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Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
La mostra presenta l’intero cammino compiuto dal Premio, attraverso l’opera vincitrice e i progetti dei cinque giovani artisti internazionali che hanno partecipato a questa prima edizione. L’esposizione racconta come questi artisti abbiano colto l’invito lanciato dalla storica fucina milanese, cimentandosi con una tra le più antiche tecniche scultoree di tutti i tempi
Comunicato stampa
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La Fonderia Artistica Battaglia presenta, da martedì 11 ottobre a venerdì 25 novembre 2016, un progetto espositivo dedicato alla prima edizione del Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016, riconoscimento annuale d’eccellenza per l’arte contemporanea, rivolto ai giovani artisti che accende i riflettori sull’arte del bronzo.
Vetrina internazionale per la creatività emergente, il BFSP #01 è un’iniziativa volta a sostenere la fusione a cera persa, attraverso il monitoraggio, la selezione e la formazione di artisti internazionali e la produzione di nuovi lavori.
Il Premio opera come un vero e proprio osservatorio privilegiato sui protagonisti della creatività emergente e rappresenta una sfida per i giovani creatori che si misurano con le arti plastiche contemporanee. Obiettivo del Premio è incentivare il ritorno al processo di fusione a cera persa – una tecnica scultorea rimasta invariata fin dall’antichità - con un percorso a due vie: da una parte stimolando gli artisti nei confronti di questo metodo, dall’altro invitando le nuove generazioni creative a portare elementi di innovazione nella tecnica e nel linguaggio di questa pratica.
Con questo nuovo Premio la Fonderia Artistica Battaglia immette nuova energia al proprio lavoro di ricerca artistica e tecnica e trova la vitalità per costruire nuovo futuro insieme agli artisti, traducendo nella contemporaneità la grande tradizione storica.
La mostra BFSP #01, a cura di Camilla Bonzanigo, Responsabile Cultura e Sviluppo della storica fonderia di Milano, presenta l’intero cammino compiuto dal Premio, attraverso l’opera vincitrice e i progetti dei cinque giovani artisti internazionali che hanno partecipato a questa prima edizione. L’esposizione racconta come questi artisti abbiano colto l’invito lanciato dalla storica fucina milanese, cimentandosi con una tra le più antiche tecniche scultoree di tutti i tempi.
Fulcro dell’allestimento è l’opera che si è aggiudicata il BFSP #01, realizzata da Nicolas Deshayes (1983, Nancy, Francia) nel corso della residenza d’artista di un mese, che si è svolta tra giugno e luglio 2016 presso la Fonderia Artistica Battaglia. Questa esperienza ha offerto al giovane artista l’opportunità di realizzare l’opera proposta in progetto in stretta collaborazione con i maestri artigiani, che hanno seguito tecnicamente le fasi di lavorazione dell’intero processo.
Il percorso espositivo si sviluppa lungo tre sale al primo piano della Fonderia Artistica Battaglia, uno degli spazi più significativi della produzione scultorea bronzea della storia dell’arte italiana.
La prima sala è dedicata alla presentazione del concorso, con i disegni e i lavori preparatori degli artisti finalisti che hanno animato la prima edizione del BFSP #01.
La seconda sala presenta la residenza d’artista del vincitore e raccoglie tutti i materiali propedeutici alla creazione dell’opera, i disegni preparatori, i modelli, le forme. Accanto a questi è proiettato un breve filmato, realizzato da Virginia Taroni.
L’ultima sala presenta al pubblico Dear Polyp, l’opera in bronzo di Nicolas Deshayes, progetto vincitore che si è distinto per la sua originale interpretazione del tradizionale processo di fusione a cera persa. L'artista infatti ha immaginato un percorso a partire dal poliuretano espanso, per poi intervenire direttamente sul modello in cera, in una personale rielaborazione condotta con un approccio articolato e innovativo. La scultura, collegata con tubature a un sistema di riscaldamento dell’acqua, muta temperatura come un organismo vivente, offrendo così una nuova sensualità all’esperienza artistica.
La mostra è corredata da un pieghevole illustrato edito da Mousse Publishing e che contiene il contributo critico di Nicola Ricciardi, scrittore d’arte indipendente e curatore, che ha seguito e osservato l’evolversi della residenza di Nicolas Deshayes in tutti i suoi passaggi.
Da sempre attenta a interpretare lo spirito del tempo, la Fonderia Artistica Battaglia agisce anche come vera e propria istituzione culturale, sostenendo artisti, promuovendo progetti in collaborazione con le più interessanti voci del panorama artistico nazionale e internazionale e ampliando costantemente la propria rete con i protagonisti della scena artistica che include musei pubblici e privati, artisti, curatori, gallerie, centri di ricerca, istituti scientifici o legati al mondo dell’arte, ponendosi sempre come propulsore di nuove idee.
Tutte le informazioni e i materiali relativi al Battaglia Foundry Sculpture Prize #01 sono disponibili al sito internet: www.bfsculptureprize.com
Battaglia Foundry Sculpture Prize #01
c/o Fonderia Artistica Battaglia
Via Stilicone 10 - 20154 Milano Italy
bfsp@fonderiabattaglia.com | Tel. +39 02.341.071
www.fonderiabattaglia.com
Contatti per la stampa
PCM Studio
Via C. Goldoni 38 – 20129 Milano
press@paolamanfredi.com | Tel. +39 02 87286582
Paola C. Manfredi | paola.manfredi@paolamanfredi.com
Nicolas Deshayes
Dear Polyp
Bronzo, tubatura in rame, acqua calda.
Dear Polyp è l’opera vincitrice del BFSP #01, Premio promosso dalla Fonderia Artistica Battaglia.
La scultura in bronzo patinato è collegata attraverso tubature a un sistema di riscaldamento, che fa sì che l’opera muti temperatura come un organismo vivente.
Il positivo in cera per la scultura è stato realizzato partendo da un modello di schiuma di poliuretano espanso creato da Nicolas Deshayes nel suo studio londinese.
La cera è stata modellata in una contorsione tridimensionale, arrivando ad assomigliare quasi ad un sistema digerente annodato o un Nastro di Möbius intestinale.
Una volta conclusa la fusione in bronzo, una tubatura idraulica flessibile è stata inserita nella cavità dell’opera sino a percorrerne interamente la struttura. L’acqua, passando attraverso le tubature all’interno della scultura, scalda la superficie bronzea sfruttando l’elevatissimo potere conduttivo del materiale. Quasi come un organismo “ospite”, un “parassita”, l’opera si adegua alle temperature dell’organismo ospitante e subisce le variazioni di temperatura dettate da questo.
Il progetto è la conseguenza dell’interesse di Nicolas Deshayes per il ciclo della materia, organica e inorganica, e per i processi che la interessano, dall’industriale al corporale e viceversa. Nicolas Deshayes ama usare forme e materiali che possano allo stesso tempo essere seduttivi e disturbanti. Dear Polyp è una scultura densa e simile a un tentacolo o a un tratto intestinale, ma anche morbida e voluttuosa, che richiama le increspature degli abiti o la morbidezza delle forme nell’Arte Barocca.
Questa proposta è la conseguenza di una serie recente di lavori di Nicolas Deshayes dal titolo Darling, Gutter (gut significa “budella”), un gruppo di rilievi in jesmonite collegati tramite tubi all’impianto di riscaldamento della Glasgow Sculpture Studios.
Nicolas Deshayes
Nicolas Deshayes (1983, Nancy, Francia) vive e lavora a Londra.
Ha studiato Scultura al Chelsea College of Art and Design (2002-2005) e al Royal College of Art (2007-2009).
Tra le sue ultime mostre personali si contano: Darling, Gutter, Glasgow Sculpture Studios, 2015; Becoming Soil, Jonathan Viner Gallery, Londra, 2015 e Crude Oil, S1 Artspace, Sheffield, 2013.
Nel 2015 ha esposto presso la Tate St. Ives, Regno Unito; al Fridericianum, Kassel, Germania; alla Leeds City Art Gallery, Regno Unito e al Koppe Astner, Glasgow, Regno Unito.
Attualmente è incluso nel British Art Show 8 a Inverleith House, Edimburgo, Regno Unito; e la sua personale, Thames Water, si sta svolgendo alla Modern Art di Londra (1 settembre – 24 settembre 2016).
Artisti e progetti finalisti Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
· JULIEN CREUZET (1986, Francia)
Il progetto di Juliet Creuzet utilizza i suoi capelli in senso ritualistico: i suoi 65 dreadlocks sono parte integrante dell’opera sfruttando la possibilità di fondere direttamente in bronzo i materiali organici.
