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Barbara Manso
…Con l’impiego di materiali inconsueti,la ricerca di Barbara è proseguita fino all’uso di un materiale che nella sua semplicita’,leggerezza e carica simbolica riesce ad aprirle una nuova via di sperimentazione: il filo.
Comunicato stampa
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Con l’impiego di materiali inconsueti, la ricerca di Barbara Manso è proseguita fino
all’uso di un materiale che nella sua semplicita’, leggerezza e carica simbolica
riesce ad aprirle una nuova via di sperimentazione: il filo.
Telai di legno e di ferro sono supporti che interagiscono con la lana, il cotone e i colori di un mondo che rimanda a sogni sospesi.
… Il filo, l’elemento essenziale dei lavori di Barbara Manso è il simbolo avvolgente dell’esistenza umana che si snoda tra gli oggetti, li avvolge, li rende opacamente permeabili alle rifrazioni del fare umano. Cosi le storie, la storia degli uomini si avvolge e riveste gli oggetti nella loro superficie come fragile unico filo senza tramatura, esso si accosta e sovrappone a se stesso mantenendo la sua metafora di fragilità, sempre recidibile.
Si dice spesso: mantenere il filo del discorso, ossia il senso comune che si ha di esso. Forse tale metafora trova la propria efficacia figurativa, a vantaggio della più ideale linea, per la fisicità dell’oggetto tirato in causa: il filo. Esso anche se aggrovigliato nei percorsi della vita ci riconduce ad un’origine, all’uscita del minoico labirinto entro cui tutti vaghiamo alla ricerca delle minotauriche paure.
Vi è un lavoro che spicca, tra la collezione di oggetti eterogeneamente rivestiti del fragile filo di senso di Barbara, è un’inquietante forca viola; un oggetto che spaventa, che non lascia spazio, almeno apparentemente ad equivoci, ma che definisce smentendo tale previsione, la sua apertura ad altro attraverso il titolo che lo battezza: “second life”. Tale titolo sposta il senso in un altro senso: per cominciare qualcosa, qualcos’altro deve finire.
L’artista trasforma ciò che cinicamente è visto come fine nella speranza (ultimo dei mali, il solo e unico gestibile dagli uomini) di un nuovo inizio.
Dal testo critico di Diego Mazzaferro
Docente di Semiologia Accademia di Belle Arti dell’Aquila
19
settembre 2009
Barbara Manso
Dal 19 settembre al 30 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
CONTEMPORANEAMENTE ARTE
Civitanova Marche, Via Conchiglia, 29, (Macerata)
Civitanova Marche, Via Conchiglia, 29, (Macerata)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 18-20
Vernissage
19 Settembre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore