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Barone | Lansing | Majoni – Schema mater
La Galleria Schema inaugurata a Firenze nel febbraio ’72, si è rivelata da subito attenta ed aperta ad accogliere manifestazioni tra le più dissacranti, provocatorie ed ermetiche del tempo, ospitando artisti del panorama internazionale. Crocevia per le neoavanguardie giunte dalle Documenta di Kassel o proiettate verso le Biennali di Venezia. Costante attenzione fu data anche alla realtà locale facendo conoscere, fra i tanti altri, artisti come Angelo Barone, Luciana Majoni e Frances Lansing, americana da molto tempo residente in Toscana. Gli ospiti appunto di questa mostra che porta l’intenzione di fare riprendere contatto con il loro attuale operare e valutare qual è stata la carica poetica e creativa della loro partecipazione al patrimonio della futura Fondazione Alberto Moretti – G. Schema.
GALLERIA SCHEMA
Via di Castello 38, 59015 CARMIGNANO (PO) – tel/fax 0558 712 107
Comune di Carmignano
in collaborazione con
Associazione Cantiere d’arte Alberto Moretti – Galleria Schema
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato
Con il contributo di
Regione Toscana e Provincia di Prato
21 marzo - 9 giugno 2009
Spazio d’arte Alberto Moretti – Schema Polis
SCHEMA MATER
A cura di Raul Dominguez
Catalogo con saggi di Loretta Dolcini Giulietti, Desdemona Ventroni, e una antologia di testi critici
Spazio d’arte Alberto Moretti – Schema Polis
Via Borgo 4 – 59011 Carmignano (Prato) accesso da Piazza SS. Francesco e Michele
Inaugurazione: 21 marzo 2009 ore 17
Chiusura: 9 giugno 2009
Orario di apertura: giovedì, venerdì e sabato 15-19 domenica 10-12 e 15-19
Il nuovo Spazio d'Arte che il Comune di Carmignano ha dedicato ad Alberto Moretti, situato nel centro del paese, di fronte alla pieve di San Francesco e Michele che ospita la preziosa Visitazione del Pontormo, è nato con l'intento di testimoniare e valorizzare l'esperienza del maestro, tra i più innovativi e sperimentali dello scenario dell'arte contemporanea in Toscana nel dopoguerra. Inaugurata nel maggio del 2008, con la mostra Ibridazioni autonome 1959-1963, la nuova sede espositiva, recuperata e rivalutata dell'Amministrazione, ospita retrospettive sul patrimonio artistico fra le due guerre e nel dopoguerra e riflettere le personalità e le poetiche emergenti nel panorama artistico contemporaneo.
La necessità di riservare uno spazio nel nostro territorio all’arte contemporanea, nasce prima di tutto dall’esigenza di rendere un tributo al maestro, che a Carmignano è nato nel 1922 e per portare idealmente avanti nel tempo l’attività espositiva della Galleria Schema, diretta dallo stesso Moretti insieme a Raul Dominguez. Essa ricoprì a Firenze una funzione aggregante e divulgativa tra il 1972 e il 1994, contribuendo alla vivacità e al prestigio del dibattito e del confronto culturale della città.
Tuttavia, prima che il centro espositivo aprisse i battenti e in continuità con l’esperienza storica della Galleria Schema, nel 2003 nacque il progetto Cantiere d’Arte Alberto Moretti, promosso dalla Regione Toscana con la collaborazione del Comune di Carmignano, della Provincia di Prato e del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci con l'obiettivo di mettere in luce l’opera del maestro e le esperienze emergenti nel circuito artistico contemporaneo.
La Galleria Schema inaugurata a Firenze nel febbraio ’72, si è rivelata da subito attenta ed aperta ad accogliere manifestazioni tra le più dissacranti, provocatorie ed ermetiche del tempo, ospitando artisti del panorama internazionale. Crocevia per le neoavanguardie giunte dalle Documenta di Kassel o proiettate verso le Biennali di Venezia. Costante attenzione fu data anche alla realtà locale facendo conoscere, fra i tanti altri, artisti come Angelo Barone, Luciana Majoni e Frances Lansing, americana da molto tempo residente in Toscana che sono appunto gli ospiti di questa mostra che ha come principale obiettivo quello di riprendere contatto con il loro attuale operare e valutare quale sia stata la carica poetica e creativa della loro partecipazione al patrimonio della futura Fondazione Alberto Moretti – Galleria Schema.
Schema Mater è la terza mostra del nuovo Spazio d’arte Alberto Moretti
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo contenenti saggi di Loretta Dolcini Giulietti e Desdemona Ventroni, le riproduzioni delle opere esposte e un repertorio bio-bibliografico aggiornato degli artisti.
Angelo Barone lavora sull'idea di sparizione. Le sue opere in mostra sono interni architettonici rappresentati nel loro destino transitorio, svuotati da qualsiasi identità, dove tutto è stato prima e tutto può avvenire dopo. Sono luoghi sottratti alle loro funzioni, dove la luce regna sovrana nello spazio scandendo i pieni e i vuoti. Le sculture alludono a forme architettoniche, all'idea del "fare architettonico", ma con attributi e caratteristiche che contraddicono la loro funzione stessa. La più grande, in equilibrio fra il pavimento e il soffitto, chiede complicità allo spazio che la contiene eleggendolo a quarta dimensione. Vive e lavora a Milano, è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Frances Lansing è nata sullo Hudson, per la precisione a New York; dal 1973 vive a lavora sulle rive dell'Arno, tra Firenze e San Giovanni d'Asso - una scelta controcorrente in senso letterale che meglio di tante parole definisce il suo lavoro d'artista. Ad un'arte intesa come ricerca spasmodica della novità, Frances Lansing ha sempre anteposto l'arte come mestiere, come lavoro, confronto e scontro con una materia che resiste, si oppone all'intervento umano e fa valere un proprio punto di vista. In questo carattere indiretto, nel lento lavorio di raschiatura e lisciatura che si contrappone all'immediata riproducibilità dell'immagine, nella perdita dell'assoluto dominio tecnico-artistico che permette di raggiungere associazioni di significati altrimenti impossibili da ottenere, le incisioni del suo primo periodo sono imparentate con i grandi paesaggi ad encausto e cera sulle quali Frances Lansing ha lavorato negli ultimi quindici anni.
Luciana Majoni si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1976. La sua formazione si compie in un clima di fermenti artistici catalizzati negli anni Settanta dalla Galleria Schema e dallo Spazio Zona No Profit che la vedono testimone attenta delle loro iniziative, attraverso una sua costante documentazione delle serate e degli incontri. Dopo questa fase, caratterizzata da una fotografia concettuale, Luciana Majoni esordisce alla fine dei Settanta con immagini già postmoderne, che trovano un parallelo con quelle del film I Misteri del giardino di Compton House di Peter Greenaway. Sono lavori concentrati su particolari di frammenti antichi di forte carica evocativa, tesi ad esprimere il potenziale immaginativo e sentimentale. In seguito, per un intero decennio, si applica su fotografie da lei stessa scattate delle opere di musei stranieri, in particolare dell’Hermitage. Attratta dalla statuaria neoclassica, elabora un’infinità di immagini con l’intento di rendere viva, di animare la bellezza dell’arte, così che le sculture assumano i toni caldi e morbidi dei disegni a pastello. Lavori recenti si concentrano sulla figura, soprattutto dei volti, dei qualiesalta la sensibilità e la grazia con richiami espliciti alla pittura del passato: le figure eteree che si dissolvono nell’ombra mettono in luce la tensione spirituale che pervade l’immagine.
Barone | Lansing | Majoni – Schema mater
Carmignano, Via Borgo, 4, (Prato)