Non è facile per un artista, raccogliere le proprie energie, elaborarle con serenità per proiettarle nel gesto creativo, in un momento come quello che stiamo vivendo, attraversato da enormi problemi causati dalla diffusione della pandemia globale. Dai primi mesi del 2020 fino ad oggi abbiamo vissuto una condizione di paura, impotenza, reclusione, rabbia, sconfitta, arbitrio. Tutto ciò ha lasciato un segno pesante in tutti noi, ed in alcuni un marchio indelebile che non si cancellerà, probabilmente, perchè la psiche è stata intaccata, lacerata a volte distrutta. Gli artisti hanno continuato a combattere la propria battaglia, ognuno con armi e posizioni diverse consapevoli che nel loro lavoro sarebbe rimasto sempre il segno del loro pensiero. A60 Contemporary Art Space rinnova nello spazio di Firenze un'esposizione che raccoglie il lavoro di 15 artisti, nella diversità dei mezzi espressivi utilizzati: il disegno, la pittura, la fotografia, la stampa digitale, il video, la performance. Crediamo sia importantissima, sempre, questa polifonia espressiva che ci porta ad osservare il lavoro di alcuni artisti nella diversità dei mezzi utilizzati.E così, nel disegno e nel segno osserviamo le opere di Angelo D'Amato, Antonio Picardi, Luca Impinto, Wu Zhaoyi mentre la materia della pittura avvolge i dipinti di Li Xizi, Luo Lang, Wang Jiacheng. Le stampe digitali su carta realizzate da Lee Kuan Lian, Lin Fangsuo e Rosario Mazzeo ci porteranno in un mondo caratterizzato da una matrice Pop. Lo spazio del video, caratterizza, invece, le opere di Li Jian, Wang Zhuoran, Xing Liye e Zheng Bing, mentre solo l'artista Lu Shiyin, propone un progetto d'installazione. Questa esposizione, consentirà all'osservatore di compiere un breve ma intenso viaggio capace, secondo noi, di riflettere sulla contemporaneità.