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Beata Murawska – Amore e Tulipani
Beata Murawska racconta le sue emozioni attraverso i fiori. Per lei i tulipani sono come i gigli per Monet. Per Murawska la natura della vita del fiore rappresenta la natura della vita umana.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’artista polacca Beata Murawska in mostra a “la Dama di Capestrano” -
“Amore e Tulipani” che inaugura il 23 marzo, in coincidenza con l’inizio della primavera.
A quasi due anni dall’apertura di questo spazio, “la Dama di Capestrano” ospiterà - da sabato 23 marzo fino al 25 maggio - la personale dell’artista polacca Beata Murawska.
Lo sguardo di Simonetta Caruso e Letizia Perticarini - “le due Dame” che lavorano al progetto artistico dello Spazio - non si ferma ai confini nazionali. D’altronde Capestrano già da diverso tempo è scelto da molti stranieri provenienti da ogni parte del mondo. Ci vivono stabilmente persone che vengono dagli Stati Uniti, dal Sud Africa, dalla Germania, dal Belgio, dal Canada, dal Regno Unito, Olanda e Polonia. E alcuni di loro sono artisti. Una realtà che va consolidandosi sempre di più con gli anni che ha dato loro la possibilità di confrontarsi e accrescere la conoscenza sia sull’arte che su altri interessanti temi su cui stanno ragionando per dare vita ad un altro interessante progetto di cui presto ci racconteranno. Simonetta e Letizia sono molto onorate di ospitare la personale di Beata Murawska. Un’artista molto affermata e conosciuta in Polonia ma che per amore dell’Italia e della luce della nostra terra ha deciso da qualche tempo di vivere qui. “Ci hanno colpito l’energia e la forza dei suoi incredibili colori che sceglie per i suoi quadri.” dicono “le Dame” - “In particolare la mostra ha come tema i fiori. Tanti gli artisti che li hanno dipinti. Da Monet a Renoir, da Van Gogh a Schiele, ma anche lo stesso Warhol, per ricordare qualcuno di più recente. L’arte e i fiori infatti, sono strettamente connessi da sempre. Georgia O’Keeffe dipingeva fiori giganti a soggetto prevalentemente unico, Beata Murawska replica i suoi fiori sulla tela e pare non bastarle mai. A volte appaiono determinati nella loro staticità, altre più morbidi e acquiescenti sia che siano stati ritratti con colori vivaci che con colori pastello. Non vediamo l’ora di inaugurare la mostra. Volutamente la sua apertura è proprio all’inizio della stagione primaverile”.
Una mostra curata da Barbara Czechmeszyńska-Skowron - promotrice polacca di arte e artisti e curatrice di mostre - “Il debutto di Beata Murawska (coincidente con la laurea nel 1988) fu una vera rivelazione in Polonia. Nel contesto della realtà polacca del tempo - dal grigiore degli ultimi anni di socialismo ed esordi del capitalismo - è stata come una rivoluzione postpunk. Un attacco di colori puri e forme rotonde, pieno di allusioni erotiche. Si distingueva, in quella realtà grigia, provocando stupore come la scrittrice stessa: una bella donna alta, bionda, che attirava l’attenzione di tutti quanti.
“Sicuramente l’amore per i colori vivaci e puri viveva in lei da sempre” - ha scritto Boguslaw Deptula, professore di storia e critico d’arte. “Questo amore sembra più forte di lei, ancora dopo tanti anni di studi.” Si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Varsavia con Stefan Gierowski. Forse è stato lui a indirizzare Murawska verso un migliore utilizzo dei colori, per farli risuonare di un tono pulito, stupefatti del loro stesso splendore”
La pittrice possiede un istinto naturale per la bellezza e il colore. Cresciuta in una famiglia di ricche tradizioni, si circondava d’arte sin da piccola: dalle collezioni di famiglia al talento di entrambi genitori, Elzbieta e Marian Murawscy, pittori diplomati all’Accademia di Belle Arti di Varsavia, che in molte occasioni hanno presentato le loro opere in Italia.
