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Barbara Fassler – On the Turn
Il lavoro di Barbara Fässler si presenta come un ossimoro: rappresenta una velocità statica, una lentezza dinamica. Un paradosso che facilmente si può associare al nostro modo di vivere e di percepire gli avvenimenti, le relazioni umane, il nostro modo di creare e consumare il tempo.
Comunicato stampa
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Barbara ha trascritto nel lavoro 'On the Turn' uno dei suoi tanti modi di vedere il presente: ha registrato i rituali quotidiani aumentandone la velocità, tanto da farli sembrare statici, congelati. Ha così messo a confronto i discorsi retorici con la percezione, la ricerca esasperata della novità con la continuità e uniformità degli eventi, la velocità della comunicazione con la lentezza del prodursi del senso. Si guadagna così, secondo Barbara, una visione d'insieme e allo stesso tempo se ne perde la distanza.
Ha registrato per mesi delle scene del suo quotidiano, degli appunti di viaggio intervallati da riprese che rasentano l'insignificanza: il passaggio di un treno, delle eliche, il ruotare dei panni nella lavatrice, il nuoto di un branco di pesci, lo scorrimento degli alberi sulla riva del fiume e al bordo della strada. Dei sassi innondati ritmicamente dalle onde del mare. Ha cercato di riprodurre, seguendo un suo ritmo interiore e allo stesso tempo delle cadenze esteriori, le varie nozioni di 'durata' e di 'ciclicità'. Dall'insieme delle riprese ha composto, attraverso un montaggio particolare, un cerchio rotante, somma di quello che potremmo chiamare 'girato' se avesse usato una cinepresa. Anziché far scorrere il video in maniera lineare, ha reso circolare l'immagine tramite filtri radiali e lo ha attorcigliato su se stesso facendolo ruotare. In assenza di una sequenza o di uno spostamento, la temporalità si avvita in una sorta di spirale senza inizio né fine che si muove in superficie. Quello che rimane del filmato originale, altro non è che un cerchio continuo, un video in loop che gira all'infinito attorno ad un punto. Rimangono le impressioni e i colori, a volte riusciamo a cogliere delle forme che però scompaiono subito, si aggrovigliano. Delle pennellate tra
figura e astrazione.
Così come il sonoro del video, rumori indistinti, addizione di centinaia di brani musicali scaricati da internet e sommati assieme per comporre la confusione che farebbero i pensieri se avessero un suono. I pensieri di tutti, quelli del prima e quelli del dopo di noi.
Elena Bordignon
Ha registrato per mesi delle scene del suo quotidiano, degli appunti di viaggio intervallati da riprese che rasentano l'insignificanza: il passaggio di un treno, delle eliche, il ruotare dei panni nella lavatrice, il nuoto di un branco di pesci, lo scorrimento degli alberi sulla riva del fiume e al bordo della strada. Dei sassi innondati ritmicamente dalle onde del mare. Ha cercato di riprodurre, seguendo un suo ritmo interiore e allo stesso tempo delle cadenze esteriori, le varie nozioni di 'durata' e di 'ciclicità'. Dall'insieme delle riprese ha composto, attraverso un montaggio particolare, un cerchio rotante, somma di quello che potremmo chiamare 'girato' se avesse usato una cinepresa. Anziché far scorrere il video in maniera lineare, ha reso circolare l'immagine tramite filtri radiali e lo ha attorcigliato su se stesso facendolo ruotare. In assenza di una sequenza o di uno spostamento, la temporalità si avvita in una sorta di spirale senza inizio né fine che si muove in superficie. Quello che rimane del filmato originale, altro non è che un cerchio continuo, un video in loop che gira all'infinito attorno ad un punto. Rimangono le impressioni e i colori, a volte riusciamo a cogliere delle forme che però scompaiono subito, si aggrovigliano. Delle pennellate tra
figura e astrazione.
Così come il sonoro del video, rumori indistinti, addizione di centinaia di brani musicali scaricati da internet e sommati assieme per comporre la confusione che farebbero i pensieri se avessero un suono. I pensieri di tutti, quelli del prima e quelli del dopo di noi.
Elena Bordignon
15
maggio 2004
Barbara Fassler – On the Turn
Dal 15 al 28 maggio 2004
arte contemporanea
Location
NEONPROJECTBOX
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 42, (Milano)
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 42, (Milano)
Orario di apertura
mart_ven 17_19
Vernissage
15 Maggio 2004, h. 19