Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Barabba con il coltello
Nasce a Torino CRIPTA747, si propone come spazio-off, alternativo al circuito delle gallerie torinesi, e come piattaforma di sperimentazione nel cuore del quartiere di Porta Palazzo. La mostra è il primo “episodio” di un progetto che indaga sulle diverse realtà artistiche contemporanee che derivano dal graffito in Italia e in Europa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nasce a Torino CRIPTA747, si propone come spazio-off, alternativo al circuito delle gallerie torinesi, e come piattaforma di sperimentazione nel cuore del quartiere di Porta Palazzo.
BARABBA CON IL COLTELLO
è il primo “episodio” di un progetto che indaga sulle diverse realtà artistiche contemporanee che derivano dal graffito in Italia e in Europa.
Il primo appuntamento chiama in adunata alcuni tra i personaggi più interessanti del panorama italico, riconosciuti per appartenenza sia ad un territorio, la pianura padana, sia ad un gruppo storico tra più innovativi, OK.
Si troveranno ad affrontare la città che li ospita, i suoi personaggi e le vicende bizzarre di cui essi si nutrono sia per interesse che per attitudine.
DEM, 108, PEIO, DR.PIRA + MINNIE GHESTAPO e LUPUS GALERA
Torino da sempre ha suscitato una forte attrazione nei confronti di personaggi in cerca di luoghi iniziatici a loro favorevoli e terreni fertili alle loro attività. La città era considerata, per struttura, nomea o per atmosfera, luogo sicuramente adatto a certe pratiche: segrete, misteriose o magiche; sataniche e delinquenziali.
DEM
“Il monaco della consolata”
Era andato a studiare il volume “Centum regum, la clavicola Salomonis’’ e là aveva appreso che dipingendo in settembre, ‘’quando il sole entra in libbra’’, una tela vergine, recitando per un certo tempo sopra la medesima un particolare salmo, l’esito sarebbe stato sicuro.
Si poteva dare anche un termine dell’esecuzione dell’‘’opera nera’’ trafiggendo il petto della tela con la spina di un pesce chiamato micros. Scartata l’idea di servirsi di un potente veleno, il senatore Bernardino Sillano e il Gandolfi, aveva progettato di far morire Madama Reale utilizzando pratiche diaboliche.
Come un moderno alchimista DEM crea personaggi bizzarri, creature surreali, abitanti di uno strato impercettibile della realtà umana. Multiforme ed ironico, le sue opere che spaziano dal wall-painting, all'Illustrazione, all'installazione, si arricchiscono di un linguaggio simbolico che invita ad elaborare un proprio codice d'accesso per questo mondo enigmatico ed arcano. Oltre alla produzione nelle fabbriche abbandonate, scelte come sfondo ideale per i suoi lavori, DEM vanta varie pubblicazioni ed esperienze espositive, come la personale alla Oro Gallery di Goteborg e la partecipazione alla mostra Street Art, Sweet Art al PAC di Milano, Street Lab alla Stazione Termini di Roma e Nomadaz alla Scion Installation di Los Angeles.
http://www.flickr.com/photos/dem666
108
“L’uomo dai piedi di fauno”
Il caso esplose quando fu vista una gamba galleggiare nel Po’. Era l’avvio di un giallo che sconvolse e attrasse l’opinione pubblica.
Don Guglielmo Gnavi, entrò negli annuali del crimine come “il prete fatto a pezzi” ,1918.
L’assasino, Pietro Balocco, già capostazione ad Alessandria, era debitore del sacerdote di 30 lire. Non potendo pagare tale somma, considerata all’epoca ingente, si sbarazzo di Don Gnavi.
