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BaseOpen: Marcello Spada – Bell’Aria
Un ciclo di mostre di breve durata dedicato agli artisti italiani che si confrontano con il tema dell’evento, dell’azione in tempo reale e con il possibile ruolo dell’arte nell’era post internet
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un ciclo di mostre di breve durata dedicato agli artisti italiani che si confrontano con il tema dell’evento, dell’azione in tempo reale e con il possibile ruolo dell’arte nell’era post internet.
#6 / Marcello Spada
BELL'ARIA
Martedì 27 giugno 2017 dalle ore 19,00
Installazione e residual sculpture:
27 giugno / 5 luglio
Base / Progetti per l’arte presenta martedì 27 giugno dalle ore 19,00 il sesto appuntamento di BASEOPEN a cura di Mario Airò con Marcello Spada dal titolo Bell’aria che punta a destrutturare il concetto di evento realizzando un momento in cui l’attesa diviene il centro della questione. Allo stesso tempo le regole del progetto di BASEOPEN, per cui un giovane artista viene invitato da uno del collettivo, vengono riformulate portando allo scoperto l’esigenza di un confronto diretto con Mario Airò. I due artisti, di due generazioni differenti, elencano così i materiali e i pensieri che andranno a caratterizzare lo spazio non-profit di Firenze per questo evento: Il guardarsi / il silenzio / un bastone da passeggio / pensando ai bastoni di Cadére / un ombrello da restituire / un installazione con un cappello / un cappello da indossare / le azioni di Juan Hidalgo / cercando informazioni sull’happening musicale di John Cage che si è tenuta su un treno nel 1978 a Bologna / tre giorni per tre viaggi: Bologna-Porretta Terme, Bologna-Ravenna e Rimini-Ravenna, passando per Bellaria. La condivisione di uno spazio diviene in questo caso anche la creazione di uno spazio mentale, ipotetico, possibile in cui i gesti quotidiani rimandano a gesti epifanici come a gesti da ricordare e riassaporare.
Marcello Spada (Bologna, 1984; vive e lavora a Bologna) si forma presso la facoltà di Arti Visive dell’Università IUAV di Venezia e prosegue la propria ricerca alla HFBK Städelschule di Francoforte e al Sandberg Institute di Amsterdam. La sua ricerca e i suoi interessi lo portano a produrre oggetti e situazioni ambivalenti ed ironiche per meglio indagare le dinamiche dell’opera concettuale e le sue implicazioni. Il lavoro di Spada rimanda spesso a una riflessione sulle poetiche di alcuni artisti del dopoguerra e a un’indagine sulle loro intenzioni iniziali. L’artista osserva la metamorfosi ontologica del processo artistico, il cambiamento di signi cato dell’opera una volta che questa viene ridistribuita, ricontestualizzata e riprodotta. Come per i suoi predecessori, anche i gesti di Spada appaiono sottili e talvolta sfrontati, ma il risultato delle sue indagini è spesso frutto dei protocolli stessi a cui si riferisce e che cerca allo stesso tempo di attaccare ed alterare. Tra le sue mostre personali da citare sono: “Groupshow”, Localedue, Bologna (2017), “Sticky Associations”, X-Bank, Amsterdam (2016), “Lascia il tempo che trova”, Artista chiama Artista, La Quadriennale di Roma (2010). Tra quelle collettive: “Functional-Utility Program”, Wschód Gallery, Warsaw (2017), “Naspa Sammlung Raum 2”, Naspa, Wiesbaden (2016), “Parked Liked Serious Oysters”, MMK Zollamt, Francoforte (2015), “Festival der Junge Talente”, Offenbach am Main (2014), “Terre Vulnerabili. A growing exhibition”, HangarBicocca, Milano (2011).
BASEOPEN è un ciclo di mostre che si sviluppano nel giorno dell’evento/inaugurazione e in quelli successivi con le “tracce” residuali dell’azione proposta e svolta. Gli inviti sono realizzati da un singolo componente del collettivo e proposti parallelamente alla consueta programmazione del artist run space di Firenze. Gli artisti invitati a BASEOPEN rappresentano uno spaccato della scena attuale italiana e rispondono al tema della pratica partecipativa, del dialogo con il pubblico globale/locale e attorno a cosa può essere considerato oggetto artistico o di affezione estetica. Così l’opera realizzata coincide con la sperimentazione, la destrutturazione e l’amplificazione di quello che può essere inteso oggi per display espositivo e per fruizione dell’opera. L’esperienza di BASEOPEN porta in evidenza l’attitudine di BASE, dal 1998, impegnata a creare una piattaforma democratica di confronto sul ruolo dell’arte e della cultura. La novità consiste nel rendere “open” il dibattito attorno al processo creativo e alla ragione d’essere di quello speci co evento. Quello che accomuna le diverse sperimentazioni attorno al tema dell’incontro/dialogo è, per adesso, una riflessione trasversale sul concetto di comunità di appartenenza, sul ruolo dell’arte e il dibattito attorno ad essa. BASEOPEN nasce in continuità con i cicli di BASETALKS(!) e RADICALTOOLSche hanno puntato, in un momento di crisi di sistema, che ha provocato una riduzione delle attività di ricerca da parte di istituzioni pubbliche e private, a stimolare il confronto tra differenti processualità artistiche, generazionali, di audience e di metodologie per la trasmissione del sapere collettivo. Gli appuntamenti precedenti di BASEOPEN si sono svolti a novembre 2016 con Margherita Moscardini < Massimo Bartolini; Francesco Fonassi < Enrico Vezzi e ad aprile 2017 con Giuseppe Stampone < Paolo Parisi; Giulio Delvè < Paolo Masi; Gaia Geraci < Marco Bagnoli.