· NICOLAS DESHAYES (1983, Francia)
· ALICIA FRANKOVICH (1980, Nuova Zelanda)
Alicia Frankovich attua una riflessione tra vivente e non vivente eleggendo la conchiglia a simbolo di questa dualità, riferendosi alla teoria femminista di Donna Haraway e Rosi Braidotti, che ha utilizzato questo simbolo per identificare la condizione femminile.
· RODRIGO HERNANDEZ (1983, Città del Messico)
Rodrigo Hernandez immagina una sottile lastra di metallo che può essere vista in due modalità differenti: di fronte ricorda la figura di un pesce mentre se osservato lateralmente il profilo di un uomo. Conficcata nella parete come un coltello, la lastra, per poter essere apprezzata nella sua pienezza, richiede al visitatore una partecipazione attiva nello spazio.
· NICOLAS PARTY (1981, Svizzera)
Nicolas Party immagina uno sgabello decorato con un bassorilievo a motivi naturalistici.
Comitato di selezione Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
· GIOVANNI CARMINE – Direttore, Kunsthalle Sankt Gallen
· MARIE COZETTE – Direttore, La Synagogue de Delme
· MIHNEA MIRCAN - Critico d'arte e curatore indipendente
· CHRIS SHARP - Critico d'arte e curatore indipendente
· ROBERTA TENCONI – Curatrice, Hangar Bicocca
Giuria Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
· CAMILLA BONZANIGO - Cultura e Sviluppo, Fonderia Artistica Battaglia
· MARTIN CLARK - Direttore, Bergen Kunsthall
· ALBERTO SALVADORI - Direttore Artistico, Museo Marino Marini
· MORITZ WESSELER - Direttore, Kölnischer Kunstverein
LA FONDERIA ARTISTICA BATTAGLIA
La Fonderia Artistica Battaglia porta avanti da oltre un secolo una delle più antiche forme di manifattura del mondo, inventata circa 3500 anni fa: quella della fusione a cera persa. Una tecnica raffinata dall’uomo nel corso dei millenni, ma che ha tutt’ora il suo cuore nell’abilità e nella professionalità di questi artigiani delle fornaci il cui lavoro ha permesso alle rappresentazioni delle idee politiche, spirituali e sociali dei popoli del passato di arrivare sino a noi.
Dai laboratori della Fonderia Artistica Battaglia, fondata nel 1913, sono passati i maggiori scultori italiani, nonché molti committenti esteri. Se fare un elenco esaustivo degli artisti famosi che hanno scelto Battaglia per la fusione dei propri lavori sarebbe troppo lungo, ci si può limitare a citare alcune opere ben presenti nell’immaginario collettivo: dalle fornaci di questa eccellenza milanese sono uscite le porte del Duomo di Milano, progettate da Castiglioni; il Cristo degli Abissi di Guido Galletti; molti lavori di Arnaldo Pomodoro; il cavallo di bronzo simbolo della RAI…
La storia dell’arte italiana è passata di qui, e con lei la sua sorella maggiore, la Storia d’Italia: i soldati caduti a Montegrappa, Timavo, Caporetto e Redipuglia riposano infatti all’ombra di statue di bronzo fuse dalla Fonderia Artistica Battaglia.
Un legame, quello con la scultura funeraria, che non deve stupire dato che Fonderia Artistica Battaglia è artefice di molti dei capolavori presenti nello storico Cimitero Monumentale, uno dei luoghi più suggestivi di Milano.
La Fonderia Artistica Battaglia è stata sempre la vetrina di alcuni dei più importanti artisti nazionali e internazionali: da Marino Marini a Kengiro Azuma, da Alighiero Boetti a Giuseppe Penone, tutti supportati dall’esperienza e dalle abili mani dei maestri artigiani della Fonderia che prosegue il suo impegno sostenendo le nuove generazioni di artisti tra i quali Francesco Arena, Giorgio Andreotta Calò e Peter Waechtler.
INFORMAZIONI PRATICHE
Mostra Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
A cura di Camilla Bonzanigo
11 ottobre – 25 novembre 2016
Vernissage: 11 ottobre 2016, dalle 18.00 alle 19.00 (su invito)
Opening: 11 ottobre, dalle 19.00 alle 21.00 (ingresso libero)
Fonderia Artistica Battaglia
Via Stilicone, 10
20154 Milano
T.+39 02.341.071
bfsp@fonderiabattaglia.com
www.fonderiabattaglia.com
Orari
Da lunedì a venerdì
Dalle ore 14.00 alle ore 17.00, oppure su appuntamento scrivendo a: bfsp@fonderiabattaglia.com
Ingresso Libero
Vetrina internazionale per la creatività emergente, il BFSP #01 è un’iniziativa volta a sostenere la fusione a cera persa, attraverso il monitoraggio, la selezione e la formazione di artisti internazionali e la produzione di nuovi lavori.
