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Barbara Pastorino – Paesaggi dell’inconscio
La ricerca dell’artista si impernia sui paesaggi interiori: fondali marini che indagano sulla profondità dell’inconscio; paesaggi che sembrano affiorare dal condensamento delle emozioni e talvolta figure, chiuse in una propria misteriosa meditazione esistenziale.
Comunicato stampa
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La ricerca dell’artista si impernia sui paesaggi interiori: fondali marini che indagano sulla profondità dell’inconscio; paesaggi che sembrano affiorare dal condensamento delle emozioni e talvolta figure, chiuse in una propria misteriosa meditazione esistenziale.
La natura è rappresentata come fonte di ogni cosa e regina dalla fantasia sconfinata, creatrice di colori e di forme senza limiti. Le città, ovvero il paesaggio alterato dall’uomo, sono indagate per il simbolismo in esse presente: per il rapporto con l’acqua e con la luce, che creano illusioni e mistici riverberi. Acqua come indefinitezza, fuga, capacità di scorrere e di scivolare e di adattarsi e di sfuggire… e di riflettere luci, colori, scintillii. Nei fondali marini la natura esprime al massimo il proprio splendore, la ricchezza, la stravaganza; le forme mai viste tuttavia ci appaiono familiari, forse perché ci richiamano a qualche cosa di atavico, che sta dentro di noi e che a livello inconscio ci è già noto.
Colori forti, colori contrastanti, che sembrano lottare tra loro con le pennellate come violente sciabolate… e poi invece giocano e si amalgamano e si rincorrono e si fondono in un’armonia prima impensabile.
La natura è rappresentata come fonte di ogni cosa e regina dalla fantasia sconfinata, creatrice di colori e di forme senza limiti. Le città, ovvero il paesaggio alterato dall’uomo, sono indagate per il simbolismo in esse presente: per il rapporto con l’acqua e con la luce, che creano illusioni e mistici riverberi. Acqua come indefinitezza, fuga, capacità di scorrere e di scivolare e di adattarsi e di sfuggire… e di riflettere luci, colori, scintillii. Nei fondali marini la natura esprime al massimo il proprio splendore, la ricchezza, la stravaganza; le forme mai viste tuttavia ci appaiono familiari, forse perché ci richiamano a qualche cosa di atavico, che sta dentro di noi e che a livello inconscio ci è già noto.
Colori forti, colori contrastanti, che sembrano lottare tra loro con le pennellate come violente sciabolate… e poi invece giocano e si amalgamano e si rincorrono e si fondono in un’armonia prima impensabile.
27
ottobre 2010
Barbara Pastorino – Paesaggi dell’inconscio
Dal 27 ottobre al 27 novembre 2010
arte contemporanea
Location
LE BICICLETTE RISTORANTE + ART BAR
Milano, Via Giovanni Battista Torti, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Torti, (Milano)
Vernissage
27 Ottobre 2010, ore 19
Sito web
www.barbarapastorino.it
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