Calendario BASEOPEN:
#7 Venerdì 7 luglio: Jacopo Miliani < Massimo Nannucci
#8 Giovedì 13 luglio: Riccardo Giacconi < Vittorio Cavallini
#9 Giovedì 20 luglio: Agostino Osio, Marco Andrea Magni, Jaya Cozzani < Remo Salvadori
BASE / Progetti per l’arte è un’idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell’arte del duemila. BASEè un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l’arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi. Fino adesso si sono tenute a BASE mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusi- nato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, Davide Bertocchi, Pierre Bismuth, Olivier Mosset, Stefano Arienti, Erwin Wurm, Thomas Bayrle, Hans Schabus, Maurizio Mochetti, Lawrence Weiner, Amedeo Martegani, Gianni Caravaggio, Piero Golia, David Tremlett, Franco Vaccari, RADICALTOOLS (con Remo Buti, Gianni Pettena, Superstudio, Lapo Binazzi & Ufo, 9999, Zziggurat), Koo Jeong-A, Christian Jankowski, Giuseppe Gabellone, Martin Creed, Ken Lum, Jiri Kovanda, BASEOPEN (con Margherita Moscardini, Francesco Fonassi, Giuseppe Stampone, Giulio Delvè), Nicole Miller, ... che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE.
Prossime mostre: Roman Ondak, Saadane Afif, Richard Long, John Armleder, Rossella Biscotti, Daniel Buren, Thomas Saraceno, Patrick Tuttofuoco, ...
L’attività è promossa e sostenuta dagli artisti fondatori con il contributo dell’associazione BASExBASE / Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato / Regione Toscana.
BASE / PROGETTI PER L'ARTE
Via San Niccolò 18r
50125 Firenze / Italia
info@baseitaly.org / www.baseitaly.org
Info: +39 328 6927778, +39 347 7210222
#6 / Marcello Spada
BELL'ARIA
Martedì 27 giugno 2017 dalle ore 19,00
Installazione e residual sculpture:
27 giugno / 5 luglio
Base / Progetti per l’arte presenta martedì 27 giugno dalle ore 19,00 il sesto appuntamento di BASEOPEN a cura di Mario Airò con Marcello Spada dal titolo Bell’aria che punta a destrutturare il concetto di evento realizzando un momento in cui l’attesa diviene il centro della questione. Allo stesso tempo le regole del progetto di BASEOPEN, per cui un giovane artista viene invitato da uno del collettivo, vengono riformulate portando allo scoperto l’esigenza di un confronto diretto con Mario Airò. I due artisti, di due generazioni differenti, elencano così i materiali e i pensieri che andranno a caratterizzare lo spazio non-profit di Firenze per questo evento: Il guardarsi / il silenzio / un bastone da passeggio / pensando ai bastoni di Cadére / un ombrello da restituire / un installazione con un cappello / un cappello da indossare / le azioni di Juan Hidalgo / cercando informazioni sull’happening musicale di John Cage che si è tenuta su un treno nel 1978 a Bologna / tre giorni per tre viaggi: Bologna-Porretta Terme, Bologna-Ravenna e Rimini-Ravenna, passando per Bellaria. La condivisione di uno spazio diviene in questo caso anche la creazione di uno spazio mentale, ipotetico, possibile in cui i gesti quotidiani rimandano a gesti epifanici come a gesti da ricordare e riassaporare.
Marcello Spada (Bologna, 1984; vive e lavora a Bologna) si forma presso la facoltà di Arti Visive dell’Università IUAV di Venezia e prosegue la propria ricerca alla HFBK Städelschule di Francoforte e al Sandberg Institute di Amsterdam. La sua ricerca e i suoi interessi lo portano a produrre oggetti e situazioni ambivalenti ed ironiche per meglio indagare le dinamiche dell’opera concettuale e le sue implicazioni. Il lavoro di Spada rimanda spesso a una riflessione sulle poetiche di alcuni artisti del dopoguerra e a un’indagine sulle loro intenzioni iniziali. L’artista osserva la metamorfosi ontologica del processo artistico, il cambiamento di signi cato dell’opera una volta che questa viene ridistribuita, ricontestualizzata e riprodotta. Come per i suoi predecessori, anche i gesti di Spada appaiono sottili e talvolta sfrontati, ma il risultato delle sue indagini è spesso frutto dei protocolli stessi a cui si riferisce e che cerca allo stesso tempo di attaccare ed alterare. Tra le sue mostre personali da citare sono: “Groupshow”, Localedue, Bologna (2017), “Sticky Associations”, X-Bank, Amsterdam (2016), “Lascia il tempo che trova”, Artista chiama Artista, La Quadriennale di Roma (2010). Tra quelle collettive: “Functional-Utility Program”, Wschód Gallery, Warsaw (2017), “Naspa Sammlung Raum 2”, Naspa, Wiesbaden (2016), “Parked Liked Serious Oysters”, MMK Zollamt, Francoforte (2015), “Festival der Junge Talente”, Offenbach am Main (2014), “Terre Vulnerabili. A growing exhibition”, HangarBicocca, Milano (2011).
