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Bangkok Density
“Bangkok Density”intende fornire una ricognizione dell’attuale panorama artistico thailandese attraverso l’opera di tre giovani artisti.Una“densità”quella evocata nel titolo che è caratteristica principale di Bangkok:una pienezza che resiste a qualsiasi tentativo di riduzione e definizione.
Comunicato stampa
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BANGKOK DENSITY
Pattara Chanruechachai
Arin Rungjang
Kornkrit Jianpinidnan
a cura di Pier Luigi Tazzi
Con Bangkok Density la Galleria Biagiotti Arte Contemporanea intende fornire una ricognizione dell'attuale panorama artistico thailandese attraverso l'opera di tre artisti, la cui attività si è sviluppa nel corso dell'ultimo decennio. Una nuova generazione che, differentemente dalla precedente, quella che si era imposta sulla scena dell'arte planetaria a partire dalla metà degli Anni Novanta - da Rirkrit Tiravanija a Surasi Kusolwong, da Navin Rawanchaikul a Manit Sriwanichpoom - non fonda il proprio operato sulla “differenza” e la specificità della cosa thailandese rispetto al resto del mondo, ma che attinge da suggestioni e immaginari molteplici, che costellano l'attuale situazione culturale thailandese, e bangkokkiana in particolare, in tutta la sua eterogeneità, e in cui assumono valore preponderante la cultura visiva (visual culture) del consumismo di massa, della moda, del cinema, dello star system, della musica pop internazionale, dello sviluppo economico e della situazione politica locale, nelle loro reciproche manifestazioni pubblicitario-spettacolari, e insieme la circolazione dell’informazione attraverso internet e attraverso la presenza più o meno temporanea di occidentali ed asiatici, giapponesi e indiani soprattutto, che si confonde per gli insider al turismo di massa.
Il titolo della mostra, esplicito riferimento ai primi tre titoli dei quattro romanzi di John Burdett ambientati a Bangkok, concorre a presentare la nuova situazione artistica che si è andata delineando nella capitale thailandese nell’ultimo paio d’anni e che si distingue nettamente dalla situazione precedente. Una “densità” quella evocata dal titolo, che si qualifica come caratteristica dominante della città a cui si riferisce, e che muove di fatto dall'attuale situazione sociale e politica di Bangkok, in cui turismo, scambi culturali e prodotti della globalizzazione si mescolano al contesto culturale locale, dando origine ad una sorta di "materiale magmatico": la densità va intesa più come spessore che come pesantezza, come una sorta di pienezza che resiste a qualsiasi tentativo di riduzione e definizione.
I tre artisti presenti in mostra, Pattara Chanruechachai, Arin Rungjang e Kornkrit Jianpinidnan, pur perseguendo ricerche dissimili, hanno impostato il rispettivo lavoro sulla realtà attuale della “sostanza” tailandese, che viene qui esplicitata attraverso diverse direttrici di ricerca: la memoria personale e collettiva, l'esperienza individuale di luoghi e situazioni, e l'immagine, intesa come componente narrativa e discorsiva fondamentale.
Pattara Chanruechachai (Bangkok 1971, vive in Bretagna) presenta per Bangkok Density una prosecuzione del progetto One Day Another (2009-2011), un lavoro in cui il processo di stampa fotografica avviene su fogli di giornale riciclati. L'interesse dell'artista è in questo caso volto alla comprensione e rappresentazione di un “tempo attuale”, attraverso la composizione e scomposizione di messaggi e immagini, che nella loro giustapposizione ricostruiscono ambienti urbani, svuotati dalla presenza umana, le cui tracce sono tuttavia come reinserite grazie all'impiego di strumenti propri della comunicazione di massa, quali l'immagine fotografica e il riciclo delle pagine di stampa dei quotidiani.
Arin Rungjang (Bangkok 1975, vive a Bangkok), sviluppando una ricerca che muove tra la trasposizione di eventi personali e una consapevole riflessione politica e culturale, propone per gli spazi della Galleria Biagiotti The Scars of Your Love, They Leave me Breathless (2011), un' installazione in cui scultura, fotografie e materiale audio interagiscono tra loro, mettendo in scena una memoria personale che, nell'atto della sua riproposizione, riconduce ad una narrazione di segni e simboli culturalmente condivisibili.
Nelle fotografie di Kornkrit Jianpinidnan (ChangRai 1975, vive a Bangkok), l'immagine viene colta non nella sua pregnanza estetica, ma nella possibilità di creare un'opposizione tra la realtà rappresentata e un suo substrato indefinibile e non analizzabile; in Worry and Love (2006-2011), così come nelle serie The Strange Night Story Part. 1 (2006-2011) e I Wish, Bangkok Version (2011), l'artista evidenzia il contrasto tra la componente narrativa e descrittiva offerta dal medium fotografico e l' “urto della realtà”, una frizione interna all'immagine in relazione alla densità che veicola, alla possibilità di offrire contemporaneamente uno sguardo interno ed esterno all'ambiente
rappresentato.
Nella commistione tra personale e sociale, tra memoria e desiderio, tra le opposte posizioni dell' outsider e dell'insider, i tre artisti suscitano la visione di quello che è oggi l'ambiente urbanizzato nell'epoca della globalizzazione economica, attraverso la specificità culturale di una città come Bangkok, in cui densità, drammaticità e inconsistenza si uniscono in maniera inestricabile.
Pattara Chanruechachai, vive e lavora in Bretagna, Francia.
Mostre personali: “Glance left and right”, Galleria Ver, Bangkok (2010).
Principali mostre collettive: Voici ma Carte, Porsalen @rt visuel, edition et exposition pilotée par Harvé Le Nost, Arvest, Pleyben, Francia (2010);“Young Ladies, old chaps, and some Thai friends”, Galleria Spazio A, Pistoia, Italia (2009); “Fifteen” Collectif Nai, Francia (2008); Eternal Flame: Imagining a Future at the End of the World, Gallery at REDCAT, Los Angeles (2007); Belief, Singapore Biennale, Tanglin Camp, Singapore (2006).
Arin Rungjaeng, vive e lavora a Bangkok, Thailandia.
Principali mostre personali: “Lets make sense” Galerie West, Den Haag, Olanda (2011); “Russamee Rungjang” Ver Gallery, Bangkok, Thailandia (2009); “Would you care to come into my place for a cup of coffee..” About Studio/ About Café, Bangkok, Thailand, with Sylvain Sailly (2009).
Principali mostre collettive: Singapore Biennale “Open House”, Singapore (2011); Valentine Willie “Itineraries”, KL, Malaysia (2011); “Imagine peace” (a cura di Rirkrit Tiravanija), Bangkok Art Center, Bangkok (2010); No Money, No Love, The Third Guangzhou Triennial [Farewell to Post Colonialism], Guangzhou, Cina (2008); “Santarcangelo International Festival of The Arts", Rimini, Italia (2007).
Kornkrit Jianpinidnan, vive e lavora a Bangkok, Thailandia.
Principali mostre personali: “In the white Field. “I long for a zebra””, Ver Gallery, Bangkok, Thailandia (2009); “Worry and Love”, F Gallery, Hatena Bar & Restaurant, Chiang Mai, Thailandia (2007); “A ghost story”, Art center, Chulalongkorn University, Bangkok, Thailandia (2006).
Principali mostre collettive: “Itineraries” three young contemporaries, Valentine Willes Fine Art, Kuala Lumpur, Malaysia (2011); “Re-Reading”, Khun Chang Khun Phaen, Jim Thompson Art Center, Bangkok, Thailandia (2011); “AS YET UNNAMED Taipei station”, Taipai Artist Village, Taipia, Taiwan (2010); “CUT: New Photography from Southeast Asia”, Valentine Will Fine Art, Kuala Lumpur, Malaysia (2008).
Pattara Chanruechachai
Arin Rungjang
Kornkrit Jianpinidnan
a cura di Pier Luigi Tazzi
Con Bangkok Density la Galleria Biagiotti Arte Contemporanea intende fornire una ricognizione dell'attuale panorama artistico thailandese attraverso l'opera di tre artisti, la cui attività si è sviluppa nel corso dell'ultimo decennio. Una nuova generazione che, differentemente dalla precedente, quella che si era imposta sulla scena dell'arte planetaria a partire dalla metà degli Anni Novanta - da Rirkrit Tiravanija a Surasi Kusolwong, da Navin Rawanchaikul a Manit Sriwanichpoom - non fonda il proprio operato sulla “differenza” e la specificità della cosa thailandese rispetto al resto del mondo, ma che attinge da suggestioni e immaginari molteplici, che costellano l'attuale situazione culturale thailandese, e bangkokkiana in particolare, in tutta la sua eterogeneità, e in cui assumono valore preponderante la cultura visiva (visual culture) del consumismo di massa, della moda, del cinema, dello star system, della musica pop internazionale, dello sviluppo economico e della situazione politica locale, nelle loro reciproche manifestazioni pubblicitario-spettacolari, e insieme la circolazione dell’informazione attraverso internet e attraverso la presenza più o meno temporanea di occidentali ed asiatici, giapponesi e indiani soprattutto, che si confonde per gli insider al turismo di massa.
Il titolo della mostra, esplicito riferimento ai primi tre titoli dei quattro romanzi di John Burdett ambientati a Bangkok, concorre a presentare la nuova situazione artistica che si è andata delineando nella capitale thailandese nell’ultimo paio d’anni e che si distingue nettamente dalla situazione precedente. Una “densità” quella evocata dal titolo, che si qualifica come caratteristica dominante della città a cui si riferisce, e che muove di fatto dall'attuale situazione sociale e politica di Bangkok, in cui turismo, scambi culturali e prodotti della globalizzazione si mescolano al contesto culturale locale, dando origine ad una sorta di "materiale magmatico": la densità va intesa più come spessore che come pesantezza, come una sorta di pienezza che resiste a qualsiasi tentativo di riduzione e definizione.
I tre artisti presenti in mostra, Pattara Chanruechachai, Arin Rungjang e Kornkrit Jianpinidnan, pur perseguendo ricerche dissimili, hanno impostato il rispettivo lavoro sulla realtà attuale della “sostanza” tailandese, che viene qui esplicitata attraverso diverse direttrici di ricerca: la memoria personale e collettiva, l'esperienza individuale di luoghi e situazioni, e l'immagine, intesa come componente narrativa e discorsiva fondamentale.
Pattara Chanruechachai (Bangkok 1971, vive in Bretagna) presenta per Bangkok Density una prosecuzione del progetto One Day Another (2009-2011), un lavoro in cui il processo di stampa fotografica avviene su fogli di giornale riciclati. L'interesse dell'artista è in questo caso volto alla comprensione e rappresentazione di un “tempo attuale”, attraverso la composizione e scomposizione di messaggi e immagini, che nella loro giustapposizione ricostruiscono ambienti urbani, svuotati dalla presenza umana, le cui tracce sono tuttavia come reinserite grazie all'impiego di strumenti propri della comunicazione di massa, quali l'immagine fotografica e il riciclo delle pagine di stampa dei quotidiani.
Arin Rungjang (Bangkok 1975, vive a Bangkok), sviluppando una ricerca che muove tra la trasposizione di eventi personali e una consapevole riflessione politica e culturale, propone per gli spazi della Galleria Biagiotti The Scars of Your Love, They Leave me Breathless (2011), un' installazione in cui scultura, fotografie e materiale audio interagiscono tra loro, mettendo in scena una memoria personale che, nell'atto della sua riproposizione, riconduce ad una narrazione di segni e simboli culturalmente condivisibili.
