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Beata Bebel – Personale
Mostra realizzata nell’ambito dell’iniziativa internazionale ”Pordenone in Europa – l’Europa a Pordenone” organizzata dall’Associazione Culturale “la roggia” di Pordenone
Comunicato stampa
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Beata BEBEL Nata il 29 giugno 1958 a Częstochowa, in Polonia.
Studi universitari presso la Facoltà di Pittura dell'Accademia delle Belle Arti di Cracovia tra il 1980 e il 1985. Laureata presso il laboratorio del Prof. Jan Szancenbach nel 1985. Dottore abilitato, dirige il laboratorio di pittura e disegno presso la facoltà di Arte dell'Accademia Jan Długosz a Częstochowa. Membro dell’Associazione degli Artisti Plastici Polacchi e della Compagnia Regionale dei Mecenati delle Belle Arti di Częstochowa. Esercita l’attività di pittrice.
Ha esposto in mostre personali di pittura a Duderstadt e Jever (Germania), Cracovia e Częstochowa (Polonia), Leopoli (Ucraina) e ha partecipato a diverse mostre collettive in Polonia (tra le altre, a Cracovia, Varsavia, Bielsko-Biała, Radom, Ostrowiec Świętokrzyski, Nowy Sącz, Włocławek, Koszalin, Częstochowa), in Germania (Norimberga, Getynga, Brockdorf), in Austria (Vienna, Salisburgo, Graz), in Croazia (Zagabria), in Francia (Lourdes), in Italia (Cordovado), in Romania (Baia Mare, Coltou, Zerind), in Slovacchia (Liptovski Mikulasz), in Cina (Qinhuangdao) e negli USA (New York).
Nei dipinti di Beata Bebel possono essere identificati alcuni cicli tematici, sviluppatisi parallelamente negli ultimi venticinque anni.
Il primo ciclo è composto da circa 150 autoritratti (dipinti ad olio e acrilici, la maggior parte nel formato 120 x 100 cm). Questi dipinti sono espressione di un dialogo interiore della pittrice. Si tratta di una riflessione pittorica su forma e colore, per la quale la sua presenza è solo un pretesto, cosicché, spesso, l’impulso alla creazione di un autoritratto nasce da un vestito colorato, da un bouquet di fiori, dal gatto amato o da un orecchino di perle.
Il secondo ciclo è composto da nature morte (di solito, in formato leggermente più piccolo degli autoritratti). E qui, come nei ritratti, motivi di ispirazione come un vaso con tulipani, o anche dei fiori secchi, una ciotola con melanzane o uno sgabello con pere e manghi, sono di nuovo un pretesto per gioiosi giochi con il colore, per la continua lotta con la forma.
La terza area di espressione delle passioni pittoriche di Beata Bebel è il paesaggio, il più misterioso tra i suoi cicli di dipinti. Gli elementi del paesaggio, appena riconoscibili (i rami verticali degli alberi, la struttura verticale della torre del santuario di Jasna Góra, la luce tremolante di una lampada, la linea orizzontale di una panchina nel parco), sono inseriti in una densa struttura di strati di colore nelle tenebre notturne, o si dissolvono nella vibrante luce nebbiosa del mattino o nel caldo sole di mezzogiorno. Spesso, il tema emergente è il giardino, osservato e dipinto in diverse stagioni (inverno, primavera, estate o autunno). In tempi recenti, i suoi dipinti hanno assunto una forma astratta-espressionista.
Beata Bebel appartiene a quella cerchia di artisti per i quali la pittura è colore e la sincerità e la semplicità di espressione sono i valori fondamentali dell'arte.
42-200 Częstochowa ul. [via] Skośna 14 Polonia dialog.karan@interia.pl
Studi universitari presso la Facoltà di Pittura dell'Accademia delle Belle Arti di Cracovia tra il 1980 e il 1985. Laureata presso il laboratorio del Prof. Jan Szancenbach nel 1985. Dottore abilitato, dirige il laboratorio di pittura e disegno presso la facoltà di Arte dell'Accademia Jan Długosz a Częstochowa. Membro dell’Associazione degli Artisti Plastici Polacchi e della Compagnia Regionale dei Mecenati delle Belle Arti di Częstochowa. Esercita l’attività di pittrice.
Ha esposto in mostre personali di pittura a Duderstadt e Jever (Germania), Cracovia e Częstochowa (Polonia), Leopoli (Ucraina) e ha partecipato a diverse mostre collettive in Polonia (tra le altre, a Cracovia, Varsavia, Bielsko-Biała, Radom, Ostrowiec Świętokrzyski, Nowy Sącz, Włocławek, Koszalin, Częstochowa), in Germania (Norimberga, Getynga, Brockdorf), in Austria (Vienna, Salisburgo, Graz), in Croazia (Zagabria), in Francia (Lourdes), in Italia (Cordovado), in Romania (Baia Mare, Coltou, Zerind), in Slovacchia (Liptovski Mikulasz), in Cina (Qinhuangdao) e negli USA (New York).
Nei dipinti di Beata Bebel possono essere identificati alcuni cicli tematici, sviluppatisi parallelamente negli ultimi venticinque anni.
Il primo ciclo è composto da circa 150 autoritratti (dipinti ad olio e acrilici, la maggior parte nel formato 120 x 100 cm). Questi dipinti sono espressione di un dialogo interiore della pittrice. Si tratta di una riflessione pittorica su forma e colore, per la quale la sua presenza è solo un pretesto, cosicché, spesso, l’impulso alla creazione di un autoritratto nasce da un vestito colorato, da un bouquet di fiori, dal gatto amato o da un orecchino di perle.
Il secondo ciclo è composto da nature morte (di solito, in formato leggermente più piccolo degli autoritratti). E qui, come nei ritratti, motivi di ispirazione come un vaso con tulipani, o anche dei fiori secchi, una ciotola con melanzane o uno sgabello con pere e manghi, sono di nuovo un pretesto per gioiosi giochi con il colore, per la continua lotta con la forma.
La terza area di espressione delle passioni pittoriche di Beata Bebel è il paesaggio, il più misterioso tra i suoi cicli di dipinti. Gli elementi del paesaggio, appena riconoscibili (i rami verticali degli alberi, la struttura verticale della torre del santuario di Jasna Góra, la luce tremolante di una lampada, la linea orizzontale di una panchina nel parco), sono inseriti in una densa struttura di strati di colore nelle tenebre notturne, o si dissolvono nella vibrante luce nebbiosa del mattino o nel caldo sole di mezzogiorno. Spesso, il tema emergente è il giardino, osservato e dipinto in diverse stagioni (inverno, primavera, estate o autunno). In tempi recenti, i suoi dipinti hanno assunto una forma astratta-espressionista.
Beata Bebel appartiene a quella cerchia di artisti per i quali la pittura è colore e la sincerità e la semplicità di espressione sono i valori fondamentali dell'arte.
42-200 Częstochowa ul. [via] Skośna 14 Polonia dialog.karan@interia.pl
02
aprile 2016
Beata Bebel – Personale
Dal 02 al 28 aprile 2016
arte contemporanea
Location
LA ROGGIA
Pordenone, Viale Trieste, 19, (Pordenone)
Pordenone, Viale Trieste, 19, (Pordenone)
Orario di apertura
da martedì a sabato h 16,00 – 19,00
Vernissage
2 Aprile 2016, 11,30
Autore