Il Premio opera come un vero e proprio osservatorio privilegiato sui protagonisti della creatività emergente e rappresenta una sfida per i giovani creatori che si misurano con le arti plastiche contemporanee. Obiettivo del Premio è incentivare il ritorno al processo di fusione a cera persa – una tecnica scultorea rimasta invariata fin dall’antichità - con un percorso a due vie: da una parte stimolando gli artisti nei confronti di questo metodo, dall’altro invitando le nuove generazioni creative a portare elementi di innovazione nella tecnica e nel linguaggio di questa pratica.
Con questo nuovo Premio la Fonderia Artistica Battaglia immette nuova energia al proprio lavoro di ricerca artistica e tecnica e trova la vitalità per costruire nuovo futuro insieme agli artisti, traducendo nella contemporaneità la grande tradizione storica.
La mostra BFSP #01, a cura di Camilla Bonzanigo, Responsabile Cultura e Sviluppo della storica fonderia di Milano, presenta l’intero cammino compiuto dal Premio, attraverso l’opera vincitrice e i progetti dei cinque giovani artisti internazionali che hanno partecipato a questa prima edizione. L’esposizione racconta come questi artisti abbiano colto l’invito lanciato dalla storica fucina milanese, cimentandosi con una tra le più antiche tecniche scultoree di tutti i tempi.
Fulcro dell’allestimento è l’opera che si è aggiudicata il BFSP #01, realizzata da Nicolas Deshayes (1983, Nancy, Francia) nel corso della residenza d’artista di un mese, che si è svolta tra giugno e luglio 2016 presso la Fonderia Artistica Battaglia. Questa esperienza ha offerto al giovane artista l’opportunità di realizzare l’opera proposta in progetto in stretta collaborazione con i maestri artigiani, che hanno seguito tecnicamente le fasi di lavorazione dell’intero processo.
Il percorso espositivo si sviluppa lungo tre sale al primo piano della Fonderia Artistica Battaglia, uno degli spazi più significativi della produzione scultorea bronzea della storia dell’arte italiana.
La prima sala è dedicata alla presentazione del concorso, con i disegni e i lavori preparatori degli artisti finalisti che hanno animato la prima edizione del BFSP #01.
La seconda sala presenta la residenza d’artista del vincitore e raccoglie tutti i materiali propedeutici alla creazione dell’opera, i disegni preparatori, i modelli, le forme. Accanto a questi è proiettato un breve filmato, realizzato da Virginia Taroni.
L’ultima sala presenta al pubblico Dear Polyp, l’opera in bronzo di Nicolas Deshayes, progetto vincitore che si è distinto per la sua originale interpretazione del tradizionale processo di fusione a cera persa. L'artista infatti ha immaginato un percorso a partire dal poliuretano espanso, per poi intervenire direttamente sul modello in cera, in una personale rielaborazione condotta con un approccio articolato e innovativo. La scultura, collegata con tubature a un sistema di riscaldamento dell’acqua, muta temperatura come un organismo vivente, offrendo così una nuova sensualità all’esperienza artistica.
La mostra è corredata da un pieghevole illustrato edito da Mousse Publishing e che contiene il contributo critico di Nicola Ricciardi, scrittore d’arte indipendente e curatore, che ha seguito e osservato l’evolversi della residenza di Nicolas Deshayes in tutti i suoi passaggi.
Da sempre attenta a interpretare lo spirito del tempo, la Fonderia Artistica Battaglia agisce anche come vera e propria istituzione culturale, sostenendo artisti, promuovendo progetti in collaborazione con le più interessanti voci del panorama artistico nazionale e internazionale e ampliando costantemente la propria rete con i protagonisti della scena artistica che include musei pubblici e privati, artisti, curatori, gallerie, centri di ricerca, istituti scientifici o legati al mondo dell’arte, ponendosi sempre come propulsore di nuove idee.
Tutte le informazioni e i materiali relativi al Battaglia Foundry Sculpture Prize #01 sono disponibili al sito internet: www.bfsculptureprize.com
Battaglia Foundry Sculpture Prize #01
c/o Fonderia Artistica Battaglia
Via Stilicone 10 - 20154 Milano Italy
bfsp@fonderiabattaglia.com | Tel. +39 02.341.071
www.fonderiabattaglia.com
Contatti per la stampa
PCM Studio
Via C. Goldoni 38 – 20129 Milano
press@paolamanfredi.com | Tel. +39 02 87286582
Paola C. Manfredi | paola.manfredi@paolamanfredi.com
Nicolas Deshayes
Dear Polyp
Bronzo, tubatura in rame, acqua calda.
Dear Polyp è l’opera vincitrice del BFSP #01, Premio promosso dalla Fonderia Artistica Battaglia.
La scultura in bronzo patinato è collegata attraverso tubature a un sistema di riscaldamento, che fa sì che l’opera muti temperatura come un organismo vivente.
Il positivo in cera per la scultura è stato realizzato partendo da un modello di schiuma di poliuretano espanso creato da Nicolas Deshayes nel suo studio londinese.
La cera è stata modellata in una contorsione tridimensionale, arrivando ad assomigliare quasi ad un sistema digerente annodato o un Nastro di Möbius intestinale.
Una volta conclusa la fusione in bronzo, una tubatura idraulica flessibile è stata inserita nella cavità dell’opera sino a percorrerne interamente la struttura. L’acqua, passando attraverso le tubature all’interno della scultura, scalda la superficie bronzea sfruttando l’elevatissimo potere conduttivo del materiale. Quasi come un organismo “ospite”, un “parassita”, l’opera si adegua alle temperature dell’organismo ospitante e subisce le variazioni di temperatura dettate da questo.
Il progetto è la conseguenza dell’interesse di Nicolas Deshayes per il ciclo della materia, organica e inorganica, e per i processi che la interessano, dall’industriale al corporale e viceversa. Nicolas Deshayes ama usare forme e materiali che possano allo stesso tempo essere seduttivi e disturbanti. Dear Polyp è una scultura densa e simile a un tentacolo o a un tratto intestinale, ma anche morbida e voluttuosa, che richiama le increspature degli abiti o la morbidezza delle forme nell’Arte Barocca.
Questa proposta è la conseguenza di una serie recente di lavori di Nicolas Deshayes dal titolo Darling, Gutter (gut significa “budella”), un gruppo di rilievi in jesmonite collegati tramite tubi all’impianto di riscaldamento della Glasgow Sculpture Studios.
Nicolas Deshayes
Nicolas Deshayes (1983, Nancy, Francia) vive e lavora a Londra.
Ha studiato Scultura al Chelsea College of Art and Design (2002-2005) e al Royal College of Art (2007-2009).
Tra le sue ultime mostre personali si contano: Darling, Gutter, Glasgow Sculpture Studios, 2015; Becoming Soil, Jonathan Viner Gallery, Londra, 2015 e Crude Oil, S1 Artspace, Sheffield, 2013.
Nel 2015 ha esposto presso la Tate St. Ives, Regno Unito; al Fridericianum, Kassel, Germania; alla Leeds City Art Gallery, Regno Unito e al Koppe Astner, Glasgow, Regno Unito.
Attualmente è incluso nel British Art Show 8 a Inverleith House, Edimburgo, Regno Unito; e la sua personale, Thames Water, si sta svolgendo alla Modern Art di Londra (1 settembre – 24 settembre 2016).
Artisti e progetti finalisti Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
· JULIEN CREUZET (1986, Francia)
Il progetto di Juliet Creuzet utilizza i suoi capelli in senso ritualistico: i suoi 65 dreadlocks sono parte integrante dell’opera sfruttando la possibilità di fondere direttamente in bronzo i materiali organici.
· NICOLAS DESHAYES (1983, Francia)
· ALICIA FRANKOVICH (1980, Nuova Zelanda)
Alicia Frankovich attua una riflessione tra vivente e non vivente eleggendo la conchiglia a simbolo di questa dualità, riferendosi alla teoria femminista di Donna Haraway e Rosi Braidotti, che ha utilizzato questo simbolo per identificare la condizione femminile.
· RODRIGO HERNANDEZ (1983, Città del Messico)
Rodrigo Hernandez immagina una sottile lastra di metallo che può essere vista in due modalità differenti: di fronte ricorda la figura di un pesce mentre se osservato lateralmente il profilo di un uomo. Conficcata nella parete come un coltello, la lastra, per poter essere apprezzata nella sua pienezza, richiede al visitatore una partecipazione attiva nello spazio.
