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Beatrice Caruso – Indovine di prodigi e sogni
L’itinerario artistico di CRAC prosegue con “Indovine di prodigi e sogni”, nuova installazione site specific di Beatrice Caruso. Domenica 13 ottobre alle 18.30 presso lo spazio di via della Conciliazione verrà inaugurata l’opera dell’artista bolognese, presente per l’occasione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Castelnuovo, a CRAC l’installazione di Beatrice Caruso
Domenica 13 ottobre inaugura la mostra personale dell’artista visiva bolognese
L’itinerario artistico di CRAC prosegue con “Indovine di prodigi e sogni”, nuova installazione site specific di Beatrice Caruso. Domenica 13 ottobre alle 18.30 presso lo spazio di via della Conciliazione verrà inaugurata l’opera dell’artista bolognese, presente per l’occasione, un intervento che si configura come sviluppo e indagine site specific del primo allestimento di “Indovine di Prodigi e Sogni”, installazione multimediale presentata per la prima volta a marzo 2023 negli spazi di Das Bologna. Un apparato effimero che pone in dialogo i due media a cui Caruso è più legata, la pittura e il video, declinati nella fruizione come fossero un tuttotondo, una scultura intorno a cui muoversi. La conformazione architettonica dello spazio espositivo e le due vetrine d’angolo creano la situazione ideale per costruire una mise en abyme che possa invitare il pubblico a perdersi dentro la pittura e le proiezioni che con essa interagiscono.
Lo spazio buio, a tratti attraversato dai bagliori e dalle immagini video, rievoca lo scenario di un fondale marino da scandagliare, o di una caverna in cui farsi luce. Un gesto ancestrale, che nelle rocce di Lascaux e altri siti preistorici, equivale al disvelamento delle prime immagini dipinte e ci riporta per un istante in un mondo senza elettricità, soggetto al fuoco.
“Nel sistema percettivo che Caruso crea – dice Alessandro Mescoli, curatore della mostra insieme a Massimiliano Piccinini e Giorgia Cantelli – l’occhio del visitatore è tenuto costantemente sotto scacco dalla programmazione cinetica dell’artista, con l’illusione continua di poter riconoscere da un istante all’altro mancati elementi figurali progressivamente svelati tra le discromie della pittura ad olio. Quest’ultima, comparendo con rimando informale, allude poi alla dimensione onirica enfatizzandola”.
La mostra, a fruizione libera, resterà allestita fino all’8 dicembre; per l’occasione verrà presentato al pubblico un libro d’artista in edizione limitata realizzato appositamente dall’autrice in 25 copie numerate e firmate.
Beatrice Caruso (1995) è un’artista visiva con base a Bologna, dove si è laureata al triennio di Scultura e poi al biennio di Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti. Lavora principalmente con la pittura e l’installazione multimediale. La sua ricerca esplora una dimensione intima e mentale di paesaggio, gioca col concetto di frammento, di stratificazione, e - più recentemente - indaga il rapporto tra la superficie pittorica e la proiezione video. La sua pratica si compone di progetti a lungo termine e interventi site specific.
Domenica 13 ottobre inaugura la mostra personale dell’artista visiva bolognese
L’itinerario artistico di CRAC prosegue con “Indovine di prodigi e sogni”, nuova installazione site specific di Beatrice Caruso. Domenica 13 ottobre alle 18.30 presso lo spazio di via della Conciliazione verrà inaugurata l’opera dell’artista bolognese, presente per l’occasione, un intervento che si configura come sviluppo e indagine site specific del primo allestimento di “Indovine di Prodigi e Sogni”, installazione multimediale presentata per la prima volta a marzo 2023 negli spazi di Das Bologna. Un apparato effimero che pone in dialogo i due media a cui Caruso è più legata, la pittura e il video, declinati nella fruizione come fossero un tuttotondo, una scultura intorno a cui muoversi. La conformazione architettonica dello spazio espositivo e le due vetrine d’angolo creano la situazione ideale per costruire una mise en abyme che possa invitare il pubblico a perdersi dentro la pittura e le proiezioni che con essa interagiscono.
Lo spazio buio, a tratti attraversato dai bagliori e dalle immagini video, rievoca lo scenario di un fondale marino da scandagliare, o di una caverna in cui farsi luce. Un gesto ancestrale, che nelle rocce di Lascaux e altri siti preistorici, equivale al disvelamento delle prime immagini dipinte e ci riporta per un istante in un mondo senza elettricità, soggetto al fuoco.
“Nel sistema percettivo che Caruso crea – dice Alessandro Mescoli, curatore della mostra insieme a Massimiliano Piccinini e Giorgia Cantelli – l’occhio del visitatore è tenuto costantemente sotto scacco dalla programmazione cinetica dell’artista, con l’illusione continua di poter riconoscere da un istante all’altro mancati elementi figurali progressivamente svelati tra le discromie della pittura ad olio. Quest’ultima, comparendo con rimando informale, allude poi alla dimensione onirica enfatizzandola”.
La mostra, a fruizione libera, resterà allestita fino all’8 dicembre; per l’occasione verrà presentato al pubblico un libro d’artista in edizione limitata realizzato appositamente dall’autrice in 25 copie numerate e firmate.
Beatrice Caruso (1995) è un’artista visiva con base a Bologna, dove si è laureata al triennio di Scultura e poi al biennio di Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti. Lavora principalmente con la pittura e l’installazione multimediale. La sua ricerca esplora una dimensione intima e mentale di paesaggio, gioca col concetto di frammento, di stratificazione, e - più recentemente - indaga il rapporto tra la superficie pittorica e la proiezione video. La sua pratica si compone di progetti a lungo termine e interventi site specific.
13
ottobre 2024
Beatrice Caruso – Indovine di prodigi e sogni
Dal 13 ottobre all'otto dicembre 2024
arte contemporanea
Location
CRAC – CASTELNUOVO RANGONE ARTE CONTEMPORANEA
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Orario di apertura
0-24
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini