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Barbara Nejrotti – Personale al femminile
mostra personale
Comunicato stampa
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Il codice bianco ha connotato le prime produzioni dell’artista Barbara Nejrotti abile a dar
forma di bassorilievi e di “bassi affondi” a tele che contaminando il quadro con la scultura,
la pittura con il cucito. Opere da vedere in purezza di sguardo e di stato d’animo. La
personale a Venezia, nello spazio El Magazen dell’arte, a poche calli dai luoghi della
Biennale, aperta sino al 30 giugno, segna una svolta nella tensione sui soggetti: i
nuotatori tra le onde, piccole figure di dinamicità atletica, si muovono in un mare oscuro, in
uno spazio costretto dalle dimensioni stesse del quadro, da condividere con squali di cui si
vedono le siluette delle pinne.
“La sostanza di cui son fatte le tele di Barbara Nejrotti, cambia il significato stesso delle
opere – osserva il curatore Ermanno Tedeschi – il nero del tessuto su cui vivono le
figure umane e le linee in rilevo delle onde che le sovrastano, forniscono uno spunto
centrale per la lettura dell’opera. L’unicità della sua tecnica rimette in discussione anche
l’elemento cromatico che colpisce l’osservatore non solo in superfice, ma lo porta ad
immedesimarsi emotivamente in modo diverso per un codice nero, bianco o ancora
turchese, giallo e rosso.”
Come ardesia in tessuto, appunto! “è stato uno sviluppo narrativo di concetti a cui tengo
molto: lo sforzo dell’uomo che affronta a bracciate ritmiche le onde, le vibrazione che ci
fanno rimbalzare nel vivere quotidiano che richiede doti acrobatiche – spiega Barbara
Nejrotti - o l’equilibrio quotidiano tra terraferma e mare, necessario a vivere in armonia.
Dal bianco ho iniziato ad indagare il colore, in un elemento o a fondo pieno, prima vitale
poi più assoluto come il nero.”
La quindicina di opere proposte a Venezia, offrono una panoramica interessante per chi
non conosce il lavoro della Nejrotti, una serie di soggetti che nella loro essenzialità e
immediatezza non si lasciano scordare, sono Impronte, come la serie di soggetti di cui
resta solo il calco nel tessuto: migranti? bambini? camminatori nella neve o nel talco?
Segni a testimonianza a ricordo in un passaggio o quel ricordo di sé che ognuno auspica
di lasciare nella propria vita come in un capolavoro.
forma di bassorilievi e di “bassi affondi” a tele che contaminando il quadro con la scultura,
la pittura con il cucito. Opere da vedere in purezza di sguardo e di stato d’animo. La
personale a Venezia, nello spazio El Magazen dell’arte, a poche calli dai luoghi della
Biennale, aperta sino al 30 giugno, segna una svolta nella tensione sui soggetti: i
nuotatori tra le onde, piccole figure di dinamicità atletica, si muovono in un mare oscuro, in
uno spazio costretto dalle dimensioni stesse del quadro, da condividere con squali di cui si
vedono le siluette delle pinne.
“La sostanza di cui son fatte le tele di Barbara Nejrotti, cambia il significato stesso delle
opere – osserva il curatore Ermanno Tedeschi – il nero del tessuto su cui vivono le
figure umane e le linee in rilevo delle onde che le sovrastano, forniscono uno spunto
centrale per la lettura dell’opera. L’unicità della sua tecnica rimette in discussione anche
l’elemento cromatico che colpisce l’osservatore non solo in superfice, ma lo porta ad
immedesimarsi emotivamente in modo diverso per un codice nero, bianco o ancora
turchese, giallo e rosso.”
Come ardesia in tessuto, appunto! “è stato uno sviluppo narrativo di concetti a cui tengo
molto: lo sforzo dell’uomo che affronta a bracciate ritmiche le onde, le vibrazione che ci
fanno rimbalzare nel vivere quotidiano che richiede doti acrobatiche – spiega Barbara
Nejrotti - o l’equilibrio quotidiano tra terraferma e mare, necessario a vivere in armonia.
Dal bianco ho iniziato ad indagare il colore, in un elemento o a fondo pieno, prima vitale
poi più assoluto come il nero.”
La quindicina di opere proposte a Venezia, offrono una panoramica interessante per chi
non conosce il lavoro della Nejrotti, una serie di soggetti che nella loro essenzialità e
immediatezza non si lasciano scordare, sono Impronte, come la serie di soggetti di cui
resta solo il calco nel tessuto: migranti? bambini? camminatori nella neve o nel talco?
Segni a testimonianza a ricordo in un passaggio o quel ricordo di sé che ognuno auspica
di lasciare nella propria vita come in un capolavoro.
01
giugno 2017
Barbara Nejrotti – Personale al femminile
Dal primo al 30 giugno 2017
arte contemporanea
Location
EL MAGAZEN DELL’ARTE
Venezia, Dorsoduro, 1375, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 1375, (Venezia)
Orario di apertura
dalle ore 11 alle 19
Vernissage
1 Giugno 2017, h 18.30 su invito
Autore
Curatore