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Basta poco
Arte e parole all’insegna della semplicità
Comunicato stampa
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Cosa c’è di più semplice e naturale dell’arte?
Bastano pochi gesti semplici per poter essere sereni ed uno di questi potrebbe essere guardare un’opera d‘arte mossa com’è dalle emozioni di un altro emergente attimo.
[….] ‘E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi [….] impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità’ (Richard Bach)
Opere semplici e per questo immense animano una esposizione che si ispira alle parole di Richard Bacht lasciando che quattro mani, tutte diverse, tutte figurative, tra tratti di matite, gesti soavi, colori delicati e sguardi cupi mostrino come ‘basta poco’ per lasciarsi andare alle emozioni, alla semplicità, alla grandezza espressiva. Luigia Cuttin si avvale della delicatezza quasi inconsistente dei tratti per dire di mondi trasognati in cui i bimbi si perdono: un’arte diversa dalla consueta figurazione, in cui i toni tenui sono i primi attori di un mondo aggraziato e piacevole e i bimbi sono il dettaglio immancabile senza cui quella delicatezza perderebbe i contorni.Marco Fabozzi esprime tutta la sua grandezza in due opere a colori dai toni intensi e cupi. Il bianco e nero delle ultime produzioni lascia il posto a volti dai toni mai perfettamente visibili, profondi ed intensi dove gli guardi dei protagonisti incastrano la mente del pubblico: un’arte di impatto ed originalissima. Elena Mantovan lascia che le emozioni individuino il personaggio da rappresentare per destreggiarsi con acquerelli pregevoli e raffinati dai toni soavi e delicati insieme. Un’ arte delicata, leggera e sobria in cui i protagonisti appaiono gli eletti di mondi irreali e per questo grandiosi. Milena Tortorelli punta la sua attenzione sulle inquadrature, un’arte raffinata, elegante, frutto di un attimo che diviene definitivo nella scelta dei soggetti e dei toni. Quanta rapidità in quella mano, quanto slancio in quei tratti che sanno impressionare l’osservatore tra freschezza e grandiosità.
"Crescendo impari che il caffé al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane. E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero libera i pensieri. Impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità."
(Richard Bach)
Bastano pochi gesti semplici per poter essere sereni ed uno di questi potrebbe essere guardare un’opera d‘arte mossa com’è dalle emozioni di un altro emergente attimo.
[….] ‘E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi [….] impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità’ (Richard Bach)
Opere semplici e per questo immense animano una esposizione che si ispira alle parole di Richard Bacht lasciando che quattro mani, tutte diverse, tutte figurative, tra tratti di matite, gesti soavi, colori delicati e sguardi cupi mostrino come ‘basta poco’ per lasciarsi andare alle emozioni, alla semplicità, alla grandezza espressiva. Luigia Cuttin si avvale della delicatezza quasi inconsistente dei tratti per dire di mondi trasognati in cui i bimbi si perdono: un’arte diversa dalla consueta figurazione, in cui i toni tenui sono i primi attori di un mondo aggraziato e piacevole e i bimbi sono il dettaglio immancabile senza cui quella delicatezza perderebbe i contorni.Marco Fabozzi esprime tutta la sua grandezza in due opere a colori dai toni intensi e cupi. Il bianco e nero delle ultime produzioni lascia il posto a volti dai toni mai perfettamente visibili, profondi ed intensi dove gli guardi dei protagonisti incastrano la mente del pubblico: un’arte di impatto ed originalissima. Elena Mantovan lascia che le emozioni individuino il personaggio da rappresentare per destreggiarsi con acquerelli pregevoli e raffinati dai toni soavi e delicati insieme. Un’ arte delicata, leggera e sobria in cui i protagonisti appaiono gli eletti di mondi irreali e per questo grandiosi. Milena Tortorelli punta la sua attenzione sulle inquadrature, un’arte raffinata, elegante, frutto di un attimo che diviene definitivo nella scelta dei soggetti e dei toni. Quanta rapidità in quella mano, quanto slancio in quei tratti che sanno impressionare l’osservatore tra freschezza e grandiosità.
"Crescendo impari che il caffé al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane. E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero libera i pensieri. Impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità."
(Richard Bach)
29
gennaio 2014
Basta poco
Dal 29 gennaio al 13 febbraio 2014
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
lun- ven. 17 - 20. sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso
Vernissage
29 Gennaio 2014, ore 18.00
Autore
Curatore