BASEOPEN è un ciclo di mostre che si sviluppano nel giorno dell’evento/inaugurazione e in quelli successivi con le “tracce” residuali dell’azione proposta e svolta. Gli inviti sono realizzati da un singolo componente del collettivo e proposti parallelamente alla consueta programmazione del artist run space di Firenze. Gli artisti invitati a BASEOPEN rappresentano uno spaccato della scena attuale italiana e rispondono al tema della pratica partecipativa, del dialogo con il pubblico globale/locale e attorno a cosa può essere considerato oggetto artistico o di affezione estetica. Così l’opera realizzata coincide con la sperimentazione, la destrutturazione e l’amplificazione di quello che può essere inteso oggi per display espositivo e per fruizione dell’opera. L’esperienza di BASEOPEN porta in evidenza l’attitudine di BASE, dal 1998, impegnata a creare una piattaforma democratica di confronto sul ruolo dell’arte e della cultura. La novità consiste nel rendere “open” il dibattito attorno al processo creativo e alla ragione d’essere di quello speci co evento. Quello che accomuna le diverse sperimentazioni attorno al tema dell’incontro/dialogo è, per adesso, una riflessione trasversale sul concetto di comunità di appartenenza, sul ruolo dell’arte e il dibattito attorno ad essa. BASEOPEN nasce in continuità con i cicli di BASETALKS(!) e RADICALTOOLSche hanno puntato, in un momento di crisi di sistema, che ha provocato una riduzione delle attività di ricerca da parte di istituzioni pubbliche e private, a stimolare il confronto tra differenti processualità artistiche, generazionali, di audience e di metodologie per la trasmissione del sapere collettivo. Gli appuntamenti precedenti di BASEOPEN si sono svolti a novembre 2016 con Margherita Moscardini < Massimo Bartolini; Francesco Fonassi < Enrico Vezzi e ad aprile 2017 con Giuseppe Stampone < Paolo Parisi; Giulio Delvè < Paolo Masi; Gaia Geraci < Marco Bagnoli.
Calendario BASEOPEN:
#7 Venerdì 7 luglio: Jacopo Miliani < Massimo Nannucci
#8 Giovedì 13 luglio: Riccardo Giacconi < Vittorio Cavallini
#9 Giovedì 20 luglio: Agostino Osio, Marco Andrea Magni, Jaya Cozzani < Remo Salvadori
BASE / Progetti per l’arte è un’idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell’arte del duemila. BASEè un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l’arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi. Fino adesso si sono tenute a BASE mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusi- nato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, Davide Bertocchi, Pierre Bismuth, Olivier Mosset, Stefano Arienti, Erwin Wurm, Thomas Bayrle, Hans Schabus, Maurizio Mochetti, Lawrence Weiner, Amedeo Martegani, Gianni Caravaggio, Piero Golia, David Tremlett, Franco Vaccari, RADICALTOOLS (con Remo Buti, Gianni Pettena, Superstudio, Lapo Binazzi & Ufo, 9999, Zziggurat), Koo Jeong-A, Christian Jankowski, Giuseppe Gabellone, Martin Creed, Ken Lum, Jiri Kovanda, BASEOPEN (con Margherita Moscardini, Francesco Fonassi, Giuseppe Stampone, Giulio Delvè), Nicole Miller, ... che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE.
Prossime mostre: Roman Ondak, Saadane Afif, Richard Long, John Armleder, Rossella Biscotti, Daniel Buren, Thomas Saraceno, Patrick Tuttofuoco, ...
L’attività è promossa e sostenuta dagli artisti fondatori con il contributo dell’associazione BASExBASE / Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato / Regione Toscana.
BASE / PROGETTI PER L'ARTE
Via San Niccolò 18r
50125 Firenze / Italia
info@baseitaly.org / www.baseitaly.org
Info: +39 328 6927778, +39 347 7210222
27
giugno 2017
BaseOpen: Marcello Spada – Bell’Aria
Dal 27 giugno al 05 luglio 2017
arte contemporanea
Location
BASE / PROGETTI PER L’ARTE
Firenze, Via Di San Niccolò, 18R, (Firenze)
Firenze, Via Di San Niccolò, 18R, (Firenze)
Vernissage
27 Giugno 2017, ore 19
Autore
Curatore