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Banditi
15 artisti in mostra di Basilicata, Calabria e Puglia
Comunicato stampa
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S’inaugura il 17 marzo 2007 la mostra ‘Banditi’, promossa dalla Provincia di Potenza con la collaborazione dell’associazione culturale AmnesiacArts e a cura di Rino Cardone.
La mostra intende approfondire la ricerca iniziata da un’interessante esposizione dell’estate scorsa nella Galleria Civica di Villa Castelli (BR) intitolata ‘InBilico’, a cura di Lara Caccia e Guglielmo Gigliotti, che si proponeva di ‘sentire il polso’ della situazione artistica contemporanea in tre regioni come la Puglia, la Basilicata e la Calabria, da sempre ai margini del sistema dell’arte e lontane delle fucine di creatività del nostro Paese.
La mostra del Museo provinciale di Potenza ripropone gli stessi quindici artisti ma con un numero maggiore di opere esposte, sessanta in tutto, in modo da risultare una ricognizione completa della creatività di giovani non solo nati nelle regioni meridionali ma anche cresciuti intorno a dei poli di attrazione e formazione culturale locali come le Accademie di Belle Arti di Puglia e Calabria e il fervido e attivissimo mondo associazionistico, poli che rendono possibile anche la formazione dei veri e propri ‘gruppi’ artistici che iniziano a trovare spazio in sempre più emergenti realtà espositive locali.
‘Banditi’, come scrive il giornalista e critico d’arte Rino Cardone, «non vanno, qui, considerati come persone cacciate dalla società civile (e quindi come criminali o assassini così come il termine banditi potrebbe far pensare) ma come confinati (solo per momentaneo dato anagrafico e generazionale) ai margini dell’impero del mercato dell’arte. Ed è proprio da loro, da questi allontanati (nell’attesa del giudizio finale della storia dell’arte, che arriverà loro da qui a qualche anno, allorquando si saranno costruiti una più vetusta esperienza professionale) che si leva alta la voce e la volontà – da parte proprio di questi giovani artisti - di far sentire la loro presenza nel mondo dell’arte.»
I quindici giovani artisti invitati, cinque per ogni regione, (Stefano Cava, Daniele D'Acquisto, Danilo De Mitri, Maria Elena Diaco, Giovanni Duro, Giovanni Felle, Massimo Lovisco, Maseda, Patrizia Piarulli, Gianfranco Presta, Maria Puleo, Marcello Samela, Antonia Giuse Sanasi, Michele Santarsiere, Domenico Tedone) si esprimono con linguaggi che vanno dalla pittura alla fotografia, dal video all'installazione «in quel nascente neoumanesimo – scrive sempre Cardone in catalogo - che sta seguendo alla fine della modernità liberale delle arti […] e all’inizio di un’epoca – quella attuale - nella quale si sono insinuate, tanto nella ricchezza delle tecniche artistiche, quanto nella fantasmagoria dei linguaggi creativi, nuove e sempre più sofisticate tecniche e tecnologie che hanno cambiato il modo di esprimersi degli operatori artistici.» Essi, pur continuando a confrontarsi con un passato esistenziale e antropologico dalle forti radici magno-greche e mediterranee, dimostrano di essere al centro del dibattito artistico sulla contemporaneità, la globalizzazione, l’ibridazione inevitabile tra reale e virtuale, il nuovo concetto d’identità individuale e sociale.
Per l'occasione e' stato edito un catalogo (si deve aggiungere l’editore), contenente i testi critici dei curatori, un apparato iconografico ed una breve nota biografica sugli artisti.
La mostra intende approfondire la ricerca iniziata da un’interessante esposizione dell’estate scorsa nella Galleria Civica di Villa Castelli (BR) intitolata ‘InBilico’, a cura di Lara Caccia e Guglielmo Gigliotti, che si proponeva di ‘sentire il polso’ della situazione artistica contemporanea in tre regioni come la Puglia, la Basilicata e la Calabria, da sempre ai margini del sistema dell’arte e lontane delle fucine di creatività del nostro Paese.
La mostra del Museo provinciale di Potenza ripropone gli stessi quindici artisti ma con un numero maggiore di opere esposte, sessanta in tutto, in modo da risultare una ricognizione completa della creatività di giovani non solo nati nelle regioni meridionali ma anche cresciuti intorno a dei poli di attrazione e formazione culturale locali come le Accademie di Belle Arti di Puglia e Calabria e il fervido e attivissimo mondo associazionistico, poli che rendono possibile anche la formazione dei veri e propri ‘gruppi’ artistici che iniziano a trovare spazio in sempre più emergenti realtà espositive locali.
‘Banditi’, come scrive il giornalista e critico d’arte Rino Cardone, «non vanno, qui, considerati come persone cacciate dalla società civile (e quindi come criminali o assassini così come il termine banditi potrebbe far pensare) ma come confinati (solo per momentaneo dato anagrafico e generazionale) ai margini dell’impero del mercato dell’arte. Ed è proprio da loro, da questi allontanati (nell’attesa del giudizio finale della storia dell’arte, che arriverà loro da qui a qualche anno, allorquando si saranno costruiti una più vetusta esperienza professionale) che si leva alta la voce e la volontà – da parte proprio di questi giovani artisti - di far sentire la loro presenza nel mondo dell’arte.»
I quindici giovani artisti invitati, cinque per ogni regione, (Stefano Cava, Daniele D'Acquisto, Danilo De Mitri, Maria Elena Diaco, Giovanni Duro, Giovanni Felle, Massimo Lovisco, Maseda, Patrizia Piarulli, Gianfranco Presta, Maria Puleo, Marcello Samela, Antonia Giuse Sanasi, Michele Santarsiere, Domenico Tedone) si esprimono con linguaggi che vanno dalla pittura alla fotografia, dal video all'installazione «in quel nascente neoumanesimo – scrive sempre Cardone in catalogo - che sta seguendo alla fine della modernità liberale delle arti […] e all’inizio di un’epoca – quella attuale - nella quale si sono insinuate, tanto nella ricchezza delle tecniche artistiche, quanto nella fantasmagoria dei linguaggi creativi, nuove e sempre più sofisticate tecniche e tecnologie che hanno cambiato il modo di esprimersi degli operatori artistici.» Essi, pur continuando a confrontarsi con un passato esistenziale e antropologico dalle forti radici magno-greche e mediterranee, dimostrano di essere al centro del dibattito artistico sulla contemporaneità, la globalizzazione, l’ibridazione inevitabile tra reale e virtuale, il nuovo concetto d’identità individuale e sociale.
Per l'occasione e' stato edito un catalogo (si deve aggiungere l’editore), contenente i testi critici dei curatori, un apparato iconografico ed una breve nota biografica sugli artisti.
17
marzo 2007
Banditi
Dal 17 marzo al 17 aprile 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO ARCHEOLOGICO PROVINCIALE
Potenza, Via Ettore Ciccotti, (Potenza)
Potenza, Via Ettore Ciccotti, (Potenza)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 8.30 – 13.30 / 16.00 – 19.00 lunedì domenica e festivi 8.30 – 13.30
Vernissage
17 Marzo 2007, ore 18
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