· NICOLAS PARTY (1981, Svizzera)
Nicolas Party immagina uno sgabello decorato con un bassorilievo a motivi naturalistici.
Comitato di selezione Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
· GIOVANNI CARMINE – Direttore, Kunsthalle Sankt Gallen
· MARIE COZETTE – Direttore, La Synagogue de Delme
· MIHNEA MIRCAN - Critico d'arte e curatore indipendente
· CHRIS SHARP - Critico d'arte e curatore indipendente
· ROBERTA TENCONI – Curatrice, Hangar Bicocca
Giuria Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
· CAMILLA BONZANIGO - Cultura e Sviluppo, Fonderia Artistica Battaglia
· MARTIN CLARK - Direttore, Bergen Kunsthall
· ALBERTO SALVADORI - Direttore Artistico, Museo Marino Marini
· MORITZ WESSELER - Direttore, Kölnischer Kunstverein
LA FONDERIA ARTISTICA BATTAGLIA
La Fonderia Artistica Battaglia porta avanti da oltre un secolo una delle più antiche forme di manifattura del mondo, inventata circa 3500 anni fa: quella della fusione a cera persa. Una tecnica raffinata dall’uomo nel corso dei millenni, ma che ha tutt’ora il suo cuore nell’abilità e nella professionalità di questi artigiani delle fornaci il cui lavoro ha permesso alle rappresentazioni delle idee politiche, spirituali e sociali dei popoli del passato di arrivare sino a noi.
Dai laboratori della Fonderia Artistica Battaglia, fondata nel 1913, sono passati i maggiori scultori italiani, nonché molti committenti esteri. Se fare un elenco esaustivo degli artisti famosi che hanno scelto Battaglia per la fusione dei propri lavori sarebbe troppo lungo, ci si può limitare a citare alcune opere ben presenti nell’immaginario collettivo: dalle fornaci di questa eccellenza milanese sono uscite le porte del Duomo di Milano, progettate da Castiglioni; il Cristo degli Abissi di Guido Galletti; molti lavori di Arnaldo Pomodoro; il cavallo di bronzo simbolo della RAI…
La storia dell’arte italiana è passata di qui, e con lei la sua sorella maggiore, la Storia d’Italia: i soldati caduti a Montegrappa, Timavo, Caporetto e Redipuglia riposano infatti all’ombra di statue di bronzo fuse dalla Fonderia Artistica Battaglia.
Un legame, quello con la scultura funeraria, che non deve stupire dato che Fonderia Artistica Battaglia è artefice di molti dei capolavori presenti nello storico Cimitero Monumentale, uno dei luoghi più suggestivi di Milano.
La Fonderia Artistica Battaglia è stata sempre la vetrina di alcuni dei più importanti artisti nazionali e internazionali: da Marino Marini a Kengiro Azuma, da Alighiero Boetti a Giuseppe Penone, tutti supportati dall’esperienza e dalle abili mani dei maestri artigiani della Fonderia che prosegue il suo impegno sostenendo le nuove generazioni di artisti tra i quali Francesco Arena, Giorgio Andreotta Calò e Peter Waechtler.
INFORMAZIONI PRATICHE
Mostra Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
A cura di Camilla Bonzanigo
11 ottobre – 25 novembre 2016
Vernissage: 11 ottobre 2016, dalle 18.00 alle 19.00 (su invito)
Opening: 11 ottobre, dalle 19.00 alle 21.00 (ingresso libero)
Fonderia Artistica Battaglia
Via Stilicone, 10
20154 Milano
T.+39 02.341.071
bfsp@fonderiabattaglia.com
www.fonderiabattaglia.com
Orari
Da lunedì a venerdì
Dalle ore 14.00 alle ore 17.00, oppure su appuntamento scrivendo a: bfsp@fonderiabattaglia.com
Ingresso Libero
11
ottobre 2016
Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016
Dall'undici ottobre al 25 novembre 2016
arte contemporanea
Location
FONDERIA ARTISTICA BATTAGLIA
Milano, Via Stilicone, 10, (Milano)
Milano, Via Stilicone, 10, (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì
Dalle ore 14.00 alle ore 17.00, oppure su appuntamento
Vernissage
11 Ottobre 2016, ore 18 su invito - ore 19 ingresso libero
Ufficio stampa
PAOLA MANFREDI
Autore
Curatore