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Be the poem. Architettura plastica di Marco Galofaro
Si tratta di una variegata rassegna di modelli architettonici realizzati da Marco Galofaro con il suo studio Modelab che si compone e sviluppa come un percorso organico capace di restituire la complessità della visione architettonica contemporanea in una stretta prossimità con altre discipline come il design e l’arte contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell’ambito del Festival internazionale del Design, progetto - POR FESR 2007-2013, la Fondazione Plart di
Napoli presenta, mercoledì 18 marzo 2015, la mostra Be the poem. Architettura plastica di Marco Galofaro,
a cura di Domitilla Dardi. Si tratta di una variegata rassegna di modelli architettonici realizzati da Marco
Galofaro con il suo studio Modelab che si compone e sviluppa come un percorso organico capace di restituire
la complessità della visione architettonica contemporanea in una stretta prossimità con altre discipline come
il design e l’arte contemporanea.
Il titolo della mostra si riferisce a una citazione di David Carradine che chiude una celebre sequenza del primo
Kill Bill di Quentin Tarantino: “If you cannot be the poet, be the poem”. La storia vince sull’individualismo
indicando possibilità di collaborazione tra i protagonisti. Una chiave interpretativa che si adatta al modo
corale di concepire l’architettura che Marco Galofaro ha portato nel suo lavoro: quello del costruire modelli
plastici, attraverso un processo fatto di molti passaggi, materie, procedure, per andare dall’idea di spazio alla
sua realizzazione fisica.
Galofaro fonda nel 2002 lo studio-laboratorio Modelab e, con Ilaria Benassi a cui si aggiungono nel tempo
altri collaboratori, traduce la visione spaziale di architetti e artisti di fama internazionale (Peter Eisenmann,
Massimiliano Fuksas, Jean Nouvel, Odile Decq, IaN+, Alfredo Jaar), a questa attività traduttiva si affianca
la sua personale immaginazione spaziale, quella di una serie di architetture fantastiche che egli stesso
progetta. Modelli come ipotesi, visioni legate alla piccola scala della maquette che restituiscono un interesse
alla complessità processuale del progetto architettonico. La mostra presenta un’ampia varietà di modelli
architettonici - sia realizzati su commissione che di architetture fantastiche di Galofaro un’occasione per
conoscere il lavoro di uno dei più noti modellisti del panorama nazionale e internazionale.
Il catalogo in italiano e in inglese edito da Edizioni Plart contiene i testi di: Maria Pia Incutti, Marco Petroni e
un’ampia intervista della curatrice Domitilla Dardi a Marco Galofaro
Napoli presenta, mercoledì 18 marzo 2015, la mostra Be the poem. Architettura plastica di Marco Galofaro,
a cura di Domitilla Dardi. Si tratta di una variegata rassegna di modelli architettonici realizzati da Marco
Galofaro con il suo studio Modelab che si compone e sviluppa come un percorso organico capace di restituire
la complessità della visione architettonica contemporanea in una stretta prossimità con altre discipline come
il design e l’arte contemporanea.
Il titolo della mostra si riferisce a una citazione di David Carradine che chiude una celebre sequenza del primo
Kill Bill di Quentin Tarantino: “If you cannot be the poet, be the poem”. La storia vince sull’individualismo
indicando possibilità di collaborazione tra i protagonisti. Una chiave interpretativa che si adatta al modo
corale di concepire l’architettura che Marco Galofaro ha portato nel suo lavoro: quello del costruire modelli
plastici, attraverso un processo fatto di molti passaggi, materie, procedure, per andare dall’idea di spazio alla
sua realizzazione fisica.
Galofaro fonda nel 2002 lo studio-laboratorio Modelab e, con Ilaria Benassi a cui si aggiungono nel tempo
altri collaboratori, traduce la visione spaziale di architetti e artisti di fama internazionale (Peter Eisenmann,
Massimiliano Fuksas, Jean Nouvel, Odile Decq, IaN+, Alfredo Jaar), a questa attività traduttiva si affianca
la sua personale immaginazione spaziale, quella di una serie di architetture fantastiche che egli stesso
progetta. Modelli come ipotesi, visioni legate alla piccola scala della maquette che restituiscono un interesse
alla complessità processuale del progetto architettonico. La mostra presenta un’ampia varietà di modelli
architettonici - sia realizzati su commissione che di architetture fantastiche di Galofaro un’occasione per
conoscere il lavoro di uno dei più noti modellisti del panorama nazionale e internazionale.
Il catalogo in italiano e in inglese edito da Edizioni Plart contiene i testi di: Maria Pia Incutti, Marco Petroni e
un’ampia intervista della curatrice Domitilla Dardi a Marco Galofaro
18
marzo 2015
Be the poem. Architettura plastica di Marco Galofaro
Dal 18 marzo al 30 aprile 2015
architettura
design
arte contemporanea
design
arte contemporanea
Location
PLART
Napoli, Via Giuseppe Martucci, 48, (Napoli)
Napoli, Via Giuseppe Martucci, 48, (Napoli)
Vernissage
18 Marzo 2015, ore 18
Autore
Curatore