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Barbara Sales – He-art
Personale
Comunicato stampa
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Mostra di Barbara Sales
"He-art"
Fatale il suo agire, essenziale il suo movimento. Metronomo autonomo e indipendente che persegue una sua logica, irrazionale. Nessuno può interferire, lui sordo, lui cieco, romba e rimbomba con la sua ritmica nella scatola che lo contiene.
A lui attribuiamo pensieri e azioni, sulla sua coscienza facciamo ricadere le responsabilità della vita. Pensiamo di sapere tutto, pensiamo di poterci alleare con quello degl’altri, senza renderci conto che la sua attività si limita a pulsare e regolare il traffico delle sue stanze come un integerrimo vigile della vita.
Entrata uscita, uscita entrata, ogni minuto, ogni giorno, si adegua all’altrui volontà, perchè questo è il suo dovere.
E noi li fuori. Ne parliamo, lo immaginiamo in tante forme, a volte lo inflazioniamo ma troppo spesso ci dimentichiamo di ascoltarlo. Fermati ora, ascoltalo, dov’è il tuo cuore?
IL CONCEPT
Barbara Sales lo ha fatto, ha ridotto le funzioni vitali all’ascolto del suo muscolo preferito. Non un ascolto forzato in una condizione asettica. L’assenza del cibo, l’eliminazione della convenzione della tavola scandita da orari, gusti, tempi di attesa e di preparazione, l’hanno accompagnata per nove giorni di digiuno totale, introducendola così allo sviluppo di questo lavoro che da idea concettuale è evoluta in una visione d’introspezione.
Il riflesso dell’anima allo specchio, il rombo di un tamburo nell’addome, il corpo dolorante negl’occhi, un nuovo scheletro tra le dita.
Un’esperienza dal sapore forte che ha portato a scelte forti. Il nero e il bianco palcoscenico di un solo protagonista che è passione, emozione, tenacia, primordialità, vita: il rosso.
THE PROJECT
Il progetto che Barbara Sales ha appositamente sviluppato e allestito al Machè dal 6 al 20 settembre 2005 propone un viaggio tra il cinico e lo spirituale, mantenendo fede all’impegno con se stessa di non prendersi mai troppo sul serio. Il percorso espositivo parte dalla stanza nera, dove il cuore "ready to eat", pronto da mangiare, è in scatola. Cuori come pomodori, cuori come qualsiasi altro alimento da fagocitare incuranti del sapore, della genuinità, della provenienza. Qui le pareti sono delimitate da tre impattanti stampe lambda montate su plexi che riconducono il cuore a esseri viventi. Il video che completa la stanza nera è l’atto truce e pragmatico della trasformazione in bene consumabile del cuore, quasi a voler provocatoriamente sottostare alla crudele regola sociale cui siamo quotidianamente sottoposti.
Dal nero al bianco, le contrapposte forze si attraggono. Se nel nero il cuore è beffarda visione di se stesso, nel bianco si manifesta la spiritualità del progetto. Una sagoma emerge da un immaginario orizzonte proiettando un cammino che diventa la processione di consapevolezza. Il corpo, quasi indecifrabile, assurge la funzione di custode e portatore del cuore che è il vero e indiscusso protagonista. Ogni cuore ha un passato e un futuro, ognuno di essi ha un’identità, nessuno di essi può essere solo considerato una macchia rossa sul bianco o nero.
L’installazione si conclude con "on sales", non cuori in saldo ma barattoli contenenti il sapore della passione e spontaneità di Sales, Barbara Sales
Cristina Proci
"He-art"
Fatale il suo agire, essenziale il suo movimento. Metronomo autonomo e indipendente che persegue una sua logica, irrazionale. Nessuno può interferire, lui sordo, lui cieco, romba e rimbomba con la sua ritmica nella scatola che lo contiene.
A lui attribuiamo pensieri e azioni, sulla sua coscienza facciamo ricadere le responsabilità della vita. Pensiamo di sapere tutto, pensiamo di poterci alleare con quello degl’altri, senza renderci conto che la sua attività si limita a pulsare e regolare il traffico delle sue stanze come un integerrimo vigile della vita.
Entrata uscita, uscita entrata, ogni minuto, ogni giorno, si adegua all’altrui volontà, perchè questo è il suo dovere.
E noi li fuori. Ne parliamo, lo immaginiamo in tante forme, a volte lo inflazioniamo ma troppo spesso ci dimentichiamo di ascoltarlo. Fermati ora, ascoltalo, dov’è il tuo cuore?
IL CONCEPT
Barbara Sales lo ha fatto, ha ridotto le funzioni vitali all’ascolto del suo muscolo preferito. Non un ascolto forzato in una condizione asettica. L’assenza del cibo, l’eliminazione della convenzione della tavola scandita da orari, gusti, tempi di attesa e di preparazione, l’hanno accompagnata per nove giorni di digiuno totale, introducendola così allo sviluppo di questo lavoro che da idea concettuale è evoluta in una visione d’introspezione.
Il riflesso dell’anima allo specchio, il rombo di un tamburo nell’addome, il corpo dolorante negl’occhi, un nuovo scheletro tra le dita.
Un’esperienza dal sapore forte che ha portato a scelte forti. Il nero e il bianco palcoscenico di un solo protagonista che è passione, emozione, tenacia, primordialità, vita: il rosso.
THE PROJECT
Il progetto che Barbara Sales ha appositamente sviluppato e allestito al Machè dal 6 al 20 settembre 2005 propone un viaggio tra il cinico e lo spirituale, mantenendo fede all’impegno con se stessa di non prendersi mai troppo sul serio. Il percorso espositivo parte dalla stanza nera, dove il cuore "ready to eat", pronto da mangiare, è in scatola. Cuori come pomodori, cuori come qualsiasi altro alimento da fagocitare incuranti del sapore, della genuinità, della provenienza. Qui le pareti sono delimitate da tre impattanti stampe lambda montate su plexi che riconducono il cuore a esseri viventi. Il video che completa la stanza nera è l’atto truce e pragmatico della trasformazione in bene consumabile del cuore, quasi a voler provocatoriamente sottostare alla crudele regola sociale cui siamo quotidianamente sottoposti.
Dal nero al bianco, le contrapposte forze si attraggono. Se nel nero il cuore è beffarda visione di se stesso, nel bianco si manifesta la spiritualità del progetto. Una sagoma emerge da un immaginario orizzonte proiettando un cammino che diventa la processione di consapevolezza. Il corpo, quasi indecifrabile, assurge la funzione di custode e portatore del cuore che è il vero e indiscusso protagonista. Ogni cuore ha un passato e un futuro, ognuno di essi ha un’identità, nessuno di essi può essere solo considerato una macchia rossa sul bianco o nero.
L’installazione si conclude con "on sales", non cuori in saldo ma barattoli contenenti il sapore della passione e spontaneità di Sales, Barbara Sales
Cristina Proci
06
settembre 2005
Barbara Sales – He-art
Dal 06 al 20 settembre 2005
arte contemporanea
Location
MACHE’
Torino, Via Della Consolata, 9/G, (Torino)
Torino, Via Della Consolata, 9/G, (Torino)
Orario di apertura
lunedì-sabato 18-02
Vernissage
6 Settembre 2005, ore 19
Autore