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Basta solo un po’ di tempo
Un capolavoro di animazione racconta la magica avventura di un viaggio allegorico che delinea, attraverso amicizia e disciplina, il grande passaggio dall’infanzia all’età adulta.
Comunicato stampa
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Un capolavoro di animazione racconta la magica avventura di un viaggio allegorico che delinea, attraverso amicizia e disciplina, il grande passaggio dall’infanzia all’età adulta. Una fiaba pedagogica che è diventata ispirazione per un evento di arte contemporanea che tra astrazione e figurazione creerà una panoramica vasta di quello che da anni non è più divario tra i due generi. La scelta del film è legata alla citazione dedicata ai ricordi perché i quadri sono custodi di grandi ricordi e a loro non serve il tempo per far tornare la memoria. Saranno prescelte opere diversificate tra loro, sia per tecnica che per gestualità a dimostrazione di come, ognuna di esse, sa essere custode del tempo che passa e rivelatore di grandi memorie trascorse. In fondo, per ogni cosa, ‘basta davvero solo un po’ di tempo’ poichè tutto passa e torna, per questo quattro artisti Fabiana Macaluso, Milena Tortorelli e Roberto Urbani si sono adoperati perché ogni opera sia custode e scrigno di ricordi ed emozioni, segno del tempo che trascorre lento e veloce.
Fabiana Macaluso è ispirata da suoi viaggi per figurazioni importanti ed intriganti. Dalla Polinesia ha imparato a conoscere la luce ed è per questo che nelle sue opere si ritrova la ‘luce bianca’, quell’ accecante bagliore che emerge dai fondi e che rende speciali diverse creazioni rendendole leggere e leggiadre insieme. I personaggi sono persone incontrate e viste durante viaggi e questo rende le opere non fini a se stesse, ma oggetti di studio per molti, conoscenza di altri mondi e oggetto di formazione. I colori utilizzati rispecchiano la realtà attraverso contrasti che lasciano grandi segni ed è per questo che pare di leggere negli occhi dei personaggi, studiare attraverso le pose e immergersi nei mondi che ogni fondo delinea. Una pittura che non è basata su fotografia, ma che nasce dagli scatti mentali della Macaluso ed è proprio dall’elaborazione in studio che si trova l’essenza, poiché è con la contemplazione mentale che l’artista stende con diligenza l’olio sulla tela lasciando che la creazione divenga momento fondamentale rispetto al risultato. Un’arte che non ha dettagli, decorazioni minute, ombre, ed è in questo risiede la grandezza poiché ogni tratto è ricolmo di uno spirito generatore che lascia chiavi di lettura individuali rendendo quasi mitica l’immagine rappresentata.
La Tortorelli, invece, affronta la pittura e la figurazione con una verve empatica, non è un’artista qualunque, non è l’appassionata d’arte che disegna tutto ciò che vede, nelle figure spesso femminili, lei va oltre, mostra sguardi intimi segno di una passione innata. In questa esposizione, per la prima volta, c’è un protagonista di spalle al mondo:l’atteggiamento raccolto e la posa lasciano intendere riflessione e meditazione, segno di attesa in un fondo blu dalle pennellate fugaci. Nell’arte della Tortorelli, ‘non c’è differenza’ tra astrazione e figurazione perché è proprio su di una soglia che si sviluppa l‘intera creazione, tra una pittura rapida e non finita e l’esplosione avvincente dei cromatismi. L’arte della Tortorelli dice tutto nei tratti e in quei dettagli che paiono assenti, ma che solo lo sguardo attento e scrupoloso riesce a cogliere..
L’arte di Roberto Urbani gode della libertà di esprimersi, grazie, anche, alla musica, ai suoni, alla natura che lo ispirano. La pittura è una misurazione con se stesso, è come una sfida in continua evoluzione, alla ricerca di una personale perfezione, Spinto da una forte passione che lo porta ad una evoluzione continua, attraverso sistemazioni, ritocchi e ricerca di perfezione l’artista dipinge con piccole pennellate che sono come la mano di una ricamatrice di tombolo, esperta tra lentezza e rapidità. Pazienza, attenzione, rigore, amore e cura accompagnano una mano sapiente che crea non opere d’arte, ma piccoli capolavori. A completare la resa finale ci sono i toni che riescono, con il loro degradare, a inquadrare la riuscita certosina. L’arte è filosofia per Urbani che lo riporta all’infanzia, tutto è naturale, senza limiti e confini e questo è evidente in quelle linee sottili che con grazia compongono tutte le opere. Con i toni a volte imita la natura, altre volte porta avanti l’istinto evitando di pensare, ed è cosi che in un binomio passionale per la natura e per ciò che l’animo detta, vengono fuori striature come piume di una sorprendente grandezza ed eccellenza. In realtà le opere di Urbani non si possono descrivere né spiegare, vanno solo osservate in un rigoroso silenzio mentale.
[…]
Ogni volta che ci accade qualcosa,
quel ricordo ci apparterrà per sempre,
anche se non lo ricordiamo più.
Basta solo un po’ di tempo per far tornare la memoria.
La città incantata, film di animazione giapponese, 2001
Fabiana Macaluso è ispirata da suoi viaggi per figurazioni importanti ed intriganti. Dalla Polinesia ha imparato a conoscere la luce ed è per questo che nelle sue opere si ritrova la ‘luce bianca’, quell’ accecante bagliore che emerge dai fondi e che rende speciali diverse creazioni rendendole leggere e leggiadre insieme. I personaggi sono persone incontrate e viste durante viaggi e questo rende le opere non fini a se stesse, ma oggetti di studio per molti, conoscenza di altri mondi e oggetto di formazione. I colori utilizzati rispecchiano la realtà attraverso contrasti che lasciano grandi segni ed è per questo che pare di leggere negli occhi dei personaggi, studiare attraverso le pose e immergersi nei mondi che ogni fondo delinea. Una pittura che non è basata su fotografia, ma che nasce dagli scatti mentali della Macaluso ed è proprio dall’elaborazione in studio che si trova l’essenza, poiché è con la contemplazione mentale che l’artista stende con diligenza l’olio sulla tela lasciando che la creazione divenga momento fondamentale rispetto al risultato. Un’arte che non ha dettagli, decorazioni minute, ombre, ed è in questo risiede la grandezza poiché ogni tratto è ricolmo di uno spirito generatore che lascia chiavi di lettura individuali rendendo quasi mitica l’immagine rappresentata.
La Tortorelli, invece, affronta la pittura e la figurazione con una verve empatica, non è un’artista qualunque, non è l’appassionata d’arte che disegna tutto ciò che vede, nelle figure spesso femminili, lei va oltre, mostra sguardi intimi segno di una passione innata. In questa esposizione, per la prima volta, c’è un protagonista di spalle al mondo:l’atteggiamento raccolto e la posa lasciano intendere riflessione e meditazione, segno di attesa in un fondo blu dalle pennellate fugaci. Nell’arte della Tortorelli, ‘non c’è differenza’ tra astrazione e figurazione perché è proprio su di una soglia che si sviluppa l‘intera creazione, tra una pittura rapida e non finita e l’esplosione avvincente dei cromatismi. L’arte della Tortorelli dice tutto nei tratti e in quei dettagli che paiono assenti, ma che solo lo sguardo attento e scrupoloso riesce a cogliere..
L’arte di Roberto Urbani gode della libertà di esprimersi, grazie, anche, alla musica, ai suoni, alla natura che lo ispirano. La pittura è una misurazione con se stesso, è come una sfida in continua evoluzione, alla ricerca di una personale perfezione, Spinto da una forte passione che lo porta ad una evoluzione continua, attraverso sistemazioni, ritocchi e ricerca di perfezione l’artista dipinge con piccole pennellate che sono come la mano di una ricamatrice di tombolo, esperta tra lentezza e rapidità. Pazienza, attenzione, rigore, amore e cura accompagnano una mano sapiente che crea non opere d’arte, ma piccoli capolavori. A completare la resa finale ci sono i toni che riescono, con il loro degradare, a inquadrare la riuscita certosina. L’arte è filosofia per Urbani che lo riporta all’infanzia, tutto è naturale, senza limiti e confini e questo è evidente in quelle linee sottili che con grazia compongono tutte le opere. Con i toni a volte imita la natura, altre volte porta avanti l’istinto evitando di pensare, ed è cosi che in un binomio passionale per la natura e per ciò che l’animo detta, vengono fuori striature come piume di una sorprendente grandezza ed eccellenza. In realtà le opere di Urbani non si possono descrivere né spiegare, vanno solo osservate in un rigoroso silenzio mentale.
[…]
Ogni volta che ci accade qualcosa,
quel ricordo ci apparterrà per sempre,
anche se non lo ricordiamo più.
Basta solo un po’ di tempo per far tornare la memoria.
La città incantata, film di animazione giapponese, 2001
24
giugno 2020
Basta solo un po’ di tempo
Dal 24 giugno all'otto luglio 2020
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
lun- ven. 17.30 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso.
Vernissage
24 Giugno 2020, ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Patrocini