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Beat Kuert – Per crucem ad lucem
Beat Kuert, di formazione protestante, poi agnostico, ma sempre interessato ai temi della religiosità e del sincretismo religioso, autore certo anticonformista, è considerato uno degli esploratori più audaci della sua generazione
Comunicato stampa
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Beat Kuert, di formazione protestante, poi agnostico, ma sempre interessato ai temi della religiosità e del sincretismo religioso, autore certo anticonformista, è considerato uno degli esploratori più audaci della sua generazione. Prima regista di successo, in seguito performer e fotografo, lavora con vari media e la sua opera rappresenta il meglio di quella dimensione estetica che si pone nel solco dell’espressionismo di matrice nordica.
Secondo il curatore Angelo Crespi, dalla modernità in poi, sempre più spesso la Chiesa Cattolica ha rinunciato a rappresentare sé stessa attraverso la bellezza delle immagini, di fatto ha smesso di essere un committente di arte e quando lo è stata si è adeguata alla contemporaneità e alle sue brutture, oscillando tra una sorta di iconoclastia in virtù della quale l’unico stile ammesso è l’astrattismo e il desiderio di essere up to date in linea le dissacrazioni del concettuale.
L’arte sacra che è stata il centro dell’arte occidentale per due millenni, è invece oggi un genere marginale e frequentato con sussiego dai curator e dagli addetti ai lavori. Eppure, molti artisti contemporanei avrebbero ancora la forza e il desiderio di confrontarsi con la trascendenza che promana dalla religione, potrebbero ancora cercare di rappresentare il divino, rinnovando una tradizione plurisecolare.
La sera dell’inaugurazione – 13 aprile, ore 18.30– si terrà la performance della composizione originale al flauto traverso di Sylvia Catasta e Fabrizio Campanelli all’elettronica.
Secondo il curatore Angelo Crespi, dalla modernità in poi, sempre più spesso la Chiesa Cattolica ha rinunciato a rappresentare sé stessa attraverso la bellezza delle immagini, di fatto ha smesso di essere un committente di arte e quando lo è stata si è adeguata alla contemporaneità e alle sue brutture, oscillando tra una sorta di iconoclastia in virtù della quale l’unico stile ammesso è l’astrattismo e il desiderio di essere up to date in linea le dissacrazioni del concettuale.
L’arte sacra che è stata il centro dell’arte occidentale per due millenni, è invece oggi un genere marginale e frequentato con sussiego dai curator e dagli addetti ai lavori. Eppure, molti artisti contemporanei avrebbero ancora la forza e il desiderio di confrontarsi con la trascendenza che promana dalla religione, potrebbero ancora cercare di rappresentare il divino, rinnovando una tradizione plurisecolare.
La sera dell’inaugurazione – 13 aprile, ore 18.30– si terrà la performance della composizione originale al flauto traverso di Sylvia Catasta e Fabrizio Campanelli all’elettronica.
13
aprile 2019
Beat Kuert – Per crucem ad lucem
Dal 13 al 28 aprile 2019
arte contemporanea
Location
EX CHIESA DI SAN FRANCESCO
Como, Viale Lorenzo Spallino, 1, (Como)
Como, Viale Lorenzo Spallino, 1, (Como)
Vernissage
13 Aprile 2019, Ore 18.30
Autore
Curatore