Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Beatrice Caracciolo – Tumulti
La mostra vuole tracciare le tappe salienti della carriera dell’artista con opere provenienti da molteplici collezioni private: disegni al tratto, collages, zinchi, Water Marks (mari), la serie Kosova, così come i Riots, lavori degli ultimi anni, occuperanno le Gallerie e l’Atelier del Bosco di Villa Medici.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da domenica 24 gennaio a domenica 14 marzo 2010, l'Accademia di Francia a Roma Villa Medici ospita la mostra Tumulti di Beatrice Caracciolo, a cura di Olivier Berggruen.
La mostra vuole tracciare le tappe salienti della carriera dell'artista, con opere provenienti da molteplici collezioni private: disegni al tratto, collages, zinchi, Water Marks (mari), la serie Kosova, così come i Riots - lavori degli ultimi anni - occuperanno le Gallerie e l'Atelier del Bosco di Villa Medici.
La mostra
«L'opera di Beatrice Caracciolo è il risultato di un complesso processo nel corso del quale il supporto - il foglio di carta - è modificato dall'applicazione di pigmenti bianchi, color ocra o grigi, e in seguito immerso nell'acqua, prima di essere ricoperto da linee tracciate con la matita grassa.
Le linee che emergono qua e là sono nervose e movimentate, ritmiche e caotiche, di una fluidità a volte interrotta, come tante convulsioni del corpo e dello spirito. Nei suoi collages, Beatrice Caracciolo lascia trasparire un profumo di vulnerabilità, quando i tratti ingarbugliati sono ricoperti di elementi fasciati, quasi traslucidi. Altri lavori svelano una forza più diretta e imponente, come nella serie più recente dei Riots. Ma l'opera non è mai puro gesto; porta in sé la somma di tutte le prove e trasmutazioni che la costituiscono.
Rivela - attraverso gesti spontanei, eppure metodici e riflettuti - dei livelli di energie variabili, che appaiono in tutta la loro chiarezza solo man mano che entrano in contatto con l'immagine, tanto che quest'ultima sembra scorrere. L'opera porta la traccia di un processo, dove gli strati successivi testimoniano il passaggio del tempo, strati dove l'accumulazione è come una somma di esperienze che costruiscono e disfano il tempo.
Ciò che collega questi lavori agli altri, come per esempio le sculture in zinco, è la propensione dell'artista a utilizzare dei materiali che conservano le tracce del passaggio del tempo: strati successivi, a volte al limite del visibile, che costituiscono una archeologia dell'intervento artistico.»
Olivier Berggruen
L'artista
Beatrice Caracciolo ha studiato negli Stati Uniti alla New York University, alla Columbia University e al Sarah Lawrence, prima di conseguire un tirocinio alla New York Studio School. Vive e lavora principalmente a Parigi. Le sue opere sono state esposte da Jean-René de Fleurieu a Parigi nel 1996, inseguito da Gracie Mansion e Charles Cowles a New York, e più recentemente in Italia al Kaplan's Project no.3 di Napoli e alla Nowhere Gallery di Milano.
La sua serie di disegni intitolata Life Lines è stata mostrata al Savannah College of Art and Design, in Georgia (Stati Uniti), nel 2002. Hanno scritto di Beatrice Caracciolo personalità importanti come Gustav Sobin, Donald Kuspit, Paul Ardenne, ecc.
Il catalogo
La mostra Tumulti di Beatrice Caracciolo sarà accompagnata da un catalogo edito da Éditions du Regard, con una introduzione di Éric de Chassey e con i testi di Olivier Berggruen Mario Codognato, Donald Kuspit e Paul Ardenne.
La mostra vuole tracciare le tappe salienti della carriera dell'artista, con opere provenienti da molteplici collezioni private: disegni al tratto, collages, zinchi, Water Marks (mari), la serie Kosova, così come i Riots - lavori degli ultimi anni - occuperanno le Gallerie e l'Atelier del Bosco di Villa Medici.
La mostra
«L'opera di Beatrice Caracciolo è il risultato di un complesso processo nel corso del quale il supporto - il foglio di carta - è modificato dall'applicazione di pigmenti bianchi, color ocra o grigi, e in seguito immerso nell'acqua, prima di essere ricoperto da linee tracciate con la matita grassa.
Le linee che emergono qua e là sono nervose e movimentate, ritmiche e caotiche, di una fluidità a volte interrotta, come tante convulsioni del corpo e dello spirito. Nei suoi collages, Beatrice Caracciolo lascia trasparire un profumo di vulnerabilità, quando i tratti ingarbugliati sono ricoperti di elementi fasciati, quasi traslucidi. Altri lavori svelano una forza più diretta e imponente, come nella serie più recente dei Riots. Ma l'opera non è mai puro gesto; porta in sé la somma di tutte le prove e trasmutazioni che la costituiscono.
Rivela - attraverso gesti spontanei, eppure metodici e riflettuti - dei livelli di energie variabili, che appaiono in tutta la loro chiarezza solo man mano che entrano in contatto con l'immagine, tanto che quest'ultima sembra scorrere. L'opera porta la traccia di un processo, dove gli strati successivi testimoniano il passaggio del tempo, strati dove l'accumulazione è come una somma di esperienze che costruiscono e disfano il tempo.
Ciò che collega questi lavori agli altri, come per esempio le sculture in zinco, è la propensione dell'artista a utilizzare dei materiali che conservano le tracce del passaggio del tempo: strati successivi, a volte al limite del visibile, che costituiscono una archeologia dell'intervento artistico.»
Olivier Berggruen
L'artista
Beatrice Caracciolo ha studiato negli Stati Uniti alla New York University, alla Columbia University e al Sarah Lawrence, prima di conseguire un tirocinio alla New York Studio School. Vive e lavora principalmente a Parigi. Le sue opere sono state esposte da Jean-René de Fleurieu a Parigi nel 1996, inseguito da Gracie Mansion e Charles Cowles a New York, e più recentemente in Italia al Kaplan's Project no.3 di Napoli e alla Nowhere Gallery di Milano.
La sua serie di disegni intitolata Life Lines è stata mostrata al Savannah College of Art and Design, in Georgia (Stati Uniti), nel 2002. Hanno scritto di Beatrice Caracciolo personalità importanti come Gustav Sobin, Donald Kuspit, Paul Ardenne, ecc.
Il catalogo
La mostra Tumulti di Beatrice Caracciolo sarà accompagnata da un catalogo edito da Éditions du Regard, con una introduzione di Éric de Chassey e con i testi di Olivier Berggruen Mario Codognato, Donald Kuspit e Paul Ardenne.
23
gennaio 2010
Beatrice Caracciolo – Tumulti
Dal 23 gennaio al 14 marzo 2010
arte contemporanea
Location
VILLA MEDICI – ACCADEMIA DI FRANCIA
Roma, Viale Della Trinità Dei Monti, 1, (Roma)
Roma, Viale Della Trinità Dei Monti, 1, (Roma)
Biglietti
8 euro (intero) - 5 euro (ridotto) - 3 euro (sotto i 25 anni)
11 euro (biglietto cumulativo per la mostra e la visita dei giardini)
Entrata gratuita per i bambini al di sotto dei 10 anni.
Orario di apertura
11.00 – 19.00 (continuato). Lunedì chiuso
Vernissage
23 Gennaio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore