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BANK. Conceptual Art in the UK. 1998 – 1999
Tra il ‘98 e il ‘99, BANK – Simon Bedwell, John Russell e Milly Thompson – rimandano via fax centinaia di comunicati stampa ai rispettivi mittenti, per la maggior parte, gallerie d’arte a Londra e New York. I fax sono implacabilmente costellati di annotazioni a penna: modifiche, domande e commenti,
Comunicato stampa
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Ordet presenta una selezione di oltre 140 originali del Fax-Bak Service, opera del collettivo artistico londinese BANK, nella più grande mostra ad oggi organizzata.
Tra il 1998 e il 1999, i membri di BANK – Simon Bedwell, John Russell e Milly Thompson – rimandano via fax centinaia di comunicati stampa ai rispettivi mittenti, per la maggior parte, gallerie d’arte a Londra e New York. I fax sono implacabilmente costellati di annotazioni a penna: modifiche, domande e commenti, tutti assolutamente non richiesti, si susseguono approfonditi e incessanti. A distanza di oltre due decenni, questo tentativo seriale di demistificazione appare altrettanto divertente, scortese e veritiero.
“Le infinite sciocchezze contenute nei comunicati stampa ci hanno permesso di essere brutalmente onesti rispetto alle concezioni, supposizioni ed errori in essi contenuti, fino alla vera e propria maleducazione, con il pretesto, non troppo convincente, di offrire consigli gratuiti su come migliorarli”, ricordano gli artisti. Questi autoproclamatisi e sardonici ambasciatori del buon senso e della buona sintassi marchiavano le loro risposte con il motto Helping you help yourselves! Sebbene BANK abbia adottato alcune delle tattiche della Mail Art degli anni ’70, lo ha fatto senza alcuna ambizione idealistica: “A ben guardare, i Fax-Baks di BANK sembrano essere uno sviluppo cinico di tecniche dell’avanguardia, più rassegnato che rivoluzionario”. [1]
Il Fax-Bak Service fonde una spavalderia da outsider alla conoscenza da addetti del sistema di tutte le carenze, sia retoriche che strutturali, del mondo dell’arte. Il fatto che il pubblico sia sempre stato inteso dagli artisti come un’audience secondaria non fa che aumentare il nostro godimento voyeuristico, una prospettiva che deve aver irritato diversi clienti originali di un servizio mai richiesto. Per il pubblico di oggi, il progetto di BANK è un tuffo a ritroso – editato, ma senza cancellature — in un mondo dell’arte ante-internet, ancora cartaceo nel momento in cui sta trasformandosi in un mercato globale.
La mostra è organizzata con Gallien Déjean, Tenzing Barshee e Dan Solbach, co-editori del libro The BANK Fax-Bak Service, una raccolta completa del progetto, recentemente pubblicato da Lenz con Treize in collaborazione con Galerie Neu e Kunsthalle Zurich. Il volume è disponibile per l’acquisto presso Ordet.
[1] Gallien Déjean, The BANK Fax-Bak Service, 332.
Tra il 1998 e il 1999, i membri di BANK – Simon Bedwell, John Russell e Milly Thompson – rimandano via fax centinaia di comunicati stampa ai rispettivi mittenti, per la maggior parte, gallerie d’arte a Londra e New York. I fax sono implacabilmente costellati di annotazioni a penna: modifiche, domande e commenti, tutti assolutamente non richiesti, si susseguono approfonditi e incessanti. A distanza di oltre due decenni, questo tentativo seriale di demistificazione appare altrettanto divertente, scortese e veritiero.
“Le infinite sciocchezze contenute nei comunicati stampa ci hanno permesso di essere brutalmente onesti rispetto alle concezioni, supposizioni ed errori in essi contenuti, fino alla vera e propria maleducazione, con il pretesto, non troppo convincente, di offrire consigli gratuiti su come migliorarli”, ricordano gli artisti. Questi autoproclamatisi e sardonici ambasciatori del buon senso e della buona sintassi marchiavano le loro risposte con il motto Helping you help yourselves! Sebbene BANK abbia adottato alcune delle tattiche della Mail Art degli anni ’70, lo ha fatto senza alcuna ambizione idealistica: “A ben guardare, i Fax-Baks di BANK sembrano essere uno sviluppo cinico di tecniche dell’avanguardia, più rassegnato che rivoluzionario”. [1]
Il Fax-Bak Service fonde una spavalderia da outsider alla conoscenza da addetti del sistema di tutte le carenze, sia retoriche che strutturali, del mondo dell’arte. Il fatto che il pubblico sia sempre stato inteso dagli artisti come un’audience secondaria non fa che aumentare il nostro godimento voyeuristico, una prospettiva che deve aver irritato diversi clienti originali di un servizio mai richiesto. Per il pubblico di oggi, il progetto di BANK è un tuffo a ritroso – editato, ma senza cancellature — in un mondo dell’arte ante-internet, ancora cartaceo nel momento in cui sta trasformandosi in un mercato globale.
La mostra è organizzata con Gallien Déjean, Tenzing Barshee e Dan Solbach, co-editori del libro The BANK Fax-Bak Service, una raccolta completa del progetto, recentemente pubblicato da Lenz con Treize in collaborazione con Galerie Neu e Kunsthalle Zurich. Il volume è disponibile per l’acquisto presso Ordet.
[1] Gallien Déjean, The BANK Fax-Bak Service, 332.
12
maggio 2021
BANK. Conceptual Art in the UK. 1998 – 1999
Dal 12 maggio al 19 giugno 2021
arte contemporanea
Location
ORDET
Milano, via Adige, 17, (Milano)
Milano, via Adige, 17, (Milano)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato, ore 14-19
Vernissage
12 Maggio 2021, dalle ore 14 alle ore 2o
Sito web
Editore
Lenz
Ufficio stampa
Alpha Bravo Charlie
Autore
Curatore