Nelle fotografie di Kornkrit Jianpinidnan (ChangRai 1975, vive a Bangkok), l'immagine viene colta non nella sua pregnanza estetica, ma nella possibilità di creare un'opposizione tra la realtà rappresentata e un suo substrato indefinibile e non analizzabile; in Worry and Love (2006-2011), così come nelle serie The Strange Night Story Part. 1 (2006-2011) e I Wish, Bangkok Version (2011), l'artista evidenzia il contrasto tra la componente narrativa e descrittiva offerta dal medium fotografico e l' “urto della realtà”, una frizione interna all'immagine in relazione alla densità che veicola, alla possibilità di offrire contemporaneamente uno sguardo interno ed esterno all'ambiente
rappresentato.
Nella commistione tra personale e sociale, tra memoria e desiderio, tra le opposte posizioni dell' outsider e dell'insider, i tre artisti suscitano la visione di quello che è oggi l'ambiente urbanizzato nell'epoca della globalizzazione economica, attraverso la specificità culturale di una città come Bangkok, in cui densità, drammaticità e inconsistenza si uniscono in maniera inestricabile.
Pattara Chanruechachai, vive e lavora in Bretagna, Francia.
Mostre personali: “Glance left and right”, Galleria Ver, Bangkok (2010).
Principali mostre collettive: Voici ma Carte, Porsalen @rt visuel, edition et exposition pilotée par Harvé Le Nost, Arvest, Pleyben, Francia (2010);“Young Ladies, old chaps, and some Thai friends”, Galleria Spazio A, Pistoia, Italia (2009); “Fifteen” Collectif Nai, Francia (2008); Eternal Flame: Imagining a Future at the End of the World, Gallery at REDCAT, Los Angeles (2007); Belief, Singapore Biennale, Tanglin Camp, Singapore (2006).
Arin Rungjaeng, vive e lavora a Bangkok, Thailandia.
Principali mostre personali: “Lets make sense” Galerie West, Den Haag, Olanda (2011); “Russamee Rungjang” Ver Gallery, Bangkok, Thailandia (2009); “Would you care to come into my place for a cup of coffee..” About Studio/ About Café, Bangkok, Thailand, with Sylvain Sailly (2009).
Principali mostre collettive: Singapore Biennale “Open House”, Singapore (2011); Valentine Willie “Itineraries”, KL, Malaysia (2011); “Imagine peace” (a cura di Rirkrit Tiravanija), Bangkok Art Center, Bangkok (2010); No Money, No Love, The Third Guangzhou Triennial [Farewell to Post Colonialism], Guangzhou, Cina (2008); “Santarcangelo International Festival of The Arts", Rimini, Italia (2007).
Kornkrit Jianpinidnan, vive e lavora a Bangkok, Thailandia.
Principali mostre personali: “In the white Field. “I long for a zebra””, Ver Gallery, Bangkok, Thailandia (2009); “Worry and Love”, F Gallery, Hatena Bar & Restaurant, Chiang Mai, Thailandia (2007); “A ghost story”, Art center, Chulalongkorn University, Bangkok, Thailandia (2006).
Principali mostre collettive: “Itineraries” three young contemporaries, Valentine Willes Fine Art, Kuala Lumpur, Malaysia (2011); “Re-Reading”, Khun Chang Khun Phaen, Jim Thompson Art Center, Bangkok, Thailandia (2011); “AS YET UNNAMED Taipei station”, Taipai Artist Village, Taipia, Taiwan (2010); “CUT: New Photography from Southeast Asia”, Valentine Will Fine Art, Kuala Lumpur, Malaysia (2008).
23
giugno 2011
Bangkok Density
Dal 23 giugno al 15 settembre 2011
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BIAGIOTTI PROGETTO ARTE
Firenze, Via Delle Belle Donne, 39r, (Firenze)
Firenze, Via Delle Belle Donne, 39r, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì al venerdì ore 14-19
Vernissage
23 Giugno 2011, ore 18.00
Autore
Curatore