Beata Murawska racconta le sue emozioni attraverso colori saturi. Si innamorò dei tulipani sin dai tempi universitari. Per lei i tulipani sono come i gigli per Monet, che negli ultimi trent’anni della sua vita ha dipinto questo motivo circa trecento volte. Paragonandolo alla monocromatica realtà del novembre polacco alla fine degli anni Ottanta, questo gesto è stato una vera e propria scossa estetica che ha affascinato l’artista proprio come hanno fatto i gigli con Claude Monet.
“Il tulipano è il mio fiore - racconta Murawska - Il protagonista dei miei quadri. Mi basta, tra tutte le piante del mondo”. “
Danno un contributo alla mostra anche gli storici dell’arte polacchi Małgorzata Czyńska e Wojciech Tuleya “I fiori dei quadri di Beata Murawska si distinguono per la loro individualità. A volte spensierati come i giovani, altre pieni di erotismo, vizi e voracità. Infantili all’inizio della loro vita, stupiscono in seguito con la loro maturità. Indipendentemente dalla loro natura, sono rigogliosi, intransigenti nella loro voglia di dominare lo spazio della tela. È possibile raccontare la vita dipingendo tulipani? Beata Murawska lo dimostra.
L’anima delle sue opere è l’anima della sua vita. C'è tutto: un sorriso timido, una forte risata, l’eccitazione di essere innamorati, l’amore, la follia della passione. la luce dell’alba e l'ombra del tramonto. Per Murawska la natura della vita del fiore rappresenta la natura della vita umana.”
Una mostra dunque, dedicata all’Amore e ai Fiori.
“Amore e Tulipani” di Beata Murawska - inaugurazione sabato 23 marzo 2024 ore 18 - La Dama di Capestrano - Via Aquila 7 Capestrano Aq.
Orari e giorni di visita: dal 23.03 al 25.05.24 dal giovedì al sabato dalle 17:30 alle 20 - la domenica dalle 11 alle 13. Su appuntamento e per info telefonare al +393476761404 - www.ladamadicapestrano.com
“Amore e Tulipani” che inaugura il 23 marzo, in coincidenza con l’inizio della primavera.
A quasi due anni dall’apertura di questo spazio, “la Dama di Capestrano” ospiterà - da sabato 23 marzo fino al 25 maggio - la personale dell’artista polacca Beata Murawska.
Lo sguardo di Simonetta Caruso e Letizia Perticarini - “le due Dame” che lavorano al progetto artistico dello Spazio - non si ferma ai confini nazionali. D’altronde Capestrano già da diverso tempo è scelto da molti stranieri provenienti da ogni parte del mondo. Ci vivono stabilmente persone che vengono dagli Stati Uniti, dal Sud Africa, dalla Germania, dal Belgio, dal Canada, dal Regno Unito, Olanda e Polonia. E alcuni di loro sono artisti. Una realtà che va consolidandosi sempre di più con gli anni che ha dato loro la possibilità di confrontarsi e accrescere la conoscenza sia sull’arte che su altri interessanti temi su cui stanno ragionando per dare vita ad un altro interessante progetto di cui presto ci racconteranno. Simonetta e Letizia sono molto onorate di ospitare la personale di Beata Murawska. Un’artista molto affermata e conosciuta in Polonia ma che per amore dell’Italia e della luce della nostra terra ha deciso da qualche tempo di vivere qui. “Ci hanno colpito l’energia e la forza dei suoi incredibili colori che sceglie per i suoi quadri.” dicono “le Dame” - “In particolare la mostra ha come tema i fiori. Tanti gli artisti che li hanno dipinti. Da Monet a Renoir, da Van Gogh a Schiele, ma anche lo stesso Warhol, per ricordare qualcuno di più recente. L’arte e i fiori infatti, sono strettamente connessi da sempre. Georgia O’Keeffe dipingeva fiori giganti a soggetto prevalentemente unico, Beata Murawska replica i suoi fiori sulla tela e pare non bastarle mai. A volte appaiono determinati nella loro staticità, altre più morbidi e acquiescenti sia che siano stati ritratti con colori vivaci che con colori pastello. Non vediamo l’ora di inaugurare la mostra. Volutamente la sua apertura è proprio all’inizio della stagione primaverile”.