Il culmine dell’orrore si ebbe quando fu trovata, in uno dei covi dell’assasino, una valigia contenente il dorso del prete; privo di testa e arti.
inizia a disegnare giovanissimo e nei primi anni novanta si avvicina ai graffiti più classici studiando poi la lettera in modo personale. A partire dal 1999 in seguito ad eventi traumatizzanti di natura extracorporea, influenzato dai graffiti dell'europa neolitica e dal lavoro di graffitisti europei contemporanei quali Stak, inizia a sperimentare: cambia nome utilizzando solo tre cifre colme di significati occulti e i suoi primi lavori conosciuti sono enigmatiche forme gialle, ottenute ritagliando pellicole viniliche in forme che emergono da subconscio, che appaiono per le strade di tutto il mondo. Questo carattere quasi sempre completamente astratto e surreale si discosta da quello degli altri graffitisti diventando sempre più oscuro e incomprensibile con la pittura di grandi e misteriose figure nere che invadono gli spazi pubblici, con elementi tridimensionali e composizioni sonore. Nel 2004 è stato invitato a Parigi per Nusign, la prima grande mostra sul post-graffitismo europeo, nel 2007 a Venezia per Walls a dipingere una facciata dell’Arsenale durante la 52.Biennale e nel 2008 a Los Angeles per Nomadaz, mostra dedicata anch'essa al graffitismo europeo.
http://www.108nero.com/
PEIO
“Barabba con il coltello”
Torino ha sempre avuto un robusto e temibile sottofondo di malavita, in ogni epoca, con scuole per borsaioli, rapinatori da strada, sfruttatori, pericolosi assassini. Certi “eroi” della mala sono entrati nella leggenda, come il “Piccolo di Vanchiglia”, ritenuto da molti il capo della malavita torinese o, se non altro, uno dei suoi personaggi di spicco.Con impressionante destrezza riusciva ad aprire le cassaforti delle banche e poi spariva, protetto ed appoggiato nelle sue imprese da una rete di gregari con covo a Porta Palazzo, giovanissimi che già avevano da insegnare nell’arte di sfilare un portafogli o un orologio.
http://www.flickr.com/photos/gruppo_ok
DR.PIRA
“Absu Imaily Swandy”
Nella scatola magica della città vi sono anche abitatori del cielo, esseri provenienti dallo spazio. All’ombra della Mole Antonelliana, in via Rossini, arriva un extraterrestre ultracentenario, tiene conferenze per raccontare di sé e del pianeta da cui proviene. Il suo nome è Absu Imaily Swandy.
http://www.drpira.250x.com
BARABBA CON IL COLTELLO
è il primo “episodio” di un progetto che indaga sulle diverse realtà artistiche contemporanee che derivano dal graffito in Italia e in Europa.
Il primo appuntamento chiama in adunata alcuni tra i personaggi più interessanti del panorama italico, riconosciuti per appartenenza sia ad un territorio, la pianura padana, sia ad un gruppo storico tra più innovativi, OK.
Si troveranno ad affrontare la città che li ospita, i suoi personaggi e le vicende bizzarre di cui essi si nutrono sia per interesse che per attitudine.
DEM, 108, PEIO, DR.PIRA + MINNIE GHESTAPO e LUPUS GALERA
Torino da sempre ha suscitato una forte attrazione nei confronti di personaggi in cerca di luoghi iniziatici a loro favorevoli e terreni fertili alle loro attività. La città era considerata, per struttura, nomea o per atmosfera, luogo sicuramente adatto a certe pratiche: segrete, misteriose o magiche; sataniche e delinquenziali.
DEM
“Il monaco della consolata”
Era andato a studiare il volume “Centum regum, la clavicola Salomonis’’ e là aveva appreso che dipingendo in settembre, ‘’quando il sole entra in libbra’’, una tela vergine, recitando per un certo tempo sopra la medesima un particolare salmo, l’esito sarebbe stato sicuro.
Si poteva dare anche un termine dell’esecuzione dell’‘’opera nera’’ trafiggendo il petto della tela con la spina di un pesce chiamato micros. Scartata l’idea di servirsi di un potente veleno, il senatore Bernardino Sillano e il Gandolfi, aveva progettato di far morire Madama Reale utilizzando pratiche diaboliche.
