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Barry X Ball – The End of History
Mostra personale di Barry X Ball, scultore californiano classe 1955 che, dagli esordi minimalisti, giunge alle attuali sperimentazioni in una tensione costante tra tradizione e innovazione, alta tecnologia e storia, essenzialità e incanto
Comunicato stampa
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Villa Panza, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Varese, in collaborazione con il Castello Sforzesco di Milano, presenta in occasione di MiArt, Fiera d’Arte Moderna The End of the History, mostra personale di Barry X Ball, scultore californiano classe 1955 che, dagli esordi minimalisti, giunge alle attuali sperimentazioni in una tensione costante tra tradizione e innovazione, alta tecnologia e storia, essenzialità e incanto.
Da giovedì 12 aprile 8, Villa Panza sceglie di esporre, ancora una volta, il lavoro di un artista la cui sensibilità altamente raffinata insieme alla ricerca della purezza della luce e della spiritualità hanno incontrato la visione etica ed estetica di Giuseppe Panza, che ne divenne collezionista sin dai primi anni ‘80. Una straordinaria affinità tra artista e mecenate, che Barry X Ball ha voluto celebrare nel potente Pseudogroup of Giuseppe Panza (1998 -2001): un insieme di nove ritratti realizzati da un calco del suo volto in cui l’artista guarda il suo soggetto da diverse angolature e con diverse espressioni esposto per l’occasione al Castello Sforzesco.
La mostra – curata da Anna Bernardini, Direttore di Villa e Collezione Panza e Laura Mattioli, storica dell’arte, collezionista e fondatrice del Center for Italian Modern Art di New York – presenta 55 opere dagli anni ‘80 a oggi, in un excursus che parte dai primi lavori a fondo oro, piccoli oggetti preziosi riduttivi e luccicanti che riecheggiano icone religiose e pale d’altare, e giunge ai carismatici recenti Portraits fino alla sezione dei Masterpieces, in un percorso che si snoda dalle sale del primo piano della Villa al nuovo spazio delle Rimesse per le Carrozze.
Nelle sue opere, realizzate con metalli, marmi, alabastri, onici e lapislazzuli, l’artista insegue, sulle superfici e nei volumi, l’utopia di una materia dominata e al tempo stesso sublimata, unendo la progettazione virtuale e la modellazione al computer con l’intaglio e la levigatura dei dettagli a mano. Scansionare e stampare in 3D una scultura esistente significa per lui affrontare il tema dell’oggettività e della serialità intesa come copia e superarlo attraverso la materia, elemento naturale incontrollabile e unico nel suo aspetto finale: Barry X Ball crea così un’opera autonoma nell’immagine e nel pensiero.
In dialogo con la Collezione permanente e l’architettura della Villa, nelle sale arredate del primo piano Ingresso galleria e dell’ala nord, saranno esposti una serie di ritratti policromi colmi di pathos realizzati con materie prime sofisticate, in un raffinato equilibrio con gli arredi e le opere collezionate da Giuseppe Panza. Nei Portraits, il soggetto reale e quello rappresentato raccontano diverse soggettività e differenti espressioni, mostrando che al di là della riproducibilità tecnica emerge un’inevitabile e pregnante unicità come appare già nel ritratto di Laura Mattioli (2000-2005), a lui presentata da Giuseppe Panza, o in Matthew Barney Dual-Dual Portrait (2000-2007) doppio ritratto dell’artista in onice messicana bianca e rossa.
La mostra prosegue quindi nello spazio espositivo delle Rimesse per le Carrozze, con l’esposizione dei Masterpieces, sculture imponenti e preziose, che reinterpretano le opere del passato creando nuove immagini più sintetiche e universali, più plastiche e sensuali, più autonome e armoniche. È l’innovazione concettuale e tecnologica che rivisita in chiave contemporanea i capolavori della storia dell’arte: esempio assoluto ne è Sleeping Hermaphrodite, realizzata in marmo nero belga. Culmine della sezione dei Masterpieces sarà l’inedita Pietà, omaggio alla Pietà Rondanini, che verrà esposta nella Sala degli Scalioni al Castello Sforzesco in un dialogo ideale con l’originale michelangiolesco.
Un video di approfondimento sulle innovative tecniche dell’artista arricchirà il percorso espositivo. In particolare sarà analizzata l’esecuzione del ritratto di Giovanni Paolo II, opera inedita in smalto e argento realizzata ed esposta per la prima volta appositamente per la mostra, che introduce l’incontro con l’evoluzione verso la nuova modalità espressiva dell’artista.
Il progetto espositivo è reso possibile grazie al prezioso sostegno diJTI (Japan Tobacco International), che dal 2012 affianca la Fondazione nella realizzazione di grandi mostre volte a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale di Villa e Collezione Panza.
Villa e Collezione Panza è Museo riconosciuto da Regione Lombardia.
Da giovedì 12 aprile 8, Villa Panza sceglie di esporre, ancora una volta, il lavoro di un artista la cui sensibilità altamente raffinata insieme alla ricerca della purezza della luce e della spiritualità hanno incontrato la visione etica ed estetica di Giuseppe Panza, che ne divenne collezionista sin dai primi anni ‘80. Una straordinaria affinità tra artista e mecenate, che Barry X Ball ha voluto celebrare nel potente Pseudogroup of Giuseppe Panza (1998 -2001): un insieme di nove ritratti realizzati da un calco del suo volto in cui l’artista guarda il suo soggetto da diverse angolature e con diverse espressioni esposto per l’occasione al Castello Sforzesco.
La mostra – curata da Anna Bernardini, Direttore di Villa e Collezione Panza e Laura Mattioli, storica dell’arte, collezionista e fondatrice del Center for Italian Modern Art di New York – presenta 55 opere dagli anni ‘80 a oggi, in un excursus che parte dai primi lavori a fondo oro, piccoli oggetti preziosi riduttivi e luccicanti che riecheggiano icone religiose e pale d’altare, e giunge ai carismatici recenti Portraits fino alla sezione dei Masterpieces, in un percorso che si snoda dalle sale del primo piano della Villa al nuovo spazio delle Rimesse per le Carrozze.
Nelle sue opere, realizzate con metalli, marmi, alabastri, onici e lapislazzuli, l’artista insegue, sulle superfici e nei volumi, l’utopia di una materia dominata e al tempo stesso sublimata, unendo la progettazione virtuale e la modellazione al computer con l’intaglio e la levigatura dei dettagli a mano. Scansionare e stampare in 3D una scultura esistente significa per lui affrontare il tema dell’oggettività e della serialità intesa come copia e superarlo attraverso la materia, elemento naturale incontrollabile e unico nel suo aspetto finale: Barry X Ball crea così un’opera autonoma nell’immagine e nel pensiero.
In dialogo con la Collezione permanente e l’architettura della Villa, nelle sale arredate del primo piano Ingresso galleria e dell’ala nord, saranno esposti una serie di ritratti policromi colmi di pathos realizzati con materie prime sofisticate, in un raffinato equilibrio con gli arredi e le opere collezionate da Giuseppe Panza. Nei Portraits, il soggetto reale e quello rappresentato raccontano diverse soggettività e differenti espressioni, mostrando che al di là della riproducibilità tecnica emerge un’inevitabile e pregnante unicità come appare già nel ritratto di Laura Mattioli (2000-2005), a lui presentata da Giuseppe Panza, o in Matthew Barney Dual-Dual Portrait (2000-2007) doppio ritratto dell’artista in onice messicana bianca e rossa.
La mostra prosegue quindi nello spazio espositivo delle Rimesse per le Carrozze, con l’esposizione dei Masterpieces, sculture imponenti e preziose, che reinterpretano le opere del passato creando nuove immagini più sintetiche e universali, più plastiche e sensuali, più autonome e armoniche. È l’innovazione concettuale e tecnologica che rivisita in chiave contemporanea i capolavori della storia dell’arte: esempio assoluto ne è Sleeping Hermaphrodite, realizzata in marmo nero belga. Culmine della sezione dei Masterpieces sarà l’inedita Pietà, omaggio alla Pietà Rondanini, che verrà esposta nella Sala degli Scalioni al Castello Sforzesco in un dialogo ideale con l’originale michelangiolesco.
Un video di approfondimento sulle innovative tecniche dell’artista arricchirà il percorso espositivo. In particolare sarà analizzata l’esecuzione del ritratto di Giovanni Paolo II, opera inedita in smalto e argento realizzata ed esposta per la prima volta appositamente per la mostra, che introduce l’incontro con l’evoluzione verso la nuova modalità espressiva dell’artista.
Il progetto espositivo è reso possibile grazie al prezioso sostegno diJTI (Japan Tobacco International), che dal 2012 affianca la Fondazione nella realizzazione di grandi mostre volte a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale di Villa e Collezione Panza.
Villa e Collezione Panza è Museo riconosciuto da Regione Lombardia.
11
aprile 2018
Barry X Ball – The End of History
Dall'undici aprile 2018 al 10 febbraio 2019
arte contemporanea
Location
VILLA PANZA
Varese, Piazza Litta, 1, (Varese)
Varese, Piazza Litta, 1, (Varese)
Vernissage
11 Aprile 2018, su invito
Autore
Curatore