Una mostra curata da Barbara Czechmeszyńska-Skowron - promotrice polacca di arte e artisti e curatrice di mostre - “Il debutto di Beata Murawska (coincidente con la laurea nel 1988) fu una vera rivelazione in Polonia. Nel contesto della realtà polacca del tempo - dal grigiore degli ultimi anni di socialismo ed esordi del capitalismo - è stata come una rivoluzione postpunk. Un attacco di colori puri e forme rotonde, pieno di allusioni erotiche. Si distingueva, in quella realtà grigia, provocando stupore come la scrittrice stessa: una bella donna alta, bionda, che attirava l’attenzione di tutti quanti.
“Sicuramente l’amore per i colori vivaci e puri viveva in lei da sempre” - ha scritto Boguslaw Deptula, professore di storia e critico d’arte. “Questo amore sembra più forte di lei, ancora dopo tanti anni di studi.” Si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Varsavia con Stefan Gierowski. Forse è stato lui a indirizzare Murawska verso un migliore utilizzo dei colori, per farli risuonare di un tono pulito, stupefatti del loro stesso splendore”
La pittrice possiede un istinto naturale per la bellezza e il colore. Cresciuta in una famiglia di ricche tradizioni, si circondava d’arte sin da piccola: dalle collezioni di famiglia al talento di entrambi genitori, Elzbieta e Marian Murawscy, pittori diplomati all’Accademia di Belle Arti di Varsavia, che in molte occasioni hanno presentato le loro opere in Italia.
Beata Murawska racconta le sue emozioni attraverso colori saturi. Si innamorò dei tulipani sin dai tempi universitari. Per lei i tulipani sono come i gigli per Monet, che negli ultimi trent’anni della sua vita ha dipinto questo motivo circa trecento volte. Paragonandolo alla monocromatica realtà del novembre polacco alla fine degli anni Ottanta, questo gesto è stato una vera e propria scossa estetica che ha affascinato l’artista proprio come hanno fatto i gigli con Claude Monet.
“Il tulipano è il mio fiore - racconta Murawska - Il protagonista dei miei quadri. Mi basta, tra tutte le piante del mondo”. “
Danno un contributo alla mostra anche gli storici dell’arte polacchi Małgorzata Czyńska e Wojciech Tuleya “I fiori dei quadri di Beata Murawska si distinguono per la loro individualità. A volte spensierati come i giovani, altre pieni di erotismo, vizi e voracità. Infantili all’inizio della loro vita, stupiscono in seguito con la loro maturità. Indipendentemente dalla loro natura, sono rigogliosi, intransigenti nella loro voglia di dominare lo spazio della tela. È possibile raccontare la vita dipingendo tulipani? Beata Murawska lo dimostra.
L’anima delle sue opere è l’anima della sua vita. C'è tutto: un sorriso timido, una forte risata, l’eccitazione di essere innamorati, l’amore, la follia della passione. la luce dell’alba e l'ombra del tramonto. Per Murawska la natura della vita del fiore rappresenta la natura della vita umana.”
Una mostra dunque, dedicata all’Amore e ai Fiori.
“Amore e Tulipani” di Beata Murawska - inaugurazione sabato 23 marzo 2024 ore 18 - La Dama di Capestrano - Via Aquila 7 Capestrano Aq.
Orari e giorni di visita: dal 23.03 al 25.05.24 dal giovedì al sabato dalle 17:30 alle 20 - la domenica dalle 11 alle 13. Su appuntamento e per info telefonare al +393476761404 - www.ladamadicapestrano.com
23
marzo 2024
Beata Murawska – Amore e Tulipani
Dal 23 marzo al 25 maggio 2024
arte contemporanea
Location
la Dama di Capestrano
Capestrano, Via Aquila, 7, (AQ)
Capestrano, Via Aquila, 7, (AQ)
Orario di apertura
dal giovedì al sabato 17:30/20
la domenica 11/13
Vernissage
23 Marzo 2024, 18/20
Sito web
Ufficio stampa
Associazione Culturale Maks
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione