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Beat Presser – Klaus Kinski è Fitzcarraldo
Mostra dedicata alle foto che l’occhio del maestro basilese ha reso immortali durante la lavorazione del film “Fitzcarraldo”. L’opera monumentale del fotografo Beat Presser, presente in occasione del vernissage, presenta 50 immagini di grande formato che danno nuova vita alle scene scritte e dirette dal regista tedesco Werner Herzog.
Comunicato stampa
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Nella fantastica cornice della Locarno del 62° Film Festival, il Museo Casorella in Via Bartolomeo Rusca 5, a Locarno ospita dal 25 luglio al 31 agosto 2009 la straordinaria mostra “Klaus Kinski è Fitzcarraldo” curata da Vittorio Rizzi, dedicata alle foto che l’occhio del maestro basilese ha reso immortali durante la lavorazione del film “Fitzcarraldo”. L’opera monumentale del fotografo Beat Presser, presente in occasione del vernissage, presenta 50 immagini di grande formato che danno nuova vita alle scene scritte e dirette dal regista tedesco Werner Herzog.
Fitzcarraldo approdò sugli schermi nel 1981, mettendo in scena un sogno: quello del protagonista, Brian Sweeney Fitzgerald, detto appunto Fitzcarraldo, che volle costruire nel bel mezzo dell’Amazzonia un teatro dell’opera dove far cantare i maggiori esponenti della lirica mondiale, tra i quali Enrico Caruso. L’impresa diventò un’epopea: non trovando finanziatori per il suo progetto, Fitzcarraldo decise di perseguire la sua utopia guadagnandosi il capitale necessario. Comprò terreni ricchi di caucciù, ma impossibili da raggiungere, tanto che per arrivarci farà superare una collina al suo bastimento trainato dagli indios. La trama del film è tratta da un avvenimento storico autentico: il Teatro dell’Opera esiste tuttora nella città brasiliana di Manaus, dove Herzog ha voluto ambientare il suo Fitzcarraldo per l’interpretazione magistrale di Klaus Kinski e Claudia Cardinale.
Ecco il messaggio che Herzog vuole comunicarci: “Chi sogna può muovere le montagne”. Ed è proprio in tale contesto che il fotografo Beat Presser sceglie di catturare l’attimo attraverso scatti non di scena, ma da lui stesso costruiti su misura per comporre l’immagine in base al proprio gusto e alla propria sensibilità.
Un pratico Info-point a disposizione dei visitatori della mostra “Klaus Kinski è Fitzcarraldo” è stato allestito in Piazza Stazione 9, a Locarno-Muralto, negli spazi al piano terra di Banca del Sempione SA, partner dell’iniziativa. La mostra è stata resa possibile anche grazie al sostegno dato da Banca del Sempione SA, Compagnia della Comunicazione, Ed.Imm.Suisse SA, Parco Ciani Banqueting, Axim Project Management SA, Lomocubes, Niska.
Beat Presser nasce nel 1952 a Basilea, dove si forma come fotografo e cameraman, poi opera a Parigi e New York. Durante gli anni Ottanta, nel corso della sua collaborazione con il regista Werner Herzog, realizza una serie di ritratti dell’attore Klaus Kinski, diventati un’icona a livello mondiale. Sin dall’inizio del suo percorso professionale, Presser sviluppa progetti autonomi legati all’immagine fotografica e cinematografica. Ha pubblicato numerosi libri fotografici di successo; le sue opere sono esposte nei principali musei internazionali e presentati nelle più importanti gallerie d’arte fotografica. Insegna fotografia e cinema in diverse università e accademie in Asia, Africa e Sud America.
Fitzcarraldo approdò sugli schermi nel 1981, mettendo in scena un sogno: quello del protagonista, Brian Sweeney Fitzgerald, detto appunto Fitzcarraldo, che volle costruire nel bel mezzo dell’Amazzonia un teatro dell’opera dove far cantare i maggiori esponenti della lirica mondiale, tra i quali Enrico Caruso. L’impresa diventò un’epopea: non trovando finanziatori per il suo progetto, Fitzcarraldo decise di perseguire la sua utopia guadagnandosi il capitale necessario. Comprò terreni ricchi di caucciù, ma impossibili da raggiungere, tanto che per arrivarci farà superare una collina al suo bastimento trainato dagli indios. La trama del film è tratta da un avvenimento storico autentico: il Teatro dell’Opera esiste tuttora nella città brasiliana di Manaus, dove Herzog ha voluto ambientare il suo Fitzcarraldo per l’interpretazione magistrale di Klaus Kinski e Claudia Cardinale.
Ecco il messaggio che Herzog vuole comunicarci: “Chi sogna può muovere le montagne”. Ed è proprio in tale contesto che il fotografo Beat Presser sceglie di catturare l’attimo attraverso scatti non di scena, ma da lui stesso costruiti su misura per comporre l’immagine in base al proprio gusto e alla propria sensibilità.
Un pratico Info-point a disposizione dei visitatori della mostra “Klaus Kinski è Fitzcarraldo” è stato allestito in Piazza Stazione 9, a Locarno-Muralto, negli spazi al piano terra di Banca del Sempione SA, partner dell’iniziativa. La mostra è stata resa possibile anche grazie al sostegno dato da Banca del Sempione SA, Compagnia della Comunicazione, Ed.Imm.Suisse SA, Parco Ciani Banqueting, Axim Project Management SA, Lomocubes, Niska.
Beat Presser nasce nel 1952 a Basilea, dove si forma come fotografo e cameraman, poi opera a Parigi e New York. Durante gli anni Ottanta, nel corso della sua collaborazione con il regista Werner Herzog, realizza una serie di ritratti dell’attore Klaus Kinski, diventati un’icona a livello mondiale. Sin dall’inizio del suo percorso professionale, Presser sviluppa progetti autonomi legati all’immagine fotografica e cinematografica. Ha pubblicato numerosi libri fotografici di successo; le sue opere sono esposte nei principali musei internazionali e presentati nelle più importanti gallerie d’arte fotografica. Insegna fotografia e cinema in diverse università e accademie in Asia, Africa e Sud America.
24
luglio 2009
Beat Presser – Klaus Kinski è Fitzcarraldo
Dal 24 luglio al 31 agosto 2009
fotografia
Location
PALAZZO CASORELLA
Locarno, Via Bartolomeo Rusca, 5, (Locarno)
Locarno, Via Bartolomeo Rusca, 5, (Locarno)
Biglietti
Chf. 7.
Vernissage
24 Luglio 2009, ore 18
Autore
Curatore