro. Vive a Berlino) si muove tra reale e virtuale, sfidando l’abilità del fruitore a coglierne limiti e passaggi. In Balance, Epaminonda presenta i video Elapsed e Tarahi II. Entrambi sono dotati di colonne sonore che favoriscono quella sospensione temporale in cui viene mostrato il paesaggio di Elapsed e i personaggi di Tarahi II.
James Hopkins (nato a Stockport nel 1976. Vive a Londra) lavora spingendo l’equilibrismo alle soglie dell’illusionismo. Oggetti alterati, installazioni e anamorfosi, sono i suoi ambiti linguistici. In Balance, Hopkins presenta una serie di installazioni e di oggetti manipolati e alterati, oltre ad una foto, Mysteyspot, tutti dedicati alle varie declinazioni del concetto di equilibrio.
Carlos Irijalba (nato a Pamplona nel 1979. Vive a Madrid), lavora con vari media, realizzando oggetti fortemente modificati e immagini che lavorano sulla modificazione della percezione. In Balance, Irijalba presenta una serie di fotografie della serie Outside comes first e di quella intitolata Devices.
Jaime Pitarch (nato a Barcellona nel 1963, dove vive) lavora con diversi media, passando da scultura e installazioni, a fotografia e video, in cui la costante è sempre un ironico equilibrismo e sovvertimento delle regole. In Balance Pitarch presenta una mappa della serie Pangea, un dipinto della serie dei Puzzle, una scultura realizzata con le mollette da bucato dal titolo Wooden pegs, e un video dal titolo Rethinking David & Goliath.
Matt Stokes (nato a Penzance, Cornwall - UK – nel 1973. Vive a Newcastle) è il vincitore del Beck’s Future 2006 con il video Long after tonight. In Balance, Stokes presenta un altro video dal titolo Cipher. Girato sempre in super 16 mm nella Usher Hall di Edimburgo, in Scozia, nel 2006, Cipher è uno straordinario affresco visivo e sonoro, dominato dal grandioso organo a canne che ne è il protagonista. Affianco a questo ci sarà un’installazione dal titolo Secret Selections, anch’essa dedicata a concerti di musica sperimentale con organi a canne, appositamente commissionati e trascritti per questo strumento. Il lavoro è composto da tre bandiere, una serie di posters, programmi dei concerti, una panchina e una scatola di legno con all’interno un lettore cd, a cui sono collegate diverse cuffie da cui ascoltare gli organi che suonano partiture che vanno dal genere northern soul, al black metal.
28
novembre 2007
Balance
Dal 28 novembre 2007 al 12 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
1/9 – UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Degli Specchi, 20, (Roma)
Roma, Via Degli Specchi, 20, (Roma)
Orario di apertura
Martedì – Venerdì dalle 10.00 alle 20.00. Sabato dalle 12.00 alle 20.00
Vernissage
28 Novembre 2007, ore 19
Autore
Curatore