Come un moderno alchimista DEM crea personaggi bizzarri, creature surreali, abitanti di uno strato impercettibile della realtà umana. Multiforme ed ironico, le sue opere che spaziano dal wall-painting, all'Illustrazione, all'installazione, si arricchiscono di un linguaggio simbolico che invita ad elaborare un proprio codice d'accesso per questo mondo enigmatico ed arcano. Oltre alla produzione nelle fabbriche abbandonate, scelte come sfondo ideale per i suoi lavori, DEM vanta varie pubblicazioni ed esperienze espositive, come la personale alla Oro Gallery di Goteborg e la partecipazione alla mostra Street Art, Sweet Art al PAC di Milano, Street Lab alla Stazione Termini di Roma e Nomadaz alla Scion Installation di Los Angeles.
http://www.flickr.com/photos/dem666
108
“L’uomo dai piedi di fauno”
Il caso esplose quando fu vista una gamba galleggiare nel Po’. Era l’avvio di un giallo che sconvolse e attrasse l’opinione pubblica.
Don Guglielmo Gnavi, entrò negli annuali del crimine come “il prete fatto a pezzi” ,1918.
L’assasino, Pietro Balocco, già capostazione ad Alessandria, era debitore del sacerdote di 30 lire. Non potendo pagare tale somma, considerata all’epoca ingente, si sbarazzo di Don Gnavi.
Il culmine dell’orrore si ebbe quando fu trovata, in uno dei covi dell’assasino, una valigia contenente il dorso del prete; privo di testa e arti.
inizia a disegnare giovanissimo e nei primi anni novanta si avvicina ai graffiti più classici studiando poi la lettera in modo personale. A partire dal 1999 in seguito ad eventi traumatizzanti di natura extracorporea, influenzato dai graffiti dell'europa neolitica e dal lavoro di graffitisti europei contemporanei quali Stak, inizia a sperimentare: cambia nome utilizzando solo tre cifre colme di significati occulti e i suoi primi lavori conosciuti sono enigmatiche forme gialle, ottenute ritagliando pellicole viniliche in forme che emergono da subconscio, che appaiono per le strade di tutto il mondo. Questo carattere quasi sempre completamente astratto e surreale si discosta da quello degli altri graffitisti diventando sempre più oscuro e incomprensibile con la pittura di grandi e misteriose figure nere che invadono gli spazi pubblici, con elementi tridimensionali e composizioni sonore. Nel 2004 è stato invitato a Parigi per Nusign, la prima grande mostra sul post-graffitismo europeo, nel 2007 a Venezia per Walls a dipingere una facciata dell’Arsenale durante la 52.Biennale e nel 2008 a Los Angeles per Nomadaz, mostra dedicata anch'essa al graffitismo europeo.
http://www.108nero.com/
PEIO
“Barabba con il coltello”
Torino ha sempre avuto un robusto e temibile sottofondo di malavita, in ogni epoca, con scuole per borsaioli, rapinatori da strada, sfruttatori, pericolosi assassini. Certi “eroi” della mala sono entrati nella leggenda, come il “Piccolo di Vanchiglia”, ritenuto da molti il capo della malavita torinese o, se non altro, uno dei suoi personaggi di spicco.Con impressionante destrezza riusciva ad aprire le cassaforti delle banche e poi spariva, protetto ed appoggiato nelle sue imprese da una rete di gregari con covo a Porta Palazzo, giovanissimi che già avevano da insegnare nell’arte di sfilare un portafogli o un orologio.
http://www.flickr.com/photos/gruppo_ok
DR.PIRA
“Absu Imaily Swandy”
Nella scatola magica della città vi sono anche abitatori del cielo, esseri provenienti dallo spazio. All’ombra della Mole Antonelliana, in via Rossini, arriva un extraterrestre ultracentenario, tiene conferenze per raccontare di sé e del pianeta da cui proviene. Il suo nome è Absu Imaily Swandy.
http://www.drpira.250x.com
25
settembre 2008
Barabba con il coltello
Dal 25 settembre al 25 novembre 2008
arte contemporanea
Location
CRIPTA747
Torino, Via Giuseppe Regaldi, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Regaldi, (Torino)
Vernissage
25 Settembre 2008, ore 19.00
Autore